U18 stagione 2022/23

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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crouchbindset
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da crouchbindset »

speartakle ha scritto: 20 feb 2023, 14:25
crouchbindset ha scritto: 20 feb 2023, 9:50 Si vero lo era eccome se lo era ma tenuto conto proprio di quello che dici la domanda da porsi al momento per me sarebbe: visti i comunque numeri ristretti era meglio continuare a lavorare con un collo di bottiglia stretto come accesso per i migliori, mantenendo quindi una "formazione d'eccellenza" per i piú forti ed in parallelo iniziare un lavoro per allargare la base cercando di allargare quel collo di bottiglia solo una volta che si fosse sensibilmente allargata la base da cui attingere?
Non stiamo forse mettendo il carro davanti ai buoi al momento, diluendo la "formazione di eccellenza" che si stava mettendo su e che era focalizzata sui migliori cercando di raccogliere piú ragazzi che peró non hanno in realtá le qualitá necessarie?
è esattamente quello che è successo e che sta succedendo. Abbiamo abbassato la qualità per allargare un pochino il bacino di selezione (che poi agli ASA o raduni che contano sempre quelli sono i numeri dei ragazzi) ritardando il lavoro che si faceva prima di un anno!

Nel CRV siamo passati dal 2019 a circa 40 squadre u18 a meno di 20 nel 2022.
E vogliamo allargare la base dei selezionati u18? fra poco convocano la qualunque altro che.
Si può ammettere che il momento e il modo per fare questa riforma, che ha sicuramente degli spetti positivi, è sbagliato o non aderente con la realtà o no?

Io sono d’accordo, secondo me si è fatto un passo sbagliato o neglio pissibilmente prematuro
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
speartakle
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da speartakle »

Viz14 ha scritto: 20 feb 2023, 13:42 C'è da dire che l'anno scorso i 2004 in u18 avevano giocato una bella partita contro la Francia per molti minuti in gioco con il punteggio, poi hanno vinto loro. Mi sembra strano che con un solo anno di differenza ci sia stato questo Grande downgrade
i 2004 sono l'ultimo anno che ha fatto il percorso normale delle accademie u18.
I 2005 non hanno fatto accedemia come era impostata prima (a parte quella di Roma e Milano) e soprattutto sono in ritardo di un anno su quel tipo di lavoro.
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Re: U18 stagione 2022/23

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crouchbindset ha scritto: 20 feb 2023, 14:33 Io sono d’accordo, secondo me si è fatto un passo sbagliato o neglio pissibilmente prematuro
si so che sei d'accordo su questo, la mia domanda è rivolta a Mr Ian, che parla di ego però almeno una ammissione la potrebbe anche fare.
Il progetto di Innocenti, o almeno gli intenti non sono sbagliati, ci sono cose interessanti.
Ma queste cose non è che me le invento oggi, dopo la partita della u18, che magari è veramente solo una partita andata male, è da quando ha presentato il suo progetto che evidenzio i problemi.
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da GrazieMunari »

speartakle ha scritto: 20 feb 2023, 14:31
GrazieMunari ha scritto: 20 feb 2023, 10:05 In realtà l'obiettivo di Innocenti era di allargare la formazione d'eccellenza, non di diminuirne la qualità per aumentare il numero di ragazzi beneficianti della cosa.
E' come se fosse un franchising, e i franchising non è che perdono di qualità quando aprono altre 10 sedi, il modus operandi e i prodotti sempre quelli sono
non sai di che parli.
ha ridotto e ritardato i poli di formazione di eccellenza, inserendo dei poli dove l'attività non è paragonabile alle accademie.
Si è fattivamente ridotta la formazione di eccellenza, allargando ad una formazione ibrida, fuori anche dal controllo centrale.
Poi si può discutere sulla rava e la fava dell'allargare il numero base dei praticanti ecc ma questo è.
L'obiettivo era quello di allargare senza scendere di livello: https://www.rugbymeet.com/it/news/fir/f ... saranno-10
Se poi si sia sceso non lo so, mica ci lavoro nei centri di formazione
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da GrazieMunari »

jpr williams ha scritto: 20 feb 2023, 13:10 Paragonare la formazione di atleti al franchising è una roba talmente priva di senso da non meritare neanche commenti...
Come se formare atleti e vendere magliette fosse la stessa cosa..
"Alla base del nuovo percorso un maggiore e più attivo coinvolgimento dei Club attraverso la nascita a partire dalla stagione 2022/23 di dieci poli di sviluppo U17/U18 - da identificarsi attraverso l’analisi di una serie di dati quali numero di tesserati, strutture logistiche, risorse umane, numero di Club partecipanti al singolo polo - dove i quadri tecnici di FIR opereranno attivamente per trasferire verso la base le competenze ed i processi operativi acquisiti nei quindici anni di operatività del progetto delle Accademie e dei Centri di Formazione"
https://www.rugbymeet.com/it/news/fir/f ... saranno-10

Se non ti piace la parola franchising scegli te quella che ti piace di più ma il concetto è quello :wink:
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da GrazieMunari »

Cmq avete passato anni a lamentarvi che l'alto livello era cosa per pochi, che tutti dovessero ricevere pari formazione di buon livello, che i tecnici di tutta Italia dovessero essere aggiornati e di livello sufficiente e, adesso che uno prova ad allargare la conoscenza, subito a dargli contro e a voler tornare indietro come i gamberi.

Vi meritate il "progetto statura", altrochè...
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Re: U18 stagione 2022/23

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GrazieMunari ha scritto: 20 feb 2023, 15:26 L'obiettivo era quello di allargare senza scendere di livello: https://www.rugbymeet.com/it/news/fir/f ... saranno-10
Se poi si sia sceso non lo so, mica ci lavoro nei centri di formazione
ah siamo alla lettura del comunicato, allora ho sbagliato io.
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da Mr Ian »

Faccio fatica a parlare di progetti o sistemi. Questi ragazzi, nei due anni dove dovevano spingere in palestra per iniziare a costruire il fisico, non lo hanno fatto. Erano a casa a fare poco o nulla. I migliori hanno continuato, gli altri hanno trovato una motivazione per mollare.
La cosa l ho vissuta sulla mia pelle e la vivo ancora.
Il discorso di concentrarsi sui migliori, credetemi é teoria.
Dei ragazzi visti sabato, quanti hanno impressionato almeno un po? A me é piaciuto Di Censi, il tallonatore entrato dalla panchina. Lo avevo già visto giocare alle Fiamme e mi era piaciuto. Per il resto i ragazzi sembravano degli under 16, e fisicamente sono ancora più vicini a quel livello che ad una 19.
Con il materiale a disposizione, anche se avessero fatto un anno di accademia, il risultato non sarebbe stato tanto diverso, forse il passivo meno pesante.
Poi c'è da dire che anche i francesi erano esagerati...ho visto la finale u18 della premiership , hanno vinto gli Irish, ma non c erano nei i fisici francesi, né tanto meno le competenze rugbistiche.
Quanto al discorso accademie, abbiamo visto che alla ripartenza se non ci fossero stati gli argentini, metà squadre si sarebbero ritirare, per non parlare della totale scomparsa di un campionato under 19.
Siamo messi male, questa é la verità è se un discorso si vuol fare, semmai é capire che ruolo deve avere oggi il nostro rugby..
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GrazieMunari ha scritto: 20 feb 2023, 15:38 Cmq avete passato anni a lamentarvi che l'alto livello era cosa per pochi, che tutti dovessero ricevere pari formazione di buon livello, che i tecnici di tutta Italia dovessero essere aggiornati e di livello sufficiente e, adesso che uno prova ad allargare la conoscenza, subito a dargli contro e a voler tornare indietro come i gamberi.

Vi meritate il "progetto statura", altrochè...
non sai di che parli 2.
più che altro provi a fare polemica a caso, quando invece le critiche sono ben circostanziate e precise su alcuni aspetti.
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da Garry »

Aspetto altre partite dei francesi per avere la misura della nostra prestazione, anche se mi pare che a novembre la nostra U18 aveva già fatto suonare il campanello d'allarme.

Da quello che scrivete, quindi, dobbiamo aspettarci fra un paio d'anni di rivedere gli azzurrini barcamenarsi un anno sì e uno no fra campionato mondiale U20 e Trophy?

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Re: U18 stagione 2022/23

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Garry ha scritto: 20 feb 2023, 15:57 Aspetto altre partite dei francesi per avere la misura della nostra prestazione, anche se mi pare che a novembre la nostra U18 aveva già fatto suonare il campanello d'allarme.

Da quello che scrivete, quindi, dobbiamo aspettarci fra un paio d'anni di rivedere gli azzurrini barcamenarsi un anno sì e uno no fra campionato mondiale U20 e Trophy?
non prevedo il futuro, ma come vado ripetendo da un po': le annate 2000-2005 sono le annate dove abbiamo fatto una raccolta di minurugby-u14 notevole, dal 2014-2015 a naso i numeri e le squadre di qualità sono calati, credo ci sia proprio un bacino di atleti minore.

Se lo uniamo al Covid e al calo drastico della competitività dei campionati di questi anni credo avremo difficoltà anche con le accademie u18 vecchio stile.
Quanto andremo in difficoltà sarà da vedere. Non mi sbilancerei più di così.
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Re: U18 stagione 2022/23

Messaggio da crouchbindset »

Mr Ian ha scritto: 20 feb 2023, 15:43 Faccio fatica a parlare di progetti o sistemi. Questi ragazzi, nei due anni dove dovevano spingere in palestra per iniziare a costruire il fisico, non lo hanno fatto. Erano a casa a fare poco o nulla. I migliori hanno continuato, gli altri hanno trovato una motivazione per mollare.
La cosa l ho vissuta sulla mia pelle e la vivo ancora.
Il discorso di concentrarsi sui migliori, credetemi é teoria.
Dei ragazzi visti sabato, quanti hanno impressionato almeno un po? A me é piaciuto Di Censi, il tallonatore entrato dalla panchina. Lo avevo già visto giocare alle Fiamme e mi era piaciuto. Per il resto i ragazzi sembravano degli under 16, e fisicamente sono ancora più vicini a quel livello che ad una 19.
Con il materiale a disposizione, anche se avessero fatto un anno di accademia, il risultato non sarebbe stato tanto diverso, forse il passivo meno pesante.
Poi c'è da dire che anche i francesi erano esagerati...ho visto la finale u18 della premiership , hanno vinto gli Irish, ma non c erano nei i fisici francesi, né tanto meno le competenze rugbistiche.
Quanto al discorso accademie, abbiamo visto che alla ripartenza se non ci fossero stati gli argentini, metà squadre si sarebbero ritirare, per non parlare della totale scomparsa di un campionato under 19.
Siamo messi male, questa é la verità è se un discorso si vuol fare, semmai é capire che ruolo deve avere oggi il nostro rugby..
Si ma il covid c'é stato anche altroeve non puó essere una scusa solo per noi, questo é un alibi e basta che non rispecchia il fatto che certe condizioni limtate di lavoro le hanno avute tutti. ci sono annate che non hanno giocato i tornei scolastici all'estero per via del covid ne piú ne meno dei problemi vissuti in Italia.
Cosa intendi é teoria concentraris sui  migliori? Credi che altrove non funzioni cosí? Credi che altrove tutti vengano esposti a livelli di formazione d'eccellenza? Non é cosí. 
 
Comunque mi sembra che non rispondi al vero punto della questione o non capisco la tua risposta ed allora ti chiedo scusa: il passaggio fatto non é forse stato prematuro? Non era forse meglio lavorare a livello di eccellenza come si faceva ed iniziare un lavoro diverso coi club per allargare la base ed il numero di atleti in generale a disposizione per poi eventualmente allargare la formazione d'eccellenza una volta che ci fossero stati i numeri adatti per farlo?
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
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Re: U18 stagione 2022/23

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Mr Ian ha scritto: 20 feb 2023, 15:43 Faccio fatica a parlare di progetti o sistemi. Questi ragazzi, nei due anni dove dovevano spingere in palestra per iniziare a costruire il fisico, non lo hanno fatto. Erano a casa a fare poco o nulla. I migliori hanno continuato, gli altri hanno trovato una motivazione per mollare.
La cosa l ho vissuta sulla mia pelle e la vivo ancora.
Il discorso di concentrarsi sui migliori, credetemi é teoria.
Dei ragazzi visti sabato, quanti hanno impressionato almeno un po? A me é piaciuto Di Censi, il tallonatore entrato dalla panchina. Lo avevo già visto giocare alle Fiamme e mi era piaciuto. Per il resto i ragazzi sembravano degli under 16, e fisicamente sono ancora più vicini a quel livello che ad una 19.
Con il materiale a disposizione, anche se avessero fatto un anno di accademia, il risultato non sarebbe stato tanto diverso, forse il passivo meno pesante.
Poi c'è da dire che anche i francesi erano esagerati...ho visto la finale u18 della premiership , hanno vinto gli Irish, ma non c erano nei i fisici francesi, né tanto meno le competenze rugbistiche.
Quanto al discorso accademie, abbiamo visto che alla ripartenza se non ci fossero stati gli argentini, metà squadre si sarebbero ritirare, per non parlare della totale scomparsa di un campionato under 19.
Siamo messi male, questa é la verità è se un discorso si vuol fare, semmai é capire che ruolo deve avere oggi il nostro rugby..
dai smettiamola di fare discorsi sui massimi sistemi. Basterebbe almeno riconoscere che le accademie u18 erano utili e anche il percorso di avvicinamento ad esse. Era il migliore possibile? No.
Avrebbero risolto i problemi? No. Ma almeno riconoscere che erano utili a tenere botta nel nostro contesto in cui il talento non è così diffuso e che soprattutto in questo momento avrebbero aiutato almeno i più talentuosi a formarsi come giocatori che possono intraprendere una carriera pro mi sembra il minimo.

Poi possiamo parlare dei problemi del nostro rugby, ma una cosa non esclude l'altra.
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Re: U18 stagione 2022/23

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GrazieMunari ha scritto: 20 feb 2023, 15:38 Cmq avete passato anni a lamentarvi che l'alto livello era cosa per pochi, che tutti dovessero ricevere pari formazione di buon livello, che i tecnici di tutta Italia dovessero essere aggiornati e di livello sufficiente e, adesso che uno prova ad allargare la conoscenza, subito a dargli contro e a voler tornare indietro come i gamberi.

Vi meritate il "progetto statura", altrochè...
Io, ma anche altri, abbiamo passato gli ultimi anni a dire che l'unica cosa che funzionava nel rugby italiano era proprio la formazione giovanile di alto livello, che ci ha permesso di schierare squadre competitive , non vincenti sempre ma competitive, negli ultimi 6N. Al limite, ci si lamentava che l'alto livello era per pochi ma solo per dire che l'offerta formativa della FIR doveva essere ampliata territorialmente, ovvero con più Accademie.
I motivi del cambiamento sono stati ben chiariti nei comunicati federali e bisogna certamente aspettare i prossimi due-tre anni per giudicarli, ma:
1 - perché cambiare radicalmente l'unica cosa che funzionava? Al limite la perfezioni, cerchi sistemi misti, ma perché cambiare radicalmente?;
2 - perché farlo nell'era post-covid, con tutti i problemi che ha comportato nei numeri dei praticanti?;
3 - perché non fare di tutto per trattenere Aboud coinvolgendolo nel nuovo programma? Non ditemi che voleva tornare in Irlanda, lui ha chiaramente detto che non era d'accordo con la riforma, ma forse anche perché non consultato;
4 - i tecnici italiani erano aggiornati con il vecchio sistema ed erano coinvolti a 360 gradi. Ora? Torniamo che ognuno fa da sé nel proprio orticello senza un vero confronto con gli altri? Sarebbe questo che allarga la conoscenza?
5 - che c@$ c'entra il progetto statura con il lavoro fatto negli ultimi anni? Ricordiamoci che abbiamo una nazionale con sempre meno naturalizzati ed equiparati solo perché dalle ultime under sono usciti i Garbisi, Cannone, Menoncello, Lamaro, Zuliani, Lucchesi, ecc, ecc.
speartakle
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Re: U18 stagione 2022/23

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supermax ha scritto: 20 feb 2023, 16:15 Io, ma anche altri, abbiamo passato gli ultimi anni a dire che l'unica cosa che funzionava nel rugby italiano era proprio la formazione giovanile di alto livello, che ci ha permesso di schierare squadre competitive , non vincenti sempre ma competitive, negli ultimi 6N. Al limite, ci si lamentava che l'alto livello era per pochi ma solo per dire che l'offerta formativa della FIR doveva essere ampliata territorialmente, ovvero con più Accademie.
mi preme chiarire un paio di cose:
1- la cosa positiva o comunque fondamentale del modello di formazione giovanile di alto livello che c'era non è stata "schierare squadre competitive al 6N", ma è stato formare degli atleti con standard che si avvicinano al livello professionistico internazionale. Questo permette agli atleti di maggior talento di riuscire ad esprimere le proprie caratteristiche e di affrontare la carriera pro con più strumenti, non solo fisici, ma soprattutto metodologici e mentali. Sanno cosa è richiesto, quello che serve.
2- il sistema non è stato completamente rivoluzionato, sono rimaste infatti due accademie u19. Il problema è che appunto sono state ritardate di un anno e la terza, quella veneta è rimasta solo nell'area di Treviso, privata.
3- Le due accademie legate alle franchigie sono positive, rispetto alla sola Accademia u20, solo se nel frattempo i giocatori possono giocare nei club di top10 e non venire parcheggiati.
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