Letto sulla Rugbylist; riporto il post per avviare una discussione sull'argomento. Come la pensate in proposito? Se la notizia dell'abbandono della Femi CZ sarà confermata temo che si avvierà un effetto domino. Uno dopo l'altro i principali sponsor dei club del Super 10 rivedranno le loro posizioni.
Quando si diceva che gli sponsor non sono interessati a investire denaro in un campionato di seconda scelta svilito a causa della Celtic League non si dicevano poi delle cose avventate....
da air.it. 29/12/08 - CUR - Rovigo perde lo sponsor
ROVIGO PERDE LO SPONSOR
A partire dalla prossima stagione, la Femi-Cz, sponsor storico del Rovigo rugby, lascerà la squadra, che dirà addio a 500.000 euro a stagione. La svolta in Celtic League sembra essere una delle motivazioni che hanno portato a questa scelta da parte dello sponsor. (I. T.)
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La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
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Re: La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
Sarà.Milibo ha scritto:Letto sulla Rugbylist; riporto il post per avviare una discussione sull'argomento. Come la pensate in proposito? Se la notizia dell'abbandono della Femi CZ sarà confermata temo che si avvierà un effetto domino. Uno dopo l'altro i principali sponsor dei club del Super 10 rivedranno le loro posizioni.
Quando si diceva che gli sponsor non sono interessati a investire denaro in un campionato di seconda scelta svilito a causa della Celtic League non si dicevano poi delle cose avventate....
da air.it. 29/12/08 - CUR - Rovigo perde lo sponsor
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A partire dalla prossima stagione, la Femi-Cz, sponsor storico del Rovigo rugby, lascerà la squadra, che dirà addio a 500.000 euro a stagione. La svolta in Celtic League sembra essere una delle motivazioni che hanno portato a questa scelta da parte dello sponsor. (I. T.)
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Ma io credo che la Celtic non c'entri.
Stiamo affrontando una crisi economica mondiale terribile, che colpisce soprattutto il settore industriale.
E' chiaro che le prime spese che verranno tagliate saranno le sponsorizzazioni.
Temo che dovremmo prepararci a tempi duri e budget delle squadre ridimensionati.
E a questo punto la Celtic potrebbe essere utile, non il contrario.
- ATHLONE
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Re: La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
masterweb ha scritto:Sarà.Milibo ha scritto:Letto sulla Rugbylist; riporto il post per avviare una discussione sull'argomento. Come la pensate in proposito? Se la notizia dell'abbandono della Femi CZ sarà confermata temo che si avvierà un effetto domino. Uno dopo l'altro i principali sponsor dei club del Super 10 rivedranno le loro posizioni.
Quando si diceva che gli sponsor non sono interessati a investire denaro in un campionato di seconda scelta svilito a causa della Celtic League non si dicevano poi delle cose avventate....
da air.it. 29/12/08 - CUR - Rovigo perde lo sponsor
ROVIGO PERDE LO SPONSOR
A partire dalla prossima stagione, la Femi-Cz, sponsor storico del Rovigo rugby, lascerà la squadra, che dirà addio a 500.000 euro a stagione. La svolta in Celtic League sembra essere una delle motivazioni che hanno portato a questa scelta da parte dello sponsor. (I. T.)
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Ma io credo che la Celtic non c'entri.
Stiamo affrontando una crisi economica mondiale terribile, che colpisce soprattutto il settore industriale.
E' chiaro che le prime spese che verranno tagliate saranno le sponsorizzazioni.
Temo che dovremmo prepararci a tempi duri e budget delle squadre ridimensionati.
E a questo punto la Celtic potrebbe essere utile, non il contrario.
L3gs ha scritto:... vi incollo l'intervista al Team Manager del Rovigo Andrea Scanavacca, apparsa oggi sul Gazzettino di Rovigo.
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Questa incertezza ha fatto allontanare la FemiCz?
«No, no. Da settimane sapevamo della decisione di non continuare. Tutto ciò non c’entra nulla. Speriamo di far cambiare idea, perchè Francesco Zambelli è il nostro condottiero. Faremo di tutto per avere l’azienda ancora al nostro fianco. Il binomio Rugby Rovigo-FemiCz è determinante per tutto il rugby italiano».
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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Re: La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
La mossa della FIR ha sicuramente un effetto destabilizzante.Milibo ha scritto:Letto sulla Rugbylist; riporto il post per avviare una discussione sull'argomento. Come la pensate in proposito? Se la notizia dell'abbandono della Femi CZ sarà confermata temo che si avvierà un effetto domino. Uno dopo l'altro i principali sponsor dei club del Super 10 rivedranno le loro posizioni.
Quando si diceva che gli sponsor non sono interessati a investire denaro in un campionato di seconda scelta svilito a causa della Celtic League non si dicevano poi delle cose avventate....
da air.it. 29/12/08 - CUR - Rovigo perde lo sponsor
ROVIGO PERDE LO SPONSOR
A partire dalla prossima stagione, la Femi-Cz, sponsor storico del Rovigo rugby, lascerà la squadra, che dirà addio a 500.000 euro a stagione. La svolta in Celtic League sembra essere una delle motivazioni che hanno portato a questa scelta da parte dello sponsor. (I. T.)
Speriamo che si blocchi in tempo, altrimenti avrà l'effetto opposto a quello che si propone e affosserà il movimento rugbistico italiano.
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- Iscritto il: 14 apr 2008, 12:28
Re: La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
L'argomento Femi-CZ/Celtic League è già stato affrontato, discusso e, credo, esaurito nel topic riguardante la Celtic League.
In conclusione credo si sia capito che per adesso l'unica "vittima" sicura della Celtic League sia l'ufficio stampa del Rovigo.
In conclusione credo si sia capito che per adesso l'unica "vittima" sicura della Celtic League sia l'ufficio stampa del Rovigo.
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: La prima vittima della Celtic League? (da Rugbylist)
Secondo me, invece, la prima vittima, molto più illustre non è nè il Rovigo nè la Celtic: io credo che sarà il rugby italiano.
Un rugby che negli ultimi anni non è riuscito a fare lobby; un rugby che è rimasto fermo al dilettantismo (sia in provincia che nelle grandi città); un rugby che non ha investito nel settore logistico-dirigenziale.
Non credo si possa tenere un Club, nel terzo millennio, con le strutture post belliche italiane. Anche le dirigenze, quasi sempre, sono fatte da brave persone che dedicano il loro tempo libero, per fortuna, al loro Club. Questo, nel rugby mondiabile, non è accettabile, neppure se la nazionale, molto faticosamente, entra nell'olimpo delle 10 migliori squadre.
I Club non fanno economia, non creano indotto e non individuano linee strategiche di intervento, anche alla luce di una crisi globale che non è una crisi dovuta alla mancanza di denaro ma un momento di recessione in cui, che manaca, è la liquidità e la volontà professionale di onesto management aziendale. Ci si accanisce nel rilevare necessità tecniche e ci si dimentica che "senza la pappa neppure il cane muove la coda".
Il rugby italiano, non si è rinnovato ed ora si trova arretrato rispetto a richieste che stanno strette anche a chi ha esplorato il mercato specifico già alla fine degli anni 80.
Purtroppo, credo che ne vedremo di tutti i colori; e speriamo che i nostri migliori giovani (gli attuali U.15 e 17) non scelgano la stada più breve dell'emigrazione (quasi inevitabile).
Un rugby che negli ultimi anni non è riuscito a fare lobby; un rugby che è rimasto fermo al dilettantismo (sia in provincia che nelle grandi città); un rugby che non ha investito nel settore logistico-dirigenziale.
Non credo si possa tenere un Club, nel terzo millennio, con le strutture post belliche italiane. Anche le dirigenze, quasi sempre, sono fatte da brave persone che dedicano il loro tempo libero, per fortuna, al loro Club. Questo, nel rugby mondiabile, non è accettabile, neppure se la nazionale, molto faticosamente, entra nell'olimpo delle 10 migliori squadre.
I Club non fanno economia, non creano indotto e non individuano linee strategiche di intervento, anche alla luce di una crisi globale che non è una crisi dovuta alla mancanza di denaro ma un momento di recessione in cui, che manaca, è la liquidità e la volontà professionale di onesto management aziendale. Ci si accanisce nel rilevare necessità tecniche e ci si dimentica che "senza la pappa neppure il cane muove la coda".
Il rugby italiano, non si è rinnovato ed ora si trova arretrato rispetto a richieste che stanno strette anche a chi ha esplorato il mercato specifico già alla fine degli anni 80.
Purtroppo, credo che ne vedremo di tutti i colori; e speriamo che i nostri migliori giovani (gli attuali U.15 e 17) non scelgano la stada più breve dell'emigrazione (quasi inevitabile).