il rugby sensa mischia???
Moderatore: Emy77
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Ma si parla ancora di rugby???? Invece di cambiare il nostro sport facciamo rispettare le regole sull'ingaggio a tutti...gli arbitri usassero meglio i cartellini, invece di sventolarli per una parola di troppo!!!
Tante azioni sono pericolose nel rugby e sono tutte illecite(vedi il placcaggio alto ormai diventato regolamentare)!!
ESISTE UN REGOLAMENTO VA RISPETTATO! Il Rugby senza mischia esiste già è il rugby a 13...un'altro sport!
Tante azioni sono pericolose nel rugby e sono tutte illecite(vedi il placcaggio alto ormai diventato regolamentare)!!
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Sulla questione mischia si mischia no vorrei fare una riflessione:
Senza entrare nello specifico del gesto tecnico "mischia" vorrei spostare l'attenzione su un concetto che credo alla lunga porti effetti contrari a quelli cercati. Mi spiego (sempre sottolineando il fatto che cio che dico puo essere smentito) eliminare certi fondamentali dal gioco, portando lo stesso verso fasi sempre piu dinamiche che quindi necessitano di atleti totalmente diversi da quelli canonici, secondo me alla lunga avrebbe l'effetto di "plasmare" atleti sempre piu prestanti aumentando la violenza degli impatti in altre fasi del gioco, quali ad esempio i placcaggi. Non vorrei che questo spostamento verso il rugby a 13, dove mi è capitato di vedere placcaggi molto piu duri e frequenti del rugby a 15, porti le squadre ad esasperare la parte atletica creando giocatori centometristi esponendoli maggiormente alla violenza dei placcaggi che se non eseguiti a norma sono pericolsi quanto se non di piu di una mischia.
Senza entrare nello specifico del gesto tecnico "mischia" vorrei spostare l'attenzione su un concetto che credo alla lunga porti effetti contrari a quelli cercati. Mi spiego (sempre sottolineando il fatto che cio che dico puo essere smentito) eliminare certi fondamentali dal gioco, portando lo stesso verso fasi sempre piu dinamiche che quindi necessitano di atleti totalmente diversi da quelli canonici, secondo me alla lunga avrebbe l'effetto di "plasmare" atleti sempre piu prestanti aumentando la violenza degli impatti in altre fasi del gioco, quali ad esempio i placcaggi. Non vorrei che questo spostamento verso il rugby a 13, dove mi è capitato di vedere placcaggi molto piu duri e frequenti del rugby a 15, porti le squadre ad esasperare la parte atletica creando giocatori centometristi esponendoli maggiormente alla violenza dei placcaggi che se non eseguiti a norma sono pericolsi quanto se non di piu di una mischia.
aka Hugo
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Sonon pienamente d'accordo con te... Ognuno scelga il rugby che più gli si addice o piace....aladestra ha scritto:Lasciamo il rugby a 15 così com'è.
La fortuna del rugby è quella di avere 3 varianti.
Il rugby a 15 per quelli forti e pesanti.
Il rugby a 13 per quelli forti e veloci
Il rugby a 7 per quelli veloci.
Perchè modificare le cose ?
Saluti.
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Scusate l'ignoranza....
Premesso che nonostante l'età gioco a Rugby da poco, mi sembrava di aver letto che fino alle squadre Under 19 fosse vietato l'"ingaggio" nella mischia ordinata e che i pacchetti di mischia prima di cominciare a spingere si appoggiassero gli uni contro gli altri.
Correggetemi se sbaglio.
Io gioco come 3/4 ma adoro vedere le mischie, sia in campo ache alla tele. Ritengo che al massimo per tutelare la salute dei giocatori si potrebbe abolire l'ingaggio ma togliere la spinta snaturerebbe il gioco.
Leggetevi questo articolo che trovate insieme ad altri sul sito
www.marcopolorugby.com
alla sezione news/approfondimenti.
"Il guru inglese della mischia Phil Keith Roach una volta ha detto: «I giocatori della prima linea sono il sale della terra». Sacrosanta verità condita di humour. Ma oggi i piloni esprimono ancora pienamente l'essenza del gioco? Hanno il diritto di mettere sotto pressione l'avversario? Luciano Ravagnani, sulla "Meta Rugby", che dedica splendide pagine ai Pumas e alla mischia, solleva la contraddizione tra il voler cambiare i connotati del gioco e il lamentarsi dell'estinzione dei piloni di un tempo.
C'è una corrente di pensiero avversa alla prova regina del rugby, perchè oscura e incomprensibile ai profani. Dunque poco adatta alla necessità di attirare un vasto pubblico di "occasionali" per far fronte ai costi crescenti del professionismo e alla concorrenza del "tredici" nell'emisfero australe. Un vento che, a catena, ha investito gli arbitraggi. I fischietti del Sud Pacifico (in buona fede, sia chiaro) rischiano di diventare un potente deterrente al mestiere dei piloni e alla spinta in mischia. Ricordo Inghilterra-Francia del Sei Nazioni 2003. Il neozelandese Honiss sanzionò a ripetizione Crenca per spinta trasversale. In realtà era il suo dirimpettaio a premere sul tallonatore dei Galletti mentre il pilone sinistro francese cercava di rimetterlo in asse. All'ennesima punizione gli uomini del pack si consultarono e rinunciarono a spingere. Per mezz'ora a Twickenham si giocò un rugby surreale, senza combattimento in mischia. Quanto agli inglesi, un video sui "pallini" dei vari arbitri li aveva indotti a una chiacchierata informale con Honiss prima del match e alla decisione di adattarsi alla sua linea.
Non bisogna generalizzare. Ma non c'è dubbio che molti direttori di gara dell'emisfero australe siano contrari alle entrate dinamiche dei pacchetti e che non sempre puniscano la prima linea che si rialza sotto la pressione subita. E non perchè siano convinti, come ebbe a dire una volta Françoise Sagan, che «quei tizi si raccolgono in mischia per parlare male dell'arbitro». Ma perchè sempre più abituati a dirigere squadre per le quali la mischia è un banale contrattempo. L'approccio europeo (ma anche argentino e sudafricano) resta invece di natura diversa: il pack è un ecosistema, i piloni lottano ed esercitano un'arte sottile. «Molti desiderano che questa fase di conquista diventi una semplice rimessa in gioco - dice Jacques Brunel, preparatore degli avanti francesi e grande estimatore della bajadita -. Noi desideriamo che resti un combattimento e la difendiamo perchè è un elemento fondamentale del gioco e della sua evoluzione». Non sfugge a Brunel che un pilone privato della spinta o va in psicanalisi o lo trovi puntuale a difendere e a ingolfare gli spazi agli attaccanti.
Certo vanno riconosciute agli arbitri alcune attenuanti: è difficile cogliere i responsabili dei crolli dei pacchetti anche perchè i giocatori non collaborano e inventano sempre nuovi trucchi per aggirare il regolamento. Inoltre si trovano ad applicare norme schizofreniche che nell'unico sport collettivo di combattimento favoriscono il confronto individuale.Ma resta il fatto che va salvato il diritto della mischia a spingere. Per questo molti chiedono una maggiore chiarezza sulla logica intrinseca del gioco e una conseguente armonizzazione degli arbitraggi tra i due emisferi. Così come una concertazione con allenatori e giocatori. Può essere il momento buono, adesso che gli All Blacks stanno dando priorità alla conquista. Lo spettacolo ne guadagna. Guardate con attenzione Rokocoko e gli altri trequarti: quando il pack avanza gonfiano i polmoni, mettono all'improvviso 10 chili di muscoli, corrono più veloci. La mischia è essenziale. E non solo per chi la compone.
Link: http://www.ilgazzettino.it"
Correggetemi se sbaglio.
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"Il guru inglese della mischia Phil Keith Roach una volta ha detto: «I giocatori della prima linea sono il sale della terra». Sacrosanta verità condita di humour. Ma oggi i piloni esprimono ancora pienamente l'essenza del gioco? Hanno il diritto di mettere sotto pressione l'avversario? Luciano Ravagnani, sulla "Meta Rugby", che dedica splendide pagine ai Pumas e alla mischia, solleva la contraddizione tra il voler cambiare i connotati del gioco e il lamentarsi dell'estinzione dei piloni di un tempo.
C'è una corrente di pensiero avversa alla prova regina del rugby, perchè oscura e incomprensibile ai profani. Dunque poco adatta alla necessità di attirare un vasto pubblico di "occasionali" per far fronte ai costi crescenti del professionismo e alla concorrenza del "tredici" nell'emisfero australe. Un vento che, a catena, ha investito gli arbitraggi. I fischietti del Sud Pacifico (in buona fede, sia chiaro) rischiano di diventare un potente deterrente al mestiere dei piloni e alla spinta in mischia. Ricordo Inghilterra-Francia del Sei Nazioni 2003. Il neozelandese Honiss sanzionò a ripetizione Crenca per spinta trasversale. In realtà era il suo dirimpettaio a premere sul tallonatore dei Galletti mentre il pilone sinistro francese cercava di rimetterlo in asse. All'ennesima punizione gli uomini del pack si consultarono e rinunciarono a spingere. Per mezz'ora a Twickenham si giocò un rugby surreale, senza combattimento in mischia. Quanto agli inglesi, un video sui "pallini" dei vari arbitri li aveva indotti a una chiacchierata informale con Honiss prima del match e alla decisione di adattarsi alla sua linea.
Non bisogna generalizzare. Ma non c'è dubbio che molti direttori di gara dell'emisfero australe siano contrari alle entrate dinamiche dei pacchetti e che non sempre puniscano la prima linea che si rialza sotto la pressione subita. E non perchè siano convinti, come ebbe a dire una volta Françoise Sagan, che «quei tizi si raccolgono in mischia per parlare male dell'arbitro». Ma perchè sempre più abituati a dirigere squadre per le quali la mischia è un banale contrattempo. L'approccio europeo (ma anche argentino e sudafricano) resta invece di natura diversa: il pack è un ecosistema, i piloni lottano ed esercitano un'arte sottile. «Molti desiderano che questa fase di conquista diventi una semplice rimessa in gioco - dice Jacques Brunel, preparatore degli avanti francesi e grande estimatore della bajadita -. Noi desideriamo che resti un combattimento e la difendiamo perchè è un elemento fondamentale del gioco e della sua evoluzione». Non sfugge a Brunel che un pilone privato della spinta o va in psicanalisi o lo trovi puntuale a difendere e a ingolfare gli spazi agli attaccanti.
Certo vanno riconosciute agli arbitri alcune attenuanti: è difficile cogliere i responsabili dei crolli dei pacchetti anche perchè i giocatori non collaborano e inventano sempre nuovi trucchi per aggirare il regolamento. Inoltre si trovano ad applicare norme schizofreniche che nell'unico sport collettivo di combattimento favoriscono il confronto individuale.Ma resta il fatto che va salvato il diritto della mischia a spingere. Per questo molti chiedono una maggiore chiarezza sulla logica intrinseca del gioco e una conseguente armonizzazione degli arbitraggi tra i due emisferi. Così come una concertazione con allenatori e giocatori. Può essere il momento buono, adesso che gli All Blacks stanno dando priorità alla conquista. Lo spettacolo ne guadagna. Guardate con attenzione Rokocoko e gli altri trequarti: quando il pack avanza gonfiano i polmoni, mettono all'improvviso 10 chili di muscoli, corrono più veloci. La mischia è essenziale. E non solo per chi la compone.
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Floreat rugbeia major
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- Contatta:
RE: Scusate l
io toglierei anche le scarpe con i tacchetti e metterei le pantofole oppure le polacchine, divertimento assicurato
Quando la fortuna ragion contrasta, non c'è ragion che alla fortuna basta!!
http://it.youtube.com/watch?v=Q3ip6gwQo6k <---- -i miti non passano mai
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RE: Scusate l
La mischia ci contraddistingue. Parlo da ex pilone, che giocava tanto tempo fa, ma ricordo che allora non si ingaggiava a botta. L'ingaggio era molto più soft, ma la spinta era vera, eccome.
Se andate a vedervi qualche partita del 6 nazioni di 15 - 20 anni fa, vedrete che era così anche per i giocatori internazionali di allora.
L'ingaggio a cornate è belo, spettacolare, ma dà problemi.
Favorevole per un ingaggio morbido, che darebbe moltissimi problemi di crollo in meno, non però a non spingere. La mischia è il bello del rugby (Union, of course),
P.S. io ho la schiena andata lo stesso...di quelle sciatalgie da piangere, ma non importa. Non avrei fatto nessun altro sport lo stesso ^^
Se andate a vedervi qualche partita del 6 nazioni di 15 - 20 anni fa, vedrete che era così anche per i giocatori internazionali di allora.
L'ingaggio a cornate è belo, spettacolare, ma dà problemi.
Favorevole per un ingaggio morbido, che darebbe moltissimi problemi di crollo in meno, non però a non spingere. La mischia è il bello del rugby (Union, of course),
P.S. io ho la schiena andata lo stesso...di quelle sciatalgie da piangere, ma non importa. Non avrei fatto nessun altro sport lo stesso ^^
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SAVI SU DEEJAY DIFENDE LA MISCHIA
Ci sarà anche Mario Savi, pilone dell'Arix Viadana, nel programma domenicale di sport e costume "2 a 0" in onda su Radio DeeJay. Nel corso del programma di domenica, si parlerà della polemica che sta investendo le mischie di tutto il mondo: la possibile riforma dell’ingaggio (inerente soprattutto l'intensità della spinta) delle prime linee da parte dell’International Rugby Board.
La proposta dell'IRB ha alzato un vero polverone alimentato soprattutto dai giocatori maggiormente coinvolti dal provvedimento.
Fonte: http://www.air.it/modules.php?name=News ... &sid=10839
Ci sarà anche Mario Savi, pilone dell'Arix Viadana, nel programma domenicale di sport e costume "2 a 0" in onda su Radio DeeJay. Nel corso del programma di domenica, si parlerà della polemica che sta investendo le mischie di tutto il mondo: la possibile riforma dell’ingaggio (inerente soprattutto l'intensità della spinta) delle prime linee da parte dell’International Rugby Board.
La proposta dell'IRB ha alzato un vero polverone alimentato soprattutto dai giocatori maggiormente coinvolti dal provvedimento.
Fonte: http://www.air.it/modules.php?name=News ... &sid=10839
- LordMec
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- Località: via variante caudina n6 Moiano (BN)
leggete l'articolo su www.beneventorugby.it che si intitola: <<addio a quei bravi ragazzi le prime linee!>>
se visitate il sito cliccate sui linh dattici da google così contribuirete in modo indiretto alla crescita sia del sito che della nostra società
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- Località: cassano d'adda
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Re: ...
........la birra senza la schiuma......la pizza senza il pomodoro......astronaut84 ha scritto:Il rugby senza la mischia sarebbe come i profitteroles senza i bignè...
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- Località: Altrove
RE: Re: ...
qualcuno sa come è andata a finire???????????
…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..
- Fiume_di_Birra
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- Località: Completata installazione:Un italiano che vive a Bruxelles e lavora a Lille
Re: RE: Scusate l
Premetto ..parlo per quanto mi è stato riportato..... più una persona che conosco qui in franzia mi han detto che qdo giocavano loro (15/20 anni fa) la prima o le prime mischie chiuse non erano proprio così soft....ovvero testa contro testa....Angelo71 ha scritto:La mischia ci contraddistingue. Parlo da ex pilone, che giocava tanto tempo fa, ma ricordo che allora non si ingaggiava a botta. L'ingaggio era molto più soft, ma la spinta era vera, eccome.
Se andate a vedervi qualche partita del 6 nazioni di 15 - 20 anni fa, vedrete che era così anche per i giocatori internazionali di allora.
L'ingaggio a cornate è belo, spettacolare, ma dà problemi.
Favorevole per un ingaggio morbido, che darebbe moltissimi problemi di crollo in meno, non però a non spingere. La mischia è il bello del rugby (Union, of course),
P.S. io ho la schiena andata lo stesso...di quelle sciatalgie da piangere, ma non importa. Non avrei fatto nessun altro sport lo stesso ^^
Stesso principio del primo placcaggio in partita...( di qui non si passa e ti faccio male se ci provi...)
una pinta di Birra dello Yeti per favore
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RE: Re: RE: Scusate l
beh..anche in Italia (quando io e Ramses eravamo giovani) gli ingaggi erano "lievemente" più cruenti....come le prime tre mischie, i primi tre placcaggi, il primo mark (ricordi il tallone a terra?).....il testolone lo mettevi dove riuscivi ed il tallonatore si slegava per prenderla anche tra le seconde avversarie (se aveva coraggio!)......ma insomma il famoso seminario IRB come è finito?
…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..
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Il campo senza pali... la figa senza peli...boccia1976 ha scritto:........la birra senza la schiuma......la pizza senza il pomodoro......astronaut84 ha scritto:Il rugby senza la mischia sarebbe come i profitteroles senza i bignè...
La mia schiena esulterebbe, io no!
Al massimo impedirei di fischiare 4 mischie di seguito, datemi almeno il tempo di respirare... maquesto x' sono bolso....
Sono anni che si parla di sta cosa, io proporrei agli australiani di naturalizzare due piloni argentini, poi vediamo se la vogliono ancora abolire o meno la mischia.