Il commento della partita di noceto dal sito del Petrarca
10/5/2011
Così i playoff sono finiti come non si sperava e come non piace raccontare. I ragazzi dell’U20 hanno tentato fino all’ultimo di compiere l’impresa ed alzare per la terza volta consecutiva la coppa di Campioni d’Italia, ma sono caduti combattendo sul campo di Noceto. E dopo la finale del 15 maggio tra Lazio e Crociati, assieme al termine del campionato svanirà anche questa bellissima categoria che fino ad oggi ci ha regalato molto.
A Parma la partita comincia nel caldo vero, che rende tutti più lenti.
La tensione è visibile e rende impacciati i primi abbozzi di partita; ma i Crociati prendono presto il ritmo a discapito dei titubanti bianconeri: punizione e primi tre punti.
Il Petrarca sembra immobile, difficile la trasmissione della palla, difficile coordinare gioco ed idee.
Così poco dopo giunge la meta trasformata dei gialloblu.
Ancora gli ospiti faticano ad affacciarsi anche soltanto nella metà campo avversaria e sui falli in difesa vengono puniti puntualmente dal piede preciso del mediano di mischia Zucconi.
La difficoltà è notevole anche per i calci ad alleggerire la pressione parmense ed è difficile trovare la grinta per giocare in modo intelligente.
Basta un sussulto dei Petrarchini nel primo tempo e finalmente un cambio di fronte veloce mette in evidenza il livello abbordabile dei padroni di casa; la meta di Ghiraldini non viene trasformata.
Il primo tempo termina con un impietoso 23 a 5. Nella ripresa arriva la prima la sostituzione, Ghiraldini per Artuso e poco dopo Ferro per Belluco, che sarà autore di un’ottima prova.
I primi dieci minuti del secondo tempo sembrano la fotocopia del primo; i Crociati spesso al limite del regolamento impediscono il gioco del Petrarca che non sa reagire.
Iniziano i cambi. Escono Piazza e Gega rispettivamente per Babetto e Maregotto. Il Petrarca si sente alle strette e finalmente sembra reagire; inizia il movimento di palla ed arrivano le mete; saranno quattro alla fine, una in più dei Crociati: con J. Sarto dopo un azione di mischia, L. Sarto dopo una volata della linea veloce e Conforti dopo dei bei movimenti vicino al raggruppamento ed un riciclo di Artuso. I bianconeri si portano a sole due distanze dai padroni di casa (26 a 24), ma proprio quando bisogna a tutti i costi spingersi nel campo nemico la stanchezza fa calare l’attenzione: la terza ed ultima meta dei Crociati arriva da una ripartenza dal lato chiuso, in un’azione probabilmente viziata da un avanti. Alla fine quello che fa la differenza è il letargo del primo tempo e l’eccezionale precisione nei piazzati di Zucconi. Così le velleità patavine si spengono dopo un ultimo forsennato attacco, con una difesa che arranca, sul 31 a 24.
Nardacchione (73 Russo), Sarto L., Favaro, Ferro (43 Belluco), Ricciardi, Matzeu, Piazza (50 Babetto), Sarto J., Mazzi, Ghirardini (41 Artuso), Berton, Conforti, Giuriatti (53 Maregotto), Gazzola, Gega.
A disposizione: Di Lorenzo, Maso.
Dunque è finita una stagione comunque degnamente onorata dal Petrarca; una squadra sulla quale pochi avrebbero scommesso ad inizio campionato e che ha lavorato bene nonostante la difficoltà nel trovare coesione per i molti assenti chiamati ad altri impegni rugbistici e per gli infortuni sempre troppo abbondanti. Nel mio ultimo impegno ringrazio di cuore chi mi ha permesso di scrivere di questa squadra, chi ci ha seguito e sostenuto dalle gradinate o dalle righe, gli allenatori “Andro” Battistin e “Ludo” Mercier, ma anche il "past-coach" Failla, i Numerosissimi accompagnatori, il preparatore atletico Ale Briana e tutti quelli con cui ho speso i pomeriggi.
Infine ringrazio per aver avuto l’opportunità di vivere l’ultima edizione della più bella esperienza giovanile del rugby italiano.
Giorgio Piazza
Ho evidenziato l'ultimo passaggio, che sono certo sia condiviso dai ragazzi fino all'ultima "riserva delle riserve" che ha giocato nell'Under 20 e che dovrebbe far riflettere chi prende le decisoni.