NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Moderatore: Emy77
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
a me non pare fosse una regola fondamentale
anche il battaglini tiene 7mila persone ma per gli ab ce n'erano il doppio
ps
ovviamente è più grande la passione per la mia squadretta
l'amore per il rugby lo sfogo giocandoci, mica facendo fusioni
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Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita
Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
14mila ???? Il Battaglini era strapieno tanto che fu necessario sistemarne una parte a bordo campo, ma non eravamo così in tanti anche perchè non c'era ancora la tribuna est così come la vediamo oggi ma solo alcuni gradoni. Le cifre ufficiali di allora parlarono di 11 mila.rivel1 ha scritto:a me non pare fosse una regola fondamentale
anche il battaglini tiene 7mila persone ma per gli ab ce n'erano il doppio
Per quel che riguarda oggi la capienza ufficiale mi pare non sia oltre 6 mila.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
[/quote]ciccio74 ha scritto:A me risulta che lo stadio Appiani di Padova dove tu dici che negli anni '70 si radunavano 30.000 spettatori negli anni della sua massima capienza poteva contenere 23.000 spettatori e comunque se gli All Blacks nel '77 portaronono 21.000 spettatori (e fu record) le cifre dei tuoi Padova-Rovigo mi sembrano un tantino esagerate.rivel1 ha scritto:
e negli anni 70 petrarca rovigo di campionato faceva 30mila persone, ti
Comunque voglio dire che io ho il massimo rispetto per il campanile che vivo personalmente nel calcio in Sicilia, però dato il più che probabile ridimensionamento a cui andiamo incontro, non credo che si possa restare in Challenge coi soli singoli club.
Ciccio74 ha ragione Petrarca-Rovigo del 77 fu la partita con maggiore seguito dei campionati di allora (e forse di sempre) ed eravamo in 20.000.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
le cifre ufficiali parlano di 14mila http://it.wikipedia.org/wiki/Stadio_Mario_Battaglinibeppe2 ha scritto:14mila ???? Il Battaglini era strapieno tanto che fu necessario sistemarne una parte a bordo campo, ma non eravamo così in tanti anche perchè non c'era ancora la tribuna est così come la vediamo oggi ma solo alcuni gradoni. Le cifre ufficiali di allora parlarono di 11 mila.rivel1 ha scritto:a me non pare fosse una regola fondamentale
anche il battaglini tiene 7mila persone ma per gli ab ce n'erano il doppio
Per quel che riguarda oggi la capienza ufficiale mi pare non sia oltre 6 mila.
non trovo più il link, credo sia stato tolto, ma del derby del 77 si parlava di 20mila rodigini, non 20mila in tutto.. cmq sono dettagli intorno la questione
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Stiamo un po' sviando da quello che era l'argomento in questione,io cmq rimango convinto che queste franchigie non debbano partire assolutamente.....
Se cio' accadesse allora togliessero anche il super 12 con le relative squadre di appartenenza e si lavorasse solo sulle franchigie cosi' almeno si decreta una volta per tutte la morte del nostro rugby.....e di tutto quello che ha significato per tutti noi nel corso della storia.
Se cio' accadesse allora togliessero anche il super 12 con le relative squadre di appartenenza e si lavorasse solo sulle franchigie cosi' almeno si decreta una volta per tutte la morte del nostro rugby.....e di tutto quello che ha significato per tutti noi nel corso della storia.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Bravo! Questi non sanno neanche che cos'è la storia del nostro rugby... la celtic la vuole la gente che conosce il rugby da poco tempo e crede che sia come il 6 nazioni...ala79 ha scritto:Stiamo un po' sviando da quello che era l'argomento in questione,io cmq rimango convinto che queste franchigie non debbano partire assolutamente.....
Se cio' accadesse allora togliessero anche il super 12 con le relative squadre di appartenenza e si lavorasse solo sulle franchigie cosi' almeno si decreta una volta per tutte la morte del nostro rugby.....e di tutto quello che ha significato per tutti noi nel corso della storia.
A NOI ROSSOBLU.. LA CELTIC NON VA GIU..
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
esattoRovigoto18 ha scritto:Bravo! Questi non sanno neanche che cos'è la storia del nostro rugby... la celtic la vuole la gente che conosce il rugby da poco tempo e crede che sia come il 6 nazioni...ala79 ha scritto:Stiamo un po' sviando da quello che era l'argomento in questione,io cmq rimango convinto che queste franchigie non debbano partire assolutamente.....
Se cio' accadesse allora togliessero anche il super 12 con le relative squadre di appartenenza e si lavorasse solo sulle franchigie cosi' almeno si decreta una volta per tutte la morte del nostro rugby.....e di tutto quello che ha significato per tutti noi nel corso della storia.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
ragazzi sembrare organizzatori e questura....rivel1 ha scritto:le cifre ufficiali parlano di 14mila http://it.wikipedia.org/wiki/Stadio_Mario_Battaglinibeppe2 ha scritto:14mila ???? Il Battaglini era strapieno tanto che fu necessario sistemarne una parte a bordo campo, ma non eravamo così in tanti anche perchè non c'era ancora la tribuna est così come la vediamo oggi ma solo alcuni gradoni. Le cifre ufficiali di allora parlarono di 11 mila.rivel1 ha scritto:a me non pare fosse una regola fondamentale
anche il battaglini tiene 7mila persone ma per gli ab ce n'erano il doppio
Per quel che riguarda oggi la capienza ufficiale mi pare non sia oltre 6 mila.
non trovo più il link, credo sia stato tolto, ma del derby del 77 si parlava di 20mila rodigini, non 20mila in tutto.. cmq sono dettagli intorno la questione
forse e rano 20.000 per gli organizzatori , 1200 per la questura e 120 dichiarati alla SIAE....
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Non per fare il pela.... ma non è che wikipedia sia la Bibbia, così come il "si parlava", ad ogni modo concordo sul fatto che siano dettagli ed anch'io sono contro le franchigierivel1 ha scritto:le cifre ufficiali parlano di 14mila http://it.wikipedia.org/wiki/Stadio_Mario_Battaglinibeppe2 ha scritto:14mila ???? Il Battaglini era strapieno tanto che fu necessario sistemarne una parte a bordo campo, ma non eravamo così in tanti anche perchè non c'era ancora la tribuna est così come la vediamo oggi ma solo alcuni gradoni. Le cifre ufficiali di allora parlarono di 11 mila.rivel1 ha scritto:a me non pare fosse una regola fondamentale
anche il battaglini tiene 7mila persone ma per gli ab ce n'erano il doppio
Per quel che riguarda oggi la capienza ufficiale mi pare non sia oltre 6 mila.
non trovo più il link, credo sia stato tolto, ma del derby del 77 si parlava di 20mila rodigini, non 20mila in tutto.. cmq sono dettagli intorno la questione
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
a proposito di di(s)chiarati alla SIAE, mi sembra di ricordare che il Rovigo rugby sia stata l'unica società che ha dato un dato sul numero dei paganti nella fase play-off. me lo ricordo abbastanza bene, sotto il tabelllino della partita, nei giornali o su it.net, c'era il numero dei paganti allo stadio Battaglini. quello di mettere i paganti m'era sembrata 'na roba giusta. poi ho maturato la convinzione,normalmente non le maturo tanto le convinzioni, che non è sempre possibile metterlo il dato sui paganti.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
E' sempre un piacere leggere i forumisti veneti che esternano un (forse inconsapevole) disprezzo per gli altri.
Comunque, tanto per ripetersi, i campionati di campanile hanno si proodtto beigiocatori e visto la presenza anche digrandi campioni.
Ma adesso, c'è il dubbio fondato a mio parere, che non costituiscano un valido test per i giocatori da nazionale.
Ovvero, che se facciamo una scala di valori, confermata dairisultati di coppa, il S10 sta ben sotto ai campionati inglese, francese e celtico.
E siccome è credibile la teroia che se non giochi abitualmente (leggasi club) ad un livello, è difficile che tu ci possa competere saltuariamente (leggasi nazionale).
Ora, siccome che la nazionale vada bene è necessario, qualcuno ritiene che sia opportuno avere alcune squadre che giocano continuativamente ad alto livello, perché la teoria che bastasse che imigliori andasseroall'estero e che fossero sostituiti da "buoni" stranieri , alla prova deifatti non ha retto.
L'unica ipotesi praticabile almomento è la Celtic, che però pare disposta ad accettare solo 2 squadre e senza meccanismi di promozione/retrocessione.
Un discorso analogo è stato fatto per la Challenge, dove non è che abbiamoriscosso grandisuccessi (e si gioca contro le ultime dei campionati inglesi e francesi e contro l'unica provincia irlandese "scarsa" e romeni e spagnoli.
Ora, si può certo chiedere alla FIR di cambiare alcune cose, per esempio rivedendo le norme di accesso a HC e CC (per esempio, le migliori 2-3 squadre potrebebroandare inCC da sole, la migliore potrebbeanche fare lo spareggio per la HC), ma la questione delle selezioni non è poi così drammatica.
Ripeto, diamo alle migliori la possibilità di correre da sole, ma lealtre siaggreghino.
Anche perchè campanile per campanile, io, da buon toscano, ne ho tanto da sfogare, però se mi offrissero di fare la Challenge, con una selezione che raggruppi Prato, Firenze 1931, Firenze RC, Vasari, Livorno(e cito solo quelle sino alla B) a me andrebbe benissimo: il campanile lo sfogheremmo nel campionato interno, o con le seconde e le giovanili...
e tutto sommatopotreianche accettare difare gruppo con qualche squadra della zona di Parma, (tipo selezione interregionale Tosco-Emiliana).
Comunque, tanto per ripetersi, i campionati di campanile hanno si proodtto beigiocatori e visto la presenza anche digrandi campioni.
Ma adesso, c'è il dubbio fondato a mio parere, che non costituiscano un valido test per i giocatori da nazionale.
Ovvero, che se facciamo una scala di valori, confermata dairisultati di coppa, il S10 sta ben sotto ai campionati inglese, francese e celtico.
E siccome è credibile la teroia che se non giochi abitualmente (leggasi club) ad un livello, è difficile che tu ci possa competere saltuariamente (leggasi nazionale).
Ora, siccome che la nazionale vada bene è necessario, qualcuno ritiene che sia opportuno avere alcune squadre che giocano continuativamente ad alto livello, perché la teoria che bastasse che imigliori andasseroall'estero e che fossero sostituiti da "buoni" stranieri , alla prova deifatti non ha retto.
L'unica ipotesi praticabile almomento è la Celtic, che però pare disposta ad accettare solo 2 squadre e senza meccanismi di promozione/retrocessione.
Un discorso analogo è stato fatto per la Challenge, dove non è che abbiamoriscosso grandisuccessi (e si gioca contro le ultime dei campionati inglesi e francesi e contro l'unica provincia irlandese "scarsa" e romeni e spagnoli.
Ora, si può certo chiedere alla FIR di cambiare alcune cose, per esempio rivedendo le norme di accesso a HC e CC (per esempio, le migliori 2-3 squadre potrebebroandare inCC da sole, la migliore potrebbeanche fare lo spareggio per la HC), ma la questione delle selezioni non è poi così drammatica.
Ripeto, diamo alle migliori la possibilità di correre da sole, ma lealtre siaggreghino.
Anche perchè campanile per campanile, io, da buon toscano, ne ho tanto da sfogare, però se mi offrissero di fare la Challenge, con una selezione che raggruppi Prato, Firenze 1931, Firenze RC, Vasari, Livorno(e cito solo quelle sino alla B) a me andrebbe benissimo: il campanile lo sfogheremmo nel campionato interno, o con le seconde e le giovanili...
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
luqa ha scritto:E' sempre un piacere leggere i forumisti veneti che esternano un (forse inconsapevole) disprezzo per gli altri.
Comunque, tanto per ripetersi, i campionati di campanile hanno si proodtto beigiocatori e visto la presenza anche digrandi campioni.
Ma adesso, c'è il dubbio fondato a mio parere, che non costituiscano un valido test per i giocatori da nazionale.
Ovvero, che se facciamo una scala di valori, confermata dairisultati di coppa, il S10 sta ben sotto ai campionati inglese, francese e celtico.
E siccome è credibile la teroia che se non giochi abitualmente (leggasi club) ad un livello, è difficile che tu ci possa competere saltuariamente (leggasi nazionale).
Ora, siccome che la nazionale vada bene è necessario, qualcuno ritiene che sia opportuno avere alcune squadre che giocano continuativamente ad alto livello, perché la teoria che bastasse che imigliori andasseroall'estero e che fossero sostituiti da "buoni" stranieri , alla prova deifatti non ha retto.
L'unica ipotesi praticabile almomento è la Celtic, che però pare disposta ad accettare solo 2 squadre e senza meccanismi di promozione/retrocessione.
Un discorso analogo è stato fatto per la Challenge, dove non è che abbiamoriscosso grandisuccessi (e si gioca contro le ultime dei campionati inglesi e francesi e contro l'unica provincia irlandese "scarsa" e romeni e spagnoli.
Ora, si può certo chiedere alla FIR di cambiare alcune cose, per esempio rivedendo le norme di accesso a HC e CC (per esempio, le migliori 2-3 squadre potrebebroandare inCC da sole, la migliore potrebbeanche fare lo spareggio per la HC), ma la questione delle selezioni non è poi così drammatica.
Ripeto, diamo alle migliori la possibilità di correre da sole, ma lealtre siaggreghino.
Anche perchè campanile per campanile, io, da buon toscano, ne ho tanto da sfogare, però se mi offrissero di fare la Challenge, con una selezione che raggruppi Prato, Firenze 1931, Firenze RC, Vasari, Livorno(e cito solo quelle sino alla B) a me andrebbe benissimo: il campanile lo sfogheremmo nel campionato interno, o con le seconde e le giovanili...
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Quoto sicuramente e in più dico che alcune società toscane (I Cavalieri, il Firenze Rugby 1931, il Rugby Vasari di Arezzo, il Sesto Rugby, il Firenze Rugby Club, il CUS Siena, il Bombo Rugby Club, il Mugello Rugby ed il Rugby Firenze 81) hanno recentemente firmato un accordo che porterà alla creazione di una nuova società e che sfrutterà le sinergie di ogni club dalla Top Ten alla serie C, passando dalle giovanili. Questo è quanto da molti auspicato circa lo sviluppo del movimento; pensate che coi campanili si possa ottenere tutto questo? Inoltre tanti parlano della storia del rugby veneto: io da veneziano spero vivamente che venga creata una franchigia tipo Dogi di molti anni fa o quantomeno impariamo dai toscani e facciamo anche noi intese di questo tipo tra i club veneti! Se Treviso, Venezia, Padova e Rovigo si impegnassero alla creazione di nuove società, allo sviluppo del movimento giovanile e ad una condivisione di risorse potremmo ottenere ben altri risultati e si affronterebbero emergenze quali mancanza sponsor e ridimensionamento budget con ben altre prospettive!
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Chi è senza peccato scagli il primo post...luqa ha scritto:E' sempre un piacere leggere i forumisti veneti che esternano un (forse inconsapevole) disprezzo per gli altri.
Di disprezzo ne arriva, oltre che partirne...
Sarò ripetitivo:luqa ha scritto:Comunque, tanto per ripetersi, i campionati di campanile hanno si proodtto beigiocatori e visto la presenza anche digrandi campioni.
Ma adesso, c'è il dubbio fondato a mio parere, che non costituiscano un valido test per i giocatori da nazionale.
Ovvero, che se facciamo una scala di valori, confermata dairisultati di coppa, il S10 sta ben sotto ai campionati inglese, francese e celtico.
E siccome è credibile la teroia che se non giochi abitualmente (leggasi club) ad un livello, è difficile che tu ci possa competere saltuariamente (leggasi nazionale).
Ora, siccome che la nazionale vada bene è necessario, qualcuno ritiene che sia opportuno avere alcune squadre che giocano continuativamente ad alto livello, perché la teoria che bastasse che imigliori andasseroall'estero e che fossero sostituiti da "buoni" stranieri , alla prova deifatti non ha retto.
L'unica ipotesi praticabile almomento è la Celtic, che però pare disposta ad accettare solo 2 squadre e senza meccanismi di promozione/retrocessione.
Un discorso analogo è stato fatto per la Challenge, dove non è che abbiamoriscosso grandisuccessi (e si gioca contro le ultime dei campionati inglesi e francesi e contro l'unica provincia irlandese "scarsa" e romeni e spagnoli.
Ora, si può certo chiedere alla FIR di cambiare alcune cose, per esempio rivedendo le norme di accesso a HC e CC (per esempio, le migliori 2-3 squadre potrebebroandare inCC da sole, la migliore potrebbeanche fare lo spareggio per la HC), ma la questione delle selezioni non è poi così drammatica.
Ripeto, diamo alle migliori la possibilità di correre da sole, ma lealtre siaggreghino.
Anche perchè campanile per campanile, io, da buon toscano, ne ho tanto da sfogare, però se mi offrissero di fare la Challenge, con una selezione che raggruppi Prato, Firenze 1931, Firenze RC, Vasari, Livorno(e cito solo quelle sino alla B) a me andrebbe benissimo: il campanile lo sfogheremmo nel campionato interno, o con le seconde e le giovanili...
e tutto sommatopotreianche accettare difare gruppo con qualche squadra della zona di Parma, (tipo selezione interregionale Tosco-Emiliana).
Se le vostre squadre del cuore della Toscana o della Liguria facessero già la CC (tipo Prato e Firenze mentre Livorno l'avesse sfiorata) e vi proponessero di far una sola squadra da mandare in CC dove una sola comanda (la miglior classificata della stagione precedente) mentre le altre obbediscono, prestano i giocatori e se la prendono nel c u l o anche voi gridereste NO!!!
Invece le squadre della Liguria e della Toscana NON vanno in CC per cui saranno ben contente di andarci anche tutte assieme poichè meglio piuttosto piuttosto che niente.
Detto questo.
L'idea delle franchigie anche per la CC non è una idea da eliminare tout-court a mio parere, ma deve essere strutturata in maniera COMPLETAMENTE diversa, poichè la sopravvivenza dei singoli club non è da mettere in dubbio in nessun modo. Essi sono il sangue del rugby italiano, che vi piaccia o no, sino ad ora i giocatori che sono arrivati in nazionale sono usciti da questi vivai, non sono il parto di Dondi o di Ascione ma dei club del Veneto, del Lazio, della Toscana e della Liguria.
Facciamo una ipotesi:
Alla fine del campionato 10/11 questa sarà la classifica:
1-Prato
2-Firenze (promosso la stagione precedente)
3-Livorno (promosso la stagione precedente)
4-Gran
5-Padova
6-Rovigo
7-Venezia
8-Treviso
9-Parma
10-Roma (cadetta)
11-Viadana (cadetta)
12-Noceto
In teoria alle prime quattro spetterebbero i posti CC più 400.000 euro a testa per la partecipazione, ma vista la riforma Firenze e Livorno non beccano niente e devono cedere i loro giocatori migliori a Prato che se ne va a far la CC.
La franchigia Veneta che non avrebbe diritto a far la CC invece viene affidata a Padova che si becca i 400.000 euro dei fiorentini...
E' il progresso baby...
Se invece la FIR avesse redatto queste regole:
- I primi quattro classificati del S12 avranno 400.000 euro a testa come surrogato contributi ERC, inoltre alle squadre classificatesi nei primi quattro ma non teste di serie per le franchigie verrà riconosciuto un indennizzo per i mancati introiti di vendita dei biglietti.
- Il campionato a franchigie inizierà a Settembre in modo da aiutare la coesione delle squadre per la CC (e non ad Aprile-Giugno come è prospettato oggi mentre la nostra CC sarà da Ottobre a Gennaio... dell'anno dopo)
- Lo sponsor di maglia della franchigia sarà quello del singolo giocatore es. Montauriol=Casinò Dogini; Mercier=Carrera(Forse) Dogini; De Marchi=Femi CZ Dogini.
- La FIR distribuisce un contributo a tutte le squadre che concorreranno alla formazione delle franchigie per la CC da dividersi in parti proporzionali alla posizione della classifica finale del precedente S12.
- La FIR si spacca il c u l o e trova una emittente (alla quale può anche dare un contributo) che trasmette gli incontri di CC.
Forse in questi termini se un Veneto vi dirà ancora NO alle nuove imposizionio della Federacija potrete gridare al Campanilista. Altrimenti vorrà dire che vi piace vincere facile...
P.S. Non mi si venga a dire che la FIR non tiene los quentos per far tutto ciò poichè con 26.000.000,00 di euri, a meno che non li abbiamo dati in mazzette per la fideiussione per la WC, si può fare questo e altro, a patto che Dondi (da buon vecchio tirchio) tiri fuori i soldini dal materasso.
P.P.S. Luqa non ce l'ho con te, ne con nessun altro, è solo che 'sta storia dei Veneti ciechi e retrogradi che lottano per mantenere il loro orticello ormai mi sta tanto sul gozzo.
Non prendetevela troppo se dovete prendervela. A voi.
Saluti Sereni(ssimi) PR
Porcorosso - Mediano da Salotto
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
La storia delle franchigie in CC, sponsor, introiti ecc deve secondo me essere ancora affrontato dalla Fir: è stato detto cosa ma non come; sono sicuro che arriveranno compensi ecc e sicuramente soldi arriveranno sia alla squadra capofila della franchigia sia alle altre società che presteranno giocatori.
Credo che non sia possibile fare il campionato per franchigie a settembre altrimenti si andrebbe troppo in la col campionato e non si può avere sovrapposizione delle due competizioni, inoltre non dimentichiamoci che una società dovrà organizzare la franchigia e tale società ha comunque dei giocatori da allenare e preparare quindi non può fare raduni pre o post campionato coi giocatori della franchigia. Questo campionato deve essere fatto necessariamente quando non c'è il campionato e quando i giocatori che partecipano al campionato federale non sono impegnati negli allenamenti.
Forse si potrebbe fare che è la Federazione a occuparsi dei raduni e preparazione degli atleti delle franchigie e appunto fare mini raduni prima dell'inizio della Challenge.
Credo che non sia possibile fare il campionato per franchigie a settembre altrimenti si andrebbe troppo in la col campionato e non si può avere sovrapposizione delle due competizioni, inoltre non dimentichiamoci che una società dovrà organizzare la franchigia e tale società ha comunque dei giocatori da allenare e preparare quindi non può fare raduni pre o post campionato coi giocatori della franchigia. Questo campionato deve essere fatto necessariamente quando non c'è il campionato e quando i giocatori che partecipano al campionato federale non sono impegnati negli allenamenti.
Forse si potrebbe fare che è la Federazione a occuparsi dei raduni e preparazione degli atleti delle franchigie e appunto fare mini raduni prima dell'inizio della Challenge.
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Re: NO ALLE FRANCHIGIE PER LA CHALLENGE CUP
Stefanot solo pochi punti:stefanot ha scritto:La storia delle franchigie in CC, sponsor, introiti ecc deve secondo me essere ancora affrontato dalla Fir: è stato detto cosa ma non come; sono sicuro che arriveranno compensi ecc e sicuramente soldi arriveranno sia alla squadra capofila della franchigia sia alle altre società che presteranno giocatori.
Credo che non sia possibile fare il campionato per franchigie a settembre altrimenti si andrebbe troppo in la col campionato e non si può avere sovrapposizione delle due competizioni, inoltre non dimentichiamoci che una società dovrà organizzare la franchigia e tale società ha comunque dei giocatori da allenare e preparare quindi non può fare raduni pre o post campionato coi giocatori della franchigia. Questo campionato deve essere fatto necessariamente quando non c'è il campionato e quando i giocatori che partecipano al campionato federale non sono impegnati negli allenamenti.
Forse si potrebbe fare che è la Federazione a occuparsi dei raduni e preparazione degli atleti delle franchigie e appunto fare mini raduni prima dell'inizio della Challenge.
- Non sono ottimista come te, la FIR a dato più prove di NON saper nè gestire, nè regolamentare il rugby in Italia. Dall'equiparazione (pratica iniziata dalla FIR stessa) alla ultima gestione Celtic (voto, parametri ecc...). E' mio parere ma anche buon senso che nel momento in cui si approva una riforma di qualsiasi cosa si dettino regole e parametri, oltre che condivisi, chiari e la FIR non l'ha fatto ed è un segno di mancanza di serietà e di buonavolontà. Bastava uno sforzo in più perchè nè noi (tifosi, parte della base) nè le società ci arrovellassimo sulle questioni. In fin dei conti questi signori vivono di rugby e se lavorassero almeno 8 ore al giorno con dovizia la riforma bella pronta e coi parametri giusti sarebbe già pronta, invece abbiamo un aborto... La verità è che a loro sta bene così. Confusione dove solo la testa ci guadagna (finchè le gambe reggono...).
- Secondo te è più difficile far iniziare il campionato (S12) a Gennaio e farlo finire a Giugno piuttosto che da Settembre a Marzo? E' solo una questione di date, se inizia più tardi finisce dopo, tutto lì. Tranne che per le franchigiette che avrebbero un campionato di continuità (campionato franchigia - CC - campionato franchigia - CC) anzichè riunirsi per soli 6 matches durante la stagione del campionato per club (quindi i giocatori ritornerebbero alle loro squadre dove giocherebbero sicuramente anche in ruoli diversi ). Inoltre durante l'inverno al campo ci vanno meno spettatori, con la scusa dello squadrone forse si otterrebbero folle un po' più corpose. Non ultimo: dopo l'esperienza in franchigietta e in CC un giocatore farebbe una figura sicuramente migliore anche nel campionato per club poichè si presume abbia giocato ad un livello migliore. Invece il torneo a franchigie di primavera non serve a molto in chiave CC poichè durante l'estate cambiano gli assetti societari, i giocatori vengono ceduti e acquisiti al pari dei tecnici, sponsor se ne vanno, altri vengono i giocatori si rammolliscono... ...
Come vedi ho ragionato in chiave europea e nazionale e non campanilista nonostante io sia Veneto, poi rugbysta e poi Italiano
Insomma tengo molti ragionevoli dubbi...
Saluti PR
Porcorosso - Mediano da Salotto