Argentini...

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

sanzen
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Messaggio da sanzen » 14 ott 2004, 20:13

I giocatori argentini sono dovunque nei vari campionati in Europa, vista la cattiva situazione economica della loro patria fanno il viaggio inverso che i loro nonni fecero. Alcuni di loro avendo parenti italiani hanno il doppio passaporto e pertanto sono considerati Italiani a tutti gli effetti. Negli ultimi anni ne sono arrivati molti e tra loro alcuni di classe superiore, non dimentichiamoci che il rugby argentino a tradizioni antiche e molto solide e soprattutto una scuola prolifica di talenti. La nazionale italiana è stata innervata con giocatori che non è facile dimenticare e anche gli asutraliani a corto sempre di piloni hanno naturalizzato Rodriguez e Noriega. Parliamo adesso della qualità: molti giocatori argentini hanno una preparazione nei fondamentali e nelle caratteristiche del loro ruolo estremamente ben sviluppata e quasi sempre sono adeguati alla serie in cui giocano. Il loro impiego massiccio per ottenere risultati immediati è il madornale sbaglio di società italiane che non vogliono aspettare la crescita dei prodotti del vivaio, fondamentali per la vita di ogni società rugbystica. Questa in sintesi la mia opinione. Voglio far notare, qualcuno sembra dimenticarsene, il grande impegno e la massima dedizione alla maglia nazionale di quei giocatori argentini, che hanno giocato per l?italia.

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Willimoski
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Messaggio da Willimoski » 15 ott 2004, 6:19

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-10-2004 alle ore 14:56, frascati wrote:
<BR>Il giocatore straniero, in una società, porta nuove esperienze, spesso buon livello tecnico ed aiuta il gruppo a guardare verso il sociale con più rispetto. Difficilmente una società \'\'acquista\'\' uno straniero in un ruolo dove è coperta da un giocatore del vivaio.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>A frasca\' ma dove vivi ?
<BR>
<BR>Mi sembra che del vivaio non gliene freghi na mazza a nessuno: perchè spendere soldi, fatica e tempo coi ragazzini: basta due telefonate a Cordoba e Buenos Aire, guardare due cassette e scegleirsi un giocatore argentino con trisnonno de frosinone o di Cuneo e il gioco e fatto !
Advance Australian Fair !

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jaco
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Messaggio da jaco » 15 ott 2004, 7:44

A San Donà, serie A, squadra tutta italiana e quasi tutta \"fatta in casa\".
<BR>Tutte le giovanili fino allU19 che gioca nel campionato di eccellenza e domenica avrà lo scontro al vertice con Treviso (Treviso 1° San Donà 2°), U13 (mi pare) vincitrice del \"Topolino\", oltre 300 ore annue di propaganda presso le scuole cittadine, alcuni sandonatesi sparsi per le squadre di super10 (tra cui il nazionale U21 Coletti a Parma)...
<BR>
<BR>Per Mirano la cosa è analoga... in serie A c\'è una \"sana\" controtendenza, pare... anche se questo costa fatica e risultati immediati: è un investimento per il futuro che alcune società hanno capito vale la pena di fare.
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!

frascati
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Messaggio da frascati » 15 ott 2004, 7:53

Willi, non sono so in quale ambiente rugbystico sei cresciuto, io vivo a Frascati e parlando della mia esperienza personale ed essendo cresciuto rugbysticamente in una piccola società che ha sempre investito nel settore propaganda, 150 iscritti + 1sq + femminile + old, affermo che l\'inserimento di stranieri può portare al gruppo, nuove esperienze tecniche e di vita senza nulla togliere all\'impegno verso i giovani. Sicuramente non vedo negli stranieri il problema principale dei ns. vivai

AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia » 15 ott 2004, 8:44

Nella mia città la presenza di rugbisti italoargentini (ben otto, l\'anno scorso) ha prodotto due effetti radicalmente opposti: da un lato si è fortemente ridotto lo spazio in squadra per i ragazzi locali (e quindi la possibilità di giocare, visto che qui esiste una sola formazione senior), dall\'altro si è registrato un sensibile incremento della diffusione del rugby nelle fasce giovanili grazie all\'opera di proselitismo condotta nelle scuole da questi ottimi ragazzi sudamericani, che hanno più tempo e forse più entusiasmo da spendere dei loro colleghi reggiani.
<BR>Non amo vedere squadre di club zeppe di stranieri (comprendo in questa definizione anche oriundi, naturalizzati etc.) e sono assolutamente contrario alla loro presenza in nazionale (l\'ho già detto in altre discussioni), ma devo ammettere che nella stima generale del fenomeno occorre soppesare anche il considerevole apporto tecnico ed umano che questi migranti hanno prodotto.

Dawnlight
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Messaggio da Dawnlight » 15 ott 2004, 9:32

Parlando di sangue...quasi tutti gli argentini hanno una parte di sangue italiano...e non credo sia giusto \"discriminarli\" per essere \"nati\" in un paese che non fosse l\'Italia...e io sinceramente li vedo bene anche in nazionale, compresi gli equiparati, anche perchè molti sono creciuti, rugbisticamente parlando, in Italia, hanno adottato uno stile di gioco all\'italiana (se mai ce n\'è stato uno...) e soprattutto uno stile di vita all\'italiana...suvvia smettiamola di fare gli xenofobi! Ormai parlare di nazionalismi e roba varia è fiato sprecato, le frontiere si stanno aprendo e spero anche la mentalità della gente, in questo caso soprattutto italiani...
<BR>Il fatto che i vivai si sentano \"minacciati\" dall\'\"invasione\" argentina mi sembra fuori luogo, non si può fare un\'intera squadra di argentini e se i ragazzi italiani hanno davvero voglia di giocare ai massimi livelli basta che si diano da fare...o si meritano un posto in squadra solo perchè italiani nati in Italia da genitori italiani?

Blanc
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Messaggio da Blanc » 15 ott 2004, 10:09

Io amo questo sport da tantissimi anni, ho 49 anni e ho praticato il rugby dal 1968 al 1992, ho giocato in seriA e B, non vorrei essere patetico o vecchio, ma gli stranieri che arrivavano anni fa erano pochi e alcuni ottimi altri mezze calzette, da meta\' anni 90, vi è stata un inversione di tendenza molti stranieri con percentuale di argentini (oriundi e non) in tutti i campionati dalla Eccellenza alla serie C. I vivai stavano scomparendo, ho notato che da un paio di anni la Federazione ha imposto tutte le società, di fare i campionati giovenili, previa penalità in campionato.
<BR>Pero\' ancora noto che nei vari campionati furoreggia lo straniero.
<BR>Alcune squadre si serie B sono imbottite di oriundi ed il loro livello tecnico è molto basso.

AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia » 15 ott 2004, 10:17

Naturalmente non si tratta di discriminazione o scarsa tolleranza, Dawnlight. L\'arrivo di così tanti giocatori stranieri (in particolare, ma questo è ininfluente, argentini) potrà creare a lungo termine qualche effetto negativo (oltre a quelli positivi che ho sottolineato prima). Le piccole società vivono sulla tradizione familiare (il tramandare passione e maglia di padre in figlio) e tolgiere sbocchi agonistici ai ragazzi locali rischia di spezzare questo continuum familiare senza crearne uno nuovo, visto che -come naturale- la maggior parte dei giocatori stranieri torna a casa al termine della carriera agonistica.
<BR>Per usare un parallelo blasfemo possiamo paragonare i nostri club ai piccoli coltivatori africani ed i giocatori argentini ai semi OGM; continunando a comprarli da fuori senza possibilità di farli riprodurre rischiamo di cadere in un circolo vizioso.

Peruperu
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Messaggio da Peruperu » 15 ott 2004, 11:38

Questo è un campionato italiano? SI
<BR>
<BR>Per me inserire un argentino (rumeno, new zeland.... ect) che in squadra aiuta va anche bene, che insegni trucchi, tecniche e quant\'altro ma 1 max 2, mi sono proprio stufata di vedere la mia squadra che gioca contro la \"legione straniera\" dove in campo si parla argentino. Se su 15 giocatori 7 sono naturalizzati italiani, 2 sono stranieri gli altri 6 italiani, ma che squadra italiana è?
<BR>
<BR>Ho sempre sostenuto che ci sono giocatori ITALIANI che vengono scartati per far posto ad altri NON ITALIANI ed io non ci stò!
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<BR>
<BR>
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!

conchiglione
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Messaggio da conchiglione » 15 ott 2004, 12:40

il problema degli argentini esiste da parecchio tempo ed ha ragione blanc dicendo che almeno una volta quelli che arrivavano in italia erano al 99% dei fenomeni.i motivi di tutto ciò erano (ed in parte è)che per anni il rugby in italia è stato poco più di uno sport di nicchia e per poter alzare il livello tecnico serviva \"qualcuno\" che ti permettesse di fare un salto qualitativo .purtroppo ,vuoi per mancanza di soldi,vuoi per lo scarso livello tecnico erano pochi i giocatori europei e non che accettavano di venire a giocare in italia !! gli argentini \"costavano \"poco,spesso avevano il doppio passaporto( almeno al nord negli anni cinquanta quasi tutti avevano un parente che se ne era andato in argentina a rifarsi una vita )...insomma era la situazione ideale per poter attingere giocatori...e si sceglievano i migliori !!! questo legame si è consolidato con gli anni al punto da creare un canale \"preferenziale con l\'argentina per cui tesserane uno o più non è mai un problema ...ma è questo il problema vero !!concordo con la necessità di avere giocatori stranieri,soprattutto dove non si ha un vivaio o finanze adatte ma permettere che nella stessa squadra giochi il 60-70% di oriundi\\naturalizzati\\equiparati mi sembra un pò eccessivo....NON si tratta di xenofobia o razzismo cara dawnlight ,lasciamo queste cose ad altri, si tratta di un trend ormai consolidato che difficilmente cambierà.
<BR>vi faccio un piccolo esempio vissuto in prima persona :quest\'anno ho avuto la quasi più grossa botta di c... della mia vita,un giocatore,neozelandese di 21 anni,viene in italia a studiare ,nella mia città chiede se può giocare con noi e io naturalmente gli rispondo di sì....gli faccio \" ma come giochi ?\" e lui mi risponde..\" mah in un campionato regionale,l\' NPC , hai presente ?\".......per fortuna che abito vicino all\'ospedale se no ora non ero qui !!!
<BR>bè ragazzi questo mi viene in italia,gratis ,è un fenomeno e...non posso farlo giocare !!! o viene col contratto,peccato che in b i pro siano negati, o viene come studente o per lavoro (non come giocatore) ma gioca solo se è fermo da almeno 3 anni .....!!!???...e a domanda diretta in federaz mia hanno risposto che se non fanno così si riempie di stranieri che vengono con la scusa dello studio.......passi il comunitario,passi il naturalizzato....ma gli argentini???...boh,credo solo che un pò di ordine nei regolamenti non ci starebbe male,o tutti o nessuno e se tutti allora davvero tutti !!
<BR>p.s. anche se era una ciofeca lo facevo giocare lo stesso
<BR>p.s. 2 ma perchè abbiamo allenatori della nazionale solo stranieri ??? mah...nemmeno comunitari...

Blanc
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Messaggio da Blanc » 15 ott 2004, 14:13

Caro Conchiglione, non mi meraviglio per la tua esperienza vissuta di atleti che arrivano in italia non per giocare ma per studiare, o lavorare ne ho conosciuti anche io, anni fa giocavo in serie A con il R. C., e si presento\' al campo di allenamento un giovanottone di 24 anni che voleva provare a giocare con noi, dai fondamentali in riscaldamento gia\' dimostrava una ottima base, alla domanda da dove veniva la risposta è stata vengo dal Sud Africa e sono in Italia in cerca di lavoro.
<BR>Per farla breve il giovanottone era Kaki Fereira seconda linea degli Springbooc, era andato via per motivi politici dalla sua terra perchè contro il regime razzista. Con noi vi erano, due suoi compatrioti che quando lo anno visto sono rimasti molto freddi nei suoi confronti, fu tesserato sotto falso nome e in breve, la mia squadra si salvo.

conchiglione
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Messaggio da conchiglione » 15 ott 2004, 14:46

...hai centrato il problema,lo stesso potevo fare io, dare nome falso o certificato falso attestante la non pratica...però......così sarei tornato indietro ...mah alla fine se tutto funziona così è perchè fa comodo
<BR>

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