Serie A meritocratica dalla stagione 2007-2008

Risultati, Classifiche e Commenti sui campionati nazionali di Serie A

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carloleonardi83
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Messaggio da carloleonardi83 » 15 lug 2006, 15:41

CHE HAI LA SINDROME DI PIER... :D :D :D

BixBeiderbecke
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Messaggio da BixBeiderbecke » 15 lug 2006, 16:53

DVD ha scritto:

Secondo me Thaker potrebbe essere proposto a presidente FIR...:) le sue idee non sono male....
Sì, certo, staremmo freschi. Come minimo avremmo una nazionale azzurra con almeno quindici gnari.

THAKER
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Messaggio da THAKER » 15 lug 2006, 17:03

Stiamo andando Off Topic!

DVD
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Messaggio da DVD » 16 lug 2006, 4:03

Luighi ha scritto:una società potrebbe "riposarsi" in "A2" per una stagione intera, e arrivare agli spareggi per il top10 contro squadre logore....
Bella idiozia.

L.
Guarda che se devono dividere in A2 ed A1......allora dalla A2 si sale in A1 non in super 10....pensavo che questo concetto fosse sottinteso.....
E sono d'accordo con thaker, ma se non si allarga la base....o meglio ( e spero che thake mi corregga se sbaglio...). Noi siamo competitivi con i nostri ragazzi sino a quando non raggiungono 17/18 anni di età...dopo ( comemolto spesso accade), i più bravi smettono o si perdono (ma questo secondo me si riallaccia con quanto già scritto altre volte).

Poi qualcuno mi spiega (leggendo un pò di tempo fà un notizia sul sito della FIR) perchè si sta facendo questa sorta di "selezione" tra i giovani, in merito alla loro altezza (mi sà che è un progetto per le terze linee o cose del genere)....mah, a me sembra una grossa scemenza, si pensasse a selezionare i più bravi e non i più alti o più fisici ( che in alcuni ruoli servono...non mi fraintendete...). Ma allora gregan cosa dovrebbe dire!? (magari per il nostro presidente federale è troppo "piccolo" per essere un giocatore di rguby...:) ), ma stiamo diventando matti in Italia?!...se qualcuno di buona volontà mi spiega quali sono sono gli obiettivi della nostra federazione.....vincere subito ...o programmare a lungo-lunghissimo termine!?

Luighi
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Messaggio da Luighi » 16 lug 2006, 11:55

DVD ha scritto:
Luighi ha scritto:una società potrebbe "riposarsi" in "A2" per una stagione intera, e arrivare agli spareggi per il top10 contro squadre logore....
Bella idiozia.

L.
Guarda che se devono dividere in A2 ed A1......allora dalla A2 si sale in A1 non in super 10....pensavo che questo concetto fosse sottinteso.....
E sono d'accordo con thaker, ma se non si allarga la base....o meglio ( e spero che thake mi corregga se sbaglio...). Noi siamo competitivi con i nostri ragazzi sino a quando non raggiungono 17/18 anni di età...dopo ( comemolto spesso accade), i più bravi smettono o si perdono (ma questo secondo me si riallaccia con quanto già scritto altre volte).
per "a2" intendevo il secondo girone meritocratico (l'ho messo tra virgolette apposta), e secondo quanto previsto e scritto dalla fir una squadra di "a2" partecipa ai play off.

thekid
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Messaggio da thekid » 16 lug 2006, 12:05

Luighi ha scritto:
DVD ha scritto:
Luighi ha scritto:una società potrebbe "riposarsi" in "A2" per una stagione intera, e arrivare agli spareggi per il top10 contro squadre logore....
Bella idiozia.

L.
Guarda che se devono dividere in A2 ed A1......allora dalla A2 si sale in A1 non in super 10....pensavo che questo concetto fosse sottinteso.....
E sono d'accordo con thaker, ma se non si allarga la base....o meglio ( e spero che thake mi corregga se sbaglio...). Noi siamo competitivi con i nostri ragazzi sino a quando non raggiungono 17/18 anni di età...dopo ( comemolto spesso accade), i più bravi smettono o si perdono (ma questo secondo me si riallaccia con quanto già scritto altre volte).
per "a2" intendevo il secondo girone meritocratico (l'ho messo tra virgolette apposta), e secondo quanto previsto e scritto dalla fir una squadra di "a2" partecipa ai play off.
Fatto sta che però, se una squadra si trova nel girone 2, in teoria dovrebbe essere anche più debole di quelle che si trovano nel girone 1. Quindi nel campionato andrebbe sì a scontrarsi con squadre "inferiori", ma comunque al suo livello. Non credo perciò che a fine campionato sarebbe tanto "riposata". E non credo neppure che una squadra si faccia retrocedere appositamente per avere un anno più facile. Per andare ai play off dovrebbe arrivare prima, e non è detto che ci potrebbe riuscire così facilmente, come dimostra il fatto riportato qualche messaggio più su di Catania e Roma che si sono giocate il Super10 venendo dalla B.
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev

http://www.asdrugbytrento.it

pier12345
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Messaggio da pier12345 » 16 lug 2006, 13:53

SPEIGHATE MI , POR LA AMORE DI DIO

essatamnete cosa vogliono fare?????????
a chi sirve una formula cosi ridicolo sirve???

BASTA CON QUESTI FORMULI INVENATTI PER GIUSTIFICARE LE VOSTRE STIPENDI

A) DOVE CI SONO GLI ACADEMIE?
B) PERCHE ANCORA C'E RETROCESSIONE NEL SUPER10
C) PERCHE CHIUDETE GLI OCHI MENTRE I VERI PROTAGANSITI..I GIOCATORI..EN MOLTI CLUBS STANNO FREGATI
D) PERCHE VOLEVATE EQUIPARE TUTTI E TUTTO INVECE DI FARE LE VCAZZI VOSTRE
E) DOVE C'E LA DECISONE DI PURA PURA VERGOGNA FRA IL CAPO DI NULLA ED L CAPO DI NESSUNO DINDI E PAULINE?


PERO QUELLO CHE VERAMENTE VOLGIAMO SAPERE...
QUELLO €100 CHE SR DINDI HA DATO AL "TRAIN ROVIGO"..CHE FINE HA FATTO?

THAKER
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Messaggio da THAKER » 16 lug 2006, 14:35

Ribadisco: non è concepibile che in 3 anni virtualmente dalla C si possa arrivare al Super10... fare in 2 anni dalla C alla A... magari di vertice e poi sparire di nuovo in C e via (intendiamoci, nulla contro Reggio Emilia ed altre squadre che mi stanno pure simpatiche) qualora finiscano i soldi...

Trovo che la struttura dei campionati sia troppo concentrata per non scontentare nessuno, per avere le trasferte corte, per avere 18 promozioni l'anno...

Personalmente spero che nei playoff la vincitrice della serie A Espoirs venga sommersa di mete, così da mostrare una differenza tra il semi-professionismo ed il dilettantismo organizzato... anche se ammetto di esser pronto a ricredermi... ma dal 2008/2009 spero si passi ufficialmente ad un girone di A1 ed un girone di A2, entrambi da 12 squadre. Con promozione e retrocessione.

Il CUS Catania ci metterà un anno di più a consacrare in Super10 i F.lli Leonardi, ma forse è meglio così: più esperienza e crescita graduale per i nostri giovani eroi.

Attualmente i gironi sono cmq mescolati su scala nazionale, quindi i costi delle trasferte sarebbero pressochè gli stessi... trovo giusto che il giocare o meno a Catania od ad Alghero non sia un fatto di sfiga, ma semplicemente una tappa nella crescita di un club.

Innalzando la piramide dovrebbe essere più difficile arrivare sino alla cima, ma chi si arrampicherà fino lì dovrebbe essere anche il più bravo. Sperando che gli architetti nel frattempo si accorgano che è sproporzionata e che va anche allargata la base, per dare solidità al movimento.

dal 2007/2008 Seria A in 2 gironi.... speriamo dal 2008/2009 Seria A1 e Serie A2... distinta.
Aumento dell'obbligo di italiani in campo, non so fin dove ci porterà ma è una buona cosa...

E' giunta l'ora che inizi a muoversi anche la LIRE (sperando si risolvano i casi L'Aquila, Catania e Rovigo, altrimenti un anno a riflettere in A e sotto un'altra)... muoversi investendo nella promozione del campionato sui Media... muoversi sfruttando meglio mezzi di comunicazione alternativi... creando un portale federazione/lega su modello di quello scozzese magari: highlights Nazionali, Super10, Coppa Italia, Amichevoli, SeriaA... Under20Elite... Finali... Interviste... rassegna stampa... dossier... focus..
e tanto tanto Marketing e Merchandising... stimolando la crescita sotto questo aspetto di anche i singoli clubs, reinvestendo per loro eventuali utili.

L'idea poi di promuovere altre due squadre dalla A per avere un campionato più lungo, che non si fermi durante il 6 nazioni ed una coppa Italia estesa alla SerieA1 non l'ho poi abbandonata. Avremmo un confronto diretto, con gironi su base inizialmente geografica, tra il campionato professionistico e quello semiprofessionistico.

Il blocco per 3 anni delle retrocessioni avrebbe poi un effetto di respiro per i club in difficoltà finanziarie: potrebbero investire sui propri giovani a medio termine, consolidarsi per poi lottare da protagonisti 3 anni dopo. I club di A che mirano alla promozione poi sarebbero già stati premiati dall'allargamento da Super10 a Top12, senza però aver l'obbligo di rivedere completamente le rose e cercare disperatamente la salvezza, col relativo sperpero di denaro in mestieranti non sempre eccelsi. In questi 3 anni poi si consoliderebbero anche quei club di A1 che puntano a crescere e diventare grandi (esempio un Prato...) che avrebbero tutto il tempo di prepararsi e far crescere i propri giocatori, per poi fare una scalata in grande stile... Play Out (ultime 4) e Play Off (prima promossa direttamente, 2 e 3 a spareggiare) - 1 retrocessione/promozione sicura ed 1 finale tra perdente Out e vincente Off.

Queste sarebbero delle manovre di consolidamento, cercando di dare più possibilità ai nostri giovani di crescere e di giocare il numero più alto di partite possibili nel proprio club, di confrontarsi e di emergere quale bacino per la nazionale.
Nazionale ai cui risultati è però legato l'interesse del grande pubblico... il lavoro di Berbizier è ottimo (perdere nelle Fiji non è un problema, non lo sa nessuno, ma perdere contro la Scozia o il Galles lo è: tantissimo oramai sanno cos'è il 6 Nazioni ed il Cucchiaio di Legno...) e speriamo dia i suoi frutti. Il grande pubblico Italiano ha bisogno di esaltarsi e per questo c'è bisogno di alcune cose:
- Vittorie più costanti nel 6 Nazioni: 1 o 2 tutti gli anni
- Un buon mondiale, magari con qualificazione ai quarti ed eventuale eliminazione a carico di un "mostro" del pacifico (che gli ignoranti veri, non i piloni, non trovino nulla da ridire)
- Eventi/vittorie/partite in Coppa Europa x' chi ha visto l'Heineken Cup allo stadio e non aveva mai visto una partita (figuriamoci la nazionale, ma a Brescia non viene da un pò) vi assicuro che ogni tanto ne parla ancora ed è tuttora stupito...

E' necessario entrare in un circolo virtuoso: sfruttare anche l'esperienza degli italiani all'estero per dei risultati immediati con la nazionale maggiore e che nei campionati vi siano sempre più giovani italiani e selezione tecnica. Così da porre le basi per un rientro degli emigrati ed un conseguente innalzamento della qualità tecnica del campionato, oltre ad un aumento fisiologico di spettatori interessati sull'onda dei risultati. Se poi un risparmio precedente ci fosse stato e fossero giunti nuovi sponsor portando nuove risorse, mi auspicherei venissero investiti in giocatori in grado di esaltare le masse quali Spencer, Lomu, Cullen, Umaga, Robinson...

Per quanto riguarda i giovani poi, se un'accademia non basta, o lascia perplessi i club, allora delocalizzerei creandone 4 sul terrirorio. 4 accademie a cui affiderei la gestione di 4 selezioni (Dogi-Zebre-etc..) che possano dare ai ragazzi un'esperienza internazionale dai 15 anni fino ai 23, una sorta di 4 nazionali giovanili da cui attingere i migliori.
Reintroducendo un Campionato Under21 elite (con obbligatorietà per Club di Top10/12 e di A1, fortemente consigliata per A2) simile a quello U19 elite attuale (anche se rivedrei le modalità di accesso ai play-off), da cui il passaggioevolutivo dovrebbe essere quindi quasi obbligato, e con la costituzione di Selezioni Under23, la cui attività si inserirebbe tra la Nazionale U21 e la Nazionale A (U25) dovrebbe in un qualche modo poi colmarsi il gap che soffriamo dai 19 ai 23 anni.

Personalmente credo più alla via dei club, su modello francese, il rugby in Italia deve ripartire da un campionato serio, con investimenti in immagine e comunicazione, anche a livello locale per i singoli club. La consacrazioen di questo lavoro dovrebbe venire dall'Europa, le selezioni potrebbero essere quella soluzione per giocare le Coppe Europee qualora ciò non avvenisse... ed allora potrebbe anche riaprirsi un discorso Celtic League, cosa che però ritengo non necessaria con la giusta pianificazione.

I problemi poi dell'attuale Serie A vi sono poi in SerieB e Serie C, quindi gradualmente credo vadano cambiate anche queste categorie.

Una B1 a due gironi potrebbe aiutare a ridurre le differenze tra i club di vertice e quelli che puntano alla salvezza. Magari facendo due gironi a 12 sqaudre uno Centro-Nord e l'altro Centro-Sud con play-off incrociati: ad un certo livello non conta più la copertura territoria (da garantire fino alla B1) ma che ad accedere alle serie superiori siano i club davvero solidi economicamente e, soprattutto, tecnicamente validi.

L'accesso alla B1 lo concederei ai vincitori dei play off di una B2 con 4 gironi a 12 squadre, su modello di quella attuale, magari inizialmente meglio definita geograficamente. Così da avere partite più equilibrate e togliere dalla SerieC quei club che sono di un livello superiore alla media (lo scorso anno BassaBresciana Leno, Cus Catania, Sele, Benetton Treviso etc..).

La Serie C sarebbe già più equilibrata, ma andrebbe trovata una formula a livello nazionale... l'ideale sarebbe raggiungere cmq 8 gironi a 12 sqaudre di C1 ed 8 o più gironi di C2 a 10/12 squadre (allargando così la base). Obiettivo questo non certo percorribile a breve termine, ma fondamentale per la FIR per allargare la base dei praticanti e coprire finalmente il territorio, soprattutto, al Sud e nelle regioni limitrofe.
Molte squadre sono nate negli ultimi 3/4 anni (Marco Polo RFC, Vallecamonica, Cus Brescia solo nella mia provincia) e molte squadre stanno nascendo (sempre qua vicino Desenzano, Valeggio S/M, Asola... o quanto letto di recente nelle Marche..), altre incontrano dei problemi. Credo che sia compito della FIR agevolare queste squadre, e non togliendo le penalizzazioni per il mancato rispetto dell'obligatorietà (che cmq da stimolo a lavorare sulle giovanili), ma premiando quelle che lavorano bene coi giovani e, soprattutto, aiutando queste realtà. Aiutandole soprattutto nella promozione sul territorio, nelle scuole e nei rapporti con gli enti locali, x' possano esserci le strutture dove giocare e crescere... quanti hanno problemi di campo? Quante a causa di ciò rischiano di non proseguire? Questo è intollerabile!!! Questa è la politica che conta davvero... non quanta acqua deve andare all'orticello dell'amico.

Scusate lo sclero ma ero ispirato (anche se razzolo male)...

pier12345
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Messaggio da pier12345 » 16 lug 2006, 20:51

TI RISPONDO

CAZZATE

MA VIVIAMO NEL COMMUNISMO...?
ALLORA UN GIOCATORE DEL SERIE B NON DOVREBBE MAI ANDARE AL NAZIONALE EN 3 ANNI ANCHE?

carloleonardi83
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Messaggio da carloleonardi83 » 16 lug 2006, 21:48

Sono d'accordo sul aumento del numero delle squadre in SUPER10, sono d'accordo sul attivita' di propaganda, che per ora sta andando bene al livello locale e di base, ma è pessima a livello di vertice, il super 10 è paragonabile come spettatori e propaganda a quello del baseball italiano, tranne per alcune eccezzioni, le grandi citta' attirano grande pubblico, l'effetto imbuto della serie A, crea delle partite imbarazzo con risultati improponibili, quando una sola squadra va in super 10 su 24 è ovvio che il numero delle squadre forti che restano in A sono troppe, e la differenza con la 12° dello stesso sarebbe eccessivamente ampoa, penso che il rimescolamento delle squadre nelle varie categorie(promozioni retrocessioni) possa essere un pro e non un contro come dice pier, a squadre come rovigo e padova farebbe bene un anno di A, per chiarirsi un po le idee, io proporrei una soluzione SUPER12o anke 14, con girone unico di serieA a 16 squadre, con 2 o 3 promozioni e retrocessione tra le 2 categorie!

il rimescolamento porterebbe secondo me a pubblicizzare il rugby in citta' non abituate a rugby in entrambe categorie, e scusate l'esempio calcistico, che cosa succedera' a chievo quest'anno per la champions league, che cose succedera' dalle parti di Leffe per Albinoleffe - Juventus!

THAKER
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Messaggio da THAKER » 16 lug 2006, 23:23

pier12345 ha scritto:TI RISPONDO

CAZZATE

MA VIVIAMO NEL COMMUNISMO...?
ALLORA UN GIOCATORE DEL SERIE B NON DOVREBBE MAI ANDARE AL NAZIONALE EN 3 ANNI ANCHE?
Quello è un altro discorso, mi verrebbe voglia di non risponderti.... xò sono per il dialogo, le mie sono solo delle proposte, un'ipotesi nata dalle mie idee e dal raffronto di esse con quelle degli altri utenti in 2 anni di navigazione sul forum. Ti rispondo solo x' anche le tue mi hanno a volte fatto riflettere, tra cui il blocco delle retrocessioni.
Non dico che in B o C ci possa essere un campione, anzi, secondo me una riforma dei campionati, per renderli + verticali e selettivi, servirebbe anche per far emergere i valori reali dei giocatori, far si che i migliori si confrontino tra loro e da questo confronto possano crescere ed emergere.

Carlo (o Valerio?) sono concorde con te sul rimescolamento, in quanto a Rovigo e L'Aquila temo manchino le alternative solide (basta vedere Rugby Roma o Leonessa 1928)... per questo per un tre anni forse servirebbe un blocco delle retrocessioni, dando a questi club storici la possibilità di riconsolidarsi senza necessità di risultati immediati.
Sono anche favorevole al rimescolamento, ma non immediato, dato che devono prima crescere altri club che possano confrontarsi col club di vertice. Anche per quello immaginavo un confronto tra la vincente di una finale playout e la vincente di una finale play off 2' e 3' posto, così cmq da mantenere elevato il livello del campionato di vertice.

Credo che tutti siamo concordi sul fatto che qualcosa vada cambiato, altro vada registrato in maniera migliorativa... allora sotto con le proposte e fuori le idee, siamo qui per discuterne ed ascoltarle no?

Per rispondere a entrambi, nel calcio c'è miglioramento, ma per passare da una terza categoria con una squadra neofondata alla serie A ci vorrebbero (fusione ed acquisizione di titoli sportivi a parte) 10 anni, nel rugby ne bastano 3... il numero dei praticanti è diverso, ma diversa è anche la qualità dei giocatori. Credo che la federazione debbe lavorare per il miglioramento degli italiani e dei campionati, a questo pensavo.

Attualmente in 2 anni con gli sponsor e gli argentini giusti potrei portare un club ai vertici del movimento, senza avere nemmeno un settore giovanile, ma affittandolo da un altro club. Ma se lo sponsor smettesse di pagare? Cosa rimarrebbe? Ma certo questo non può succedere vero?

wolf84
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Messaggio da wolf84 » 16 lug 2006, 23:53

Penso che l'idea di thaker sia da valutare, innalzare il livello partendo dalla base è la cosa ideale.
Ci troviamo dei campionati di C (dove è più difficile mettere assieme una squadra) praticamente eterni: gironi da 12 squadre (con 22 partite l'anno più play off) sono l'ideale.
Tirerò acqua al mio mulino, ma la FIR fin'ora ha dimostrato di pensare dalla B in su, ignorando le difficoltà che si hanno a tenere coesa una realta di C.
Per me è giusto che il percorso dal basso all'alto non sia veloce anzi se ci vogliono più passaggi dalla C al Top 10 una società ha più tempo per assorbire i cambiamenti e quindi rinforzarsi. In Piemonte (Asti escuso), paghiamo moltissimo il divario tra C e B le squadre salgono un anno per prendere bastone e tornano in C... Allargare la base è fondamente e le cose dette da Thaker sono molto sensate.
Bisogna smettere di pensare alla "provinciale" se una squadra non ha i mezzi per una trasferta da torino a catania è bene che non salga in modo che abbia tempo da rinforzarsi...
Non c'è nulla che assomigli al comunismo in questo, ma è solo meritocrazia


Se c'è qualche passaggio poco chiaro chiedo scusa, ma sono stanco...
Angelo.
L'ovale ha sempre ragione.

Ariman
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Messaggio da Ariman » 17 lug 2006, 10:19

Thaker concordo con te...ciò che va allargata è la base, anche e sopratutto per poter permettere una base solida su cui lavorare;io credo che comunque il passaggio dalla A alla C sia troppo veloce, se uno ha soldi da spendere ci riesce "troppo facile",senza un vero e proprio piano di crescita e senza sfruttare il potenziale dei giovani.
Il problema è che finche continuiamo a trovare soluzioni di mezzo, come la serie A di elite e la serie A girone Easy(non so come definirlo), non si avrà veramente modo di far crescere il sistema o di imporli un cambiamento radicale.
un altro problema, dovuto a molti fattori, ma che non posso elencare qui(altrimenti il discorso diventa a più ampio raggio), è il fatto della diversità di risorse, hce è alla base della differenza tra professionismo e semi-professionismo che si sente e non poco, perchè quando la squadra (che a merito) può disporre di 30 giocatori anche in serieA che gli fa fare 2 allenamenti il giorno e li paga bene o male tutti ci credo che poi in campo con la squadra di 20-25 giocatori che non paga nessuno che si allena 3 volte la settimana ed in palestra ci va chi può, fa la differenza ...e non mi dicano che è il bello del Rugby, perchè a volte è frustrante.
Io ho la grande(grandissima) fortuna di giocare a Prato dove gli sforzi societari ci stanno permettendo di giocare in serieA da 4 anni,però la fortuna vuole che siamo in tanti qui di prato che giocano e che non avendo ne rimborsi ne niente, possiamo far si che la società possa trovare giovani o stranieri di qualità per dare quel valore aggiunto che ogni anno ci permette di lottare con squadre molto più blasonate e potenzialmente più forti di noi.
ma adesso ti pongo una domanda, ma se dopo 4 anni non ottieni risultati di livello, e gli sponsor piano piano calano l'impegno economico (vuoi per contingenze su piazza,vuoi perchè "il ritorno" non è quello del calcio), come puoi pensare di mandare avanti una società, e dico riusciere a darle un futuro,(non dico prosperare) e fare dei piani se le forze economiche diminuiscono?

wolf84
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Messaggio da wolf84 » 17 lug 2006, 11:14

Ariman ha scritto:ma se dopo 4 anni non ottieni risultati di livello, e gli sponsor piano piano calano l'impegno economico (vuoi per contingenze su piazza,vuoi perchè "il ritorno" non è quello del calcio), come puoi pensare di mandare avanti una società, e dico riusciere a darle un futuro,(non dico prosperare) e fare dei piani se le forze economiche diminuiscono?
Per quello occorre che le società si rinforzino con piani a lunga scadenza!
Bisogna lavorare sulla base, allargare piano dalle giovanili alla prima squadra, e dalla C al top 10. E' normale perdere sponsor (li perdono in Formula 1), ma se ha un progetto di crescita invece di compra giovani puoi venderli, se hai un progetto di crescita rafforzi la piramide societaria e assorbi meglio la perdita di una sponsor, ma se corri senza fissare dei paletti rischi di ritrovarti con un castello di carte! Per questo è arrivato il momento di passare veramente al professionismo! Stiamo riposando sui pochi allori senza avere un piano a lunga scadenza (A LIVELLO FEDERALE!!!!) quindi ben venga la serie A meritocratica se poi si arriverà ad avere un all'argamento della base!!!

Quante società attualemente ruotano intorno a un pugno di persone che nel giro di qualche anno si esauriscono e iniziano a fare errori su errori? Non sopravvalutiamo le nostre forze i soldi prima o poi finiscono (per un motivo o per l'altro), quello che conta è avere una base forte! Un plotone di dirigenti, un bel settore giovanile e lavorare nel settore propaganda (scuole, Trofeo Topolino ecc...)!
Angelo.
L'ovale ha sempre ragione.

Ariman
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Messaggio da Ariman » 17 lug 2006, 11:51

Vero, però devi anche considerare che dirigenti non si diventa solo con il nome...
voglio dire, la nostra società è cresciuta come giocatori molto prima della società come dirigenti;
con questo non vogli ocriticare, dico solo che oltre a chi gioca bisogna garantire la crescita di chi permette di giocare, che sembra cosa da poco , ma è la parte fondamentale per cui impostare un lavoro;
se chi è a capo non ha modo di venir istruito su quali possano essere gli accorgimenti più adatti nella gestione di una società sportiva, su come è meglio trattare con gli sponsor etc. come pensiamoche impari, da autodidatta? allora sai quanti errore devono essere commesi prima?
io credo che la F.I.R. nei suo programmi di propaganda e divulgazione de lrugby debba anche metter in conto che far nascere e dar edegli obiettivi ad una squadra comporti anche in qualche modo poterle dare accesso agli strumenti e le conoscenza perchè la società creesca e si sviluppi in maniera autonoma e non sia solo un fuoco di paglia di 3-4 anni che ogni volta come la fenice deve risorgere dalle sue ceneri o da eventuali errori.
spero non sia troppo contorto come discorso

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