danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Moderatore: Emy77
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Una cosa interessante é capire perché World Rugby, RFU, WRU ed IRFU non han trovato un accordo con le controparti preferendo quindi finire in tribunale.
Trovare un accordo/settlement senza finire in tribunale come ha fatto la NFL per quanto sia un'ammissione con pagamento da comunque l'idea di una presa di coscienza e volontá di lavorare sul problema, andare in tribunale rischia di essere mediaticamente oltre che economicamente un disastro peggiore, ma sarebbe da capire cosa gli avvocati delle "istituzioni" del rugby pensano sia effettivamente dimostrabile.
Trovare un accordo/settlement senza finire in tribunale come ha fatto la NFL per quanto sia un'ammissione con pagamento da comunque l'idea di una presa di coscienza e volontá di lavorare sul problema, andare in tribunale rischia di essere mediaticamente oltre che economicamente un disastro peggiore, ma sarebbe da capire cosa gli avvocati delle "istituzioni" del rugby pensano sia effettivamente dimostrabile.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Perdonate la mia ignoranza, ma per quale motivo i giocatori hanno citato le varie federazioni? Tecnicamente di cosa sono accusate?
Un ciliegio grande e bello
Disse ad un piccolo alberello
Sì sei bravo hai messo i fiori,
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Ma cambiare poi i miei frutti
Alberello non saprai
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
tecnicamente non so, però dovrebbe essere citate perchè sapevano delle conseguenze che le concussion provocano e non hanno fatto nulla per evitarlo. Credo sia paragonabile ai processi sull'amianto o simili.
Starà tutto nel riuscire a dimostrare il nesso di causa effetto e che appunto le federazioni ne fossero a conoscenza.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Intanto emerge che la morte della 26enne ex nazionale scozzese Siobhan Cattigan è probabilmente legata alle concussion subìte.
https://twitter.com/TimesSport/status/1 ... Ptr_A&s=19
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Un'altra testimonianza interessante:
https://www.independent.ie/sport/rugby/ ... 79748.html
Diverse cose interessanti:
Intanto la prima sul numero di concussion in stagione singola.
La seconda sul periodo di cui parla ed il fatto che all'epoca i giocatori non considerassero le concussion infortuni gravi (parliamo pre 2013 e causa NFL, ma di un periodo in cui comunque gli studi che cercavano di dimostrare il legame CTE - concussion c'erano).
Nonostante questo:
"The vast majority of these I kept to myself and didn't declare to our team doctor"
"The problem was that the more concussions I got, the less spooked or worried I was by them. I knew I just needed to buy myself time. In a match, a lost contact lense (popped out by me), faking being winded, or a non-existent shoulder injury were all used to get the physio onto the field to buy myself enough time to get my balance back and play on. I know ... madness ... a stupid way to behave."
Di nuovo comportamento folle da parte di Jackman ma non penso sia l'unico e si aggiunge qua che il discorso "se non mi fermano continuo a giocare" va in parte a farsi benedire.
Articolo interessante, che propone un punto di vista di un ex giocatore e di come lui a quel tempo affrontava il problema.
https://www.independent.ie/sport/rugby/ ... 79748.html
Diverse cose interessanti:
Intanto la prima sul numero di concussion in stagione singola.
La seconda sul periodo di cui parla ed il fatto che all'epoca i giocatori non considerassero le concussion infortuni gravi (parliamo pre 2013 e causa NFL, ma di un periodo in cui comunque gli studi che cercavano di dimostrare il legame CTE - concussion c'erano).
Nonostante questo:
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"The problem was that the more concussions I got, the less spooked or worried I was by them. I knew I just needed to buy myself time. In a match, a lost contact lense (popped out by me), faking being winded, or a non-existent shoulder injury were all used to get the physio onto the field to buy myself enough time to get my balance back and play on. I know ... madness ... a stupid way to behave."
Di nuovo comportamento folle da parte di Jackman ma non penso sia l'unico e si aggiunge qua che il discorso "se non mi fermano continuo a giocare" va in parte a farsi benedire.
Articolo interessante, che propone un punto di vista di un ex giocatore e di come lui a quel tempo affrontava il problema.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Cose che sospettavo e che finalmente si leggono nero su bianco.
Ecco che si capisce anche perché gli arbitri fanno uscire per il protocollo HIA anche giocatori apparentemente a posto. Il tempo che il fisio fornisce l'assistenza potrebbe essere sufficiente per riprendersi e fingere che non sia successo nulla.
Ecco che si capisce anche perché gli arbitri fanno uscire per il protocollo HIA anche giocatori apparentemente a posto. Il tempo che il fisio fornisce l'assistenza potrebbe essere sufficiente per riprendersi e fingere che non sia successo nulla.
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
I giocatori professionisti, o gran parte di loro, sono completamente incuranti della propria incolumità
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Verissimo Garry, anche se spero che adesso con maggior consapevolezza delle possibili conseguenze e rischi certi comportamenti siano migliorati.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Progressive rugby propone nuove linee guida/regole per il player welfare a WR:
https://www.progressiverugby.com/media/ ... quirements
21 giorni di riposo obbligatori in caso di "brain injury" che scattano se non si passa l'HIA1 in partita (via HIA2 e HIA3 che Sexton ha passato)
Servirebbe assicurare un medico indipendente per fare l'HIA1 in tutte le partite
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
Numero massimo di aprtite 25 o minutaggio equivalente
Discusso anche qua, vedo rischio nell'usare minutaggi invece che partite, alla fin fine rischi di ridurre i tempi di riposo/recupero coi minutaggi
Punizioni severe (multe ma anche deduzioni punti) per Club/Federazioni che non applicano le regole
Beh serve che diventino regole non suggerimenti, se no serve a nulla
8 settimane all'anno di riposo, 2 durante la stagione, 5 minime tra stagioni ed 1 da usare liberamente.
Settimane di ripos tra stagionmi obbligatorie non discutibili, resto della mia idea che le altre 3 settimane dovrebbero essere messe ogni x settimane che si gioca, dare dei breaks per recupero in sostanza
Sostituzioni solo per infortunio per evitare impatti giocatori freschi contro giocatori stanchi
Non sono molto convinto da questa, anche perché facilmente aggirabile, in uno sport di contatto come il rugby dire che un giocatore si é fatto male e deve uscire diventa molto semplice, chi decide se c'é o meno infortunio? Qual'é la definizione di infortunio? Per capirci, 20mo minuto in un placcaggio sento una fitta alla spalla strigno i denti e vado avanti, al 55-60mo in accordo con l'allenatore non posso continuare, troppo dolore vengo sostituito. E non facciamo le verginelle che nel rugby non succederebbe
Calednario Globale
se ne aprla da anni
Corsi sulle concussion obbligatori
Peinamente d'accordo, bisogna continuare a lavorare nel cambiare la mentalitá che Jackman ha evidenziato, ma corsi anche ad allenatori non solo giocatori, che sia ben chiaro che loro son parte del problema culturale
Passaporto sugli infortuni al cervello
Molto vago, servirebbe capire come utilizzarlo poi
Linea del placcaggio ai capezzoli
Il discorso é piú assicurare uniformitá dell'interpretazione
Analisi per possibili altri cambiamenti regolamentari nelle aree di placcaggio e ruck
Dovrebbe essere giá cosí, un lavoro continuo
Abolizione rosso da 20 minuti per avere un effettivo deterrente
100% d'accordo, rosso di 20 minuti va in controtendenza totalmente ed il numero di rossi in SR rapportato ai rossi "veri" in Europa la scorsa stagione evidenzia la cosa
https://www.progressiverugby.com/media/ ... quirements
21 giorni di riposo obbligatori in caso di "brain injury" che scattano se non si passa l'HIA1 in partita (via HIA2 e HIA3 che Sexton ha passato)
Servirebbe assicurare un medico indipendente per fare l'HIA1 in tutte le partite
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
Numero massimo di aprtite 25 o minutaggio equivalente
Discusso anche qua, vedo rischio nell'usare minutaggi invece che partite, alla fin fine rischi di ridurre i tempi di riposo/recupero coi minutaggi
Punizioni severe (multe ma anche deduzioni punti) per Club/Federazioni che non applicano le regole
Beh serve che diventino regole non suggerimenti, se no serve a nulla
8 settimane all'anno di riposo, 2 durante la stagione, 5 minime tra stagioni ed 1 da usare liberamente.
Settimane di ripos tra stagionmi obbligatorie non discutibili, resto della mia idea che le altre 3 settimane dovrebbero essere messe ogni x settimane che si gioca, dare dei breaks per recupero in sostanza
Sostituzioni solo per infortunio per evitare impatti giocatori freschi contro giocatori stanchi
Non sono molto convinto da questa, anche perché facilmente aggirabile, in uno sport di contatto come il rugby dire che un giocatore si é fatto male e deve uscire diventa molto semplice, chi decide se c'é o meno infortunio? Qual'é la definizione di infortunio? Per capirci, 20mo minuto in un placcaggio sento una fitta alla spalla strigno i denti e vado avanti, al 55-60mo in accordo con l'allenatore non posso continuare, troppo dolore vengo sostituito. E non facciamo le verginelle che nel rugby non succederebbe
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Peinamente d'accordo, bisogna continuare a lavorare nel cambiare la mentalitá che Jackman ha evidenziato, ma corsi anche ad allenatori non solo giocatori, che sia ben chiaro che loro son parte del problema culturale
Passaporto sugli infortuni al cervello
Molto vago, servirebbe capire come utilizzarlo poi
Linea del placcaggio ai capezzoli
Il discorso é piú assicurare uniformitá dell'interpretazione
Analisi per possibili altri cambiamenti regolamentari nelle aree di placcaggio e ruck
Dovrebbe essere giá cosí, un lavoro continuo
Abolizione rosso da 20 minuti per avere un effettivo deterrente
100% d'accordo, rosso di 20 minuti va in controtendenza totalmente ed il numero di rossi in SR rapportato ai rossi "veri" in Europa la scorsa stagione evidenzia la cosa
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
quando prendi una rata di colpi alla testa come ha dichiarato Jackman hai problemi anche se ti fanno una carezza.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 9:24
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Esatto spear, il problema é che nella serie di "richieste" di Progressive Rugby manca il limite di allenamento a contatto anche con pads e tackling bags che (per dare a Cesare quel che é di Cesare) invece c'é nelle linee guida di World Rugby dello scorso anno. Era quello che volevo sottolineare usando l'esperienza di Jackman.speartakle ha scritto: ↑3 ago 2022, 10:39quando prendi una rata di colpi alla testa come ha dichiarato Jackman hai problemi anche se ti fanno una carezza.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 9:24
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
Vanno incluse limitazioni anche in questo tipo di allenamenti, 15 o 30 minuti lascio che sia una commissione medica a quantificare.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
non so, credo che per un giocatore che non ha subito traumi recenti o ripetuti frequentemente, il contatto mediato con sacconi, scudi ed altro non sia un problema. Lo diventa per chi invece li ha subiti e necessita di riposo. Diventa fondamentale il monitoraggio e la gestione del giocatore, più che dei limiti standard.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 10:48Esatto spear, il problema é che nella serie di "richieste" di Progressive Rugby manca il limite di allenamento a contatto anche con pads e tackling bags che (per dare a Cesare quel che é di Cesare) invece c'é nelle linee guida di World Rugby dello scorso anno. Era quello che volevo sottolineare usando l'esperienza di Jackman.speartakle ha scritto: ↑3 ago 2022, 10:39quando prendi una rata di colpi alla testa come ha dichiarato Jackman hai problemi anche se ti fanno una carezza.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 9:24
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
Vanno incluse limitazioni anche in questo tipo di allenamenti, 15 o 30 minuti lascio che sia una commissione medica a quantificare.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Deve invece essere standard secondo me, se no il giocatore terrá nascosto il problema per non vedersi messo da parte e non vedersi il contratto rinnovato potenzialmente che é il motivo per cui Jackman (ma non solo) nascondeva i problemi (ho letto anni fa il suo libro dove queste cose giá le aveva spiegate).speartakle ha scritto: ↑3 ago 2022, 11:13non so, credo che per un giocatore che non ha subito traumi recenti o ripetuti frequentemente, il contatto mediato con sacconi, scudi ed altro non sia un problema. Lo diventa per chi invece li ha subiti e necessita di riposo. Diventa fondamentale il monitoraggio e la gestione del giocatore, più che dei limiti standard.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 10:48Esatto spear, il problema é che nella serie di "richieste" di Progressive Rugby manca il limite di allenamento a contatto anche con pads e tackling bags che (per dare a Cesare quel che é di Cesare) invece c'é nelle linee guida di World Rugby dello scorso anno. Era quello che volevo sottolineare usando l'esperienza di Jackman.speartakle ha scritto: ↑3 ago 2022, 10:39quando prendi una rata di colpi alla testa come ha dichiarato Jackman hai problemi anche se ti fanno una carezza.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 9:24
Allenamento a contatto senza pads solo 15 minuti a settimana
Discusso anche qua e condivisibile, interessante epró che Jackman nel suo articolo dica che nella sua ultima stagione anche contatti con pad/tackling bags gli dessero problemi
Vanno incluse limitazioni anche in questo tipo di allenamenti, 15 o 30 minuti lascio che sia una commissione medica a quantificare.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
non so, Jackman per esempio non aveva a disposizione l'uso di un paradenti che valuta i traumi subiti. Tra imporre uno standard "drastico" perchè ci sono quelli che bluffano e invece lavorare su consapevolezza di allenatori e giocatori oltre che all'obbligo di monitorare i valori dei giocatori (come per i dati fisici) mi sembra più utile.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 12:49Deve invece essere standard secondo me, se no il giocatore terrá nascosto il problema per non vedersi messo da parte e non vedersi il contratto rinnovato potenzialmente che é il motivo per cui Jackman (ma non solo) nascondeva i problemi (ho letto anni fa il suo libro dove queste cose giá le aveva spiegate).
30 anni fa per una contratturina o male alla spalla uno ci si allenava sopra. L'allenatore si incazzava se ti fermavi "per niente". Oggi l'allenatore si incazza se non ti fermi, perchè magari poi ti stiri o si accorge comunque dai dati GPS che tiri il freno. Poi i le persone che non si fermano davanti a nulla ci sono sempre.
Siamo in un momento di passaggio, dobbiamo riuscire a convincere tutti i protagonisti che bisogna cambiare il modo di allenare e affrontare il gioco su questi temi, sarà lento ma secondo me si può fare.
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Re: danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Siamo in un momento di passaggio, concordo ma io non credo che nel professionismo quel cambiamento culturale sia com pletamente avvenuto come a livello inferiore. Direi che il caso Sexton potrebbe proprio indicare che si fa di tutto per giocare e far giocare a dispetto di possibili problemi. HIA1, HIA2, HIA3 son indice che si cerca di dare ogni possibilitá per evitare di tener fermo un giocatore.speartakle ha scritto: ↑3 ago 2022, 13:15non so, Jackman per esempio non aveva a disposizione l'uso di un paradenti che valuta i traumi subiti. Tra imporre uno standard "drastico" perchè ci sono quelli che bluffano e invece lavorare su consapevolezza di allenatori e giocatori oltre che all'obbligo di monitorare i valori dei giocatori (come per i dati fisici) mi sembra più utile.crouchbindset ha scritto: ↑3 ago 2022, 12:49Deve invece essere standard secondo me, se no il giocatore terrá nascosto il problema per non vedersi messo da parte e non vedersi il contratto rinnovato potenzialmente che é il motivo per cui Jackman (ma non solo) nascondeva i problemi (ho letto anni fa il suo libro dove queste cose giá le aveva spiegate).
30 anni fa per una contratturina o male alla spalla uno ci si allenava sopra. L'allenatore si incazzava se ti fermavi "per niente". Oggi l'allenatore si incazza se non ti fermi, perchè magari poi ti stiri o si accorge comunque dai dati GPS che tiri il freno. Poi i le persone che non si fermano davanti a nulla ci sono sempre.
Siamo in un momento di passaggio, dobbiamo riuscire a convincere tutti i protagonisti che bisogna cambiare il modo di allenare e affrontare il gioco su questi temi, sarà lento ma secondo me si può fare.
Il lavoro di educazione é tra i punti ed é fondamentale, ma a livello pro resterá sempre e comunque un problema: il prossimo contratto.
Non credo che si possa pensare che a livello pro si comportino come ci comportiamo a livello giovanile/amatoriale.
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