macP ha scritto:Mi spiace che forse per colpa mia il discorso si sia spostato troppo si Treviso.
Il punto su cui discutere secondo me è il diminuire drastico di squadre iscritte a 15 e la concomitanza pressochè totalè di date fra 15 e 7 di quest'anno.
Perchè calano le squadre a 15? e di queste quante hanno la possibilità di giocare simultaneamente 7 e 15?
Cosa comporterà in futuro?
Già forse il fatto che delle 47 convocate per i test della nazionale circa l'80 % (e forse più) provenga solo da Treviso e Mira dovrebbe far riflettere.
Perchè calano le squadre a 15 e crescono le squadre a 7?
Semplicemente perchè esiste la coppa italia, che tecnicamente è un obrobrio che non è propedeutico a nulla e spesso impedisce letteralmente di sviluppare nelle giocatrici le abilità che servono nel gioco a 15, ma permette alle società di avere la femminile senza sbattersi molto, contenendo i costi delle trasferte e l'impegno da mettere. Il calo inesorabile è cominciato guarda caso proprio con l'invenzione tutta particolare e unica al mondo della coppa italia...
Facciamo un'ipotesi: una società ha un gruppo di ragazze che inizia a giocare, nella fortunata ipotesi che questa società non le cacci a calci, potrà in poco tempo e con poco impegno (attenzione, impegno societario, non delle ragazze che invece si devono comunque impegnare molto) portarle a giocare la coppa italia, in gironi regionali o al massimo interregionali su regioni limitrofe, con una rosa che va dalle 12 alle 15 ragazze (alcune non superano le 10 unità). Tornei con partite lampo e ore e ore di recupero che impegnano fisicamente in modo molto diverso. Il tutto senza l'obbligo di partecipare a tutte le date e senza alcuna obbligatorietà.
Ora vi chiedo, quale società cercherà di salire il gradino e iscriversi al campionato, con un girone nazionale, una rosa necessaria di almeno 25-30 ragazze. Con partite di 80 minuti ben più impegnative e difficili da preparare, facilmente dovendo affrontare anni di gavetta prima di non perdere sempre e molto e, come è ovvio, con l'obbligo di partecipare a tutti gli incontri del campionato previe multe e l'obbligatorietà dell'under 15?
Probabilmente solo una società che abbia nei suoi piani di sviluppo la costruzione di una femminile seria.
Io chiedo ce n'è qualcuna? C'è qualche presidente o consiglio direttivo che si sia mai seduto a un tavolino e ha detto: "adesso costruiamo un movimento anche femminile, partendo da un serio progetto nelle scuole che finalmente davvero non discrimini fra maschi e femmine" e via così come si fa con i maschi, dedicando risorse, strutture e personale?
Oppure si sono tutti trovati fra i piedi delle ragazze motivate (spesso più dei maschietti!) e hanno gestito la situazione o per interesse di immagine o per compensare situazioni traballanti sulle stesse squadre maschili?
Ancora, questo salto potrebbe essere fatto da una società perchè il fenomeno in quella realtà esplode e le ragazze diventano tantissime e motivate tanto da stressare loro stesse le dirigenze per passare al gioco a 15, ma purtroppo in situazioni come queste si è già verificato che neanche l'insistenza delle giocatrici ha spostato dirigenze che avevano paura della loro ombra o avevano fatto bene i loro conti, nascondendosi formalmente dietro a scuse e alibi improponibili.
In realtà non c'è bisogno di sbattersi tanto per far giocare le ragazze, tanto c'è la coppa italia, e le ragazze in qualche modo si accontenteranno, meglio a 7 che a casa....
Ma scusate, secondo voi a qualcuno è mai venuto in mente di far giocare a 7 i maschi per permettere di esistere anche alle società che non riuscivano a mettere insieme il numero sufficiente di giocatori?
E se da domani la federazione dicesse che la coppa italia diventa la serie B, la si gioca in 15 e le squadre che vogliono possono unirsi, voi pensate che le ragazze che oggi giocano oggi a 7 smetterebbero di giocare? Oppure forse si riunirebbero per giocare a 15?
Se le energie della federazione si spendono per l'attività a 7 significa che alla federazione interessa l'attività a 7, probabilmente c'è la speranza di essere protagonisti ai mondiali seven o alle olimpiadi (se faranno entrare il rugby alle olimpiadi) nelle quaki si orevede di far entrare proprio il seven. Se così non fosse già da tempo, e magari gradualmente di stagione in stagione, l'attività sarebbe stata fatta passare a 10, poi a 12, poi a 15.
Due provvedimenti smonterebbero i miei discorsi:
- dare un limite di anni all'iscrizione alla coppa italia (si iscrivono alla coppa italia le nuove società e non possono partecipare per più di tre anni, o due, o quattro, poco cambia)
- inserire l'obbligatorietà dell'under 15 alle società che giocano la coppa italia (seriamente però, una squadra è nuova se cambiano le atlete, non il nome!) e così magari introdurre l'obbligatorietà dell'under 15 e dell'under 17 (quanto ce ne sarebbe bisogno!) a chi fa il campionato.
Chissà, intanto godiamoci il campionato a 15, finchè c'è...