C'era una volta il derby
Moderatore: Emy77
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C'era una volta il derby
Riporto dal Gazzettino di ieri (Antonio Liviero):
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Galeazzo, festa di compleanno con Gert Smal in regalo
I compagni del Petrarca gli hanno fatto trovare a sorpresa l’ex numero 8, ora tecnico dell’Irlanda, e altri "nemici" del Rovigo
Lunedì 23 Febbraio 2009,
(A. Liv) Rugby d’altri tempi? Vogliamo sperare di no. Anche perchè la storia è fresca, appena dell’altra sera. Toni Galeazzo, roccia di Petrarca pluriscudettato 84-87, ha compiuto 50 anni. Alcuni amici lo hanno invitato a festeggiare con una cena assieme alle rispettive consorti in un agriturismo di Cona. Fin qui nulla di strano. Ma all’arrivo ha trovato ad attenderlo i suoi vecchi compagni di squadra: i vari Vigolo,Borsatto, De Bernardo, Gardin, Dell’Uomo, Zulian, Artuso, Innocenti, Farina, Covi. Naturalmente non mancavano i trequarti: De Lissandri, Sandonnini, Mazzuccato. C’era Fulvio Lorigiola, attuale presidente del Petrarca, all’epoca mediano di mischia. E c’era l’allenatore Vittorio Munari, ora manager del Benetton Treviso.
Dopo i convenevoli si sono seduti a tavola. Galeazzo è stato bendato e i compagni hanno fatto entrare il regalo di compleanno giunto appositamente da Dublino. Sciolta la benda, il festeggiato ha avuto uno stranguglione: di fronte a lui c’era il faccione sorridente di Gert Smal, tecnico aggiunto di White nel Sudafrica campione del mondo e ora allenatore della mischia dell’Irlanda. Ma soprattutto il suo più acerrimo avversario nei derby con il Rovigo. Non era tutto. A fianco del sudafricano c’erano altri due rossoblù ruspanti: Mauro Quaglio e Flaviano Brizzante, attuale allenatore della mischia rodigina.
Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Mi sono venuti i brividi a ricordare quelle atmosfere e un dubbio: visto i risultati di Smal con Irlanda (daccordo l'Italia al Flaminio era poca cosa però l'Irlanda ha mostrato una grande solidità e compattezza in mischia che non aveva da anni) e con il Sud Africa campione del mondo, non è che per la nostra nazionale abbiamo scelto lo Springbok (guarda caso pure questo ex rossoblù) sbagliato?
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Galeazzo, festa di compleanno con Gert Smal in regalo
I compagni del Petrarca gli hanno fatto trovare a sorpresa l’ex numero 8, ora tecnico dell’Irlanda, e altri "nemici" del Rovigo
Lunedì 23 Febbraio 2009,
(A. Liv) Rugby d’altri tempi? Vogliamo sperare di no. Anche perchè la storia è fresca, appena dell’altra sera. Toni Galeazzo, roccia di Petrarca pluriscudettato 84-87, ha compiuto 50 anni. Alcuni amici lo hanno invitato a festeggiare con una cena assieme alle rispettive consorti in un agriturismo di Cona. Fin qui nulla di strano. Ma all’arrivo ha trovato ad attenderlo i suoi vecchi compagni di squadra: i vari Vigolo,Borsatto, De Bernardo, Gardin, Dell’Uomo, Zulian, Artuso, Innocenti, Farina, Covi. Naturalmente non mancavano i trequarti: De Lissandri, Sandonnini, Mazzuccato. C’era Fulvio Lorigiola, attuale presidente del Petrarca, all’epoca mediano di mischia. E c’era l’allenatore Vittorio Munari, ora manager del Benetton Treviso.
Dopo i convenevoli si sono seduti a tavola. Galeazzo è stato bendato e i compagni hanno fatto entrare il regalo di compleanno giunto appositamente da Dublino. Sciolta la benda, il festeggiato ha avuto uno stranguglione: di fronte a lui c’era il faccione sorridente di Gert Smal, tecnico aggiunto di White nel Sudafrica campione del mondo e ora allenatore della mischia dell’Irlanda. Ma soprattutto il suo più acerrimo avversario nei derby con il Rovigo. Non era tutto. A fianco del sudafricano c’erano altri due rossoblù ruspanti: Mauro Quaglio e Flaviano Brizzante, attuale allenatore della mischia rodigina.
Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Re: C'era una volta il derby
Complimenti ai compagni di Galeazzo e soprattutto a chi ha avuto l'idea!
Bellissima!
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Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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Re: C'era una volta il derby
Lavoriamo perchè non lo siabeppe2 ha scritto:... Rugby d’altri tempi? ..
…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..
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Re: C'era una volta il derby
ahahah il briz fotgrafo chissà cosa ne è uscito!
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita
Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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Re: C'era una volta il derby
beppe2 ha scritto:Riporto dal Gazzettino di ieri (Antonio Liviero):
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Galeazzo, festa di compleanno con Gert Smal in regalo
I compagni del Petrarca gli hanno fatto trovare a sorpresa l’ex numero 8, ora tecnico dell’Irlanda, e altri "nemici" del Rovigo
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Dopo i convenevoli si sono seduti a tavola. Galeazzo è stato bendato e i compagni hanno fatto entrare il regalo di compleanno giunto appositamente da Dublino. Sciolta la benda, il festeggiato ha avuto uno stranguglione: di fronte a lui c’era il faccione sorridente di Gert Smal, tecnico aggiunto di White nel Sudafrica campione del mondo e ora allenatore della mischia dell’Irlanda. Ma soprattutto il suo più acerrimo avversario nei derby con il Rovigo. Non era tutto. A fianco del sudafricano c’erano altri due rossoblù ruspanti: Mauro Quaglio e Flaviano Brizzante, attuale allenatore della mischia rodigina.
Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Direi che questo articolo è la risposta perfetta per Milibo e emmepi visto che hanno criticato anche il tifo rodigino dei derby con il petrarca...
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Re: C'era una volta il derby
Concordo al 100%RoFede ha scritto:beppe2 ha scritto:Riporto dal Gazzettino di ieri (Antonio Liviero):
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Galeazzo, festa di compleanno con Gert Smal in regalo
I compagni del Petrarca gli hanno fatto trovare a sorpresa l’ex numero 8, ora tecnico dell’Irlanda, e altri "nemici" del Rovigo
Lunedì 23 Febbraio 2009,
(A. Liv) Rugby d’altri tempi? Vogliamo sperare di no. Anche perchè la storia è fresca, appena dell’altra sera. Toni Galeazzo, roccia di Petrarca pluriscudettato 84-87, ha compiuto 50 anni. Alcuni amici lo hanno invitato a festeggiare con una cena assieme alle rispettive consorti in un agriturismo di Cona. Fin qui nulla di strano. Ma all’arrivo ha trovato ad attenderlo i suoi vecchi compagni di squadra: i vari Vigolo,Borsatto, De Bernardo, Gardin, Dell’Uomo, Zulian, Artuso, Innocenti, Farina, Covi. Naturalmente non mancavano i trequarti: De Lissandri, Sandonnini, Mazzuccato. C’era Fulvio Lorigiola, attuale presidente del Petrarca, all’epoca mediano di mischia. E c’era l’allenatore Vittorio Munari, ora manager del Benetton Treviso.
Dopo i convenevoli si sono seduti a tavola. Galeazzo è stato bendato e i compagni hanno fatto entrare il regalo di compleanno giunto appositamente da Dublino. Sciolta la benda, il festeggiato ha avuto uno stranguglione: di fronte a lui c’era il faccione sorridente di Gert Smal, tecnico aggiunto di White nel Sudafrica campione del mondo e ora allenatore della mischia dell’Irlanda. Ma soprattutto il suo più acerrimo avversario nei derby con il Rovigo. Non era tutto. A fianco del sudafricano c’erano altri due rossoblù ruspanti: Mauro Quaglio e Flaviano Brizzante, attuale allenatore della mischia rodigina.
Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Mi sono venuti i brividi a ricordare quelle atmosfere e un dubbio: visto i risultati di Smal con Irlanda (daccordo l'Italia al Flaminio era poca cosa però l'Irlanda ha mostrato una grande solidità e compattezza in mischia che non aveva da anni) e con il Sud Africa campione del mondo, non è che per la nostra nazionale abbiamo scelto lo Springbok (guarda caso pure questo ex rossoblù) sbagliato?
Direi che questo articolo è la risposta perfetta per Milibo e emmepi visto che hanno criticato anche il tifo rodigino dei derby con il petrarca...
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Re: C'era una volta il derby
Probabilmente milibo e emmepi vengono da un altro pianeta e di questi episodi ne ignorano l'esistenza !!!!RoFede ha scritto:beppe2 ha scritto:Riporto dal Gazzettino di ieri (Antonio Liviero):
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I compagni del Petrarca gli hanno fatto trovare a sorpresa l’ex numero 8, ora tecnico dell’Irlanda, e altri "nemici" del Rovigo
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(A. Liv) Rugby d’altri tempi? Vogliamo sperare di no. Anche perchè la storia è fresca, appena dell’altra sera. Toni Galeazzo, roccia di Petrarca pluriscudettato 84-87, ha compiuto 50 anni. Alcuni amici lo hanno invitato a festeggiare con una cena assieme alle rispettive consorti in un agriturismo di Cona. Fin qui nulla di strano. Ma all’arrivo ha trovato ad attenderlo i suoi vecchi compagni di squadra: i vari Vigolo,Borsatto, De Bernardo, Gardin, Dell’Uomo, Zulian, Artuso, Innocenti, Farina, Covi. Naturalmente non mancavano i trequarti: De Lissandri, Sandonnini, Mazzuccato. C’era Fulvio Lorigiola, attuale presidente del Petrarca, all’epoca mediano di mischia. E c’era l’allenatore Vittorio Munari, ora manager del Benetton Treviso.
Dopo i convenevoli si sono seduti a tavola. Galeazzo è stato bendato e i compagni hanno fatto entrare il regalo di compleanno giunto appositamente da Dublino. Sciolta la benda, il festeggiato ha avuto uno stranguglione: di fronte a lui c’era il faccione sorridente di Gert Smal, tecnico aggiunto di White nel Sudafrica campione del mondo e ora allenatore della mischia dell’Irlanda. Ma soprattutto il suo più acerrimo avversario nei derby con il Rovigo. Non era tutto. A fianco del sudafricano c’erano altri due rossoblù ruspanti: Mauro Quaglio e Flaviano Brizzante, attuale allenatore della mischia rodigina.
Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Mi sono venuti i brividi a ricordare quelle atmosfere e un dubbio: visto i risultati di Smal con Irlanda (daccordo l'Italia al Flaminio era poca cosa però l'Irlanda ha mostrato una grande solidità e compattezza in mischia che non aveva da anni) e con il Sud Africa campione del mondo, non è che per la nostra nazionale abbiamo scelto lo Springbok (guarda caso pure questo ex rossoblù) sbagliato?
Direi che questo articolo è la risposta perfetta per Milibo e emmepi visto che hanno criticato anche il tifo rodigino dei derby con il petrarca...
Tito Lupini a Lallo Capitozzo dopo un'infortunio: Strinzi i denti Lallo dai........ Si zio pork a sò drio strinsarli in man!
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Re: C'era una volta il derby
Ma un altro va con l'apostrofo o senza ?!?!?!? Rivellllllllllll aiutami Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!pelledorso ha scritto:Probabilmente milibo e emmepi vengono da un altro pianeta e di questi episodi ne ignorano l'esistenza !!!!RoFede ha scritto:beppe2 ha scritto:Riporto dal Gazzettino di ieri (Antonio Liviero):
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(A. Liv) Rugby d’altri tempi? Vogliamo sperare di no. Anche perchè la storia è fresca, appena dell’altra sera. Toni Galeazzo, roccia di Petrarca pluriscudettato 84-87, ha compiuto 50 anni. Alcuni amici lo hanno invitato a festeggiare con una cena assieme alle rispettive consorti in un agriturismo di Cona. Fin qui nulla di strano. Ma all’arrivo ha trovato ad attenderlo i suoi vecchi compagni di squadra: i vari Vigolo,Borsatto, De Bernardo, Gardin, Dell’Uomo, Zulian, Artuso, Innocenti, Farina, Covi. Naturalmente non mancavano i trequarti: De Lissandri, Sandonnini, Mazzuccato. C’era Fulvio Lorigiola, attuale presidente del Petrarca, all’epoca mediano di mischia. E c’era l’allenatore Vittorio Munari, ora manager del Benetton Treviso.
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Superato l’iniziale stupore Toni si è commosso fino alle lacrime. Quella con Gert è una storia che fa solo bene allo sport. In campo se le davano di santa ragione. Del resto il derby è derby. Cioè battaglia. È famosa la volta che vinse il Rovigo, nell’inverno dell’87. Galeazzo provocò verbalmente il numero 8. E il sudafricano, tipo di solito pacifico, riuscì ad acciuffarlo vicino alla tribuna coperta. Bloccatolo con un braccio attorno al collo, lo tempestò di pugni mentre il petrarchino si chiudeva in clinch come un pugile all’angolo. Ma regolati i conti sul campo, i due sono diventati amiconi. Tanto che distanza di vent’anni quell’amicizia dura ancora. E coinvolge le rispettive famiglie. Quando i compagni di squadra hanno inviato una mail a Smal, impegnatissimo con il Sei Nazioni, dicendo che gli avrebbero pagato viaggio e albergo purchè avesse accettato di essere il regalo di compleanno di Toni, lo springbok ha risposto: «Sono onorato».
All’arrivo del dolce, anzichè gli auguri, i compagni hanno intonato il coro che i tifosi rodigini dedicavano a Toni: "Gaa-lea-zzo figlio di...". La festa è proseguita in allegria, immortalata dall’obiettivo di Brizzante. Non sono mancate le critiche di Munari: «Affidare a "Briz" le uniche immagini di una serata del genere è stata una vera imprudenza - ha commentato -. Se tratta la macchina fotografica con la delicatezza che riservava alla palla e agli avversari...».
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Mi sono venuti i brividi a ricordare quelle atmosfere e un dubbio: visto i risultati di Smal con Irlanda (daccordo l'Italia al Flaminio era poca cosa però l'Irlanda ha mostrato una grande solidità e compattezza in mischia che non aveva da anni) e con il Sud Africa campione del mondo, non è che per la nostra nazionale abbiamo scelto lo Springbok (guarda caso pure questo ex rossoblù) sbagliato?
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Re: C'era una volta il derby
Si`, insomma, dei petrarchini invitano dei rodigini a una festa di compleanno. I rodigini ci vanno (anche perche` sono amici), e questo e` un chiaro esempio della sportivita` di tutta Rovigo.
E i petrarchini niente? Essi` che erano disposti a pagare il viaggio a Small (e puo` darsi che lo abbiano anche fatto). A loro non e` riconosciuta nessuan sportivita`? Non vale la proprieta` transitiva in questo caso?
Sia chiaro, le regole o valgono per tutti o per nessuno.
"un altro" non va con l'apostrofo. Ma e` tutta un'altra storia. Rispondo io per Rivel, se non si offende (e pure se si offende...).
E i petrarchini niente? Essi` che erano disposti a pagare il viaggio a Small (e puo` darsi che lo abbiano anche fatto). A loro non e` riconosciuta nessuan sportivita`? Non vale la proprieta` transitiva in questo caso?
Sia chiaro, le regole o valgono per tutti o per nessuno.
"un altro" non va con l'apostrofo. Ma e` tutta un'altra storia. Rispondo io per Rivel, se non si offende (e pure se si offende...).
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Re: C'era una volta il derby
ovviamente i meriti stanno al 50 e 50gransoporro ha scritto:Si`, insomma, dei petrarchini invitano dei rodigini a una festa di compleanno. I rodigini ci vanno (anche perche` sono amici), e questo e` un chiaro esempio della sportivita` di tutta Rovigo.
E i petrarchini niente? Essi` che erano disposti a pagare il viaggio a Small (e puo` darsi che lo abbiano anche fatto). A loro non e` riconosciuta nessuan sportivita`? Non vale la proprieta` transitiva in questo caso?
Sia chiaro, le regole o valgono per tutti o per nessuno.
"un altro" non va con l'apostrofo. Ma e` tutta un'altra storia. Rispondo io per Rivel, se non si offende (e pure se si offende...).
anzi direi 25 e 25, più 50% a galeazzo che nonostante avere litigato con small è arrivato ai 50anni!!
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita
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Re: C'era una volta il derby
Non capisco in questa storia cosa c'entrino gli ultràs.
Qui si parla di giocatori. Chissà perchè, ma mi riesce molto più facile capire ed apprezzare i racconti di quello che fanno i giocatori rispetto alle storie di quello che fanno gli ultràs.
D'altra parte, cosa capiranno questi personaggi di queste cose? Per loro è stato solo l'incontro di un rodigino con un petrarchino
Perchè dovete inquinare con le vostre beghe anche un thread così bello?
Qui si parla di giocatori. Chissà perchè, ma mi riesce molto più facile capire ed apprezzare i racconti di quello che fanno i giocatori rispetto alle storie di quello che fanno gli ultràs.
D'altra parte, cosa capiranno questi personaggi di queste cose? Per loro è stato solo l'incontro di un rodigino con un petrarchino
Perchè dovete inquinare con le vostre beghe anche un thread così bello?
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Re: C'era una volta il derby
Ma ... chi è per Smal allenatore dell'Italia (e ... Galeazzo vice)?