Scrotos ha scritto:alicetta ha scritto:Ha ragione alessia,
l'antisportività si manifesta anche e soprattutto dicendo:
"ABBIAMO VINTO NONOSTANTE L'ARBITRO"
che getta un !antisportivo velo di sospetto sul direttore di gara!
quando la partita finisce è finita anche per l'arbitro ma non per il signor antisportivo caponano di avezzano
CARE RAGAZZE, IN OCCASIONE DELLA META ANNULLATA NEL PRIMO TEMPO AI DANNI DELL'AVEZZANO, L'ARBITRO HA AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE CHE LA PALLA SULLA LINEA DI META, NON E' META...CHIEDETE CONFERMA AI GIOCATORI DEL VITERBO(QUELLI CHE CAPISCONO L'ITALIANO POSSIBILMENTE) E MEDITATE...
NEL RUGBY NON ESISTE UNA META ANNULLATA,
O E' META O NON E' META,
SE L'ARBITRO HA DETTO CHE "NON ERA META"
NON ERA META,
l'arbitro è un uomo e da uomo può sbagliare,
se i giocatori erano tesi perchè stavano giocando una finale, l'arbitro stava arbitrando una finale!
e' l'arbitro l'unico giudice sul campo,
è buona consuetudine di questo sport accettare le decisioni del direttore di gara nel bene e nel male e non commentare oltre!
secondo me, nel rugby si scende in campo, con la fiducia totale e completa nella onestà, lealtà e buona fede dei compagni, degli avversari e dell'arbitro... a chi manca la fiducia in una sola di questi componenti, ha perso lo spirito del rugby e diventa molto pericoloso giocare, anzi "combattere".
saluti.
jatta