è come se ognuno avesse intinto i polpastrelli di essenze profumate, magia, miele e noci. in questi giorni ho letto, sulla stampa nel web, cose scritte benissimo, con un'attenzione ai particolari mai vista, un'esaltazione collettiva verso la bellezza del rugby. non era la solita tiritera da vittoria italiana. c'era una sorta di riconoscimento di un'elevazione, di una bellezza. sulla forza effettiva, un po' tutti, erano meno convinti, essendo convinti dal teorema dalle rondini, mai fidarsi delle prime. è bastata una goccia di bellezza per elevarci, per un lungo, lunghissimo attimo, dalla tristezza e dallo sconforto. risorti in trenta secondi infiniti.
eppure quella goccia di bellezza è caduta da un cielo coperto da nubi. un cielo grigio, dai contorni e dalle fattezza di entità negativa, come un albero che rilascia i suoi frutti solo quando sono già morti. una cupaggine ammorbante, i colori non si vedono, solo bianchi e neri, al massimo grigi e bianchi nella torbitudine.
per uno strano evento del destino, tutta quella cupaggine, quel nuvolame tossico, ad un certo punto ha sputato una goccia di pioggia. una singola lacrima che ha attraversato tutto il grigiore per arrivare dritta in un campo da rugby gallese. e quando questa goccia è cascata, veloce come una corrente d'aria all'inizio, per poi giungere al suolo lievemente, nell'apoteosi di una corsa mai finita al centro dei pali. estasi ed elevazione. una goccia di bellezza portata da una corrente d'aria.
Cronache annientamento e media di oggi- nel rugby
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Re: Cronache annientamento e media di oggi- nel rugby
una goccia celestiale! un commento divino.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni