BRESCIA: IL PUNTO SULLA SERIE A IN PROVINCIA
Moderatore: Emy77
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travis ti do assolutamente ragione.... deve tornare il rovato a rovato e basta.... è l unica soluzione.... la leonessa ha stufato nn si capisce niente.... meglio tornare una gestione "familiare" fatta da ragazzi usciti dal settore giovanile e i giocatori attualmente alla leonessa ma fedelissimi ai colori rosso blu del rovato... io anche egoisticamente spero in un ritorno dei vecchi tempi....
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Io non so nulla della situazione di Brescia, però da esterno dico che è un peccato.. una squadra che non solo l'altr'anno era in S10, ma che quest'anno è arrivata tutto sommato non lontanissima dal tornarci, perdendo solo con l'URC avrebbe avuto modo di dire la sua l'anno prossimo.
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
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dometre ha scritto:è ufficiale non ci sarà fusione con il Brescia la Leonessa ripartirà con budget ridotto cercando di tenere tutti gli italiani "veri" e i ragazzi che escono dalla under 19 non si sa chi allenerà
Ecco, "la versione ufficiale" tratta da "BresciaOggi.it".
Rugby. Dopo mesi di trattative salta l’accordo tra i due club cittadini a 4 anni dalla prima rottura
La Leonessa «gela» la fusione
Rivetti: «Loro disinteressati alla crescita di questo sport»
Molinari: «Non c’erano le condizioni per l’intesa»
di Eugenio Barboglio
E’ proprio un matrimonio che non si deve fare quello tra Leonessa e Rugby Brescia. I quattro anni di separazione non sono serviti a ricreare le condizioni per una fusione. I fattori di divisione sono rimasti più forti di quelli di unità. Così ieri la Leonessa ha convocato una conferenza stampa per annunciarlo: dopo mesi di trattative la fusione-bis tra i due club è definitivamente sfumata. «Mercoledì sera - dice Diego Rivetti, dirigente Admo - ci è giunta la comunicazione del Brescia. E’ un no ad una fusione sulla quale stavamo ragionando da parecchio tempo». Rivetti si chiede perchè questi mesi, quando evidentemente non c’era la volontà di arrivare ad un accordo. E conclude che nel Brescia è emersa una «sconcertante mancanza di serietà».
Eppure «da parte nostra - confessa - non c’era alcuna intenzione egemonica. Abbiamo avvicinato la trattativa con pretese minime: una partecipazione del 25 per cento, un presidente di garanzia, un consigliere, oltre a Turati che era sia nel consiglio del Brescia che nel nostro. Dopo sei mesi avremmo potuto chiedere un incremento della nostra quota[/b]». Tutto qui, dice l’Admo.
E allora? Rivetti e Giancarlo Turati ritengono che due diversi modi di interpretare il rugby e immaginarne un futuro in città siano in realtà alla base della rottura e spinto il Brescia a fare abortire un progetto che - secondo il club di piazza Loggia - era decisivo per il decollo di questo sport.
L’Admo accusa il partner mancato anche di incarnare un diverso modello societario. Un modello fondato su un «padre padrone» che lega i progetti e lo sviluppo del club ai propri destini finanziari e alla propria esclusiva volontà di investirvi. All’opposto appunto l’idea - sostenuta dalla Leonessa - di una società finaziariamente aperta, che lavora sul territorio per diffondere il rugby nelle giovani generazioni, o più precisamente far sbocciare nei giovani quel germe di interesse per questa disciplina già molto presente.
Questi i ragionamenti. Nella pratica la Leonessa dichiara di volere cambiare atteggiamento, a partire dalle richieste sul campo Invernici. Sullo stadio di San Polo entrambi hanno diritto di giocarci, ma il Brescia, come si sa, ha ancora due anni di concessione. Di qui si erano accese querelle sulla cartellonistica pubblicitaria e sulla possibilità di allenarsi in certe ore. «Se prima non ci impuntavamo, nè abbiamo interessato l’amministrazione della Loggia visto il percorso comune che avevamo avviato, adesso saremo puntigliosi nel far valere le sostre prerogative e diritti», sottolinea Rivetti. E chiede al Comune «di mantenere gli impegni presi sulla condivisione degli spazi dello stadio e sull’assegnazione della sede del club alla cascina Maggia».
La trattativa pare non si sia arenata sullo scoglio della gestione tecnica, che pure era un nodo importante. Anche se la mediazione non deve essere stata nè facile nè indolore. La nuova società - che avrebbe preso il nome del Rugby Brescia - avrebbe avuto come direttore tecnico il gallese Lynn Howells (Admo), e come allenatore Piero Molinari (Brescia). Una convivenza sulla quale non moltissimi avrebbero però scommesso.
Gianmario Molinari, amministratore unico del Brescia conferma: «Non è la questione del tecnico che ci ha fatto desistere. E’ che la Leonessa dopo avere temporeggiato in attesa di sapere se sarebbe stata promossa o meno in Super 10, ci ha presentato la bozza di accordo a fine maggio. Altro aspetto sgradito: la quota era del 25 per cento ma sull’aumento della partecipazione mantenevano una riserva. Come dire, se le cose non ci piaccono ce ne andiamo, ma a cose fatte. Io penso che se si decide un’operazione come una fusione bisogna farlo a pieno titolo e non tenersi una via di fuga di comodo».
Per Molinari la realtà è l’opposto che per la Leonessa: «Loro propugnano un modello fondato sugli stranieri, noi sulle forze locali». E in estrema sintesi: «Di fusione ce n’è bastata una»; «La loro proposta non era adeguata alle aspettative»; «Si impunteranno? Anche noi sappiamo fare la voce grossa».
Intanto, sfumata la fusione, la Leonessa corregge il tiro del proprio progetto. Ridimensiona il budget ad un terzo, riconferma Howells in panchina, lascia andare stranieri e argentini e punta su una formazione di giovani e di italiani, aprendo le porte ai bresciani. Si annuncia guerra di giocatori col Brescia.
Fonte: http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/Sport/Bab.htm
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Povero THAKERdometre ha scritto:è ufficiale non ci sarà fusione con il Brescia la Leonessa ripartirà con budget ridotto cercando di tenere tutti gli italiani "veri" e i ragazzi che escono dalla under 19 non si sa chi allenerà
Adesso gli porteranno via tutti i suoi giocatori, come avvoltoi sui poveri ... agnelli
Dal dispiacere Thak, non fare la fine dell'agnello ... Lapo
Ultima modifica di AdMinchiam il 2 giu 2006, 14:57, modificato 1 volta in totale.
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dometre ha scritto:il rovato ha ragazzi sufficenti per fare una serie a dignitosa con i prestiti sparsi nelle squadre lombarde bisogna vedere cosa ne pensano i dirigenti leonessa e quali italiani resteranno a budget ridotto compreso l' allenatore
bisogna vedere se i ragazzi sparsi per la lombardia hanno voglia di ritornare in una società che li ha presi in giro per 3 anni!!!!!!
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Ad... a me piaceva l'idea di una squadra unica che lavorasse sul territorio. Ma per il resto io tifo per un solo Brescia, il Marco Polo R.F.C. Brescia che a breve, si spera, diventerà Castelmella.
X le altre simpatizzo affinchè il rugby possa crescere ancor di più in questa provincia, certe beghe mi lascinao solo un sorriso amaro. Certo che se la competizione si dimostrerà sana rivalità, allora, non sarà certo una cosa negativa, aalmeno fino a quando vi sarà lo stimolo a far meglio della rivale.
X le altre simpatizzo affinchè il rugby possa crescere ancor di più in questa provincia, certe beghe mi lascinao solo un sorriso amaro. Certo che se la competizione si dimostrerà sana rivalità, allora, non sarà certo una cosa negativa, aalmeno fino a quando vi sarà lo stimolo a far meglio della rivale.