Che ne sarà del Top12?

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Luqa-bis
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Luqa-bis » 27 nov 2019, 9:31

Ecco io già su quel "a partire dai club di Top12" avrei di che ridire.

La questione che si pone è quanto del bilancio delle società di alto livello nazionale (cioè quelle 4-12 del campionato domestico) , dovrebbe arrivare dalla federazione.
Quanto serve ad una società di Top12 per dare ai giocatori il senso di NON stare lì solo in attesa di andare al piano di sopra?
Quale è lo scalino accettabile per una società nella graduatoria professionale tra Pro14, Top12 ecc.

Per come sono congegnati i campionati il Top12 dovrebbe puntare ad equipararsi ad un Championship inglese o a un ProD2 francese. A che livelli siamo come pubblico e competenze?

Per tornare al diverso schema possibile: nel calendario ci sono già , di norma, 3 +6 + 5 date libere (TM autunnali,gironi coppa, 6N). Perchè non organizzare qualcosa che sostituisca la Coppa Italia, veda confronti con realtà estere (perché una delle cose che frega il campionato italiano è l'ambito nazionale che rende il gioco di livello medio e non innovativo), dove magari le società provino le loro collaborazioni e dove si arrivi ad una fase finale dove sono coinvolte le franchigie di Pro14?
Per esempio quel famigerato Euroshield che ospiti le migliori selezioni che non vengono dai quattro campionati TOP, dove dal Pro12 arrivano , magari 4-6 consorzi che giochino con romeni, spagnoli, georgiani... per l'ammissione alla coppa, e dove le quattro migliori espressioni italiane(società o consorzi che siano) affrontino le franchgie di Pro14 (senza limitazioni) per un terzo titolo italiano.

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jaco
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jaco » 27 nov 2019, 9:35

Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:23
Chi gioca in ITM cup sa che deve farsi il mazzo perchè ne vale un contratto in una franchigia di SR. Chi gioca nel Llanelli o Carmantenshire sa che deve mettersi in mostra perchè ne vale un posto negli Scarlets.
In Italia purtroppo non è così, ti va di lusso se finisci a Calvisano
Vero... il problema è che noi abbaimo una non franchigia, ma un club e una franchigia non territoriale ma federale.
E comunque, come faceva notare PR la ITM non è contemporanea al Super15 affrancandosi un po' dall'ombra opprimente di una competizione tanto soverchiante.

Mr Ian
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Mr Ian » 27 nov 2019, 9:45

jaco ha scritto:
27 nov 2019, 9:35
Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:23
Chi gioca in ITM cup sa che deve farsi il mazzo perchè ne vale un contratto in una franchigia di SR. Chi gioca nel Llanelli o Carmantenshire sa che deve mettersi in mostra perchè ne vale un posto negli Scarlets.
In Italia purtroppo non è così, ti va di lusso se finisci a Calvisano
Vero... il problema è che noi abbaimo una non franchigia, ma un club e una franchigia non territoriale ma federale.
E comunque, come faceva notare PR la ITM non è contemporanea al Super15 affrancandosi un po' dall'ombra opprimente di una competizione tanto soverchiante.
Ma è anche l idea diversa che si ha della competizione, la ITM è un vero e proprio laboratorio di rugby dove si pensa il rugby del futuro. Ora non dico che l Italia può avere queste pretese, ma quanto meno usare il campionato italiano per provare un rugby diverso potrebbe anche essere fatto. Lavorare sulle carenze tecniche del nostro movimento, osare di più.

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da speartakle » 27 nov 2019, 10:25

Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:45
jaco ha scritto:
27 nov 2019, 9:35
Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:23
Ma è anche l idea diversa che si ha della competizione, la ITM è un vero e proprio laboratorio di rugby dove si pensa il rugby del futuro. Ora non dico che l Italia può avere queste pretese, ma quanto meno usare il campionato italiano per provare un rugby diverso potrebbe anche essere fatto. Lavorare sulle carenze tecniche del nostro movimento, osare di più.
é che il buon usato ve sempre bene, vedere il Presuttone a Firenze. Alcuni persino lo indicano come allenatore della nazionale, io quando sento certe cose mi sento morire dentro rugbisticamente parlando.
Poi però vedo pure un Marcato e un Brunello e allora qualche speranza si rinnova.

Ma contestualmente all'entrata in Celtic, questo problema come era stato affrontato?

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Mr Ian » 27 nov 2019, 11:18

speartakle ha scritto:
27 nov 2019, 10:25
Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:45
jaco ha scritto:
27 nov 2019, 9:35
Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:23
Ma è anche l idea diversa che si ha della competizione, la ITM è un vero e proprio laboratorio di rugby dove si pensa il rugby del futuro. Ora non dico che l Italia può avere queste pretese, ma quanto meno usare il campionato italiano per provare un rugby diverso potrebbe anche essere fatto. Lavorare sulle carenze tecniche del nostro movimento, osare di più.
é che il buon usato ve sempre bene, vedere il Presuttone a Firenze. Alcuni persino lo indicano come allenatore della nazionale, io quando sento certe cose mi sento morire dentro rugbisticamente parlando.
Poi però vedo pure un Marcato e un Brunello e allora qualche speranza si rinnova.

Ma contestualmente all'entrata in Celtic, questo problema come era stato affrontato?
In Galles la questione non è ancora del tutto superata, molti tifosi dei club non digeriscono ancora del tutto le franchigie, anzi per come sono andate le cose negli ultimi anni, il Galles è sempre una pentola a pressione pronta a scoppiare. Alla fine di quattro franchigie l unica che gode di buona salute sono gli Scarlets, per il resto sono quasi tutte sull orlo del fallimento. Però si sono messi il cuore in pace che solo con il domestic non si va da nessuna parte nel rugby pro

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 27 nov 2019, 11:27

jaco ha scritto:
27 nov 2019, 8:43
La federazione, purtroppo, se non ha un interlocutore di pari livello con cui relazionarsi continuerà a fare il bello e cattivo tempo: è tempo (anzi sarebbe già tardi) che i club facciano sta benedetta lega e comincino a far sentire il loro peso in seno alla FIR, è inaccettabile questa indolenza dei presidenti...
Sulla necessità di una lega (nel rugby, sia ben chiaro...) con me non sfondi neanche la proverbiale porta aperte, perchè nemmeno c'è la porta...
Quando si cominciò a parlarne (e ricordo che c'era un solo contrario, chissà chi...) ero favorevolissimo e forse allora sarebbe servito.
Ma oggi temo che i buoi siano scappati (forse attraverso la non-porta di prima) e che sia troppo tardi: la FIR ha deciso che siamo merda e che le franchigie sono caviale. E non credo tornerà indietro.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 27 nov 2019, 11:34

Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:45
Ma è anche l idea diversa che si ha della competizione, la ITM è un vero e proprio laboratorio di rugby dove si pensa il rugby del futuro. Ora non dico che l Italia può avere queste pretese, ma quanto meno usare il campionato italiano per provare un rugby diverso potrebbe anche essere fatto. Lavorare sulle carenze tecniche del nostro movimento, osare di più.
La competizione è una competizione.
Una tautologia, se vogliamo.
Ma se dobbiamo sempre pensare che un campionato debba per forza servire a qualcos'altro che non sia la competizione stess le stiamo levando dignità agonistica. Qualunque tifoso va allo stadio perchè vuole vedere la sua squadra vincere e se possibile primeggiare. Se togli questo e lo fai diventare un laboratorio, beh, del laboratorio fregherà qualcosa a qualche "scienziato del rugby", ma al tifoso (giustamente) non gliene frega una mazza.
Il tifoso vuole una squadra da sentire SUA, per la quale gioire e soffrire quando vince e quando perde, colori e giocatori cui affezionarsi. Il laboratorio non gli interessa. E se nessuno va allo stadio (i tifosi no di certo), game over.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Mr Ian » 27 nov 2019, 11:37

jpr williams ha scritto:
27 nov 2019, 11:34
Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 9:45
Ma è anche l idea diversa che si ha della competizione, la ITM è un vero e proprio laboratorio di rugby dove si pensa il rugby del futuro. Ora non dico che l Italia può avere queste pretese, ma quanto meno usare il campionato italiano per provare un rugby diverso potrebbe anche essere fatto. Lavorare sulle carenze tecniche del nostro movimento, osare di più.
La competizione è una competizione.
Una tautologia, se vogliamo.
Ma se dobbiamo sempre pensare che un campionato debba per forza servire a qualcos'altro che non sia la competizione stess le stiamo levando dignità agonistica. Qualunque tifoso va allo stadio perchè vuole vedere la sua squadra vincere e se possibile primeggiare. Se togli questo e lo fai diventare un laboratorio, beh, del laboratorio fregherà qualcosa a qualche "scienziato del rugby", ma al tifoso (giustamente) non gliene frega una mazza.
Il tifoso vuole una squadra da sentire SUA, per la quale gioire e soffrire quando vince e quando perde, colori e giocatori cui affezionarsi. Il laboratorio non gli interessa. E se nessuno va allo stadio (i tifosi no di certo), game over.
ma questa è una questione legata agli addetti ai lavori, tutto quello che dici è giusto e condivisibile, ma puoi anche giocare un bel rugby da vedere, che diverta e tenga alta l attenzione dei tifosi sulla partita. Poi il più forte vince sempre, ma se l insieme è noioso a perdere è il rugby

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 27 nov 2019, 11:40

Una possibile spiegazione della crisi del Top12 potrebbe essere questa: fino agli anni '80 il campionato italiano godeva di relativa buona salute (=buon numero di spettatori, almeno rispetto a oggi) perché il campionato rappresentava per i tifosi italiani il top. L'Italia non era nel Sei Nazioni, non c'era la Coppa del Mondo, non c'era la Celtic, non c'erano le coppe europee, non si vedevano su Sky la Mitre Cup e il Championship; l'Italia affrontava dei test match, ma erano eventi occasionali e che comunque mettevano insieme i più bravi del campionato italiano, quindi in un certo senso anche quei test match erano un'esaltazione del campionato italiano.
Ora è tutto diverso: il tifoso che va a vedere il Top12 sa che quel campionato giace sotto a cinque o sei livelli di tornei qualitativamente migliori e se a questo si aggiunge il fatto che molte squadre sono composte solo in piccola parte di giocatori del luogo (=scarso senso di appartenenza) si arriva alla sensazione di disinteresse degli appassionati.
E' solo un'ipotesi, in realtà non so neanch'io da cosa derivi questa crisi. Il ProD2 dovrebbe grosso modo soffrire di tutti i problemi del Top12 ma fa quasi dieci volte più spettatori

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 27 nov 2019, 11:50

Mr Ian ha scritto:
27 nov 2019, 11:37
ma questa è una questione legata agli addetti ai lavori, tutto quello che dici è giusto e condivisibile, ma puoi anche giocare un bel rugby da vedere, che diverta e tenga alta l attenzione dei tifosi sulla partita. Poi il più forte vince sempre, ma se l insieme è noioso a perdere è il rugby
Che un bel rugby da vedere sia meglio di uno brutto è così pacifico che non mi metto nemmeno a discutere. Ma per un tifoso (che è poi quello che sgancia) è una cosa importante, ma che viene DOPO il suo legame con la sua squadra, con i giocatori cui vorrebbe affezionarsi, con la passione, la gioia per le vittorie e la sofferenza per le sconfitte.
Se tu togli tutto questo pathos non resta nulla. E se tu svuoti il torneo della sua dignità agonistica (i permit sono solo una delle cose che toglie dignità agonistica, la più appariscente, ma forse nemmeno la più grave) lo svuoti di pathos. Qualunque sia il livello estetico del gioco.
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da speartakle » 27 nov 2019, 15:34

Nasce intanto la Super Liga Americana, con 6 squadre da Argentina, Brasile, Colombia, Cile, Paraguay e Uruguay.

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 27 nov 2019, 15:36

E sticazzi!

Scusa, battuta inutile e fuori luogo, ma...non ho resistito. :oops:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da speartakle » 27 nov 2019, 15:50

jpr williams ha scritto:
27 nov 2019, 15:36
E sticazzi!

Scusa, battuta inutile e fuori luogo, ma...non ho resistito. :oops:
hai anche ragione, stava meglio nelle notiziole del gorgo ma dato che poco prima se ne parlava di cosa facessero gli altri...

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 27 nov 2019, 16:37

Volevo scrivere che spettatori e interesse sono pochi anche per la maggior parte delle altre nazioni T2 o bassa-T1 ma poi per sincerarmene ho cercato notizie sul campionato argentino e ho visto che almeno per la finale gli spettatori sono più che nel campionato italiano. Non so quanti spettatori contenga questo stadio ma non mi pare che il Top12 arrivi mai ad avere così tante persone, nemmeno in finale. Tra l'altro si chiama Top12 anche quel campionato argentino. Che fantasia che abbiamo...

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 27 nov 2019, 18:23

speartakle ha scritto:
27 nov 2019, 15:50
jpr williams ha scritto:
27 nov 2019, 15:36
E sticazzi!

Scusa, battuta inutile e fuori luogo, ma...non ho resistito. :oops:
hai anche ragione, stava meglio nelle notiziole del gorgo ma dato che poco prima se ne parlava di cosa facessero gli altri...
Non vorrei che non si cogliesse eh, ma mi vergogno davvero di averla fatta. La tua info non lo meritava. Tu non lo meritavi.
E' che dopo mezzo pomeriggio "di là" ad argomentare sul MES da professionista serio, appena tornato "di qua" mi è slittata la frizione come a qualunque cazzaro troppo a lungo tenuto a freno. :roll:
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