Francamente l'esistenza di un cartone animato mi dice poco sulla crescita sportiva di un paese. In Giappone hanno fatto cartoni animati su tutto: se bastassero Mimi Ayuwara o Holly e Benji avremmo già un Giappone finalista mondiale di pallavolo e calcio...RigolettoMSC ha scritto: ↑12 nov 2020, 18:14jpr ti sbagli di grosso, qui c'è un articolo, propedeutico al Mondiale nipponico, pubblicato lo scorso anno su OnRugby che ti da un'idea dell'importanza della struttura del Rugby giovanile in Giappone.
E se ti piacciono i cartoni animati ti suggerisco la visione di All Out (link a tutti gli episodi sottotitolati), è un anime sul gioco del Rugby studentesco (ti assicuro che per un appassionato è molto divertente e se uno ha anche giocato immagino lo sia ancora di più, io non ho mai giocato a Rugby) che ti da un'idea ancora più precisa di come funzioni il Rugby giovanile da quelle parti.
Poi, sul perché le loro giovanili stentino a livello internazionale non so. Però questo dovrebbe almeno farci capire (a tutti) che non ci sono ricette pret a porter.
Ovviamente suggerisco la visione di All Out a tutti quelli che non l'hanno mai visto.
Sul fatto che non ci siano ricette pret a porter invece sono assolutamente d'accordo.
Infatti non capisco perchè dovremmo adottare quella irlandese...non assomigliando per nulla all'Eire.
Quanto a quella giapponese non potremmo imitarla sicuramente sul piano economico e credo che con tutta la bravura degli eredi di Bruno Bozzetto nemmeno su quello dei cartoons