Libero arbitrio

Sezione Dedicata a discussioni e chiarimenti sul regolamento, ed alle diverse sezioni arbitrali regionali.

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rugbyes
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Libero arbitrio

Messaggio da rugbyes » 18 ago 2011, 0:18

Ciao a tutti,
da un pò di tempo seguo il rugby anche se in passato non ho mai praticato. La passione è cresciuta fino a sentire il desiderio di far parte in qualche modo di questo sport. Purtroppo non sono più giovanissimo (trentasei anni) e dunque le folgoranti carriere di giocatore le lascio ai miei figli. Però l'idea di potermi rendere utile come arbitro mi è sembrata da subito un ottima soluzione. Ho infatti già richiesto informazioni a livello regionale (Toscana) ma in questo periodo probabilmente sono ancora tutti in ferie ed infatti non ho avuto risposte. Il mio progetto sarebbe quello di poter partecipare al prossimo corso di formazione arbitri.

Comunque non ho scritto questo mio primo messaggio per parlare di me, ma anzi per parlare di voi (arbitri effettivi).
Vi andrebbe di raccontarmi cosa comporta per una persona iniziare questo impegno sportivo? Ho famiglia ma la domenica (o sabato) posso dedicarlo al rugby, così come eventuali riunioni feriali. Mi riferisco anche al tipo di impengo mentale (oltre che fisico), nel senso della responsabilità (relativa ai rapporti da inviare post partita) oppure al concetto di arbitraggio in generale.

Insomma, senza dilungarmi troppo ho riassunto nel titolo il concetto di "libero arbitrio", nel senso che ognuno di voi probabilmente ha preso questa libera scelta in passato e oggi è ancora mantenuta. Dato l'orario in cui sto scrivendo potrei fare anche una domanda alla Marzullo del tipo "..perchè fai l'arbitro di rugby?".

Al di là di eventuali battute, sono serio in questo post. Perchè mi piacerebbe capire che tipo di ambiente c'è, nel caso in cui in futuro io diventassi davvero un elemento attivo di questo magnifico sport.

Salutoni a tutti.
:wink:

Tallonatore80
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da Tallonatore80 » 18 ago 2011, 11:13

Si puo' riassumere in poche parole:

Sacrificio, Allenamento (tanto), Fischi e Proteste (anche pesanti su certi campi), formazione continua e soddisfazioni (NON economiche).

Sfatiamo un po' di miti: il pubblico protesta nel rugby, eccome, anzi forse pure di piu' perche' vede 1/10 di quello che vede l'arbitro e capisce 1/100 di quello che stanno facendo i giocatori.

Soddisfazioni: sentirsi dire "grazie, bravo" è indescrivibile, ripaga di tanti insulti

allenamento: tanto e costante, e tanti sacrifici per il proprio tempo libero

Sacrifici: non solo in termini di tempo ma anche come costi. Ci sono piccoli rimborsi ma spesso all'inizio si va un po' in perdita.

ah si... dimenticavo... burocrazia :P quella non manca mai.

io ti consiglio di provare, ti fai il corso allievi arbitri, e ti butti in under 14. Poi pian piano quando decideranno ti spareranno in under 16 e cosi' via :D

è un modo splendido di restare sul campo, ma all'inizio sarà dura, ti odierai per la scelta che hai fatto, e durante la prima partita da arbitro, ti verra' voglia di scappare dopo 10 minuti :)
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo

rugbyes
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da rugbyes » 18 ago 2011, 12:30

Apprezzo davvero la tua schiettezza! Proprio una bella foto di ciò che intendevo!
Sicuramente farò il percorso che hai suggerito (era già nelle mie intenzioni), almeno per muovere i primi passi!

Mi chiedevo anche come mai non è previsto un affiancamento almeno per i primi tempi di arbitraggio. Non un tutor, ma ancor prima una sorta di presenza in campo non effettiva. Un pò come si fa nel mondo del lavoro, ovvero fai un corso di formazione specifico poi quando lo hai terminato passi su "campo" con un collega esperto e lo osservi sul lavoro per un certo periodo. Poi subentri tu. Ecco, mi sembrava utile una cosa simile. Finito il corso stai magari a bordo campo e l'arbitro effettivo potrebbe farti un debriefing dopo-partita per spiegarti cosa è accaduto e cosa a te non è chiaro. Comunque, a parte questo, l'idea di un tutor è già abbastanza confortante. (Ovviamente detto da me che ancora vedo le cose da fuori, quindi non so effettivamente quale siano le metodologie migliori per l'avviamento).

Un'altra curiosità, perchè le under14 sono considerate più adeguate all'inizio della "carriera" arbitrale? Quali sono le sostanziali differenze, oltre ovviamente all'età dei giocatori?

Bye

maxs
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da maxs » 18 ago 2011, 13:06

ciao presumo che s'inizi dall'u14 anche per i seguenti motivi:
regolamento semplificat (no gruppi di salto in touches e mischie no contest) che sono delle situazioni di gioco statiche in cui l'arbitro deve avere 1000 occhi, e poi perchè è il naturale proseguimento della carriera degli atleti, visto che nel minirugby arbitrano gli stessi educatori (o meglio arbitriamo :rotfl: :rotfl: ) che non siamo arbitri (ovviamente non tutti) quindi il passo successivo è arbitri ma con poca esperienza.

ps io ho iniziato a 36 anni gioco di tant in tanto e faccio l'edcatore! :P :P :P

rugbyes
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da rugbyes » 18 ago 2011, 22:33

maxs ha scritto: ps io ho iniziato a 36 anni gioco di tant in tanto e faccio l'edcatore! :P :P :P
..interessante! :wink:

Tallonatore80
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da Tallonatore80 » 20 ago 2011, 13:47

rugbyes ha scritto:Apprezzo davvero la tua schiettezza! Proprio una bella foto di ciò che intendevo!
Sicuramente farò il percorso che hai suggerito (era già nelle mie intenzioni), almeno per muovere i primi passi!

Mi chiedevo anche come mai non è previsto un affiancamento almeno per i primi tempi di arbitraggio. Non un tutor, ma ancor prima una sorta di presenza in campo non effettiva. Un pò come si fa nel mondo del lavoro, ovvero fai un corso di formazione specifico poi quando lo hai terminato passi su "campo" con un collega esperto e lo osservi sul lavoro per un certo periodo. Poi subentri tu. Ecco, mi sembrava utile una cosa simile. Finito il corso stai magari a bordo campo e l'arbitro effettivo potrebbe farti un debriefing dopo-partita per spiegarti cosa è accaduto e cosa a te non è chiaro. Comunque, a parte questo, l'idea di un tutor è già abbastanza confortante. (Ovviamente detto da me che ancora vedo le cose da fuori, quindi non so effettivamente quale siano le metodologie migliori per l'avviamento).

Un'altra curiosità, perchè le under14 sono considerate più adeguate all'inizio della "carriera" arbitrale? Quali sono le sostanziali differenze, oltre ovviamente all'età dei giocatori?

Bye
nelle prime 2/3 partite ci sono i tutor. ti affiancano e ti stanno vicino (circa ;) ) spiegandoti e correggendo gli errori (SOLO QUELLI DI POSIZIONE) che commetti e dandoti aiuti regolamentari in casi controversi.

PS: chi dice che arbitrare la u.14 sia facile ha sbagliato tutto. gli adulti sono furbi e stupidi, i ragazzini fanno di tutto in campo. Piangono, sbagliano, perdono mille palloni, calciano malissimo :) e questo è tutto superlavoro per il direttore di gara.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo

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Re: Libero arbitrio

Messaggio da rugbyes » 20 ago 2011, 14:34

L'idea del tutor è confortante. :!:
Poi credo che come in tutte le cose l'esperienza insegna..!

Per il discorso u14 immagino che ci sia anche un impostazione mentale diversa dell'arbitro rispetto ad arbitrare categorie superiori? E' vero che il regolamento è uguale per tutti, ma il modo di porsi dell'arbitro nei confronti di un giocatore adulto cambia rispetto ad un ragazzino?! Dico questo, perchè leggendo i vari manuali arbitrali sollecitati dalla FIR vedo una particolare attenzione nell'usare una comunicazione verso i giocatori che sia particolarmente morbida. Decisa, inderogabile, ma morbida. Ecco che quindi mi domando se forse con i ragazzini più piccoli questo aspetto è ancora più importante..! Crescere sportivamente di categoria dovrebbe comprendere anche una corretta visione del regolamento di gioco. Nel senso che esso non dovrebbe essere un fastidioso impedimento alla continuità del gioco, ma piuttosto una garanzia di poter far operare bene le tre squadre in campo (la squadra di casa, la squadra ospite e la "squadra" arbitrale). Ovviamente questo è solo un mio punto di vista personale. Poi con la pratica riuscirò a farmi un quadro preciso anche su questi aspetti!

ale.com
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da ale.com » 20 ago 2011, 19:14

credo che i motivi per partire dalla u14 siano molteplici.
- per un arbitro e' molto importante ottenere il rispetto dei giocatori. Ora semplifico "un po'" ma e' giusto per capirci: in U14 ti rispettano perche' sei un adulto, nelle seniores ti rispettano perche' sei un arbitro e dai sicurezza... e quando si e' all'inizio e' difficile dare sicurezza: non si conoscono a dovere le regole, non si hanno gli automatismi, non si sa dove posizionarsi per vedere meglio possibile...

- gli U14 sono lenti, e non serve un gran fiato per stargli dietro (e quando si e' inesperti si corre di piu')
- la mischia e' praticamente no contest, quindi i rischi che qualcuno si faccia male perche' l'arbitro non sa interpretarla sono minori
- tra tutti gli errori che commettono i ragazzini, e' piu' difficile distinguere l'errore dell'arbitro da una scelta precisa (se si fischiasse tutto, non si giocherebbe mai)
- generalmente i giocatori non conoscono quasi nulla del regolamento, quindi anche il rapporto coi capitani e' piu' semplice (con le dovute eccezioni)
- e' piu' difficile che l'arbitro si faccia influenzare nelle sue decisioni da un ragazzino, che da un 30enne malizioso

insomma.. e' chiaro che tutti vorrebbero (giustamente) avere un arbitro di alto livello in campo, ma visto che da qualche parte si deve cominciare, meglio dai giovani.

per le proteste: qualche volta capita (anche perche', onestamente, capitano anche giornate proprio storte) ma gli insulti son relativamente rari (e infatti sono rare le sanzioni del GS).

per quanto riguarda i referti: una volta che si e' imparato come farli, si possono fare in meno di mezz'ora (a meno che non siano capitate cose particolari)

per la "preparazione": non credo avrai difficolta' a trovare un arbitro della tua sezione piu' esperto di te disposto a spiegarti e raccontarti della partita che lui ha appena finito di arbitrare. Certo.. non potrete fare meta' partita per uno (sarebbe un disastro) e non potrai mai avere un tutor al tuo fianco in giro per il campo (anche ci fossero i mezzi, sarebbe una fonte di stress pazzesca), ma se avrai l fortuna di avere un tutor che ti segue "da fuori" almeno per i primi incontri e avrai l'umilta' di ascoltarlo, sicuramente riuscirai a migliorare rapidamente.

rugbyes
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da rugbyes » 20 ago 2011, 21:05

Grazie ale.com per avermi chiarito molti aspetti..!

Più vado avanti nel comprendere le varie cose e più mi rendo conto che questo ruolo richiede forte motivazione. Ma del resto la "gavetta" la fa il giocatore e dunque mi pare giusto che la faccia anche l'arbitro! :wink:

Merak
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Re: Libero arbitrio

Messaggio da Merak » 21 ago 2011, 13:55

Carissimo rugbyes, anzitutto ti faccio le mie congratulazioni per la scelta di iniziare l'avventura dell'arbitraggio, e intendo "avventura" nel senso buono del termine. Ti dirò brevemente come la sto vivendo io, in modo da renderti più consapevole e motivato.
Ho sostenuto il corso per Allievi Aritri quando giocavo in U19, per curiosità. Poi, a 21 anni, lo scioglimento della squadra e la curiosità per questo ruolo mi hanno spinto a fare questo "esperimento". Inizialmente, tanto studio del regolamento e la frequentazione delle riunioni settimanali con gli altri arbitri della sezione di Roma mi hanno aiutato ad essere più sicuro sul da farsi in campo e, soprattutto, fuori dal campo. La burocrazia, infatti, non è semplicissima, ma abbiamo sempre i prontuari e le circolari a nostra disposizione, nonchè i colleghi più esperti. Frequentare la sezione, poi, rende consapevoli del fatto che l'arbitro non è solo, ma lavora in un team perfettamente integrato e coordinato.
Far giocare due squadre è divertente, farle giocare bene è esaltante, farle giocare al meglio delle loro possibilità è l'apoteosi e l'obiettivo massimo per un arbitro, ed è questo il vero motore della nostra attività: sei disposto a stare sul campo 3-4 volte la settiamana, a svegliarti presto la domenica e trascorrerla fuori casa per quegli 80 minuti. Se ti diverti (e questo è assicurato) i risultati arrivano: dalle prime giovanili, si sale fino alle categorie seniores e sempre più sù di categoria.
Dopo 4 anni, questo "esperimento" mi ha portato alla serie A, e ancora mi diverto, fosse un'U14 o il Roma Seven. Spero di incontrarti al prossimo torneo annuale degli arbitri, così mi racconterai come sarà stato questo anno di avventura a dirigere partite.

ET

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