Che ne sarà del Top12?

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Stru
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Stru » 28 nov 2019, 7:11

E considera che questa è la finale del torneo URBA, cioè del campionato della provincia di Buenos Aires..
Il torneo per club più importante è il nacional de clubes.
In pratica nel video è come se ci fosse la finale del campionato regionale veneto


Ilgorgo ha scritto:
27 nov 2019, 16:37
Volevo scrivere che spettatori e interesse sono pochi anche per la maggior parte delle altre nazioni T2 o bassa-T1 ma poi per sincerarmene ho cercato notizie sul campionato argentino e ho visto che almeno per la finale gli spettatori sono più che nel campionato italiano. Non so quanti spettatori contenga questo stadio ma non mi pare che il Top12 arrivi mai ad avere così tante persone, nemmeno in finale. Tra l'altro si chiama Top12 anche quel campionato argentino. Che fantasia che abbiamo...

Ilgorgo
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 28 nov 2019, 10:05

E immagino che là giocatori stranieri non ci siano; perlomeno non ho mai sentito menzionare un rugbista andato a giocare in Argentina e so che là il rugby è rimasto quasi dilettantesco, come distribuzione di soldi. Perciò, considerando che l'Argentina come selezione nazionale è solo di poco più forte dell'Italia, che però nel nostro campionato ci sono gli stranieri e nel loro no e che molti dei loro migliori giocatori vanno all'estero, mi pare di poter dedurre che il livello del loro campionato non è superiore a quello del Top12. Quindi se hanno un buon pubblico la spiegazione non va cercata nel bel gioco

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jaco
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jaco » 28 nov 2019, 10:48

Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
Perciò, considerando che l'Argentina come selezione nazionale è solo di poco più forte dell'Italia,
Dici?
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
che però nel nostro campionato ci sono gli stranieri e nel loro no
Qual è il livello di questi strangers?
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
e che molti dei loro migliori giocatori vanno all'estero,
Anche i nostri: Francia, Inghilterra e Pro14 (che sicuro non è italiano)
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
mi pare di poter dedurre che il livello del loro campionato non è superiore a quello del Top12. Quindi se hanno un buon pubblico la spiegazione non va cercata nel bel gioco
Non so se il loro campionato sia paragonabila al Top12, non so nemmeno se il gioco sia sempre e comunque direttamente proporzionale al livello tecnico dei giocatori: ho visto alcune partite della cadetta del San Donà (serie C1) molto più godibili dei quelle della prima squadra... e ho visto quasi più persone (o almeno equiparabili per numero) a vedere le partite della cadetta rispetto a quelle della prima squadra, questo per dire anche a stru che non sarei così sicuro che una eventuale finale di un ipotetico campionato regionale non possa presentare un pubblico superiore al Top12...

Ilgorgo
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 28 nov 2019, 15:51

jaco ha scritto:
28 nov 2019, 10:48
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
Perciò, considerando che l'Argentina come selezione nazionale è solo di poco più forte dell'Italia,
Dici?
A me pare di sì. Ammetto di non avere molte basi per affermarlo ma mi pare che un paio di volte gli azzurri abbiano vinto anche in Argentina, se non sbaglio. I Pumas gravitano solitamente intorno alla 7°-10° posizione mondiale, gli Azzurri intorno alla 10°-14°; non mi sembra ci sia un solco enorme tra le due squadre. Ai prossimi tm estivi comunque si vedrà
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
che però nel nostro campionato ci sono gli stranieri e nel loro no
Qual è il livello di questi stranieri?
Bè, se li chiamano fin qui per giocare devono essere almeno un poco superiori al livello dei titolari italiani. I due neozelandesi del Valorugby non passeranno alla storia del rugby ma sono ottimi giocatori per il nostro campionato
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
e che molti dei loro migliori giocatori vanno all'estero,
Anche i nostri: Francia, Inghilterra e Pro14 (che sicuro non è italiano)
Questo è vero, non avevo considerato che noi abbiamo le franchigie e loro no. O forse no? I Jaguares che giocano in Currie Cup e in quell'altro mega torneo australe sono una squadra a sé tipo Benetton e Zebre o sono formati da giocatori che solitamente militano nel campionato argentino? Non lo so
Ilgorgo ha scritto:
28 nov 2019, 10:05
mi pare di poter dedurre che il livello del loro campionato non è superiore a quello del Top12. Quindi se hanno un buon pubblico la spiegazione non va cercata nel bel gioco
Non so se il loro campionato sia paragonabila al Top12, non so nemmeno se il gioco sia sempre e comunque direttamente proporzionale al livello tecnico dei giocatori: ho visto alcune partite della cadetta del San Donà (serie C1) molto più godibili dei quelle della prima squadra... e ho visto quasi più persone (o almeno equiparabili per numero) a vedere le partite della cadetta rispetto a quelle della prima squadra, questo per dire anche a stru che non sarei così sicuro che una eventuale finale di un ipotetico campionato regionale non possa presentare un pubblico superiore al Top12...
E' quello che dico spesso anch'io: una squadra dev'essere rappresentativa del territorio (cioè i giocatori debbono essere del posto), il bel gioco è secondario. Però quasi tutti contestano questa affermazione, sostenendo che il pubblico è attratto dal bel rugby e che se i giocatori sono nati in un'altra regione o in un'altra nazione interessa poco. Io però non riesco a persuadermene

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Luqa-bis » 29 nov 2019, 11:41

Si, però osservo che volete mettere assieme due obiettivi assai diversi:

1. perseguire il miglior rugby con i migliori giocatori
2. farlo con squadre espressione del territorio senza possibili importazioni

Ora il primo è difficile ottenerlo se non concentrando i migliori in poche squadre e poi
_ o mandare quelle poche in un campionato di vertice
_ o mettere quelle poche con altre più deboli in un campionato da "tanti a pochi o punti".

Il secondo vincola gli atleti al territorio, quindi nega nei fatti un meccanismo chiaro del professionismo e quindi porta i migliori a migrare all'estero.

Se poi volete mettere la norma che nei campionati nazionali di livello nazionale (Top 12 ed A) i giocatori che vengono da altro Comitato siano considerati come quelli provenienti da altra federazione che vi devo dire, proviamo.

porcorosso
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da porcorosso » 29 dic 2019, 19:25

jpr williams ha scritto:
29 dic 2019, 13:06
Ci sono altri thread per questo, non vi pare? :wink:
Scusa JPR, ma è il bar sport, che vuoi farci?
Rientriamo nel topic corretto.
Ilgorgo ha scritto:
29 dic 2019, 13:34
Ribadisco la mia sensazione che secondo me fate sembrare le cose (seconda persona plurale generica) troppo facili. Può anche essere che abbiate ragione, non dico di no, ma non ce n'è alcuna prova. A giudicare dalle vostre proposte sembra che la soluzione per rendere vincente il campionato italiano sia lì a portata di mano e che solo quei fessacchioni dei presidenti di club non la vedano, o che siano troppo pigri per cercare di afferrarla.
...
Se così non fosse, e ammettendo che davvero le colpe dello scarso appeal del Top12 siano dei nostri dirigenti di club, perché anche in Ispagna, in Germania, in Russia, in Georgia i campionati nazionali languono tra poche centinaia di spettatori?
Sono tutti dirigenti incapaci, ovunque?
...
Se la FIR ha -lodevolmente, secondo me- dato vita al Continental Shield e poi allo stadio a vedere il Continental Shield non va nessuno, la colpa è della FIR?
...
Negli anni '70 non penso esistesse un grande lavoro di marketing, eppure a giudicare dai video certi derby veneti richiamavano 5 o anche 7 mila spettatori. Qualcosa è cambiato e per come la vedo io solo una piccola parte delle colpe può essere addebitata alle dirigenze dei club
Siamo, non c'è alcun dubbio, tutti romanzieri del rugby, con delle verità ipotetiche in tasca, ma è altrettanto vero che possiamo arrivare a delle conclusioni che mettono in luce aspetti che riteniamo non vengano considerati o sconsiderati. In fin dei conti siamo i primi fruitori del rugby di club e i primi a esserne insoddisfatti.

Dici che la facciamo troppo facile.
Sicuro, non siamo noi i presidenti dei club, ma ci sono alcune evidenze che non sono eludibili, la prima, senza voler fare elenchi è che non vi è alcuna strategia comune, nemmeno tra alcuni club. Questa è una semplice mancanza di intenti.

Ci sono luoghi dove funziona [Francia e Inghilterra] e dove non funziona [Italia, Spagna ...] la differenza, al netto che per ogni prodotto c'è un mercato, la fanno l'organizzazione e la costanza, non ci si scappa.

Il Continental Shield è stato una inutile perdita di tempo. Ha un appeal inferiore alla Coppa Italia. Primo rendi competitivo il TOP12 e poi cerca altri, competitivi, da sfidare, non il contrario. Posso anche essere essere incuriosito da Petrarca VS Barça, ma so che vedrò una partita poco interessante.

Compari epoche diverse con diversi mezzi di comunicazione, diverse necessità e diversi canoni di raffronto.

Sulla questione soldi per riprendere ciò che si diceva
ruttobandito ha scritto:
29 dic 2019, 18:25
E poi insisto, i soldi ci sono e basterebbero pure, ne sono convinto.
Questa affermazione è corretta, ma manca di una parte finale: basterebbero per iniziare e l'abilità sarebbe quella di renderli un investimento, che generi altro ricavo da reinvestire.

Il tutto senza voler entrare nello specifico di cosa fare e dove investire, perché altrimenti faccio notte.

Saluti PR-WSM
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Ilgorgo
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 29 dic 2019, 20:33

Su fatto che manchi coordinamento tra i vari club sono d'accordo. Cioè, in realtà non so come stiano le cose, ma la vicenda della lega per club, annunciata e poi -a quel che sappiamo- mai attiva, fa pensare che in effetti questa collaborazione tra club non esista. Ciò di cui dubito è il fatto che, come sembravano suggerire alcuni post qua sul forum, una funzionante lega di club renderebbe quasi come per magia il campionato italiano un prodotto di successo.
Dici che a fare la differenza sono organizzazione e costanza: può essere, a rigor di ragione verrebbe anche a me da pensare così, ma come ho cercato di illustrare un po' disordinatamente la mappa mondiale del successo del rugby non sembra seguire logiche perfettamente decifrabili.
Se bastano organizzazione e costanza, perché in Inghilterra e Francia non rendono popolare anche il campionato femminile? (in realtà ci stanno provando e anche con un po' di successo, vedremo come andrà) Perché in Scozia o Galles non rendono popolari anche i propri campionati nazionali? (chi di noi conosce il nome della vincitrice dell'ultimo campionato gallese o scozzese?) Perché le squadre romena e georgiana che si sono legate ai Saracens (Timisoara Saracens e Lelo Saracens, mi sembra) non riescono ad attirare pubblico, nonostante il know how dei loro patrocinatori? Perché in Georgia dove c'è tanta passione per il rugby il campionato locale se lo filano in pochi? Perché i francesi che sanno come si fa non sbarcano in Italia, prendono in mano il nostro campionato e lo trasformano in un prodotto di successo? Dopo la spesa iniziale ne trarrebbero gli utili. Questi sono tutti dubbi (ce ne sarebbero molti altri) che non riesco a risolvere e che mi fanno pensare che la ricerca del successo del rugby sia molto più complessa di come ci piacerebbe pensare.
Non contesto le vostre proposte, contesto solo la convinzione che la loro efficacia sia così pacificamente certa. Anche perché dire che una soluzione è semplice e a portata di mano equivale ad accusare implicitamente (o esplicitamente) chi ora è preposto a trovarla e non la trova. E queste accuse mi sembrano un po' facili.

Ti chiedo una cosa, ma non vuole essere una sfida. Hai scritto in un post che una delle prime cose da fare sarebbe dare al campionato un nuovo nome. Quale?

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jpr williams » 29 dic 2019, 20:36

A me TOP12 francamente non dispiace (apro l'ombrello elettronico per ripararmi dagli sputi virtuali).
Se non altro rispetto ad Eccellenza è un gran passo avanti.
Che poi ProX vi sembra tutta sta figata di nome?
A me ricorda la proloco
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da porcorosso » 30 dic 2019, 1:30

Grazie.
Provo a darti le mie risposte senza pretendere, né di essere esaustivo, né di avere la verità in tasca.
Ilgorgo ha scritto:
29 dic 2019, 20:33
Se bastano organizzazione e costanza, perché in Inghilterra e Francia non rendono popolare anche il campionato femminile? (in realtà ci stanno provando e anche con un po' di successo, vedremo come andrà)
Quanto potenziale di pubblico c'è stato sinora nel campionato femminile in ING e FRA?
Oggi c'è più interesse rispetto a prima e infatti si muovono. Vedremo i risultati tra qualche anno.
Ilgorgo ha scritto:Perché in Scozia o Galles non rendono popolari anche i propri campionati nazionali? (chi di noi conosce il nome della vincitrice dell'ultimo campionato gallese o scozzese?)
Perché hanno soddisfatto le loro necessità con la Celtic League. In Scozia ci sono 2 grandi città e un altro paio medio piccole [che ciclicamente ritornano a essere candidate per la terza scozzese]. In Galles il territorio popoloso del Sud è rappresentato parimenti.
Concedimi di essere spudoratamente Venetista, ma è come se in PRO14 ci fossero 4 squadre a rappresentare il Veneto [e nel 6N ci giocassero i Dogi :) ], numericamente saremmo a posto, io sarei contento, e potremmo sviluppare quel modello.
Le dimensioni, purtroppo, contano in questo caso e se ci deve essere un campionato in Italia, il modello di sviluppo deve essere tarato su uno spettro più ampio e rappresentativo.
Ilgorgo ha scritto:Perché le squadre romena e georgiana che si sono legate ai Saracens (Timisoara Saracens e Lelo Saracens, mi sembra) non riescono ad attirare pubblico, nonostante il know how dei loro patrocinatori? Perché in Georgia dove c'è tanta passione per il rugby il campionato locale se lo filano in pochi?
Dovremmo chiederlo [o essere] ai Georgiani e ai Rumeni.
Se esistesse un Saracens Venezia sarei contento?
Più di ora di sicuro, ma sarebbe sempre una squadra con una identità annacquata, un Saracens B, a farla buona.
Sul perché poi in Georgia e in Romania il Didi 10 e la Superliga non funzionino, non ho risposte, ma temo che alcuni motivi siano simili a quelli che coinvolgono il TOP12.
Ilgorgo ha scritto:Perché i francesi che sanno come si fa non sbarcano in Italia, prendono in mano il nostro campionato e lo trasformano in un prodotto di successo? Dopo la spesa iniziale ne trarrebbero gli utili.
Insomma qui stiamo andando un po' più in là del reale, una cosa simile, l'unica possibile, l'hanno fatta: EPCR è un allargamento del loro mercato che coinvolge anche altri campionati, ma lì possono controllare e guadagnare.
Ilgorgo ha scritto:Non contesto le vostre proposte, contesto solo la convinzione che la loro efficacia sia così pacificamente certa. Anche perché dire che una soluzione è semplice e a portata di mano equivale ad accusare implicitamente (o esplicitamente) chi ora è preposto a trovarla e non la trova. E queste accuse mi sembrano un po' facili.
Sicuro, la facciamo più facile del dovuto, ma, oggi, lo sviluppo di un campionato di club di successo è inesistente. Non vi è nulla che i club stiano facendo, se non giocare e sostenere la propria attività.
Quando critico e muovo delle ipotesi, parto dalle mie [nostre, mi verrebbe da dire, se me lo concedi] necessità di usufruire di un rugby di livello soddisfacente. Mi calo nella parte del tifoso francese e poi la confronto con quella reale di cui posso fruire.
Ilgorgo ha scritto:Ti chiedo una cosa, ma non vuole essere una sfida. Hai scritto in un post che una delle prime cose da fare sarebbe dare al campionato un nuovo nome. Quale?
Qui cercherò di essere un po' più largo, facendo delle ipotesi personali, ma la risposta completa sarebbe affiancata alla consulenza di esperti di comunicazione e branding.
Se dovessi proporre un modello per la scelta di un nome, valuterei in primis il target a cui mi vorrei rivolgere: il tifoso italiano.
Serie A è il nome del 90% dei massimi campionati, dal calcio all'hockey su pista.
Voglio mantenere lo standard in modo da essere uniformato?
Se si, allora scelgo questo: Serie A Rugby.
Voglio distinguermi per catturare l'attenzione del mio target?
Allora devo trovare un nome distintivo.
Quali sono i nomi dei campionati maggiori a cui il tifoso di riferimento ha accesso?
Super Rugby, TOP14, Premiership, PRO14.
Bene, il mio campionato non deve sembrare un sottoprodotto di uno di questi.
Quindi non vanno bene Super10 e TOP12, perché esistono già un Super e un TOP.
A questo punto ci possono essere due strade, continuo a esplorare i superlativi se voglio restare nella scia dei maggiori, oppure scelgo un nome che esca dal cliché.
Una volta optato per l'una o l'altra, scelgo se debba essere linguisticamente neutro [latino] o no [italiano].
Poi inizio a fare esempi concreti [scelgo qui per comodità il superlativo latino], magari in diversi ambiti: Maxima, Magnus, Optimus, Primus, Virtus ...
Butto giù e lascio decantare, per vedere quello che stanca in fretta, risulta fuori contesto, sia già in uso o identificativo di altra cosa [che ne so, non sceglierei mai Falange]
Con il materiale che sembra migliore inizio a fare delle ipotesi di caratterizzazione.
Provo a far circolare il nome per verificare le reazioni, associo una immagine, da cui ricavare un logo. Mi assicuro i domini web.

Fatto questo inizio prima della fine del campionato in corso a fare saper al target al quale voglio rivolgermi che ho comprato un bel vestito nuovo, passando tutta la parte off season a decantare le lodi delle paillettes, degli strass, del glitter abbondante che ora mi circonda.

Ecco.
Farei così, per iniziare.

Saluti PR-WSM

P.S. Mi allargo. Anni fa mi proposi, in una città dove non abito più, di seguire la comunicazione della locale squadra di rugby. Visto che un'altra persona era stata incaricata, mi dissero di no [non mi dissero nulla, a essere sincero :) diciamo che mi fecero sapere ...]. Di lì a poco, sui social della squadra iniziarono a comparire post in cui si notifica che la cronaca della partita era su NPRugby, su Rugbymeet, su Onrugby [all'epoca avevano una sezione per le squadre locali]. Non voglio sembrare s*****o, ma lo sforzo fu vano, perché su quei canali di informazione, c'erano solo appassionati di rugby, non cittadini di quel luogo da informare sulle attività del club.

Ecco, parimenti, temo che le squadre del TOP12 abbiano uno spettro limitato del mondo al quale vorrebbero rivolgersi e abbiano le idee poco chiare su quali dovrebbero essere i loro obiettivi.
Porcorosso - Mediano da Salotto

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 30 dic 2019, 9:20

Grazie per le risposte

Passo, un po' opportunisticamente, subito all'ultima. Tu come nome del Top12 proponi "Serie A Rugby" oppure una cosa come (vado su google translate perché il mio latino è pessimo) "Supremum ordinem", "Optimum genus", "Maxime torneamentum" (Massima categoria, miglior categoria, massimo torneo, nella traduzione google). Hai idea di cosa direbbero a Gavazzi i tifosi, anche su questo forum, se avanzasse proposte del genere? Nel primo caso lo accuserebbero di scarsa fantasia, negli altri casi di bere troppa grappa corretta alla mattina presto. Questo lo dico non perché quei nomi non mi piacciono (preferisco "Top12", tutto sommato, ma la differenza è lieve) ma solo per cercare di far capire che criticare è facile e avanzare proposte concrete è difficile. Non prendertela, ma mi pare che di concreto nelle tue risposte non vi sia nulla; illustri com'è la situazione, spieghi perché certi paragoni con altre realtà non possono funzionare, avanzi ipotesi generali ma di proposte concrete da poter giudicare non ne vedo. Le uniche, e comunque anche qui rimani un poco sul generico, sull'abbozzo, sono quelle riguardanti il nome del campionato; e non mi sembrano proposte migliori di quelle avanzate dai club. Magari gli altri lettori del forum la pensano diversamente.
Ripeto, tutto questo non è per accusare te o altri; le risposte che date sono comunque ben più articolate delle mie. E' solo per dire (come nei miei post precedenti) che è un po' facile attaccare i club o la federazione, che in fondo sono composti da persone come noi che si spendono per il rugby, e non da punching balls lì fermi in attesa delle nostre critiche. Forse sono un po' pigri, poco coraggiosi nelle iniziative; ma credo non più di noi che ci limitiamo a criticare su un forum

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da porcorosso » 30 dic 2019, 10:49

Ilgorgo ha scritto:
30 dic 2019, 9:20
Grazie per le risposte

Passo, un po' opportunisticamente, subito all'ultima. Tu come nome del Top12 proponi "Serie A Rugby" oppure una cosa come (vado su google translate perché il mio latino è pessimo) "Supremum ordinem", "Optimum genus", "Maxime torneamentum" (Massima categoria, miglior categoria, massimo torneo, nella traduzione google). Hai idea di cosa direbbero a Gavazzi i tifosi, anche su questo forum, se avanzasse proposte del genere? Nel primo caso lo accuserebbero di scarsa fantasia, negli altri casi di bere troppa grappa corretta alla mattina presto. Questo lo dico non perché quei nomi non mi piacciono (preferisco "Top12", tutto sommato, ma la differenza è lieve) ma solo per cercare di far capire che criticare è facile e avanzare proposte concrete è difficile. Non prendertela, ma mi pare che di concreto nelle tue risposte non vi sia nulla; illustri com'è la situazione, spieghi perché certi paragoni con altre realtà non possono funzionare, avanzi ipotesi generali ma di proposte concrete da poter giudicare non ne vedo. Le uniche, e comunque anche qui rimani un poco sul generico, sull'abbozzo, sono quelle riguardanti il nome del campionato; e non mi sembrano proposte migliori di quelle avanzate dai club. Magari gli altri lettori del forum la pensano diversamente.
Ripeto, tutto questo non è per accusare te o altri; le risposte che date sono comunque ben più articolate delle mie. E' solo per dire (come nei miei post precedenti) che è un po' facile attaccare i club o la federazione, che in fondo sono composti da persone come noi che si spendono per il rugby, e non da punching balls lì fermi in attesa delle nostre critiche. Forse sono un po' pigri, poco coraggiosi nelle iniziative; ma credo non più di noi che ci limitiamo a criticare su un forum
Ciao.
Mi hai chiesto una opinione e ti ho risposto su un forum, specificandoti più come avrei cercato di fare, più che dandoti una soluzione.
Ho anche avanzato, come primo punto, che servirebbe la consulenza di esperti di comunicazione e branding e che farei uno studio sul pubblico che vorrei raggiungere, non che la chiamerei Serie A o Magnus 12 perché li ritengo appropriati.
Su una cosa non ho dubbi: TOP12 è e resta un sottoprodotto del TOP14, così come Eccellenza lo è della terza serie calcistica e come Super10 lo è del Super Rugby. È come se nel forum esistesse l'utente ilgorgo2, non sarebbe mai libero, mai autorevole e ricorderebbe sempre ilgorgo originale.

L'esigenza di un nome migliore non è richiesta di Porcorosso, è una domanda che è stata messa sul tavolo da molte anime del Rugby, non ultime gli allenatori di diverse squadre, tant'è che la FIR partorì il topolino TOP12.

Questo per definire meglio la mia opinione sulla questione nome del campionato.

Sarà poi sicuramente facile attaccare FIR e Club, ma, ripeto, non siamo degli estranei del Rugby. Siamo gli utenti finali, i clienti, in termine economico, quelli che pagano il biglietto, guardano le partite, viaggiano, applaudono, si struggono.

Prima di continuare, ricordo che i primi a lamentarsi dello stato del TOP12, sono i club stessi. Se a loro andasse bene così, le mie critiche sarebbero molto più gratuite e campate in aria.

Tuttavia, in 10 anni il massimo upgrade è stato passare da RAISPORT alla diretta FB e cambiare Eccellenza in TOP12.

Mi sembra troppo per derubricare il tutto a pigrizia e mancanza di coraggio.

Saluti PR-WSM
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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da enrico land » 30 dic 2019, 11:01

A me Top12 piace, ma è vero che sembra un sottoprodotto del Top14. Non che me ne freghi molto, in realtà. Quanto al Super10, a me come nome piaceva molto e cambiando nome dall'Eccellenza sarei tornato volentieri a Super10 (o Super12, essendo aumentato il numero di team). Ora che si chiama Top12 però, penso che tra Top12 e Super12 non ci sia tutta questa differenza per proporsi di cambiare di nuovo nome al campionato. Meglio un po' di continuità. Tanto il problema di questo campionato mica è il nome ora, forse lo era quando si chiamava come un livello scrauso dei campionati calcistici. Ora è quantomeno decente.
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"

"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da jaco » 30 dic 2019, 11:03

porcorosso ha scritto:
30 dic 2019, 10:49

Tuttavia, in 10 anni il massimo upgrade è stato passare da RAISPORT alla diretta FB e cambiare Eccellenza in TOP12.
Ammesso che passare da RAISPORT alla diretta FB sia effettivamente un up-grade...

Comunque ti sbagli: siamo arrivati anche a fare la presentazione del campionato nel magazzino della Peroni in mezzo a cartoni e casse di birra... :D

Quello del nome lo ritengo, francamente, il problema meno pressante...
gorgo, ripeto, per me la lega non è la panacea, ma è estremamente necessaria, il primo passo senza il quale non è possibile mettersi a camminare...

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da Ilgorgo » 30 dic 2019, 11:25

Sì, scusate se me la prendo troppo a cuore. Quello che volevo dire (ma ormai l'ho detto sedici volte) è semplicemente che non mi sembra del tutto giusto criticare così con le spalle coperte, tanto noi non abbiamo nessuno che ci giudica.
Quando vado in giro mi capita spesso di criticare tra me e me alcuni degli edifici che incontro -una villetta, un condominio, un palazzo pubblico...- pensando "ma che razza di gusto avevano quelli che l'hanno progettato ed accettato?". Poi, da qualche tempo, ho però iniziato a pensare: "e tu come l'avresti costruito?". E a quella auto-domanda rimango di solito senza risposte efficaci. Perché è facile accorgersi che qualcosa non va, ma è difficile dare a quella cosa cosa che non va una soluzione, se non un po' generica e senza controprova della sua efficacia.
Tutto qua.
Jaco, sì, ho capito il tuo punto e concordo; anche secondo me una lega potrebbe aiutare, di certo male non farebbe

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Re: Che ne sarà del Top12?

Messaggio da porcorosso » 30 dic 2019, 11:51

Da dove iniziare con
jaco ha scritto:
30 dic 2019, 11:03
porcorosso ha scritto:
30 dic 2019, 10:49

Tuttavia, in 10 anni il massimo upgrade è stato passare da RAISPORT alla diretta FB e cambiare Eccellenza in TOP12.
Ammesso che passare da RAISPORT alla diretta FB sia effettivamente un up-grade...

Comunque ti sbagli: siamo arrivati anche a fare la presentazione del campionato nel magazzino della Peroni in mezzo a cartoni e casse di birra... :D

Quello del nome lo ritengo, francamente, il problema meno pressante...
gorgo, ripeto, per me la lega non è la panacea, ma è estremamente necessaria, il primo passo senza il quale non è possibile mettersi a camminare...
Stai scherzando vero?
Zuckerberg mi ha detto che i 465 telespettatori di Valorugby Vs Petrarca sono un fakenumber per non fare saltare la Lega Calcio.
8-)

Il nome [non] è tutto :-]
Saluti PR-WSM
Porcorosso - Mediano da Salotto

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