Modello transalpino.

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grubber
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da grubber » 24 ago 2009, 21:43

ertoro ha scritto:Ciao a tutti.
Come scritto sopra da qualcuno è un modello da rispettare nel giro di 2-3 anni.
Sarà anche così ma non mi sembra dicesse questo, il primo post di questo argomento:
"...Nel top 14 ci sono meno di 50 stranieri a busta paga..." questa è una falsità.
poi sarà falso anche quel "su 420" perchè solo 30 giocatori per club non li hanno nemmeno in Italia con meno partite da giocare (e meno dure).

Se è un modello da rispettare nel giro di 2-3 anni, va detto che la situazione di partenza, quanto a giocatori "indigeni", è certamente peggiore di quella italiana, e lo scandalo è che si sia arrivati a quella situazione pur avendo un numero enorme di tesserati ed un livello qualitativo molto alto.
Non è un gran esempio per noi...
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile

GiorgioXT
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da GiorgioXT » 25 ago 2009, 0:01

Se andata sul sito http://www.lnr.fr trovate tutto quanto
http://www.lnr.fr/Menus.asp?CR=75624&CSR=75711

E' estremamente interessante, e dimostra come si possono fare le cose per bene.
alcune note :
- In Francia per il T14 e ProD2 c'è un limite di 33 giocatori con contrato professionale più 2 "joker", dalla scorsa stagione i giocatori cresciuti nei "centre de formation" che rimangono nella stessa squadra che li ha formati non vengono conteggiati in questo limite -> protezione dei vivai
- Il concetto non è quello di "formazione interna" ma di "uscito dalla filiera" e per questo sono richiesti 5 anni di tesseramento con la FFR prima dei 21 anni
- Dal 2010 18 su 35 , dal 2011 25 su 35 , devono essere "JiFF" giovani usciti dalla filiera di formazione
- la LNR e FFR impongono di non fare contratti professionistici prima dei 22 anni, impongono la formazione universitaria/formazione professionale in aggiunta a quella sportiva.

Gioan Bagoss ha ragione, i numeri potranno anche cambiare di qualcosa, ma c'è già stata una forte riduzione degli stranieri in Francia (ci sono le eccezioni, come il racing che non è certo noto per il suo vivaio..) anche in presenza di budget confermati o addirittura in incremento ... e con queste regole diventerà drastica.

Gioann_Bagoss

Re: Modello transalpino.

Messaggio da Gioann_Bagoss » 25 ago 2009, 7:10

GiorgioXT ha scritto: - Il concetto non è quello di "formazione interna" ma di "uscito dalla filiera" e per questo sono richiesti 5 anni di tesseramento con la FFR prima dei 21 anni
Chiedo scusa per i malintesi: i tabellini della 2°
giornata vedono schierati meno di 50 stranieri
nei XV iniziali, il 23%.
Inoltre pare ci sia un giro di vite su cittadini non UE.
In altre parole, le Accademie in Francia cercheranno
di fare incetta di 18enni comunitari per far sì che
dopo cinque (alcune voci dicono tre) anni di formazione
escano direttamente dalla "filiera" per essere eleggibili
nella nazionale transalpina.

grubber
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da grubber » 25 ago 2009, 7:33

Stanno riparando una situazione disastrosa creatasi negli anni.
Diciamo che con la qualità del vivaio francese, i transalpini sono riusciti a fare "meglio" di noi... :-]
Lo scandalo è che siano arrivati a questo punto pur essendo il rugby uno degli sport principali ed avendo un numero di tesserati e di club enorme.
Allo stesso tempo quei numeri sono una fortuna perchè gli permettono di prendere provvedimenti come quello descritto.

In Italia con i provvedimenti e gli incentivi di queste ultime stagioni il numero degli stranieri, semi-stranieri e compagnia bella mi sembra comunque calato. Gli avrà dato una bella mano anche la crisi economica, ma il risultato, oggi, credo sia facilmente verificabile
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

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stefanot
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da stefanot » 25 ago 2009, 8:58

grubber ha scritto:Stanno riparando una situazione disastrosa creatasi negli anni.
Diciamo che con la qualità del vivaio francese, i transalpini sono riusciti a fare "meglio" di noi... :-]
Lo scandalo è che siano arrivati a questo punto pur essendo il rugby uno degli sport principali ed avendo un numero di tesserati e di club enorme.
Allo stesso tempo quei numeri sono una fortuna perchè gli permettono di prendere provvedimenti come quello descritto.

In Italia con i provvedimenti e gli incentivi di queste ultime stagioni il numero degli stranieri, semi-stranieri e compagnia bella mi sembra comunque calato. Gli avrà dato una bella mano anche la crisi economica, ma il risultato, oggi, credo sia facilmente verificabile

In Italia la riduzione di stranieri è dovuta a due fattori: crisi economica con conseguente riduzione del budget e incentivi Fir per giocatori di formazione italiana (in sintesi: riduzione costi e aumento attivo), in Francia credo (ma non vorrei sbagliarmi) sia dovuto piuttosto alle critiche piovute da parte dell'opinione pubblica che invocava la riduzione del ricorso allo straniero!
Inoltre non dimentichiamoci che dal prossimo anno verrà aumentato il numero di giocatori italiani da mettere a referto e per le due franchigie di Magners potranno schierare un max di 5 giocatori non elegibbili per la nazionale, dunque il numero di stranieri dovrebbe ridursi ancora di più!

CapitanFracassa
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da CapitanFracassa » 25 ago 2009, 9:09

grubber ha scritto:Stanno riparando una situazione disastrosa creatasi negli anni.
Diciamo che con la qualità del vivaio francese, i transalpini sono riusciti a fare "meglio" di noi... :-]
Lo scandalo è che siano arrivati a questo punto pur essendo il rugby uno degli sport principali ed avendo un numero di tesserati e di club enorme.
Allo stesso tempo quei numeri sono una fortuna perchè gli permettono di prendere provvedimenti come quello descritto.

In Italia con i provvedimenti e gli incentivi di queste ultime stagioni il numero degli stranieri, semi-stranieri e compagnia bella mi sembra comunque calato. Gli avrà dato una bella mano anche la crisi economica, ma il risultato, oggi, credo sia facilmente verificabile
In Italia il numero degli stranieri a referto viene diminuito ogni anno.
Secondo me l'obiettivo deve essere quello di avere al massimo 5 atleti di formazione straniera a referto nella massima serie (oggi Super 10), 2 nella serie inferiore (ora serie A) e zero nelle serie minori (serie B e C).

TUCKER
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Re: Modello transalpino.

Messaggio da TUCKER » 27 ago 2009, 11:46

I giocatori sotto contratto in rosa secondo le nuove norme dovrà essere di 33 in Francia. Stiamo parlando però di contratti professonistici, con la possibilità in caso di un infortunio di ricorrere ad un numero lmititato di Joker médical e di fare affidamento anche a quanti hanno un contratto di formazione Espoirs e giocano anche nel campionato Under23.
Nelle ultime due stagioni però stanno lavorando per aumentare l numero di prodotti del vivaio, tagliando gli stranieri di basso livello, anche grazzie alla crisi e molto spesso ad un rendimento non alto. Meglio allora concentrare le finanze su dei big che possano atirare il pubblico (su una media ingaggi di 15.000 euro al mese c'è chi come Chabal ne prende 1 milione l'anno).

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Re: Modello transalpino.

Messaggio da fillypunky » 27 ago 2009, 14:41

Pare che Bourgoin abbia problemi finanziari, e abbia problemi a pagare i giocatori.

http://rugbistic.blogspot.com/2009/08/b ... crisi.html

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