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Risultati, Classifiche e Commenti sul campionato di Serie A Femminile e delle Giovanili Nazionali

Moderatore: Emy77

bellucci
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Messaggio da bellucci » 16 set 2003, 18:10

ma non si vuole proprio parlare di rugby femminile
<BR>ho scritto un messaggio ieri e già non vi è traccia e così scomodo?

pelo
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Messaggio da pelo » 17 set 2003, 1:09

?????????????????????????????????boh!!!

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Bigio
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Messaggio da Bigio » 17 set 2003, 9:28

E\' una tristezza sto rugby femminile. Ma lo sai che mia figlia lo vorrebbe fare ma non inizia perché tanto poi a 13 anni dovrebbe smettere perché non c\'è la squadra femminile? E così fa uno sport + da \"femminuccia\".....pattinaggio artistico. Ma quanto invidia il fratello però......Purtroppo credo che a questo non ci sia rimedio; le piccole provincie (Viterbo) non sono così aperte!!!
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yeti
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 10:17

Purtroppo non posso aiutarti più di tanto. Come avrai capito, qui dove sono io ho già seri problemi a seguire e ad interessarmi del rugby al maschile. Speravo di poter avviare i miei figli (e anche le figlie, io preferisco le femmine) a questo sport, magari portandole nella vicina Francia (abito a 800 metri dal confine), ma ho scoperto che la Lorena è insieme alla Bretagna l\'unica regione francese dove il rugby è giocato a livelli infimi e con scarsissima risonanza. Il problema è comunque di là da venire, visto che non solo mi mancano i figli, ma persino la persona con cui farli. Faccio in tempo a trasferirmi.
<BR>L\'unica cosa che posso consigliare: mi sembra che ci siano esigenze le più disparate. Forse restando in contatto e scambiandovi informazioni tra voi si può creare una rete che può ottenere qualche risultato.
<BR>Buona fortuna.
<BR>
<BR>G.

diegoflanker
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Messaggio da diegoflanker » 17 set 2003, 11:18

io ho allenato dalla under 10 alla under13 una squadra con all\'interno 7 ragazzine molto brave anche più di molti maschi, quest\'anno però è il loro ultimo anno e poi dovranno fermarsi fino a quando non avranno l\'età per giocare da senior.
<BR>questo perchè sono troppo poche per fare una under 15 e le giocatrici senior non hanno voglia(tempo?) di seguirle e portarle con loro.
<BR>saluti diego

yeti
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 11:52

Scusa una domanda, Diego. Chi pratica il rugby al femminile dovrebbe avere motivazioni molto forti e una conoscenza dei problemi e dei sacrifici a cui bisogna sottoporsi la passione per questo sport (mi riferisco agli spostamenti, alle delusioni per la mancanza di sbocchi e di squadre, come diceva Bellucci). Ora, da un lato le praticanti non vorrebbero che lo sport si estinguesse, dall\'altro, stando a quello che dici, non mi sembra che si stia facendo molto da parte di chi avrebbe la possibilità di farlo. Non capisco perché le senior non abbiano voglia (o tempo?) di seguire le più giovani che sono poi in grado già a 15 é 16 anni di dare un loro contributo nella squadra. La domanda è questa: se non si comincia ad agire dove è possibile, dove cioè ci sono le premesse per concretizzare l\'intervento, come è possibile pensare di intervenire dove le premesse non ci sono? Sono un po\' perplesso dal comportamento delle tue/vostre senior. Posso capire il tempo, non capisco la mancanza di voglia. Spiegati meglio, se vuoi.
<BR>
<BR>G.
<BR>

yeti
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 11:57

Ho notato che ultimamente mi perdo accenti e preposizioni per strada. Scusate l\'orrore.
<BR>
<BR>G.

diegoflanker
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Messaggio da diegoflanker » 17 set 2003, 12:11

il fatto è che le senior di questa squadra hanno molta voglia di divertirsi e poca di impegnarsi, non sò le altre società.
<BR>per carità non fatemi fare delle polemiche: non è il caso.
<BR>saluti diego

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Bigio
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Messaggio da Bigio » 17 set 2003, 12:37

Ragazzi sarà un luogo comune, ma quello che manca è comunque la mentalità. In altri paesi, (Francia, Inghilterra per esempio) si gioca a rugby a scuola, come il calcio per carità. Da noi a scuola, se va bene, hai si e no una palestruccia che ci si gioca a pallavolo o a basket. In più i nostri professori di educazione fisica o le maestre non sono mai veramente state spinte a far praticare questo sport \"educativo\" ai ragazzi. Ancora una volta ci si basa sulla buona volontà di qualcuno per propagandare questo sport, senza mai una vera politica. Prima di sparami addosso preciso che sto parlando della mia esperienza in una piccola provincia come Viterbo; magari in altre parti d\'Italia dove è più forte la tradizione rugbista è diverso.
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 13:13

O.K. DiegoFlanker, niente polemiche. Però mi sfugge il concetto di divertimento che possono avere queste senior. Praticare uno sport non è come andare in clausura o nel club esclusivo per pochi. Soprattutto se è uno sport di squadra che fonda i suoi presupposti su quei valori che tutti, bene o male, conosciamo. Chi lo pratica dovrebbe trovare divertimento anche nel vedere che questo organismo cresce e si sviluppa. O meglio, comincierei a dividere \"divertimento\" e \"soddisfazione\". E farei così: organizzerei una bella riunione e chiederei a queste senior che cosa le tiene legate a questo sport. Se incominciano a tirare in ballo lo spirito di gruppo, l\'amicizia, la fratellanza, io farei entrare a questo punto queste fanciulline volenterose di 13 anni e io farei un bel discorsetto del tipo: \"care senior, visto che lo spirito di gruppo e di fratellanza vi spinge a praticare questo sport, vi presento le vostre sorelline minori, che fra qualche anno potrebbero unirsi a voi, se solo ci fosse qualcuno che se le caga per questi due o tre annetti, intanto che crescono. Visto che siamo una società piccola coi mezzi limitati, non è che qualcuna di voi si sente di concretizzare il suo spirito di gruppo e fratellanza prestandosi ad allenarsi insieme con queste povere fanciulle? Oppure ha qualche idea per risolvere il problema? Altrimenti dovremo dir loro che qui non c\'è posto per loro\". Saranno le senior a dire in faccia alle fanciulline \"scusate, dobbiamo divertirci\". Così sarà chiara la differenza tra il divertirsi (vincere una partita, ubriacarsi sotto i tavoli, fare una meta) ed essere soddisfatti (c\'è un gruppo, ci sono valori, ci sono i legami e gli affetti e io ci metto del mio perché l\'albero di questo gruppo non perda le foglie. Ho fatto il mio dovere e ho rispettato i valori e ci sono persone contente grazie a me e al mio impegno). La dirigenza, gli istruttori o chi altro, vi siete posti il problema di quale risposta dare alla semplice domanda che vi porgono queste personcine: \"e adesso come facciamo a continuare questa cosa che ci piace tanto?\".
<BR>Quando facevo atletica c\'era nel nostro team uno spirito di gruppo invidiabile per essere uno sport individuale. Non condividevamo l\'impegno agonistico, ma altri momenti che coinvolgevano i genitori, i parenti prossimi, l\'intero paese dove io praticavo. E uno dei momenti migliori era quando si organizzava la vacanza di una settimana tutti gli anni con i ragazzini (c\'erano anche amici degli amici, fratelli dei fratelli, accozzaglie assurde di gente, minchia, che tempi, ragazzi!!! C\'era un autista dell\'aziena dei trasporti che si divertì a tal punto con noi che si faceva dare il piano delle gite e degli spostamenti gara dal capo per farsi mettere lui come autista. E se non poteva prendeva ferie per accompagnarci. Fantastico!). Ma anche sul campo c\'era l\'attenzione per questi gruppi di giovinastri. Toccava a noi più grandi. Si scherzava con loro, si facevano cose mirate: per esempio, quando facevo le ripetute sugli 8 ostacoli ritmo gara, si mettevano due o tre ragazzini nella corsia a fianco e facevano 80 metri ciascuno, tipo staffetta, al massimo partendo 2 secondi prima di me: io dovevo cercare di raggiungerli ed ero stimolato ad andare oltre. E altre cose di questo genere dove noi grandi e i \"piccini\" lavoravano insieme. Piccole cose. Sarebbe bello poter raccontare tutto quello che è successo in quegli anni e come una piccola società di atletica è riuscita (e riesce ancora) a mobilitare un paese. Sono passati ormai 10 anni da quei tempi, nessuno di questi ragazzi è diventato un grande atleta, ma li incontro spesso, quando ritorno in quel paese, e mi dà soddisazione (non divertimento, soddisfazione) vedere che sono diventati tutti dei \"bravi\" ragazzi e ragazze, che si ricordano ancora di me (e di altri) e dei momenti trascorsi insieme, perché tanto era forte lo spirito di gruppo che noi grandi eravamo i loro eroi. Non c\'era Eminem o altro. C\'eravamo noi da imitare (tutti quelli che si sono messi l\'orecchino perché ce l\'avevo anch\'io per esempio. O che per correre si mettevano la fascietta perché ce l\'aveva quell\'altro. c4$$o, che storie!) La soddisfazione contiene automaticamente il divertimento, il divertimento però può esistere senza soddisazione. E allora dura poco e forse non lascia molte traccie.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>P.s. Faccio notare che ci sono stati degli anni in cui l\'atletica è arrivata a tesserare 60 ragazzini delle medie in un paese di circa 4000 abitanti! Alla faccia della FIDAL.

yeti
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 13:38

Scusate ancora una tirata poetica (lo faccio per Pelo che si è lamentato del livello dei messaggi sui forum, mea culpissima).
<BR>Molte persone (conoscenti e amici) mi \"invidiano\" la sicurezza, la lucidità e la mia consapevolezza. Ora, col tempo che passa, mi rendo conto che è stata una fortunata conquista: ho trovato negli ambiti in cui lavoravo (chiesa quando ero praticante, scuola quando ero a scuola, università quando andavo a donne all\'università, musica quando volevo diventare organista, sport quando sognavo di andare alle Olimpiadi) sempre qualcuno che posso dire è stato il modello. Mi sono reso conto con il tempo che qualcosa accomunava queste persone: mi hanno insegnato ad avere memoria e ricordi, il fatto semplicissimo che io mi posso ricordare queste persone e i momenti trascorsi con loro, e lo ricordo volentieri.
<BR>Quello che ho l\'ho sviluppato grazie a queste persone e al loro ricordo. Alcune di loro sono ancora presenti e continuiamo a crearci reciprocamente dei ricordi, saltuariamente, quando ci possiamo incontrare tra un fastidio e l\'altro. E il fatto dei nostri ricordi, del peso della nostra memoria, ci rende ogni giorno più saldi.
<BR>Si fa un gran parlare di educatori ed educazione. Vorrei spezzare una lancia a favore del lato \"poetico\" dell\'educazione. Crescere un ragazzo non è come tirare su una pianta. Ho il sentore (correggetemi se sbaglio) che uno dei compiti fondamentali degli educatori (o dei grandi, chiamiamoci così) sia proprio quello di lavorare per creare le condizioni in cui i rampolli possano com-partecipare e crearsi le loro valanghe di ricordi. Io vorrei essere un bel ricordo per più persone possibile. Costa fatica, ma da soddisfazione e molto, moltissimo sano divertimento.
<BR>Diegoflanker, tu hai individuato un problema. Il problema merita una soluzione perché queste personcine hanno una passione, alimentata dai loro ricordi: vogliono continuare domani perché si ricordano quanto ieri è stato bello (penso a quello che ha scritto Strong di sua figlia). La memoria e il ricordo sono il motore delle passioni. Sono la forza che noi diamo a questi marmocchi per le difficoltà di domani. Fa\' qualcosa, tanto per cominciare una bella polemica.
<BR>Scusate, ma ogni tanto mi si stappa il lavandino del patetismo.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>
<BR>

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Messaggio da Bigio » 17 set 2003, 13:39

Yeti..per favore sti messaggio lunghi...a quest\'ora....!!!
<BR>Comunque vale quel che dicevo prima. Non c\'è una reale politica di propaganda da parte della federazione; tutto è lasciato alla buona volontà...
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Messaggio da diegoflanker » 17 set 2003, 14:19

la parola chiave, yeti, è proprio \"presupposti\" che in questo caso mancano oppure sono diversi da quelli così ben illustrati da tè (ti invidio molto le qualità oratorie che dimostri) in quanto al resto io vedo un grande scollamento tra quel che è la società senior ed il minirugby: almeno in questo club.
<BR>saluti diego

yeti
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Messaggio da yeti » 17 set 2003, 14:22

Che peccato! Vedi che a volte la federazione non c\'entra? Ma visto che hai individuato il problema non c\'è proprio niente che pensi di poter fare, magari insieme a qualcuno?
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>
<BR>P.s. Bigio, vanno bene i messaggi così corti? (scherzo, lo sai che ti voglio bene!)

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Messaggio da diegoflanker » 17 set 2003, 14:24

si da quest\'anno non alleno più.

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