Assolutamente si, ma credo che fosse un rischio calcolato. Cioè, penso che Bettin e Coppo (o chiunque difendesse all'ala) sapesse già che ci sarebbe stato da correre. Poi anche Marcato deve aver ammesso, tra sè e sè, che le cose erano peggio di come pensava, tant'è vero che la difesa si è allargata, nel secondo tempo.loverthetop_86 ha scritto: ↑17 gen 2021, 14:55...
Come ha già detto qualcuno, il Valorugby secondo me è la squadra che più ha fatto sudare il Petrarca finora, anche più del Rovigo, credo soprattutto perché capace di creare un gioco molto agli antipodi rispetto a quello al momento creato dai tuttineri.
Amenta ha commesso un peccato mortale nell'unico vero svarione difensivo petrarchino, quello di sentirsi già a terra col pallone schiacciato.
Difesa del Petrarca che, a differenza di quella schierata nei dintorni di Fort Knox, riesce nell'impresa di toglierti la voglia.
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Un altro commento che ho fatto con un amico con cui abbiamo "virtualmente" guardato la partita assieme (io a Oriago, lui a Padova) è stato che Reggio era partita sparatissima, e per tenere per 80, ma anche 60 minuti, a quel ritmo dovevano tutti essere caduti nel calderone di Panoramix.
Forse nel secondo tempo sono calati un po' proprio dal punto di vista fisico.
Sul fatto di schierare Bertaccini 12 e Vaega 13 non so, la vedrei un po' rischiosa: Rodriguez non attacca mai la linea e il primo centro si trova un bersaglio disegnato sulla maglia. Forse proprio per questo la partita di Vaega è risultata incolore, ma per me resta il miglior 3/4 di Reggio (non c'è Leaupepe che tenga!). Con questo mi riallaccio al post del gorgo.
Per essere una squadra di Top10, il materiale umano di Reggio, almeno dall'8 in su, è di prim'ordine, ma osservate cosa succedeva ieri: pur di trovare spazio per lanciarsi, i 3/4 arretravano molto, così che la linea che idealmente dovevano superare per conquistare territorio non era subito dietro i neri, era 5, 6, 8 metri dietro la difesa del Pet. Se poi quegli $tronzi non mettono nessuno in ruck e raddoppiano ogni placcaggio, diventa dura anche se sei una locomotiVaega.
Per jpr, per quel che ho visto io il lavoro del Pet nel break down dipende dalla posizione di campo, ma parte dal consueto principio: il massimo col minimo sforzo.
L'ultima: il ruolo limitato di Lyle. Il paragone con Botha è esagerato, però penso che "esaltare" il suo piede sia proprio una precisa volontà. Tra l'altro mi sembra migliorato nei calci di spostamento e nelle penaltouche: più tranquillo, più affidabile, e non raramente trova avanzamenti da 40 e rotti metri. Mi diceva, una volta, Pasqualone: "Sai quanto ti ringraziano gli avanti quando prendi 10m in più con un calcio?"