siamo al 10° del primo tempo, circa; un giocatore della squadra A effettua un calcio a seguire e va per prendere la palla, la quale esce in touche. il giocatore che ha calciato arriva in corsa e "urta" il giocatore della squadra B che era sulla palla; il giocatore della squadra B si gira e molla un pugno in faccia al giocatore della squadra A. l'arbitro vede tutto, chiama vicino a se i capitani e i giocatori coinvolti e li richiama verbalmente (il giocatore della squadra A pugno ha il segno evidente del pugno ricevuto). La partita prosegue e alcuni giocatori della squadra B (che già comunque sono notoriamente abili in queste cose) si sentono probabilmente "legittimati" a mollare colpi proibiti, e così fanno.......
Siamo oltre la metà del secondo tempo: un giocatore della squadra A, dopo l'ennesima "scorrettezza" subita, si gira e molla un pugno ad un giocatore della squadra B; l'arbitro ferma il gioco ed estrae il cartellino rosso per il giocatore della squadra A.
Al termine della partita ho chiesto spiegazioni all'arbitro sul perchè della diversità di giudizio fra i due episodi e la spiegazione mi ha lasciato alquanto allibito:
mi ha detto che sul primo episodio non ha preso provvedimenti perchè ha visto sia l"urto" (che comunque era una leggera spinta, senza alcuna conseguenza) che la reazione, quindi secondo lui avrebbe potuto dare un giallo ad entrambi i giocatori (equiparando così una spinta ad un pugno?!), ma siccome eravamo ad inizio partita ha preferito non sanzionare niente per non "innervosire" la partita.
Per quanto riguarda il secondo episodio, invece, mi ha detto che non ha visto la provocazione, in quanto era girato, ma solo la reazione, per cui ha deciso di estrarre il cartellino rosso.
Io mi (Vi) chiedo: ma un pugno non dovrebbe essere sempre sanzionato come tale, indipendentemente dal fatto se è stata vista o meno la provocazione? e perchè oltretutto quest'enorme disparità tra un "niente" ed un "rosso"?!