nazionale tutta italiana o zeppa di stranieri?
Moderatore: Emy77
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Quello di Schumacher è un discorso diverso, in F1 non esistono le nazionali visto che le macchine e i piloti sono spesso \"multinazionali\".
<BR>Comunque ecco un esempio di quello che NON sono i nostri giocatori della nazionale.
<BR>Sanno parlare perfino il dialetto...pasta non ne parliamo...vivere vabbè...Dellapè, Persico, i fratelli Bergamasco, Stoica etc vivono in Francia...ma non oserei mai mettere in dubbio il loro attaccamento alla maglia (vedi Mauro, dopo alcune convocazioni mancate è tornato senza fare i capricci come certuni...vedi Stoica etc.)
<BR>Comunque ecco un esempio di quello che NON sono i nostri giocatori della nazionale.
<BR>Sanno parlare perfino il dialetto...pasta non ne parliamo...vivere vabbè...Dellapè, Persico, i fratelli Bergamasco, Stoica etc vivono in Francia...ma non oserei mai mettere in dubbio il loro attaccamento alla maglia (vedi Mauro, dopo alcune convocazioni mancate è tornato senza fare i capricci come certuni...vedi Stoica etc.)
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<BR> 02-01-2005 alle ore 16:38, pipinide wrote:
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<BR>va bene gli stranieri, basta almeno che vivino l\'italia, parlino l\'italiano e mangino la pasta!
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>pipinide, sei equiparato? \"va bene gli stranieri\" \"vivino l\'italia\"? ti dobbiamo considerare Italiano o meno?
<BR>con simpatia, Billi
<BR> 02-01-2005 alle ore 16:38, pipinide wrote:
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<BR>va bene gli stranieri, basta almeno che vivino l\'italia, parlino l\'italiano e mangino la pasta!
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<BR>pipinide, sei equiparato? \"va bene gli stranieri\" \"vivino l\'italia\"? ti dobbiamo considerare Italiano o meno?

<BR>con simpatia, Billi
Segui ovunque i Cariparmi azzurri!!! - Ich bin ein Orqueriaren
Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)
Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
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Beh....anno nuovo vita nuova? Non si direbbe proprio!!!
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<BR>Bravo Yeti sei un mito.... solo un po\' troppo intelligente per me.
<BR>
<BR>Buon Anno a tutti
<BR>
<BR>Rino
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<BR>PS Per Sergio parisse Jr. \"Mi dispiace Sergio tu non dai il cuore per l\'Italia!!! Altrimenti non avresti i capelli biondi!!!! (che c\'entra? e che ne so? ) ahahaha
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<BR>Bravo Yeti sei un mito.... solo un po\' troppo intelligente per me.
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<BR>Buon Anno a tutti
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<BR>Rino
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<BR>PS Per Sergio parisse Jr. \"Mi dispiace Sergio tu non dai il cuore per l\'Italia!!! Altrimenti non avresti i capelli biondi!!!! (che c\'entra? e che ne so? ) ahahaha
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 03-11-2004 alle ore 12:00, AquilanteDaNorcia wrote:
<BR>Secondo me dimenticate che le competizioni rugbistiche più importanti sono tali perché riservate a squadre nazionali; la loro bellezza e la loro fama derivano da quello stesso concetto di \'nazionalità\' che sembrate considerare estremamente relativo. Penso sia una specie di paradosso: trovate ingiusto porre rigidi criteri di ammissione a squadre che amate più delle altre proprio perché fondate su quei criteri.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Sottoscrivo in pieno, sarà perchè entrambi viviamo nella città del tricolore con conseguente attaccamento morboso alla bandiera.
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<BR> 03-11-2004 alle ore 12:00, AquilanteDaNorcia wrote:
<BR>Secondo me dimenticate che le competizioni rugbistiche più importanti sono tali perché riservate a squadre nazionali; la loro bellezza e la loro fama derivano da quello stesso concetto di \'nazionalità\' che sembrate considerare estremamente relativo. Penso sia una specie di paradosso: trovate ingiusto porre rigidi criteri di ammissione a squadre che amate più delle altre proprio perché fondate su quei criteri.
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<BR>Sottoscrivo in pieno, sarà perchè entrambi viviamo nella città del tricolore con conseguente attaccamento morboso alla bandiera.
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- doublegauss
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Volevo inserire nel dibattito una piccola considerazione. Premesso che la mia opinione coincide pienamente con quella di yeti (al quale faccio i complimenti per averla così bene espressa), mi sembra che la discussione stia prendendo una piega un po\' insensata, e anche un tantino offensiva.
<BR>
<BR>Mi spiego: insensata perché definire l\'\"italianità\" di una persona è impossibile, e l\'unico criterio minimamente logico e coerente a me sembra quello di dire che è italiano chi si sente tale, a prescindere da dove è nato, da quanti chili di fettuccine ha mangiato in vita sua o dalla lingua in cui impreca se gli casca qualcosa di pesante su un piede; e faccio notare che ci si può sentire italiano e al tempo stesso inglese, neozelandese, argentino o che so io. Ma questo l\'hanno già detto yeti ed altri.
<BR>
<BR>Il lato offensivo io lo vedo nel fatto che persone (come Griffen, ma potrei dire anche Phillips o altri, JK perché no) che hanno dimostrato nei fatti il loro attaccamento alla nazionale e che hanno dato tanto alla nazionale stessa vedono periodicamente la loro legittimità messa in dubbio perché non hanno, secondo qualcuno, il patentino di italiano doc. Invece di dir loro grazie.
<BR>
<BR>Mah.
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<BR>Mi spiego: insensata perché definire l\'\"italianità\" di una persona è impossibile, e l\'unico criterio minimamente logico e coerente a me sembra quello di dire che è italiano chi si sente tale, a prescindere da dove è nato, da quanti chili di fettuccine ha mangiato in vita sua o dalla lingua in cui impreca se gli casca qualcosa di pesante su un piede; e faccio notare che ci si può sentire italiano e al tempo stesso inglese, neozelandese, argentino o che so io. Ma questo l\'hanno già detto yeti ed altri.
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<BR>Il lato offensivo io lo vedo nel fatto che persone (come Griffen, ma potrei dire anche Phillips o altri, JK perché no) che hanno dimostrato nei fatti il loro attaccamento alla nazionale e che hanno dato tanto alla nazionale stessa vedono periodicamente la loro legittimità messa in dubbio perché non hanno, secondo qualcuno, il patentino di italiano doc. Invece di dir loro grazie.
<BR>
<BR>Mah.
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Va tutto bene il discorso sul senso d\'appartenenza, l\'amore per la maglia ecc. Ma metti 15 equiparati che amano alla follia l\'italia e gli italiani, che cosa ha fatto il rugby italiano per esserseli meritati?
<BR>Mi pare che il vero problema sia un altro.
<BR>Se in Italia non ci sono abbastanza giocatori di livello per fare una nazionale forte e bisogna ricorrere agli equiparati bisognerà pur scegliere tra nazionali autarchiche ma modeste e nazionali più forti ma che in realtà non parlano del rugby italiano.
<BR>Buttarla sul nazionalismo mi pare poco significativo, mi chiederei piuttosto se l\'uso degli equiparati per far crescere la conoscenza e la pratica del rugby siano più un investimento o una condanna. In un paese che, salvo qualche enclave, il rugby non ce l\'ha nel sangue, l\'amore per questo sport può nascere anche dal vederlo vincente (poco poetico ma realistico). Poi però che si faccia (e si rompa) le ossa.
<BR>Quando invece il livello c\'è, ma ce ne mancano di praticanti ancora, vedo l\'uso degli equiparati come una paraculata per vincere comprando giocatori. Ma a vincere così sono buoni (quasi) tutti.
<BR>Mi pare che il vero problema sia un altro.
<BR>Se in Italia non ci sono abbastanza giocatori di livello per fare una nazionale forte e bisogna ricorrere agli equiparati bisognerà pur scegliere tra nazionali autarchiche ma modeste e nazionali più forti ma che in realtà non parlano del rugby italiano.
<BR>Buttarla sul nazionalismo mi pare poco significativo, mi chiederei piuttosto se l\'uso degli equiparati per far crescere la conoscenza e la pratica del rugby siano più un investimento o una condanna. In un paese che, salvo qualche enclave, il rugby non ce l\'ha nel sangue, l\'amore per questo sport può nascere anche dal vederlo vincente (poco poetico ma realistico). Poi però che si faccia (e si rompa) le ossa.
<BR>Quando invece il livello c\'è, ma ce ne mancano di praticanti ancora, vedo l\'uso degli equiparati come una paraculata per vincere comprando giocatori. Ma a vincere così sono buoni (quasi) tutti.
RWC 2019: 15° (1° WAL, 1° USA )
Nostradamus 2017: 27° (1° ENG)
Nostradamus 2015: 11° (2° SCO)
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Nostradamus 2011: 24° (2° WAL)
Nostradamus 2010: 14° (2° ITA)
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scusate ma se uno straniero vive in italia e gioca con i colori azzurri si sente veramente italiano? la mia risposta e\' NO! rispetta l\'italia, i colori della maglia che indossa canta l\'inno nazionale ma a mio parere sentira\' sempre piu\' affetto per la propria patria.
<BR>
<BR>lo chiedo a voi che vivete come me all\'estero. Io canto l\'inno neo zelandese versione maori ed inglese, danzo perfettamente l\'haka, vivo solo con i kiwi, i miei figli avranno cognome inglese, ho la residenza e tra un po\' il passaporto neozelandese, bevo birra dalle 4 del pomeriggio, seguo dal vivo il rugby, il cricket e il netball, comprero\' casa e sono felice di vivere in nuova zelanda.
<BR>
<BR>Fa tutto cio\' di me una kiwi??? NOOOO perche nelle mie vene scorre sangue romano ed italiano, perche\' quando sento cantare l\'inno di mameli in terra straniera ho i brividi addosso, perche se vedo immagini della mia roma posso anche piangere, perche\' anche se un giorno lavorero\' per gli all blacks e la NZ union nessuno mi fermera\' dal tifare la mia italia.
<BR>
<BR>La mia distinzione e\' tra professionalismo e cuore.
<BR>il giocatore straniero gioca per l\'italia oggi e se potesse giocherebbe per la francia domani. il giocatore italiano gioca per quell\'azzurro che e\' tutto nostro, per quel tricolore che ci appartiene e per quella maglia che onora lui e noi tutti insieme.
<BR>
<BR>Non sono contraria agli stranieri che giocano nella nostra nazionale, ma non credo e mai credero\' alle parole \"alla fine se parlano italiano e bevono vino rosso e mangiano pasta e cantano l\'inno va bene\". Pura utopia.
<BR>
<BR>JONAH LOMU ha scelto di rimanere perche\' sapeva che diventare l\'icona della squadra di rugby piu\' conosciuta al mondo l\'avrebbe proiettato nell\'olimpo della legenda. e il mito ha piu\' carati dei soldi europei.
<BR>
<BR>lo chiedo a voi che vivete come me all\'estero. Io canto l\'inno neo zelandese versione maori ed inglese, danzo perfettamente l\'haka, vivo solo con i kiwi, i miei figli avranno cognome inglese, ho la residenza e tra un po\' il passaporto neozelandese, bevo birra dalle 4 del pomeriggio, seguo dal vivo il rugby, il cricket e il netball, comprero\' casa e sono felice di vivere in nuova zelanda.
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<BR>Fa tutto cio\' di me una kiwi??? NOOOO perche nelle mie vene scorre sangue romano ed italiano, perche\' quando sento cantare l\'inno di mameli in terra straniera ho i brividi addosso, perche se vedo immagini della mia roma posso anche piangere, perche\' anche se un giorno lavorero\' per gli all blacks e la NZ union nessuno mi fermera\' dal tifare la mia italia.
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<BR>La mia distinzione e\' tra professionalismo e cuore.
<BR>il giocatore straniero gioca per l\'italia oggi e se potesse giocherebbe per la francia domani. il giocatore italiano gioca per quell\'azzurro che e\' tutto nostro, per quel tricolore che ci appartiene e per quella maglia che onora lui e noi tutti insieme.
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<BR>Non sono contraria agli stranieri che giocano nella nostra nazionale, ma non credo e mai credero\' alle parole \"alla fine se parlano italiano e bevono vino rosso e mangiano pasta e cantano l\'inno va bene\". Pura utopia.
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<BR>JONAH LOMU ha scelto di rimanere perche\' sapeva che diventare l\'icona della squadra di rugby piu\' conosciuta al mondo l\'avrebbe proiettato nell\'olimpo della legenda. e il mito ha piu\' carati dei soldi europei.
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The All Blacks Motto: "Subdue & Penetrate"
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<BR> 05-01-2005 alle ore 04:35, Pukana wrote:
<BR>scusate ma se uno straniero vive in italia e gioca con i colori azzurri si sente veramente italiano? la mia risposta e\' NO! rispetta l\'italia, i colori della maglia che indossa canta l\'inno nazionale ma a mio parere sentira\' sempre piu\' affetto per la propria patria.
<BR>...
<BR>Non sono contraria agli stranieri che giocano nella nostra nazionale, ma non credo e mai credero\' alle parole \"alla fine se parlano italiano e bevono vino rosso e mangiano pasta e cantano l\'inno va bene\". Pura utopia.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Forse per te non è così, ma non puoi sapere cosa provano gli \"stranieri\" che giocano nella nostra nazionale.
<BR>Ognuno è diverso e prova sentimenti diversi.
<BR>Ad esempio: se io mi trasferissi in America o in Africa o al Polo Nord, non sentirei la minima mancanza dell\'Italia!
<BR>Semmai sentirei solo la mancanza degli amici e della famiglia, ma non del mio Paese.
<BR>Se equiparati e stranieri hanno trovato qui amici, famiglia e lavoro, chi ti dice che non si siano affezionati veramente all’Italia e non si sentano un po’ italiani?
<BR>Il legame con un Paese non ti viene solo dal fatto che ci sei nato e vissuto.
<BR>Almeno questo è il mio modo di vedere, che come vedi è diverso dal tuo e ti dovrebbe far capire che non puoi sapere cosa provano gli altri.
<BR>MT
<BR>
<BR>p.s.: certo che è anche difficile per questi poverini sentirsi italiani se noi continuiamo a rimarcare che non lo sono e dimostriamo chiaramente di non volerli accettare come tali.
<BR> 05-01-2005 alle ore 04:35, Pukana wrote:
<BR>scusate ma se uno straniero vive in italia e gioca con i colori azzurri si sente veramente italiano? la mia risposta e\' NO! rispetta l\'italia, i colori della maglia che indossa canta l\'inno nazionale ma a mio parere sentira\' sempre piu\' affetto per la propria patria.
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<BR>Non sono contraria agli stranieri che giocano nella nostra nazionale, ma non credo e mai credero\' alle parole \"alla fine se parlano italiano e bevono vino rosso e mangiano pasta e cantano l\'inno va bene\". Pura utopia.
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<BR>Forse per te non è così, ma non puoi sapere cosa provano gli \"stranieri\" che giocano nella nostra nazionale.
<BR>Ognuno è diverso e prova sentimenti diversi.
<BR>Ad esempio: se io mi trasferissi in America o in Africa o al Polo Nord, non sentirei la minima mancanza dell\'Italia!
<BR>Semmai sentirei solo la mancanza degli amici e della famiglia, ma non del mio Paese.
<BR>Se equiparati e stranieri hanno trovato qui amici, famiglia e lavoro, chi ti dice che non si siano affezionati veramente all’Italia e non si sentano un po’ italiani?
<BR>Il legame con un Paese non ti viene solo dal fatto che ci sei nato e vissuto.
<BR>Almeno questo è il mio modo di vedere, che come vedi è diverso dal tuo e ti dovrebbe far capire che non puoi sapere cosa provano gli altri.
<BR>MT
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<BR>p.s.: certo che è anche difficile per questi poverini sentirsi italiani se noi continuiamo a rimarcare che non lo sono e dimostriamo chiaramente di non volerli accettare come tali.
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- Iscritto il: 13 ott 2003, 0:00
Ribadisco il mio concetto gia\' espresso in passato in merito alla partecipazione di un giocatore in una squadra o nazionale di rugby: per me non e\' importante il passaporto, il colore della pelle, la lingua parlata oppure il luogo di nascita, il colore dei capelli della madre oppure il numero dispari o pari del DNA (alcuni esempi, ma se volete si puo\' continuare all\'infinito).
<BR>
<BR>Per me importante e\' se un giocatore si sente legato alla squadra / nazionale e si impegna per essa: se si impegna e merita un posto tra i 15 titolari, allora lo considererei appartenente alla squadra.
<BR>Se non si impegna, oppure non ha capacita\' pari o superiori ad altri piu\' talentuosi, allora meglio lasciare il posto ad altri.
<BR>
<BR>Insomma, i giocatori di rugy sono tutti uguali nel mondo, non esistono distinzioni tra le persone.
<BR>
<BR>Miky
<BR>
<BR>
<BR>Per me importante e\' se un giocatore si sente legato alla squadra / nazionale e si impegna per essa: se si impegna e merita un posto tra i 15 titolari, allora lo considererei appartenente alla squadra.
<BR>Se non si impegna, oppure non ha capacita\' pari o superiori ad altri piu\' talentuosi, allora meglio lasciare il posto ad altri.
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<BR>Insomma, i giocatori di rugy sono tutti uguali nel mondo, non esistono distinzioni tra le persone.
<BR>
<BR>Miky
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- Iscritto il: 28 mar 2004, 0:00
Il quesito è legittimo non tanto per una questione di moralità, italianità ecc ecc, peraltro un bel dibattito ricco di spunti interessanti. Mi pare che a partire da Coste e per finire con Kirwan, tutti gli ultimi CT hanno detto, e Kirwan lo ha sottolineato in almeno due conferenze stampa, che: \"Sul piano individuale i giocatori italiani non sono inferiori a quelli stranieri\". I casi sono due: o i CT ci prendono in giro oppure questa è una balla. Perchè delle due l\'una. Se è vero, non si capisce perchè non lavorare con una maggioranza di italiani per arrivare a colmare il gap a livello di mentalità, squadra, approccio al gioco, ecc. Prendiamo il caso Bergamasco. Kirwan dice: è il miglior italiano all\'ala. E mette stranieri o equiparati in terza linea. Poi cambia e mette Bergamasco in terza linea (intanto però l\'ha sottoutilizzato in Rwc) e Robertson all\'ala. Coperta corta?
<BR>Oltre ai bei discorsi sfatti finora, vanno messe altre questioni sul tappeto. La prima, di natura tecnica. Io credo che dopo svariati anni di tentativi sia ora di approdare ad una via italiana al rugby di alto livello. Se si percorrerà questa strada saranno giocatori di scuola italiana ad interpretarla meglio di chiunque altro. Parlando di scuola italiana può anche voler dire che uno straniero che viene da noi abbastanza giovane e gioca stabilmente in italia per anni, anche se non parla italiano, può aver assimilato molto bene una certa italianità del giocare (mi riferisco soprattutto alla fantasia e alla capacità di scegliere soluzioni imprevedibili): può essere considerato di scuola italiana. Il secondo aspetto è mediatico, come bene aveva espresso uno dei primi post sull\'argomento. Difficile che spettatori neofiti si possano appassionare se una formazione nazionale è fatta da Wakarua, Robertson. Giorgadze. C\'è poco da fare, servono nomi italiani, beniamini italiani. Ricordate il fiume di giovani tifosi che ha letteralmente soffocato Bergamasco dopo l\'umiliante sconfitta con gli AllBlacks? Capire questa realtà delle cose è fondamentale al di là della italianità o meno della nazionale.
<BR>Oltre ai bei discorsi sfatti finora, vanno messe altre questioni sul tappeto. La prima, di natura tecnica. Io credo che dopo svariati anni di tentativi sia ora di approdare ad una via italiana al rugby di alto livello. Se si percorrerà questa strada saranno giocatori di scuola italiana ad interpretarla meglio di chiunque altro. Parlando di scuola italiana può anche voler dire che uno straniero che viene da noi abbastanza giovane e gioca stabilmente in italia per anni, anche se non parla italiano, può aver assimilato molto bene una certa italianità del giocare (mi riferisco soprattutto alla fantasia e alla capacità di scegliere soluzioni imprevedibili): può essere considerato di scuola italiana. Il secondo aspetto è mediatico, come bene aveva espresso uno dei primi post sull\'argomento. Difficile che spettatori neofiti si possano appassionare se una formazione nazionale è fatta da Wakarua, Robertson. Giorgadze. C\'è poco da fare, servono nomi italiani, beniamini italiani. Ricordate il fiume di giovani tifosi che ha letteralmente soffocato Bergamasco dopo l\'umiliante sconfitta con gli AllBlacks? Capire questa realtà delle cose è fondamentale al di là della italianità o meno della nazionale.