Non avevo letto un commento precedente.
<BR>Il problema non è CHI ne abbia usufruito in passato. Ho solo scritto una mia opinione. Se una formazione di serie A si ritira, è giusto che prenda il suo posto un club che nella stagione precedente è stato \"primo delle escluse dalla promozione\".
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<BR>Magari è un\'utopia ma, ripeto, qualsiasi traguardo sportivo dovrebbe essere conquistato sul campo. Anche, per esempio, la partecipazione alla Celtic League (certi requisiti che in un primo momento sembrava fossero necessari per partecipare rischiavano di favorire i club \"più ricchi\")
Annullamento campionato U21.
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serie B, il Conegliano ha confermato Luciano Pavan (nella foto) come allenatore per la stagione 2005/06. Sul fronte giocatori rientra da Casale Riccardo Zanetti, che andrà a coprire il ruolo di tallonatore lasciato parzialmente scoperto da Mario Sansonetto, che lascia per raggiunti limiti di età. Confermato anche il passaggio di Steve De Nardi al Venezia Mestre, società dalla quale arriveranno cinque giocatori delle classi 1983/84/85 (un pilone, un tallonatore, una terza linea, un m.mischia, un\'ala).
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<BR>I primi ex Under che se ne vanno?
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<BR>I primi ex Under che se ne vanno?
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:45, THAKER wrote:
<BR>Veneto, piccole in rivolta contro le big del Super 10 - Il Gazzettino
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<BR>Nel rugby veneto scoppia la rivolta delle piccole società di serie C (una ventina) contro le big del Findomestic Super 10, Benetton Treviso e Carrera Petrarca. Il motivo? La decisione di costituire una seconda squadra (Benetton 2, Petrarca 2) che giocherà la prossima stagione probabilmente proprio in C. «Una situazione che falserà il campionato e metterà a repentaglio l\'incolumità fisica dei nostri dilettanti: si allenano 2 volte a settimana, ma si troveranno a giocare contro veri e proprio professionisti» spiega Michele Padoan del Rugby Lido di Venezia.
<BR>
<BR>Il dirigente che insieme ad altri ha fatto scoppiare il \"bubbone\" lunedì alla club house del VeneziaMestre, in una riunione \"informale\" del Civ (Comitato interregionale delle Venezie) sul tema. Civ che avrà un\'assemblea domani e che ha fissato al 30 luglio la scadenza per le iscrizioni. Il caos nasce da lontano, ovvero dall\'abolizione del Findomestic Super 10 per la categoria under 21. Una decisione, presa da federazione (Fir) e lega rugby (Lire), che ha messo nei guai alcuni grossi club. Privati del serbatoio naturale per la prima squadra. Treviso così ha deciso di istituire il Benetton 2, chiedendo di partire dalla serie più alta (A o B) possibile. Non dalla C, che sta al rugby come i campionati amatoriali stanno al calcio. Immaginate la Primavera o le riserve di Milan, Juve o Inter che disputano un campionato contro le squadrette messa insieme dagli amici di paese. Assurdo! Invece nella palla ovale succederà proprio questo. Il regolamento dice che una nuova società deve partire dalla C. La Fir intende rispettarlo e avrebbe negato eccezioni per il Benetton 2 e per la seconda squadra di altri grandi club, facendo esplodere la protesta dei piccoli. «La stessa Fir che ci impone rigide norme di sicurezza, ad esempio sullo schieramento di prima linea - continua Padoan - ci viene ora a dire che dobbiamo mandare un ragazzo di 18 anni, al primo anno di attività, contro un professionista. Non ha senso. Immaginate un\'ala ancora acerba, da formare fisicamente, misurarsi con un armadio di 100 chili, che si allena due volte al giorno. No, noi non ci stiamo». E alcuni club minacciano già di boicottare un\'eventuale serie C con Benetton e Petrarca. Come? Mandando in campo la squadra, fingendo un infortunio di 5 giocatori dopo pochi minuti e costringendo l\'arbitro a sospendere la partita. Così salveranno i loro ragazzi da una dura lezione e la società da una pesante multa. Che morale trarre da un caso del genere? Che entrambe le parti in causa hanno le loro ragioni. I piccoli club a volersi tutelare. I grandi a non rinunciare ad un prezioso serbatoio. Chi ci fa la brutta figura è il rugby italiano tout court, che sarà anche approdato nel salotto buono del Sei Nazioni, ma che non è ancora in grado di darsi un\'organizzazione razionale nel cortile di casa.
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<BR>E poi parliamo di selezioni e Celtic League?
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:45, THAKER wrote:
<BR>Veneto, piccole in rivolta contro le big del Super 10 - Il Gazzettino
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<BR>Nel rugby veneto scoppia la rivolta delle piccole società di serie C (una ventina) contro le big del Findomestic Super 10, Benetton Treviso e Carrera Petrarca. Il motivo? La decisione di costituire una seconda squadra (Benetton 2, Petrarca 2) che giocherà la prossima stagione probabilmente proprio in C. «Una situazione che falserà il campionato e metterà a repentaglio l\'incolumità fisica dei nostri dilettanti: si allenano 2 volte a settimana, ma si troveranno a giocare contro veri e proprio professionisti» spiega Michele Padoan del Rugby Lido di Venezia.
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<BR>Il dirigente che insieme ad altri ha fatto scoppiare il \"bubbone\" lunedì alla club house del VeneziaMestre, in una riunione \"informale\" del Civ (Comitato interregionale delle Venezie) sul tema. Civ che avrà un\'assemblea domani e che ha fissato al 30 luglio la scadenza per le iscrizioni. Il caos nasce da lontano, ovvero dall\'abolizione del Findomestic Super 10 per la categoria under 21. Una decisione, presa da federazione (Fir) e lega rugby (Lire), che ha messo nei guai alcuni grossi club. Privati del serbatoio naturale per la prima squadra. Treviso così ha deciso di istituire il Benetton 2, chiedendo di partire dalla serie più alta (A o B) possibile. Non dalla C, che sta al rugby come i campionati amatoriali stanno al calcio. Immaginate la Primavera o le riserve di Milan, Juve o Inter che disputano un campionato contro le squadrette messa insieme dagli amici di paese. Assurdo! Invece nella palla ovale succederà proprio questo. Il regolamento dice che una nuova società deve partire dalla C. La Fir intende rispettarlo e avrebbe negato eccezioni per il Benetton 2 e per la seconda squadra di altri grandi club, facendo esplodere la protesta dei piccoli. «La stessa Fir che ci impone rigide norme di sicurezza, ad esempio sullo schieramento di prima linea - continua Padoan - ci viene ora a dire che dobbiamo mandare un ragazzo di 18 anni, al primo anno di attività, contro un professionista. Non ha senso. Immaginate un\'ala ancora acerba, da formare fisicamente, misurarsi con un armadio di 100 chili, che si allena due volte al giorno. No, noi non ci stiamo». E alcuni club minacciano già di boicottare un\'eventuale serie C con Benetton e Petrarca. Come? Mandando in campo la squadra, fingendo un infortunio di 5 giocatori dopo pochi minuti e costringendo l\'arbitro a sospendere la partita. Così salveranno i loro ragazzi da una dura lezione e la società da una pesante multa. Che morale trarre da un caso del genere? Che entrambe le parti in causa hanno le loro ragioni. I piccoli club a volersi tutelare. I grandi a non rinunciare ad un prezioso serbatoio. Chi ci fa la brutta figura è il rugby italiano tout court, che sarà anche approdato nel salotto buono del Sei Nazioni, ma che non è ancora in grado di darsi un\'organizzazione razionale nel cortile di casa.
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<BR>E poi parliamo di selezioni e Celtic League?
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- ghemon
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la cosa migliore e\' quella di dare in prestito ,senza pretese, i ragazzi a societa\' limitrofe.nel bresciano lo fanno e infatti i risultati si vedono,il livello delle societa\' si alza e sono tutti piu\' contenti,mentre a milano non si riesce a fare come mai?infatti il risultato si vede tanta serie c,medio basso livello in B,inesistenti in seria a e super ten,eppure i giocatori ci sono eccome se ci sono!
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 28-07-2005 alle ore 11:58, ghemon wrote:
<BR>la cosa migliore e\' quella di dare in prestito ,senza pretese, i ragazzi a societa\' limitrofe.nel bresciano lo fanno e infatti i risultati si vedono,il livello delle societa\' si alza e sono tutti piu\' contenti,mentre a milano non si riesce a fare come mai?infatti il risultato si vede tanta serie c,medio basso livello in B,inesistenti in seria a e super ten,eppure i giocatori ci sono eccome se ci sono!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Caro Ghemon, il ragionamento in linea di principio non fa un apiega, il solo problema riguarda il quadro tecnico/medico/organizzativo in cui i ragazzi si trovano nelle piccole società. Come già detto in altri interventi, il ragazzo di buone qualità che, però, non viene coltivato adeguatamente rischia di perdersi o di non completare la crescita tecnica e fisica che solo una struttura più \"professionale\" (non me ne vogliano i piccoli club) può dare e che è più facile trovare in un club di importanti dimensioni. Per questo motivo, credo sarebbe opportuno creare dei veri e propri \"legami istituzionali\" tra i club di diverse categorie, permettendo il travaso delle esperienze tecniche, degli aiuti economici federali e una maggiore serenità nell\'esistenza dei piccoli club che tanto si impegnano nel settore propaganda.
<BR>buona giornata
<BR>pam
<BR> 28-07-2005 alle ore 11:58, ghemon wrote:
<BR>la cosa migliore e\' quella di dare in prestito ,senza pretese, i ragazzi a societa\' limitrofe.nel bresciano lo fanno e infatti i risultati si vedono,il livello delle societa\' si alza e sono tutti piu\' contenti,mentre a milano non si riesce a fare come mai?infatti il risultato si vede tanta serie c,medio basso livello in B,inesistenti in seria a e super ten,eppure i giocatori ci sono eccome se ci sono!
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<BR>Caro Ghemon, il ragionamento in linea di principio non fa un apiega, il solo problema riguarda il quadro tecnico/medico/organizzativo in cui i ragazzi si trovano nelle piccole società. Come già detto in altri interventi, il ragazzo di buone qualità che, però, non viene coltivato adeguatamente rischia di perdersi o di non completare la crescita tecnica e fisica che solo una struttura più \"professionale\" (non me ne vogliano i piccoli club) può dare e che è più facile trovare in un club di importanti dimensioni. Per questo motivo, credo sarebbe opportuno creare dei veri e propri \"legami istituzionali\" tra i club di diverse categorie, permettendo il travaso delle esperienze tecniche, degli aiuti economici federali e una maggiore serenità nell\'esistenza dei piccoli club che tanto si impegnano nel settore propaganda.
<BR>buona giornata
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:47, THAKER wrote:
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:45, THAKER wrote:
<BR>Veneto, piccole in rivolta contro le big del Super 10 - Il Gazzettino
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<BR>Nel rugby veneto scoppia la rivolta delle piccole società di serie C (una ventina) contro le big del Findomestic Super 10, Benetton Treviso e Carrera Petrarca. Il motivo? La decisione di costituire una seconda squadra (Benetton 2, Petrarca 2) che giocherà la prossima stagione probabilmente proprio in C. «Una situazione che falserà il campionato e metterà a repentaglio l\'incolumità fisica dei nostri dilettanti: si allenano 2 volte a settimana, ma si troveranno a giocare contro veri e proprio professionisti» spiega Michele Padoan del Rugby Lido di Venezia.
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<BR>Il dirigente che insieme ad altri ha fatto scoppiare il \"bubbone\" lunedì alla club house del VeneziaMestre, in una riunione \"informale\" del Civ (Comitato interregionale delle Venezie) sul tema. Civ che avrà un\'assemblea domani e che ha fissato al 30 luglio la scadenza per le iscrizioni. Il caos nasce da lontano, ovvero dall\'abolizione del Findomestic Super 10 per la categoria under 21. Una decisione, presa da federazione (Fir) e lega rugby (Lire), che ha messo nei guai alcuni grossi club. Privati del serbatoio naturale per la prima squadra. Treviso così ha deciso di istituire il Benetton 2, chiedendo di partire dalla serie più alta (A o B) possibile. Non dalla C, che sta al rugby come i campionati amatoriali stanno al calcio. Immaginate la Primavera o le riserve di Milan, Juve o Inter che disputano un campionato contro le squadrette messa insieme dagli amici di paese. Assurdo! Invece nella palla ovale succederà proprio questo. Il regolamento dice che una nuova società deve partire dalla C. La Fir intende rispettarlo e avrebbe negato eccezioni per il Benetton 2 e per la seconda squadra di altri grandi club, facendo esplodere la protesta dei piccoli. «La stessa Fir che ci impone rigide norme di sicurezza, ad esempio sullo schieramento di prima linea - continua Padoan - ci viene ora a dire che dobbiamo mandare un ragazzo di 18 anni, al primo anno di attività, contro un professionista. Non ha senso. Immaginate un\'ala ancora acerba, da formare fisicamente, misurarsi con un armadio di 100 chili, che si allena due volte al giorno. No, noi non ci stiamo». E alcuni club minacciano già di boicottare un\'eventuale serie C con Benetton e Petrarca. Come? Mandando in campo la squadra, fingendo un infortunio di 5 giocatori dopo pochi minuti e costringendo l\'arbitro a sospendere la partita. Così salveranno i loro ragazzi da una dura lezione e la società da una pesante multa. Che morale trarre da un caso del genere? Che entrambe le parti in causa hanno le loro ragioni. I piccoli club a volersi tutelare. I grandi a non rinunciare ad un prezioso serbatoio. Chi ci fa la brutta figura è il rugby italiano tout court, che sarà anche approdato nel salotto buono del Sei Nazioni, ma che non è ancora in grado di darsi un\'organizzazione razionale nel cortile di casa.
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<BR>E poi parliamo di selezioni e Celtic League?
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<BR>Thaker dico la mia?
<BR>Questa situazione mi ricorda i bei tempi andati quando esisteva il campionato riserve e il trofeo Lombardia. dove si potevano iscrivere tutti i club dalla A alla C con le seconde squadre. Contrariamente al piagnisteo dipanato da quest\'articolo il momento più eccitante era l\'avvicinarsi della partita con la squadra blasonata e veder scendere dal pulmann gente come Giovannelli, Marengoni, Cutitta o un giovane Scanziani era motivo d\'orgoglio. Oppure stage di allenamento con Calvisano o Brescia con partita finale con i vari Vaccari, Ravazzolo, Davo o Nava, chissà perchè non mancava mai nessun giocatore (contrariamente a quanto si possa pensare). Comunque quando ci ritroviamo fra noi vecchie cariatidi qualcosa di interessante abbiamo da rimembrare davanti ad una o più birre (anche qualche colpo duro preso o dato) mentre con questo ragionamento mi sa che di motivazioni, soprattutto mentali se ne ottengono poche.
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:47, THAKER wrote:
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<BR> 28-07-2005 alle ore 11:45, THAKER wrote:
<BR>Veneto, piccole in rivolta contro le big del Super 10 - Il Gazzettino
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<BR>Nel rugby veneto scoppia la rivolta delle piccole società di serie C (una ventina) contro le big del Findomestic Super 10, Benetton Treviso e Carrera Petrarca. Il motivo? La decisione di costituire una seconda squadra (Benetton 2, Petrarca 2) che giocherà la prossima stagione probabilmente proprio in C. «Una situazione che falserà il campionato e metterà a repentaglio l\'incolumità fisica dei nostri dilettanti: si allenano 2 volte a settimana, ma si troveranno a giocare contro veri e proprio professionisti» spiega Michele Padoan del Rugby Lido di Venezia.
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<BR>Il dirigente che insieme ad altri ha fatto scoppiare il \"bubbone\" lunedì alla club house del VeneziaMestre, in una riunione \"informale\" del Civ (Comitato interregionale delle Venezie) sul tema. Civ che avrà un\'assemblea domani e che ha fissato al 30 luglio la scadenza per le iscrizioni. Il caos nasce da lontano, ovvero dall\'abolizione del Findomestic Super 10 per la categoria under 21. Una decisione, presa da federazione (Fir) e lega rugby (Lire), che ha messo nei guai alcuni grossi club. Privati del serbatoio naturale per la prima squadra. Treviso così ha deciso di istituire il Benetton 2, chiedendo di partire dalla serie più alta (A o B) possibile. Non dalla C, che sta al rugby come i campionati amatoriali stanno al calcio. Immaginate la Primavera o le riserve di Milan, Juve o Inter che disputano un campionato contro le squadrette messa insieme dagli amici di paese. Assurdo! Invece nella palla ovale succederà proprio questo. Il regolamento dice che una nuova società deve partire dalla C. La Fir intende rispettarlo e avrebbe negato eccezioni per il Benetton 2 e per la seconda squadra di altri grandi club, facendo esplodere la protesta dei piccoli. «La stessa Fir che ci impone rigide norme di sicurezza, ad esempio sullo schieramento di prima linea - continua Padoan - ci viene ora a dire che dobbiamo mandare un ragazzo di 18 anni, al primo anno di attività, contro un professionista. Non ha senso. Immaginate un\'ala ancora acerba, da formare fisicamente, misurarsi con un armadio di 100 chili, che si allena due volte al giorno. No, noi non ci stiamo». E alcuni club minacciano già di boicottare un\'eventuale serie C con Benetton e Petrarca. Come? Mandando in campo la squadra, fingendo un infortunio di 5 giocatori dopo pochi minuti e costringendo l\'arbitro a sospendere la partita. Così salveranno i loro ragazzi da una dura lezione e la società da una pesante multa. Che morale trarre da un caso del genere? Che entrambe le parti in causa hanno le loro ragioni. I piccoli club a volersi tutelare. I grandi a non rinunciare ad un prezioso serbatoio. Chi ci fa la brutta figura è il rugby italiano tout court, che sarà anche approdato nel salotto buono del Sei Nazioni, ma che non è ancora in grado di darsi un\'organizzazione razionale nel cortile di casa.
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<BR>E poi parliamo di selezioni e Celtic League?
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<BR>Thaker dico la mia?
<BR>Questa situazione mi ricorda i bei tempi andati quando esisteva il campionato riserve e il trofeo Lombardia. dove si potevano iscrivere tutti i club dalla A alla C con le seconde squadre. Contrariamente al piagnisteo dipanato da quest\'articolo il momento più eccitante era l\'avvicinarsi della partita con la squadra blasonata e veder scendere dal pulmann gente come Giovannelli, Marengoni, Cutitta o un giovane Scanziani era motivo d\'orgoglio. Oppure stage di allenamento con Calvisano o Brescia con partita finale con i vari Vaccari, Ravazzolo, Davo o Nava, chissà perchè non mancava mai nessun giocatore (contrariamente a quanto si possa pensare). Comunque quando ci ritroviamo fra noi vecchie cariatidi qualcosa di interessante abbiamo da rimembrare davanti ad una o più birre (anche qualche colpo duro preso o dato) mentre con questo ragionamento mi sa che di motivazioni, soprattutto mentali se ne ottengono poche.
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Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!