sconcertante. Non so se sia peggio lui o il Petrarca che non risponde. Manco all'asiloDonCiullo007 ha scritto: ↑5 dic 2023, 8:40https://www.onrugby.it/2023/12/05/serie ... vNpcig9I7I
A proposito di trasparenza e comunicazione, che dire del presidentissimo Zambelli?
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Stagione 2023/2024
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Re: Stagione 2023/2024
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
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Re: Stagione 2023/2024
Qui la seconda parte, in cui emergono diverse critiche a calendari, uso degli accademici e programmazione TVDonCiullo007 ha scritto: ↑5 dic 2023, 8:40https://www.onrugby.it/2023/12/05/serie ... vNpcig9I7I
A proposito di trasparenza e comunicazione, che dire del presidentissimo Zambelli?
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Re: Stagione 2023/2024
Gaudiello quello che ha centrato il punto.
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Re: Stagione 2023/2024
Zambelli invece ha evidenziato nel modo più trasparente possibile come al club stia a cuore lo sviluppo del rugby italiano.
Se fossi Innocenti, per dispetto darei la franchigia a Padova
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Re: Stagione 2023/2024
Forse intendeva segnalare come a suo avviso ci si stia sviluppando in una direzione sbagliata che porterà alla sparizione dei club.
Avrebbe fatto meglio a dirlo esplicitamente.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Stagione 2023/2024
Paragone assolutamente capzioso e privo di senso. Gli sport individuali, presentando campioni singoli destinati a scadenza temporale sono assolutamente imparagonabili agli sport di squadra. Negli sport individuali è labilissimo, per non dire assente, il senso di identificazione territoriale che è invece presentissimo negli sport di squadra per via della "permanenza" delle squadre a fronte della "transitorietà" dei campioni degli sport individuali.Garry ha scritto: ↑5 dic 2023, 15:52E per la diffusione conta arrivare a costruire una realtà di successo.
Per il ragazzino di Brindisi, Il Sud Tirolo è più lontano di Treviso, eppure con quello che sta combinando Sinner chiederà al papà di iscriverlo al corso di tennis. Lo ha vissuto lo sci con Tomba, lo ha vissuto ancora il tennis con "La Squadra", eccetera.
Non fregherà una mazza a nessuno fuori dal circondario di Treviso e della platea dei già fanatizzati come te e tutti coloro che frequentano siti, blog e forum di rugby. Quindi non cambierà un tubo.
Ho fatto l'esempio di Brindisi non a caso.
Qualche settimana fa ho avuto in formazione presso il nostro campus aziendale un gruppo di giovani colleghi salentini. Nelle pause pranzo si parlava di tutto. Buona parte di loro sono appassionati di sport, ma non di rugby. Di Treviso sanno vagamente l'esistenza come io posso sapere che a parma c'è il baseball e quando gli ho citato "Benetton" hanno parlato di magliette e ponti liguri fatti crollare. Gli ho chiesto proprio cosa sanno del rugby e mi hanno citato il fatto che la nazionale ne ha presi un fracco dalla Nuova Zelanda. Un paio di loro avevano anche visto la partita confessando che hanno cambiato canale verso metà del primo tempo quando hanno capito che non ne valeva la pena. Tutti (giuro: tutti) mi hanno detto che se ci fosse una squadra forte nella loro regione se ne interesserebbero e magari andrebbero pure a vederla per curiosità. Non ti dico il loro sconcerto quando ho provato a spiegargli che in Italia chi vince il campionato italiano non è la squadra più forte perchè ci sono ste due entità che fanno un torneo i cui presupposti a loro sono sembrati incomprensibili. Uno mi ha anche chiesto: ma come mai quelle due stanno lì? Chi ce le ha messe? Uno ha immaginato che ci fosse una questione di favoritismi politici per il fatto che avevano scelto quelle e non altre. Un altro mi ha chiesto perchè non fossero a Roma e Milano, visto che dovrebbero rappresentare l'Italia.
Se guardi bene negli sport di squadra l'aspetto dell'identificazione territoriale è sempre preminente. Salvo eccezioni davvero molto limitate e fondamentalmente si parla di Juve, Milan e Inter del calcio, uniche squadre che hanno appassionati fuori dei loro territori.
perchè?
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Re: Stagione 2023/2024
A Padova non ci si appassiona dei successi URC di Treviso.
La distanza è di 40 km ma sembrano 4000 attualmente.
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Re: Stagione 2023/2024
Beh, ovvio, se uno ha una squadra nel suo territorio con la quale ha una connessione sentimentale, delle altre non gliene frega una mazza.
Mi sembra logico.
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Re: Stagione 2023/2024
Che lo sport sia individuale o di squadra non cambia nulla. Con i successi internazionali di qualsiasi sport, individuali o di squadra, aumenta il flusso dei nuovi tesserati. È sempre stato così.jpr williams ha scritto: ↑6 dic 2023, 17:00Paragone assolutamente capzioso e privo di senso. Gli sport individuali...Garry ha scritto: ↑5 dic 2023, 15:52E per la diffusione conta arrivare a costruire una realtà di successo.
Per il ragazzino di Brindisi, Il Sud Tirolo è più lontano di Treviso, eppure con quello che sta combinando Sinner chiederà al papà di iscriverlo al corso di tennis. Lo ha vissuto lo sci con Tomba, lo ha vissuto ancora il tennis con "La Squadra", eccetera.
Se in quella sciagurata partita la nazionale avesse battuto gli All Blacks, i tuoi colleghi salentini ne avrebbero saputo tanto quanto te e forse qualcuno avrebbe iniziato anche a giocare, se avesse avuto club a portata di mano.
Stesso discorso per i possibili futuri successi del Treviso. Il ritorno non si misura nel numero dei ragazzi di Padova che chiederebbero di giocare a Treviso, ma nel numero dei nuovi tesserati che avrebbe Padova e tutti gli altri club (e con questa ho risposto anche al post successivo).
Questa è facile: giocatori italiani più competitivi = nazionale più forte
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Re: Stagione 2023/2024
infatti stanno aumentando gli argentini e gli equiparati
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Re: Stagione 2023/2024
Treviso ha già fatto i playoff e non mi risulta che folle di ragazzini in Salento o Calabria siano diventati tifosi biancoverdi e abbiano affollato i corsi di minirugby. Ha pure vinto una qualche coppucchia di cui non ricordo il nome, ma niente "effetto Tomba"Garry ha scritto: ↑6 dic 2023, 17:36Che lo sport sia individuale o di squadra non cambia nulla. Con i successi internazionali di qualsiasi sport, individuali o di squadra, aumenta il flusso dei nuovi tesserati. È sempre stato così.
Se in quella sciagurata partita la nazionale avesse battuto gli All Blacks, i tuoi colleghi salentini ne avrebbero saputo tanto quanto te e forse qualcuno avrebbe iniziato anche a giocare, se avesse avuto club a portata di mano.
Stesso discorso per i possibili futuri successi del Treviso. Il ritorno non si misura nel numero dei ragazzi di Padova che chiederebbero di giocare a Treviso, ma nel numero dei nuovi tesserati che avrebbe Padova e tutti gli altri club.
Per il resto non posso che ribadire quanto ho detto: l'identificazione territoriale esiste solo per gli sport di squadra. Qualche tempo fa mi sembra tu abbia detto che Parma vince nel baseball da non so quanti anni. Non mi risulta che fuori da Parma a qualcuno freghi qualcosa e che ci siano praticanti a frotte in giro per i contadi...
Boh, la nazionale orami è fatta più che altro di oriundi ed equiparati.
E Treviso è pieno di stranieri costosi, o sbaglio?
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Re: Stagione 2023/2024
che Non fregherà una mazza a nessuno fuori dal circondario di Treviso lo dici te. Io seguo Benetton e Zebre pur essendo geograficamente distante da quelle realtà, e fatico a credere di essere l'unico. Allo stesso modo, da appassionato di basket, seguo Virtus e Armani, a maggior ragione da quando entrambe competono ad alti livelli in campo internazionale.jpr williams ha scritto: ↑6 dic 2023, 17:00Paragone assolutamente capzioso e privo di senso. Gli sport individuali, presentando campioni singoli destinati a scadenza temporale sono assolutamente imparagonabili agli sport di squadra. Negli sport individuali è labilissimo, per non dire assente, il senso di identificazione territoriale che è invece presentissimo negli sport di squadra per via della "permanenza" delle squadre a fronte della "transitorietà" dei campioni degli sport individuali.Garry ha scritto: ↑5 dic 2023, 15:52E per la diffusione conta arrivare a costruire una realtà di successo.
Per il ragazzino di Brindisi, Il Sud Tirolo è più lontano di Treviso, eppure con quello che sta combinando Sinner chiederà al papà di iscriverlo al corso di tennis. Lo ha vissuto lo sci con Tomba, lo ha vissuto ancora il tennis con "La Squadra", eccetera.
Non fregherà una mazza a nessuno fuori dal circondario di Treviso e della platea dei già fanatizzati come te e tutti coloro che frequentano siti, blog e forum di rugby. Quindi non cambierà un tubo.
Ho fatto l'esempio di Brindisi non a caso.
Qualche settimana fa ho avuto in formazione presso il nostro campus aziendale un gruppo di giovani colleghi salentini. Nelle pause pranzo si parlava di tutto. Buona parte di loro sono appassionati di sport, ma non di rugby. Di Treviso sanno vagamente l'esistenza come io posso sapere che a parma c'è il baseball e quando gli ho citato "Benetton" hanno parlato di magliette e ponti liguri fatti crollare. Gli ho chiesto proprio cosa sanno del rugby e mi hanno citato il fatto che la nazionale ne ha presi un fracco dalla Nuova Zelanda. Un paio di loro avevano anche visto la partita confessando che hanno cambiato canale verso metà del primo tempo quando hanno capito che non ne valeva la pena. Tutti (giuro: tutti) mi hanno detto che se ci fosse una squadra forte nella loro regione se ne interesserebbero e magari andrebbero pure a vederla per curiosità. Non ti dico il loro sconcerto quando ho provato a spiegargli che in Italia chi vince il campionato italiano non è la squadra più forte perchè ci sono ste due entità che fanno un torneo i cui presupposti a loro sono sembrati incomprensibili. Uno mi ha anche chiesto: ma come mai quelle due stanno lì? Chi ce le ha messe? Uno ha immaginato che ci fosse una questione di favoritismi politici per il fatto che avevano scelto quelle e non altre. Un altro mi ha chiesto perchè non fossero a Roma e Milano, visto che dovrebbero rappresentare l'Italia.
Se guardi bene negli sport di squadra l'aspetto dell'identificazione territoriale è sempre preminente. Salvo eccezioni davvero molto limitate e fondamentalmente si parla di Juve, Milan e Inter del calcio, uniche squadre che hanno appassionati fuori dei loro territori.
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Re: Stagione 2023/2024
Boh, io ogni volta che vado a Monigo vedo gente da tutte le parti del Veneto, padovani compresi. Ultimamente m'è capitato di sedermi vicino a gruppi di rodigini, e conosco diversi vicentini che vengono con regolarità.
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Re: Stagione 2023/2024
Sì ma il TUO personale esempio non c'entra niente purtroppo...IlCavaliereElettrico ha scritto: ↑6 dic 2023, 17:46che Non fregherà una mazza a nessuno fuori dal circondario di Treviso lo dici te. Io seguo Benetton e Zebre pur essendo geograficamente distante da quelle realtà, e fatico a credere di essere l'unico. Allo stesso modo, da appassionato di basket, seguo Virtus e Armani, a maggior ragione da quando entrambe competono ad alti livelli in campo internazionale.
Allora io pure conosco una barca di persone di Parma e provincia e neanche sanno dell'esistenza delle Zebre, per dire. Lasciamo perdere del Colorno o quale altro clubettino. Anzi, mio fratello lavora per uno degli sponsor principali del Benetton e manco lo sapeva, cosi come tutti i suoi colleghi.
La verità sta un po' nel mezzo, magari non è PROPRIO come dice jpr (io personalmente sono più propenso per questa visione ma va beh) o come dici te. Però qui dentro spesso si parla di campanilismi, orticelli balbalbla... ma la realtà purtroppo o per fortuna è questa in tutta Italia. Ora, o sta cosa la accettiamo o bon. Altrimenti oh... vedremo dove questo modello ci porterà. A giudicare dai risultati da nessuna parte.
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Re: Stagione 2023/2024
La realtà è che il rugby in Italia interessa solo lo 0,8% di persone. Per cui girala come vuoi, ma i numeri sono sempre quelli, così come l interesse generale