Seconda giornata

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Squilibrio
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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 18 nov 2020, 17:28

Ilgorgo ha scritto:
18 nov 2020, 16:28
Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 16:03
Le producono già su you tube e credo facebook, costa molto inventarsi qualcosa di diverso durante la partita per promuovere la società? si può fare tanto, mini intervista allo sponsor, gara di drop o qualche cosa all'intervallo. Ci sono tante cose che si potrebbero fare
...
La mini intervista allo sponsor non l'ascolterebbe nessuno, la gara di drop forse la guarderebbe qualche decina di youtube-spettatori ma non capisco chi dovrebbe farla visto che i giocatori sono già impegnati e di esterni non può esser presente nessuno e soprattutto non capisco come se ne potrebbero ricavare utili, il "qualche cosa all'intervallo" è appunto un qualche cosa, cioè una cosa non definita. Non ce l'ho con te, eh, ma so che vagheggiare idee è facile e piacevole, trovarle è molto difficile.
Oltre a questo forum frequento quello di Rugby Europe, dove sono campioni mondiali nel costruire ipotesi dalle vaghissime fondamenta: "e poi si potrebbe fare un torneo annuale con la seconda classificata del campionato ungherese, la terza classificata del campionato italiano, la vincitrice della serie B giapponese e una franchigia bulgara; con un buon marketing almeno almeno cinquemila persone di media allo stadio sicuramente arriverebbero e anche diverse tv, e con quei soldi si potrebbe finanziare il rugby professionistico in Ungheria e bassa Lituania e nel giro di pochi anni sicuramente il rugby diverrebbe di gran lunga lo sport più popolare al Mondo!". Si leggono cose così, anche se qui ho un po' esagerato... La frase chiave di solito è "con un buon marketing", "con una buona promozione". Il buon marketing sembra facile da fare ma non lo è. Se no lo starebbero già facendo tutti
I raccattapalle ad esempio, vedo su dazn le zebre e i raccattapalle che poi sono i giocatori della rugby parma ci sono in campo. Ok nessuna intervista allo sponsor ma almeno al presidente? Da quello che si vede solo rovigo fa un buon lavoro sulla comunicazione e promozione pre / durante e post partita.
Adesso poi non so se i regolamenti sono diversi ma suppongo che in palestra siano ancora più stringenti e nel volley vedo che qualche squadra ha lo sponsor ospite della partita in era covid, evidentemente un qualche modo di farlo entrare esiste, certo che però se diciamo che questo non lo ascolta nessuno, quell'altro non lo vede nessuno, poi magari in tempi normali mettiamo la telecamera per le riprese dove c'è la tribuna con gli spettatori in modo da inquadrare per tutta la partita un campo con gli spalti vuoti di fronte o addirittura senza nemmeno gli spettatori, beh allora lasciamo perdere tutto

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Re: Seconda giornata

Messaggio da jpr williams » 18 nov 2020, 18:14

Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 17:23
Proprio Mastrocola dimostra che con pochi mezzi ma tanto impegno si può fare qualcosa, voi a Brescia avete Mastrocola, il resto d'italia non ha nulla ma se non si inizia non di può andare avanti..... I club qualche cosa ricevono, un tempo ricevevano molto di più ma se non si impegnavano allora penso che adesso non si possono lamentare, esattamente i club cosa vogliono?
Guarda, io di Cacho sono pure amico, ma dubito che i club delle cui partite fa il commento (Calvisano e Viadana) ci guadagnino qualcosa.
I club vorrebbero semplicemente avere innanzitutto un supporto in questa fase terribile (non credere alle chiacchiere, non è arrivato nulla).
Poi vorrebbero banalmente che la federazione pensasse al fatto che se restano solo le franchigie e la nazionale il rugby muore. Poi non ti so dire quanto vogliano e per cosa: ogni situazione sarà diversa. Ma è evidente che questo torneo è abbandonato a sé stesso e nessuno se ne cura.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Ilgorgo » 18 nov 2020, 19:08

Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 17:28
Ilgorgo ha scritto:
18 nov 2020, 16:28
Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 16:03
Le producono già su you tube e credo facebook, costa molto inventarsi qualcosa di diverso durante la partita per promuovere la società? si può fare tanto, mini intervista allo sponsor, gara di drop o qualche cosa all'intervallo. Ci sono tante cose che si potrebbero fare
...
La mini intervista allo sponsor non l'ascolterebbe nessuno, la gara di drop forse la guarderebbe qualche decina di youtube-spettatori ma non capisco chi dovrebbe farla visto che i giocatori sono già impegnati e di esterni non può esser presente nessuno e soprattutto non capisco come se ne potrebbero ricavare utili, il "qualche cosa all'intervallo" è appunto un qualche cosa, cioè una cosa non definita. Non ce l'ho con te, eh, ma so che vagheggiare idee è facile e piacevole, trovarle è molto difficile.
Oltre a questo forum frequento quello di Rugby Europe, dove sono campioni mondiali nel costruire ipotesi dalle vaghissime fondamenta: "e poi si potrebbe fare un torneo annuale con la seconda classificata del campionato ungherese, la terza classificata del campionato italiano, la vincitrice della serie B giapponese e una franchigia bulgara; con un buon marketing almeno almeno cinquemila persone di media allo stadio sicuramente arriverebbero e anche diverse tv, e con quei soldi si potrebbe finanziare il rugby professionistico in Ungheria e bassa Lituania e nel giro di pochi anni sicuramente il rugby diverrebbe di gran lunga lo sport più popolare al Mondo!". Si leggono cose così, anche se qui ho un po' esagerato... La frase chiave di solito è "con un buon marketing", "con una buona promozione". Il buon marketing sembra facile da fare ma non lo è. Se no lo starebbero già facendo tutti
I raccattapalle ad esempio, vedo su dazn le zebre e i raccattapalle che poi sono i giocatori della rugby parma ci sono in campo. Ok nessuna intervista allo sponsor ma almeno al presidente? Da quello che si vede solo rovigo fa un buon lavoro sulla comunicazione e promozione pre / durante e post partita.
Adesso poi non so se i regolamenti sono diversi ma suppongo che in palestra siano ancora più stringenti e nel volley vedo che qualche squadra ha lo sponsor ospite della partita in era covid, evidentemente un qualche modo di farlo entrare esiste, certo che però se diciamo che questo non lo ascolta nessuno, quell'altro non lo vede nessuno, poi magari in tempi normali mettiamo la telecamera per le riprese dove c'è la tribuna con gli spettatori in modo da inquadrare per tutta la partita un campo con gli spalti vuoti di fronte o addirittura senza nemmeno gli spettatori, beh allora lasciamo perdere tutto
Non è che voglio bocciare per forza tutte le tue proposte, però se accusi i club di mancanza di idee poi devi proporre idee davvero efficaci, se no è ingeneroso nei loro confronti.
Sul Rovigo sono d'accordo, hanno due bravi telecronisti e so che sulla tv cittadina trovano spazio, ma sono anche favoriti da una tradizione ormai sedimentata e comunque anche loro oltre alla sfera locale non vanno. A Reggio Emilia ne hanno provate tante: terzo tempo davanti allo stadio con bancarelle nelle primissime partite al Mirabello, presentazione della squadra a fine estate nella piazzetta più "cool" di Reggio all'ora dell'aperitivo per attirare i ragazzi, negozio temporaneo con il merchandising della squadra in una delle vie più battute del centro storico durante le feste natalizie, iniziative con l'Università e altre istituzioni, partnership con una franchigia sudafricana, ingaggio di campioni azzurri come Chistolini e Luus, campetti scuola in due o tre paesi diversi della provincia per cercare di allargare la zona di interesse a tutto il territorio... ma il numero di spettatori aumenta molto lentamente. Insomma, le idee le hanno anche i club, ma conquistare l'interesse del grande pubblico è molto difficile.
Riguardo alle telecamere che inquadrano il vuoto, anche questo è vero; però va considerato che spesso dall'altra parte c'è appunto il vuoto, e quindi per piazzare là una telecamera che riprenda dall'alto serve chiamare un camioncino elevatore ed è una spesa.
Anche a me nel corso degli anni erano venute in mente piccole idee: mettere in vendita allo stadio a prezzo poco più che di costo maglie uguali a quelle dei giocatori, con sulla schiena un numero progressivo superiore a 100 e con il cognome (o nome o soprannome) del tifoso che l'acquista (ad esempio "Gorgo" e sotto "107"), in modo da far sentire ancor più i tifosi parte della squadra e in modo anche da avere in tribuna più persone con i colori sociali; oppure mettere in palio a sorteggio a fine partita uno dei palloni utilizzati, in modo sia di attirare più persone allo stadio sia di spargere palloni ovali tra la popolazione. Ma so che sono idee minori e che potenzialmente valgono molto di più le idee come la presentazione in piazza o i campi scuola in provincia

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 18 nov 2020, 19:12

jpr williams ha scritto:
18 nov 2020, 18:14
Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 17:23
Proprio Mastrocola dimostra che con pochi mezzi ma tanto impegno si può fare qualcosa, voi a Brescia avete Mastrocola, il resto d'italia non ha nulla ma se non si inizia non di può andare avanti..... I club qualche cosa ricevono, un tempo ricevevano molto di più ma se non si impegnavano allora penso che adesso non si possono lamentare, esattamente i club cosa vogliono?
Guarda, io di Cacho sono pure amico, ma dubito che i club delle cui partite fa il commento (Calvisano e Viadana) ci guadagnino qualcosa.
I club vorrebbero semplicemente avere innanzitutto un supporto in questa fase terribile (non credere alle chiacchiere, non è arrivato nulla).
Poi vorrebbero banalmente che la federazione pensasse al fatto che se restano solo le franchigie e la nazionale il rugby muore. Poi non ti so dire quanto vogliano e per cosa: ogni situazione sarà diversa. Ma è evidente che questo torneo è abbandonato a sé stesso e nessuno se ne cura.
Non dico che ci guadagnino ma dico che se un servizio del genere lo riesce a fare benissimo mastrocola (lo conosco solo di vista, fama e simpatia ma non so nulla di lui ma non credo viva di quello che fa nel rugby) potrebbero anche farlo le varie società. Ti dirò una cosa, fino allo scorso anno sulla gazzetta di parma tutte le società di rugby cittadino zebre comprese avevano una pagina intera settimanale o forse due a pagamento con anche uno spazio pubblicitario e copie gazzetta già acquistate dalle società. Bene le pagine erano ben fatte e credo un sicuro veicolo di promozione ma sai cosa facevano alcune società? Le copie del quotidiano le buttavano direttamente nella raccolta carta invece di distribuirle.... Ora capisco lo spirito ecologista dell'iniziativa ma perchè non approfittare della cosa dando magari le copie ai tuoi sponsor o ai tuoi tesserati?

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 18 nov 2020, 19:15

Ilgorgo ha scritto:
18 nov 2020, 19:08
Non è che voglio bocciare per forza tutte le tue proposte, però se accusi i club di mancanza di idee poi devi proporre idee davvero efficaci, se no è ingeneroso nei loro confronti.
Sul Rovigo sono d'accordo, hanno due bravi telecronisti e so che sulla tv cittadina trovano spazio, ma sono anche favoriti da una tradizione ormai sedimentata e comunque anche loro oltre alla sfera locale non vanno. A Reggio Emilia ne hanno provate tante: terzo tempo davanti allo stadio con bancarelle nelle primissime partite al Mirabello, presentazione della squadra a fine estate nella piazzetta più "cool" di Reggio all'ora dell'aperitivo per attirare i ragazzi, negozio temporaneo con il merchandising della squadra in una delle vie più battute del centro storico durante le feste natalizie, iniziative con l'Università e altre istituzioni, partnership con una franchigia sudafricana, ingaggio di campioni azzurri come Chistolini e Luus, campetti scuola in due o tre paesi diversi della provincia per cercare di allargare la zona di interesse a tutto il territorio... ma il numero di spettatori aumenta molto lentamente. Insomma, le idee le hanno anche i club, ma conquistare l'interesse del grande pubblico è molto difficile.
Riguardo alle telecamere che inquadrano il vuoto, anche questo è vero; però va considerato che spesso dall'altra parte c'è appunto il vuoto, e quindi per piazzare là una telecamera che riprenda dall'alto serve chiamare un camioncino elevatore ed è una spesa.
Anche a me nel corso degli anni erano venute in mente piccole idee: mettere in vendita allo stadio a prezzo poco più che di costo maglie uguali a quelle dei giocatori, con sulla schiena un numero progressivo superiore a 100 e con il cognome (o nome o soprannome) del tifoso che l'acquista (ad esempio "Gorgo" e sotto "107"), in modo da far sentire ancor più i tifosi parte della squadra e in modo anche da avere in tribuna più persone con i colori sociali; oppure mettere in palio a sorteggio a fine partita uno dei palloni utilizzati, in modo sia di attirare più persone allo stadio sia di spargere palloni ovali tra la popolazione. Ma so che sono idee minori e che potenzialmente valgono molto di più le idee come la presentazione in piazza o i campi scuola in provincia
Per me Reggio arriverà a raccogliere i frutti del proprio lavoro, chi ha seguito reggio negli ultimi 10 anni e ancora di più li segue da una vita non potrà non notare il lavoro che credo li abbia portati ad almeno raddoppiare i tesserati, reggio pur se ha tanti anni di storia da alcune stagioni è ripartito dal nulla assoluto e penso che tra 3 o 4 anni porterà anche a riempire lo stadio.... C'è anche da dire una cosa su reggio, da quando è nata la nuova società c'è stato anche un ammutinamento di una parte di tifoseria e penso che alcune di wuelle persone non vadano più a seguire la squadra, per i piccoli numeri del rugby è una mancanza enorme

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Re: Seconda giornata

Messaggio da jpr williams » 19 nov 2020, 11:00

Secondo me non si può evitare di vedere l'elefante nella stanza, che è il procoso.
Il declino del domestic deriva direttamente da lì. So che altri danno una lettura opposta (il procoso nasce dal declino del domestic) del tutto legittima, ma comunque la si voglia vedere le due cose sono collegate.
Il domestic non ha più i giocatori migliori, quelli della nazionale, il che ha fatto scendere di molto l'interesse.
Nel domestic i giocatori bravi restano poco.
I permit (ed evito di ripetere cose già più volte dette e ridette)
Tutte queste "privazioni" hanno tolto al domestic la sua caratteristica principale. Che poi, e direi che è ovvio, è la caratteristica fondamentale di ogni campionato: quello di rappresentare il vertice dell'attività ed avere un forte significato agonistico.
Il campionato è stato ridotto ad una sorta di "allevamento" di giocatori, senza una dignità agonistica.
Togli i giocatori, togli il valore agonistico, aggiungi la crisi economica ed avrai una misera cosa con poco seguito, poco interesse, rinomanza minima.
Il vecchio Super 10 faceva pubblico e ascolti di gran lunga superiori al procoso, perchè era espressione dei territori, spesso sedi di storiche rivalità. Ricordo derby fra Calvisano e Viadana in cui se arrivavi a mezzora dalla partita non entravi più.
C'erano stabilmente 4 squadre di alto livello in grado di contendersi il titolo (in ordine decrescente di forza Treviso, Calvisano, Viadana, Parma), almeno altre due forse non in grado di vincere lo scudetto, ma capaci nella singola partita di battere le prime 4 (Petrarca e Rovigo) e poi squadre storiche come L'Aquila, Catania e la Rugby Roma sui cui campi chiunque poteva perdere. Era un campionato vivissimo, fatto di rivalità e amicizie, partecipatissimo. Un Treviso-Calvisano faceva spesso 5000 spettatori. Alle partite di Heineken cup tutti accorrevano a vedere i fenomeni visti in TV: ricordo un Calvisano-Wasps con più di 4000 persone di cui molte su un ponteggio scoperto sotto un diluvio impressionante. Ricordo quasi 7000 persone a vedere un Calvisano-Cardiff Blues che segnò il ritorno al rugby di Jonah Lomu.
Quando mai le zebre hanno fatto o faranno numeri simili.
Confronta quella realtà con questa miseria e capisci perchè l'estinzione è vicina.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Seconda giornata

Messaggio da Garry » 19 nov 2020, 11:24

"Nel domestic i giocatori bravi restano poco".

I giocatori del Top10 ringraziano

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Re: Seconda giornata

Messaggio da quaros » 19 nov 2020, 13:59

Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 19:15
C'è anche da dire una cosa su reggio, da quando è nata la nuova società c'è stato anche un ammutinamento di una parte di tifoseria e penso che alcune di wuelle persone non vadano più a seguire la squadra, per i piccoli numeri del rugby è una mancanza enorme
fatti una domanda e datti una risposta eh... :-] voglio dire se toppi il nome sei già a buonissimo punto, a Reggio poi...

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 19 nov 2020, 14:51

quaros ha scritto:
19 nov 2020, 13:59
Squilibrio ha scritto:
18 nov 2020, 19:15
C'è anche da dire una cosa su reggio, da quando è nata la nuova società c'è stato anche un ammutinamento di una parte di tifoseria e penso che alcune di wuelle persone non vadano più a seguire la squadra, per i piccoli numeri del rugby è una mancanza enorme
fatti una domanda e datti una risposta eh... :-] voglio dire se toppi il nome sei già a buonissimo punto, a Reggio poi...
Sincdramente a me del nome me ne può fregar di meno, se avessi ragionato così non avrei visto le zebre, non avrei visto probabilmente il gran rugby (c4$$o, non puoi mica chiamare una squadra di parma gran rugby.... idem per i crociati...) e lo scorso anno non sarei andato a vedere l'amatori in serie b o la franchigia under 18.... Ok che i nomi sono diversi ma me ne può fregar di meno se in questo modo un ragazzo di 19 anni e quindi un anno fa di 18 anni ha potuto giocare durante i pochi mesi del campionato nel suo campionato naturale under 18 con la franchigia under 18, in serie b con la cadetta del reggio che poi in realtà è la serie b degli amatori (di reggio 3 o 4 giocatori non rientranti nella rosa della prima squadra, nessun ricorso ai meno impiegati del valorugby di top 12) e nella prima squadra del valorugby..... Bene questo giocatore se avesse rifiutato il nome diverso della squadra adesso sarebbe semplicemente un buon giocatore di serie b e non un giocatore del colorno nel giro della nazionale under 20.... Stesso discorso vale per bertaccini e prima ancora per mordacci

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 19 nov 2020, 15:00

jpr williams ha scritto:
19 nov 2020, 11:00
Secondo me non si può evitare di vedere l'elefante nella stanza, che è il procoso.
Il declino del domestic deriva direttamente da lì. So che altri danno una lettura opposta (il procoso nasce dal declino del domestic) del tutto legittima, ma comunque la si voglia vedere le due cose sono collegate.
Il domestic non ha più i giocatori migliori, quelli della nazionale, il che ha fatto scendere di molto l'interesse.
Nel domestic i giocatori bravi restano poco.
I permit (ed evito di ripetere cose già più volte dette e ridette)
Tutte queste "privazioni" hanno tolto al domestic la sua caratteristica principale. Che poi, e direi che è ovvio, è la caratteristica fondamentale di ogni campionato: quello di rappresentare il vertice dell'attività ed avere un forte significato agonistico.
Il campionato è stato ridotto ad una sorta di "allevamento" di giocatori, senza una dignità agonistica.
Togli i giocatori, togli il valore agonistico, aggiungi la crisi economica ed avrai una misera cosa con poco seguito, poco interesse, rinomanza minima.
Il vecchio Super 10 faceva pubblico e ascolti di gran lunga superiori al procoso, perchè era espressione dei territori, spesso sedi di storiche rivalità. Ricordo derby fra Calvisano e Viadana in cui se arrivavi a mezzora dalla partita non entravi più.
C'erano stabilmente 4 squadre di alto livello in grado di contendersi il titolo (in ordine decrescente di forza Treviso, Calvisano, Viadana, Parma), almeno altre due forse non in grado di vincere lo scudetto, ma capaci nella singola partita di battere le prime 4 (Petrarca e Rovigo) e poi squadre storiche come L'Aquila, Catania e la Rugby Roma sui cui campi chiunque poteva perdere. Era un campionato vivissimo, fatto di rivalità e amicizie, partecipatissimo. Un Treviso-Calvisano faceva spesso 5000 spettatori. Alle partite di Heineken cup tutti accorrevano a vedere i fenomeni visti in TV: ricordo un Calvisano-Wasps con più di 4000 persone di cui molte su un ponteggio scoperto sotto un diluvio impressionante. Ricordo quasi 7000 persone a vedere un Calvisano-Cardiff Blues che segnò il ritorno al rugby di Jonah Lomu.
Quando mai le zebre hanno fatto o faranno numeri simili.
Confronta quella realtà con questa miseria e capisci perchè l'estinzione è vicina.
Vero ma è anche vero che tante società dell'epoca erano stanche di impegnarsi, c'era chi con soldi (treviso) e senza (calvisano, rugby parma, rugby roma, capitolina) voleva andare in celtic, chi si è decisa ad andare in celtic per non scomparire nell'anonimato (viadana, gran e colorno con questi ultimi che così arrivarono in alto come cercavano di far da anni) e chi tifava celtic per un livellamento verso il basso del massimo campionato (rovigo, reggio che allora era nelle retrovie).

I numeri simili in celtic raramente vengono fatti ma vengono fatti proprio così come calvisano raramente li faceva in coppa. Lasciamo stare però per un attimo le zebre che è un capitolo a parte, treviso i suoi spettatori soprattutto da quando ha terminato la copertura della seconda tribuna li fa, gli aironi in un comune rivierasco sperduto pur perdendo sempre faceva i suoi spettatori e attirava pubblico anche dal nord e centro italia, aveva poco meno di 2000 abbonati. Le stesse zebre non sono radicate in città anche per colpe proprie (zero promozione, nessuno se non chi segue il rugby sa quando giocano e inoltre domenica ho visto dalla tv che hanno nuovi sponsor che sono alcuni noti locali della movida parmigiana ma se sperano di attrarre pubblico proveniente dalla movida parmigiana hanno completamente sbagliato la promozione sul territorio) ma riescono ad attrarre pubblico da lombardia liguria toscana e piemonte grazie agli affiliati e questo dimostra che se vuoi puoi raggiungere dei buoni risultati, le zebre sono la dimostrazione del buon lavoro con gli affiliati lontano da parma e del pessimo lavoro sul territorio

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Re: Seconda giornata

Messaggio da jpr williams » 19 nov 2020, 16:04

Squilibrio ha scritto:
19 nov 2020, 15:00
Vero ma è anche vero che tante società dell'epoca erano stanche di impegnarsi, c'era chi con soldi (treviso) e senza (calvisano, rugby parma, rugby roma, capitolina) voleva andare in celtic, chi si è decisa ad andare in celtic per non scomparire nell'anonimato (viadana, gran e colorno con questi ultimi che così arrivarono in alto come cercavano di far da anni) e chi tifava celtic per un livellamento verso il basso del massimo campionato (rovigo, reggio che allora era nelle retrovie).
La decisione di andare in celtic fu presa per ragioni che al momento parvero ottime e confesso il mio peccato originale: allora ero entusiasta dell'idea e lo fui anche quando il progetto di Calvisano fu bocciato. Mi sembrava la cosa giusta.
Ma al di là dell'esito a mio avviso catastrofico del progetto, per il domestic fu in ogni caso una mazzata per tutti i motivi che ho più sopra esposto e che lo ridussero prima ad un torneo di secondo piano ed oggi ad una specie di zombi dal punto di vista agonistico.
Squilibrio ha scritto:
19 nov 2020, 15:00
I numeri simili in celtic raramente vengono fatti ma vengono fatti proprio così come calvisano raramente li faceva in coppa.
Credimi, in coppa Calvisano quei numeri li faceva sempre. C'ero sempre, posso testimoniarlo. Non ricordo partite contro squadre gallesi, inglesi o francesi con meno di 2000, 2500 spettatori. Venivano anche molti supporters dall'estero e quando erano tanti non si entrava quasi ed anche intorno al campo era pieno di gente. In campionato per una partita normale erano 1000/1500, per partite con le altre big c'era sempre il tutto esaurito. Per non parlare dei playoff. E vedevo numeri simili anche in trasferta. Per il Super 10 erano numeri normali. Ecco, mi chiedo, quella gente dove è finita? Quanti appassionati si sono persi con la fine del domestic ed il sorgere delle franchigie? Da allora solo le partite della nazionale e alcune della Benetton portano allo stadio molta gente. E' un impoverimento totale, una morte della passione. Un patrimonio sentimentale ed economico buttato al vento.
Squilibrio ha scritto:
19 nov 2020, 15:00
per un attimo le zebre che è un capitolo a parte, treviso i suoi spettatori soprattutto da quando ha terminato la copertura della seconda tribuna li fa, gli aironi in un comune rivierasco sperduto pur perdendo sempre faceva i suoi spettatori e attirava pubblico anche dal nord e centro italia, aveva poco meno di 2000 abbonati. Le stesse zebre non sono radicate in città anche per colpe proprie (zero promozione, nessuno se non chi segue il rugby sa quando giocano e inoltre domenica ho visto dalla tv che hanno nuovi sponsor che sono alcuni noti locali della movida parmigiana ma se sperano di attrarre pubblico proveniente dalla movida parmigiana hanno completamente sbagliato la promozione sul territorio) ma riescono ad attrarre pubblico da lombardia liguria toscana e piemonte grazie agli affiliati e questo dimostra che se vuoi puoi raggiungere dei buoni risultati, le zebre sono la dimostrazione del buon lavoro con gli affiliati lontano da parma e del pessimo lavoro sul territorio
E' molto tempo che manco dal Lanfranchi. Quando venivo io raramente ho visto spalti gremiti e considerando che i risultati sono quelli che sono e che il marketing territoriale va come dici tu fatico ad immaginare che la situazione sia migliorata.
Treviso, comunque, faceva tanto pubblico anche in Super 10. Del resto è un territorio fertile e la squadra è pura espressione del territorio, non è stata paracadutata lì per decisione politica.
Ma rimane il fatto che stiamo parlando di due squadre anzichè 10. Quanto pubblico abbiamo perso passando da dieci stadi spesso pieni, ma comunque ben frequentati anche quando non pieni, a due soli di cui uno ben frequentato e l'altro no?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 19 nov 2020, 16:12

jpr williams ha scritto:
19 nov 2020, 16:04
Credimi, in coppa Calvisano quei numeri li faceva sempre. C'ero sempre, posso testimoniarlo. Non ricordo partite contro squadre gallesi, inglesi o francesi con meno di 2000, 2500 spettatori. Venivano anche molti supporters dall'estero e quando erano tanti non si entrava quasi ed anche intorno al campo era pieno di gente. In campionato per una partita normale erano 1000/1500, per partite con le altre big c'era sempre il tutto esaurito. Per non parlare dei playoff. E vedevo numeri simili anche in trasferta. Per il Super 10 erano numeri normali. Ecco, mi chiedo, quella gente dove è finita? Quanti appassionati si sono persi con la fine del domestic ed il sorgere delle franchigie? Da allora solo le partite della nazionale e alcune della Benetton portano allo stadio molta gente. E' un impoverimento totale, una morte della passione. Un patrimonio sentimentale ed economico buttato al vento.
Squilibrio ha scritto:
19 nov 2020, 15:00
per un attimo le zebre che è un capitolo a parte, treviso i suoi spettatori soprattutto da quando ha terminato la copertura della seconda tribuna li fa, gli aironi in un comune rivierasco sperduto pur perdendo sempre faceva i suoi spettatori e attirava pubblico anche dal nord e centro italia, aveva poco meno di 2000 abbonati. Le stesse zebre non sono radicate in città anche per colpe proprie (zero promozione, nessuno se non chi segue il rugby sa quando giocano e inoltre domenica ho visto dalla tv che hanno nuovi sponsor che sono alcuni noti locali della movida parmigiana ma se sperano di attrarre pubblico proveniente dalla movida parmigiana hanno completamente sbagliato la promozione sul territorio) ma riescono ad attrarre pubblico da lombardia liguria toscana e piemonte grazie agli affiliati e questo dimostra che se vuoi puoi raggiungere dei buoni risultati, le zebre sono la dimostrazione del buon lavoro con gli affiliati lontano da parma e del pessimo lavoro sul territorio
E' molto tempo che manco dal Lanfranchi. Quando venivo io raramente ho visto spalti gremiti e considerando che i risultati sono quelli che sono e che il marketing territoriale va come dici tu fatico ad immaginare che la situazione sia migliorata.
Treviso, comunque, faceva tanto pubblico anche in Super 10. Del resto è un territorio fertile e la squadra è pura espressione del territorio, non è stata paracadutata lì per decisione politica.
Ma rimane il fatto che stiamo parlando di due squadre anzichè 10. Quanto pubblico abbiamo perso passando da dieci stadi spesso pieni, ma comunque ben frequentati anche quando non pieni, a due soli di cui uno ben frequentato e l'altro no?
Io sono sempre stato critico pur avendo gli aironi vicino a casa per gli stessi motivi per cui tu sei contrario adesso ma penso che ormai non si possa tornare indietro, all'epoca però mi piaceva quello che volevano fare i 3 soci fondatori degli aironi ovvero un collegamento con una squadra del domestic creando il gran ducato e anche un futuro con una filiera giovanile e infatti all'epoca era stata creata anche l'under 18 del gran ducato. Subito però si sono palesati i miei timori con la fir che non ha mai tentato di collegare le franchigie alle società sul territorio prevedendo uno scambio regolamentato anche dalla celtic al domestico e non solo viceversa, se poi aggiugi come furono trattati gli aironi, fatti fuori solo per trasferire a parma un carrozzone federale

Normale che calvisano come le altre (forse il rovigo all'epoca era in controtendenza, stadio vuoto per le coppe) facesse il pieno, tu prima potevi vedere 3 partite di livello, io 6 (gran e overmach), adesso io posso vedere tutto il campionato e non devo concorrere necessariamente al pienone di tutto il campionato delle zebre, se poi aggiugi la mancanza difidelizzazione con il territorio...

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Re: Seconda giornata

Messaggio da Squilibrio » 19 nov 2020, 16:16

jpr williams ha scritto:
19 nov 2020, 16:04
E' molto tempo che manco dal Lanfranchi. Quando venivo io raramente ho visto spalti gremiti e considerando che i risultati sono quelli che sono e che il marketing territoriale va come dici tu fatico ad immaginare che la situazione sia migliorata.
Treviso, comunque, faceva tanto pubblico anche in Super 10. Del resto è un territorio fertile e la squadra è pura espressione del territorio, non è stata paracadutata lì per decisione politica.
Ma rimane il fatto che stiamo parlando di due squadre anzichè 10. Quanto pubblico abbiamo perso passando da dieci stadi spesso pieni, ma comunque ben frequentati anche quando non pieni, a due soli di cui uno ben frequentato e l'altro no?
Tanto ma credi che tornando indietro cambierebbe qualche cosa e gli stadi si riempirebbero? Molti giocatori delle zebre andrebbero all'estero anche in campionati minori dove prenderebbero come stipendio uguale se non più del rimborso del massimo campionato italiano

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Re: Seconda giornata

Messaggio da jpr williams » 19 nov 2020, 16:20

Eh, ma capisci che il saldo netto di appassionati fra Super 10 e franchigie è catastrofico?
Un bilancio drammaticamente negativo. E quella gente non la recupererai mai continuando a fare la stessa cosa che li ha fatti allontanare.
Vuol dire molto meno interesse per il rugby, molti meno soldi che entrano nel circuito, molti meno sponsor che se devono decidere dove allocare risorse di marketing lo fanno verso il rugby. Che appetibilità ha uno sport che nella sua massima (dovrei dire unica) espressione coinvolge due cittadine mediopiccole in un raggio di 250 km? Tutto il resto del paese è escluso. Nel Super 10, ad esempio, restavano L'Aquila, Roma e Catania, stava crescendo Prato. Insomma, era l'Italia, non un pezzetto di nordest
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Seconda giornata

Messaggio da ruttobandito » 19 nov 2020, 18:17

jpr williams ha scritto:
19 nov 2020, 16:20
Eh, ma capisci che il saldo netto di appassionati fra Super 10 e franchigie è catastrofico?
Un bilancio drammaticamente negativo. E quella gente non la recupererai mai continuando a fare la stessa cosa che li ha fatti allontanare.
Vuol dire molto meno interesse per il rugby, molti meno soldi che entrano nel circuito, molti meno sponsor che se devono decidere dove allocare risorse di marketing lo fanno verso il rugby. Che appetibilità ha uno sport che nella sua massima (dovrei dire unica) espressione coinvolge due cittadine mediopiccole in un raggio di 250 km? Tutto il resto del paese è escluso. Nel Super 10, ad esempio, restavano L'Aquila, Roma e Catania, stava crescendo Prato. Insomma, era l'Italia, non un pezzetto di nordest
Mi sembrano ottimi argomenti per spostare la seconda franchigia a Padova. Una volta concentrato in 50km, il resto del Paese non se lo ricorderebbe proprio l'alto livello...
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia

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