Top10 e Coppa Italia

[Garry]

Ci ha giocato pure Dondi nelle FF.OO. quando erano a PD, vincendo anche uno scudetto

Uh, non sapevo. In che ruolo giocava?

Credo seconda linea

[Ilgorgo]

Come la maggior parte degli italiani stavo passando il tempo cercando notizie su Qatar-Iraq, barrage di Coppa d'Asia in programma il 10 febbraio, e ho trovato su google questa bella intervista a Esteki di novembre, che mi ero perso. Bravo al giornalista del Gazzettino, del quale su questo forum ho sempre sentito parlare maluccio ma che a me anche durante i podcast (piedi casti?) de Il nero fa una buona impressione

https://www.ilgazzettino.it/sport/rugby ... 85412.html

REGGIO EMILIA - «Vedere i calciatori dell’Iran non cantare l’inno prima della partita ai Mondiali in Qatar mi ha colpito. È stato importante, ma possono fare di più. Ad esempio indossare magliette con scritte a favore della battaglia che il popolo combatte per i diritti umani, o altri gesti. Lo sport deve essere anche politica. Soprattutto con il palcoscenico planetario del calcio. L’hanno insegnato Muhammad Ali, andando in galera per le sue idee, e tanti altri sportivi».
Ali Esteki è diretto e pungente, come tutti i mediani di mischia nel rugby. Ha 25 anni. È nato in Iran a Isfahan, 1,6 milioni di abitanti, città della Persia capitale dei tappeti, ma è in Italia da quando è bambino e parla con leggero accento modenese. Suo padre commercia proprio tappeti. Ha due sorelle laureate in biotecnologie e due fratelli in ingegneria. Lui studia Economia e commercio ed è un rugbista semiprofessionista. Milita nel Peroni Top 10 da sei stagioni, 54 presenze e 4 mete fra Medicei Firenze, Lazio e ora Valorugby Emilia. È stato convocato con la nazionale di rugby dell’Iran. E lì ha toccato con mano la forza della “Rivoluzione di Masha”, come la chiama lui stesso. La protesta popolare scoppiata per l’uccisione a botte da parte del regime iraniano di una ragazza di 22 anni, Masha Amini, perché portava male il velo.
«A settembre quando è successo io ero a Shiraz e poi a Teheran, in ritiro con la nazionale. L’Iran fa parte solo da 5 anni di World Rugby, la federazione mondiale - racconta Esteki - Avremmo dovuto giocare contro il Qatar due partite del Championship 3 asiatico, Chi vince accede al triangolare contro India e Kazakistan per la promozione in Champioship 2. Invece è stato deciso di non giocarle per la protesta. Inizialmente si pensava terminasse dopo pochi giorni. Invece è diventato un caso internazionale, con manifestazioni ovunque, 80.000 iraniani solo a Berlino. La vicinanza con il Mondiale di calcio, in Iran seguito più della religione, l’ha amplificato ulteriormente».

NON STIAMO ZITTI. Anche la nazionale di rugby, nel suo piccolo, ha dato quindi il contributo alla protesta. «Non ce la siamo sentita di giocare - continua il racconto - Questo stato d’animo unito ai timori del Qatar, il regime quei giorni aveva bloccato anche internet, ha fatto saltare le due gare. Certo noi rugbisti non abbiamo la popolarità dei calciatori. Ma continuiamo a chiedere di condividere il più possibile video e notizie che vengono dall’Iran. Continuiamo a non stare zitti. Io mi sento un privilegiato rispetto ai compagni, perché sono tornato in Italia. Parlando così al massimo rischio di non essere più convocato in nazionale. Loro invece rischiano molto di più, anche la vita. Vedi l’ex capitano di calcio dell’Iran, arrestato perché sostiene la protesta. Anche qui i calciatori, invece di esultare per i due gol segnati al Galles, potevano fare qualcosa di più per chi è stato un loro compagno».
Con l’Iran uscito dai Mondiali di calcio dopo la sconfitta con gli Stati Uniti, Esteki chiude dicendo: «Questo regime non rappresenta il popolo persiano. Io non andavo in Iran da 10 anni. Per strada rispetto ad allora ho visto ragazze senza velo e un vero cambio culturale. Un tempo per una vittoria come quella contro il Galles tutti si sarebbero riversati in strada a festeggiare. Ora no e il regime ha mandato i soldati a farlo».

[Uomoz]

Se può interessare, nel numero di gennaio di AllRugby c'è un'intervista a Jacques Brunel da parte del giornalista Giacomo Bagnasco. Tra le tante cose Brunel conferma di essere ancora in contatto col Valorugby. Qui un estratto dell'intervista:

La sua collaborazione con il Valorugby Emilia va
avanti?
“Sì, in questa stagione non sono ancora andato di
persona a Reggio, ma guardo i video delle partite, mi
sento con loro tutte le settimane. Il Top10 dovrebbe
alzare la sua qualità, ma per farlo bisognerebbe ave-
re giocatori professionisti. A Reggio si lavora in pro-
gressione per avere un gioco migliore, innanzitutto
sul piano fisico e della velocità. Se nelle partite non c’è ritmo, se ci sono troppe interruzioni, questo è un
problema per far crescere i giocatori. Si è provato al-
meno a impostare allenamenti con standard alti, si
vedono buone cose ma manca la costanza”.

[Falco_77]

Non so se il topic è quello giusto, do seguito a delle voci che ho sentito per fare una domanda un po' scomoda e diretta.
E' vero che Calvisano rischia il fallimento quest'anno?
La fonte che me lo ha riferito è piuttosto attendibile, ma non ho avuto nessun altro riscontro in nessuna parte del Web. Magari chi è più vicino all'ambiente Calvisano mi può confermare o smentire la situazione

[jpr williams]

Premesso che non ho notizie precise, ma solo impressioni personali.
Secondo me si, è possibile.
Checché ne pensi qualche anima bella qua dentro negli ultimi 4-5 anni i costi del monte ingaggi si sono enormemente alzati. Credo che per una piccola realtà come noi l'alternativa sia fra fallire o essere una squadra di ragazzini locali che cerca di sopravvivere.
Voci di mercato molto precise parlano solo di pesanti dismissioni verso le solite danarose, specie la numero 1 che dovrebbe prendersi gli ultimi pezzi pregiati rimasti.
Poi ci sono altri movimenti sottotraccia, ma per ora è prematuro parlarne

[Garry]

Ci sono vie di mezzo, comunque.
Si può anche lottare per la salvezza, perché no? Ci sono club che lo fanno da una vita. Il monte-ingaggi è insostenibile? Si lasciano andare i giocatori con gli ingaggi più onerosi. Non sono cose che succedono di colpo, all'improvviso. Se le prime avvisaglie si sono avute verso la fine della passata stagione, forse avrebbero dovuto lasciar andare via Guidi, magari.
Il discorso "se non possiamo competere per i playoff, meglio fallire" non è molto decoubertiniano (ma al giorno d'oggi, chi lo è?), però non è nemmeno rispettoso della propria storia.

[giuseppone64]

Ci ha giocato pure Dondi nelle FF.OO. quando erano a PD, vincendo anche uno scudetto

Uh, non sapevo. In che ruolo giocava?

Credo seconda linea

Ho sempre pensato terza però ci sta , da giovane era un omone

[jpr williams]

Ci sono vie di mezzo, comunque.
Si può anche lottare per la salvezza, perché no? Ci sono club che lo fanno da una vita. Il monte-ingaggi è insostenibile? Si lasciano andare i giocatori con gli ingaggi più onerosi. Non sono cose che succedono di colpo, all'improvviso. Se le prime avvisaglie si sono avute verso la fine della passata stagione, forse avrebbero dovuto lasciar andare via Guidi, magari.
Il discorso "se non possiamo competere per i playoff, meglio fallire" non è molto decoubertiniano (ma al giorno d'oggi, chi lo è?), però non è nemmeno rispettoso della propria storia.

Guarda che è quello che ho detto io.
Alternativa fra fallimento e pesante ridimensionamento.
Certo è chiaro che per uno che non ha questa squadra in paticolare simpatia la cosa ha una valenza neutra quando non di malcelata soddisfazione, ma credo sia comprensibile che chi ne è tifoso non avverta l'esigenza di stappare bottiglie.
Io ne resterò tifoso anche in serie C.
Su Guidi la situazione era un po' diversa da quella di cui ha parlato la stampa.
È successo che lui ha ricevuto una molto, moltissimo allettante proposta triennale da una società che qualcuno qui dentro ritiene poverissima. Lui aveva un anno di contratto e ha chiesto correttamente alla società di dire cosa voleva fare. La società ha scelto di trattenerlo (anche perché l'offerta è stata fatta molto poco correttamente in un periodo in cui molto difficilmente si sarebbe potuto trovare un rimpiazzo) e lui è rimasto. E garantisco che sta lavorando col massimo impegno, come dimostrano i risultati che sta ottenendo con una rosa molto corta e massacrata dagli infortuni. Come è noto il mercato "si fa" in questo periodo, non a fine giugno...
L'anno prossimo Gianluca andrà altrove. Vedremo dove.

[speartakle]

Fratelli di Rugby, aka l'addetto stampa del Calvisano (o sbaglio?) fa trapelare la voce che potrebbe essere Delle Donne a prendere in mano la gestione del Calvisano.
Non ho la minima idea se sia possibile, fattibile e soprattutto un senso.

Ma Vaccari che si era candidato alla FIR, che intenzioni/ruoli ha con il Calvisano? è estraneo?

[Garry]

Dalle Donne nel bresciano forse potrebbe agganciare qualche sponsor.
Alle Zebre non è che abbia portato molto. Ha lavorato molto, con grande passione ed entusiasmo, ma con scarsi risultati.
Ancora prima, con la Mille Miglia, però, i risultati erano stati notevoli

[Ilgorgo]

Purtroppo il Calvisano, una delle mie squadre di gran lunga preferite, è sempre stata un club fondato esclusivamente sui soldi, senz'anima. Finché le cose andavano bene, finché c'era una proprietà che pompava danaro, continuavano ad alzare l'asticella e a comprare figiani e sudafricani come se piovessero; io, Cassandro inascoltato, continuavo a dir loro "ma benedetti ragazzi, basta con quest'asticella, non alzatela ancora, prendete esempio dai club come il Cus Torino o il Valorugby che pur senza soldi riescono a mettere in campo squadre dignitose". E loro di rimando: "no, l'asticella è nostra e l'alziamo finché ci pare!". Una notte, mentre tutti dormivano esausti dopo una partita nella quale partivano sfavoritissimi ma poi stranamente avevano vinto anche quella volta, provai a rubargliela l'asticella, al fine di evitare che l'alzassero ancora, ma mi inseguirono e mi raggiunsero proprio quando mi mancavano ormai poche centinaja di metri al confine tra Brescia e Cremona, si ripresero l'asticella e se ne tornarono a casa tutti tronfii. Da quel momento le cose andarono sempre peggio, fino ai litigi della scorsa stagione con tutti i giocatori che volevano scappare.

[jpr williams]

Fratelli di Rugby, aka l'addetto stampa del Calvisano (o sbaglio?) fa trapelare la voce che potrebbe essere Delle Donne a prendere in mano la gestione del Calvisano.
Non ho la minima idea se sia possibile, fattibile e soprattutto un senso.

Ma Vaccari che si era candidato alla FIR, che intenzioni/ruoli ha con il Calvisano? è estraneo?

Non è più l'addetto stampa del Calvisano dall'inizio della scorsa stagione.
Quando nel post precedente parlavo di altre voci delle quali era prematuro parlare mi riferivo proprio a quella che vede il coinvolgimento di Dalledonne insieme ad un ex presidente e ad un ex sponsor del Calvisano. I nomi dei quali conosco, ma che al momento tengo per me non essendo una rana dalla bocca larga come altri.
Quello che mi è oscuro è il senso della (eventuale) operazione :rilancio o smantellamento per spostare/vendere?
Boh
Su Vaccari il punto è questo :il Calvisano è sempre stato retto dall'amicizia fra le famiglie dei fondatori, i Vaccari e i Gavazzi. Alcuni anni fa Sandro Vaccari, fratello di Paolo, era il nostro presidente. Poi non so per quale motivo fra le due famiglie insorsero dei contrasti. Sandro si dimise e da allora la famiglia Vaccari si è allontanata dalla società. Si erano riincontrati in occasione dei funerali del povero Alfredo, ma non so se c'è stata una riappacificazione

[Ilgorgo]

Un dubbio collaterale che mi è venuto pensando alla partita di domani tra Cus Torino e Valorugby: visto che più o meno tre quarti della rosa torinese è costituita da studenti dell'ateneo, chissà se far parte della squadra vale loro anche crediti universitari?
Sarebbe bella una cosa tipo: per ogni meta 1 credito, per ogni placcaggio avanzante mezzo credito e così via

[quaros]

Ma non era tutto un ladrocinio di fondi statali fino a una settimana fa?

[Garry]

...non ho mai capito perché , considerato il superstrategico disegno federale delle nostre due super eccezionali franchigie, la federazione non obbliga a schierare una squadra B di Zebre e TV in top 10 per far fare minutaggio ai giocatori non di prima scelta...

È dal tempo dell'entrata in Celtic League (c'erano gli Aironi) che le franchigie lo chiedono e i club del Top10 fanno resistenza, cosa per me abbastanza incomprensibile, visto che basterebbe farle partecipare al solo campionato, escludendole dai playoff, così come in serie A la squadra dell'Accademia non poteva essere promossa nella massima serie.

La FIR non dovrebbe obbligarle a nulla, dovrebbe semmai obbligare gli altri club ad accettarlo.