Il nuovo allenatore della nazionale
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Che posizione ha Cheika sui conigli?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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- giobart
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Che sono buoni in potacchio
La disumanità è il male più grande dell'Umanità!
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Per i non marchigiani: https://it.wikipedia.org/wiki/Potacchio
- jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Anni di frequentazione del maceratese e del fabrianese mi rendono edotto
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Franco avrà preso la dovuta sveglia. nessuno si immaginava, in Italia, che uno dei temi tattici di questo sei nazioni fosse il tentativo di rubare palla nei punti d'incontro e che il tutto fosse rivolto in particolare alla fase dopo il placcaggio. è un errore bello grosso per uno che ha esperienza internazionale, possibile che non abbia i giusti consiglieri e opportuni spioni internazionali?
anche noi non lo sapevamo ma all'estero invece si. in tutte le partite questo fattore è stato determinante. vuol dire che era un elemento noto agli altri allenatori. non noto in generale, proprio come tattica attuale da applicare alla partita. era da un po' che i cacciatori di ovali non assumevano una così vasta importanza tattica.
ora non si parla di Ceika , se viene meglio per noi; si parla di Franco Smith che una peggiore pappina non la poteva prendere.
è uno che imparava dagli errori, almeno nel passato, deve persistere con le follie della creazione del dna o degradare verso un inutile e dannoso conservatorismo. cosa dite, mirare al trentadue a dodici con i dodici segnati alla fine? allo zero a zero per venti minuti?
qual'è il suo scopo finale?
anche noi non lo sapevamo ma all'estero invece si. in tutte le partite questo fattore è stato determinante. vuol dire che era un elemento noto agli altri allenatori. non noto in generale, proprio come tattica attuale da applicare alla partita. era da un po' che i cacciatori di ovali non assumevano una così vasta importanza tattica.
ora non si parla di Ceika , se viene meglio per noi; si parla di Franco Smith che una peggiore pappina non la poteva prendere.
è uno che imparava dagli errori, almeno nel passato, deve persistere con le follie della creazione del dna o degradare verso un inutile e dannoso conservatorismo. cosa dite, mirare al trentadue a dodici con i dodici segnati alla fine? allo zero a zero per venti minuti?
qual'è il suo scopo finale?
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
La Francia ha tanto talento, molto più di noi. A mio parere, se vogliamo dar loro fastidio, l'unica strategia è quella di giocare attorno al nostro pacchetto di mischia, allargando il gioco solo a ragion veduta, calciando solo quando indispensabile. E senza commettere gli errori di posizionamento difensivo che hanno regalato le prime due mete al Galles. La partita di sabato l'Italia l'ha giocata con tanto impegno, ma con poco raziocinio sul campotonione ha scritto: ↑4 feb 2020, 21:52Franco avrà preso la dovuta sveglia. nessuno si immaginava, in Italia, che uno dei temi tattici di questo sei nazioni fosse il tentativo di rubare palla nei punti d'incontro e che il tutto fosse rivolto in particolare alla fase dopo il placcaggio. è un errore bello grosso per uno che ha esperienza internazionale, possibile che non abbia i giusti consiglieri e opportuni spioni internazionali?
anche noi non lo sapevamo ma all'estero invece si. in tutte le partite questo fattore è stato determinante. vuol dire che era un elemento noto agli altri allenatori. non noto in generale, proprio come tattica attuale da applicare alla partita. era da un po' che i cacciatori di ovali non assumevano una così vasta importanza tattica.
ora non si parla di Ceika , se viene meglio per noi; si parla di Franco Smith che una peggiore pappina non la poteva prendere.
è uno che imparava dagli errori, almeno nel passato, deve persistere con le follie della creazione del dna o degradare verso un inutile e dannoso conservatorismo. cosa dite, mirare al trentadue a dodici con i dodici segnati alla fine? allo zero a zero per venti minuti?
qual'è il suo scopo finale?
- Nandino
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
A me Franco Smith piace, perché un allenatore che vuole creatività (type o Bradley) e sempre meglio che uno che pensa che difendere, per noi, e il massimo del nostro rugby (typo Mallet o Brunel).
Di COS non parlo più, acqua passata.
Comunque Cheika non lo voglio e non fa per noi.
Prima perché e un orgoglioso sfasciato senza vergogna, e lo ha dimostrato molte volte.
Poi non e che sia un allenatore di cosi gran spessore : cosa a vinto con l'Australia? Con quello materiale di prima qualità che si ritrovava poi...
E per finire non quello che ci ha mandati a farci fottere 6 mesi fa? Cosa, adesso che nessuno ha voluto di lui lo dovremmo prendere noi? Che brava gente che siamo...
Il Franco Smith che abbiamo basta e avanza, lasciamolo migliorare il nostro gioco.
Di COS non parlo più, acqua passata.
Comunque Cheika non lo voglio e non fa per noi.
Prima perché e un orgoglioso sfasciato senza vergogna, e lo ha dimostrato molte volte.
Poi non e che sia un allenatore di cosi gran spessore : cosa a vinto con l'Australia? Con quello materiale di prima qualità che si ritrovava poi...
E per finire non quello che ci ha mandati a farci fottere 6 mesi fa? Cosa, adesso che nessuno ha voluto di lui lo dovremmo prendere noi? Che brava gente che siamo...
Il Franco Smith che abbiamo basta e avanza, lasciamolo migliorare il nostro gioco.
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
la solitudine di Franco Smith. avete visto quanto solo è sembrato nelle inquadrature che gli hanno dedicato. gli altri sono una squadra, e so pure tanti!
non ha una squadra di tecnici, di gente che può consigliarlo, di pirati, di spioni, di qualsiasi cosa. solo lui. o lui solo.
non ha una squadra di tecnici, di gente che può consigliarlo, di pirati, di spioni, di qualsiasi cosa. solo lui. o lui solo.
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Son d'accordo.tonione ha scritto: ↑4 feb 2020, 22:29la solitudine di Franco Smith. avete visto quanto solo è sembrato nelle inquadrature che gli hanno dedicato. gli altri sono una squadra, e so pure tanti!
non ha una squadra di tecnici, di gente che può consigliarlo, di pirati, di spioni, di qualsiasi cosa. solo lui. o lui solo.
A questo proposito ho una considerazione e una domanda: nel calcio, quando un tecnico firma, pone come condizione che con lui arrivi tutto il suo staff o comunque che venga assoldato chi dice lui alla bisogna, condizioni ovviamente poste prima di firmare.
Com'è che qua, a casa nostra, perlomeno, non funziona allo stesso modo?
Meglio il grano e poi quel che viene viene pur di non perdere l'incarico?
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
però
scrivo lo stesso
tipo
bosco verticale
fa molta impressione
scrivere così
tutto fitto fitto
tipo rami di albero
visto dal lato
partendo dalla base, molto lunga
Franco Smith firmò come allenatore dell'attacco
si ritrovò allenatore di tutto, pure dei quaranta a zero
solo
scrivo lo stesso
tipo
bosco verticale
fa molta impressione
scrivere così
tutto fitto fitto
tipo rami di albero
visto dal lato
partendo dalla base, molto lunga
Franco Smith firmò come allenatore dell'attacco
si ritrovò allenatore di tutto, pure dei quaranta a zero
solo
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Sono
d'accordo
con Tonione.
O'Shea fu assunto
e poté chiamare Catt,
e per l'organizzazione della
formazione anche Aboud (ma
credo abbia messo lo zampino anche
per l'ingaggio di Bradley) poi nel tempo
ci fu Venter e altri consulenti, insomma, non
fu da solo, fin dall'inizio, tanto che ricordo che
scrissi che forse era la prima volta che non prendevano
il "salvatore della patria", ma puntavano sull'organizzazione.
Per Smith, invece, si tratta di un cambiamento di rotta in corso
d'opera. Lui era stato ingaggiato soltantoper collaborare con O'Shea
d'accordo
con Tonione.
O'Shea fu assunto
e poté chiamare Catt,
e per l'organizzazione della
formazione anche Aboud (ma
credo abbia messo lo zampino anche
per l'ingaggio di Bradley) poi nel tempo
ci fu Venter e altri consulenti, insomma, non
fu da solo, fin dall'inizio, tanto che ricordo che
scrissi che forse era la prima volta che non prendevano
il "salvatore della patria", ma puntavano sull'organizzazione.
Per Smith, invece, si tratta di un cambiamento di rotta in corso
d'opera. Lui era stato ingaggiato soltantoper collaborare con O'Shea
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Capisco tutto, ma ha fatto una partita. E poi smettiamola di pensare che l'allenatore radiocomandi i giocatori tipo joystick della playstation. Credo che lo avesse ben detto che i breakdown vanno puliti (intendo: avesse spiegato quale fosse la sua tattica per farlo). Diamogli almeno altre due partite.
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Difficile dire che non si conosce quanto importante sia l aspetto del breakdown oggi nel rugby di alto livello, oltre ad essere una fase di lotta per eccellenza, è l unico momento dove per una manciata di secondi nessuno ha il possesso del pallone ed è lì che inizia la vera guerra. Per non parlare poi che proprio il breakdown o chiamiamole ruck, in media c'è ne sono più di 150 a partita, per cui non porre l attenzione in questo aspetto è fin troppo superficiale per poter pensare che sia vero...
Non abbiamo specialisti che lo possano allenare, ma non in nazionale, questo deve avvenire nelle franchigie, in nazionale discuti solamente la tattica da adottare in quel specifico aspetto.
Quanto a Cheika, ho letto che sta firmando o ha firmato per una squadra australiana di rugby league, https://www.newshub.co.nz/home/sport/20 ... staff.html.
Smith è solo perchè i tecnici che in questo momento lo stanno accompagnando non sono semplicemente all altezza, non per parlare del buon De Carli, ma mediamente quante partite prepara in un anno? Quanto studio di situazioni diverse affronta in un anno? Non mi dite che la fir non ha i soldi per poter allestire uno staff di livello internazionale perchè non ci credo, nè ora e ne mai. Se così fosse allora stiamo perdendo solo tempo, non siamo da 6N e le partite con Romania e Georgia sono la nostra comfort zone
Non abbiamo specialisti che lo possano allenare, ma non in nazionale, questo deve avvenire nelle franchigie, in nazionale discuti solamente la tattica da adottare in quel specifico aspetto.
Quanto a Cheika, ho letto che sta firmando o ha firmato per una squadra australiana di rugby league, https://www.newshub.co.nz/home/sport/20 ... staff.html.
Smith è solo perchè i tecnici che in questo momento lo stanno accompagnando non sono semplicemente all altezza, non per parlare del buon De Carli, ma mediamente quante partite prepara in un anno? Quanto studio di situazioni diverse affronta in un anno? Non mi dite che la fir non ha i soldi per poter allestire uno staff di livello internazionale perchè non ci credo, nè ora e ne mai. Se così fosse allora stiamo perdendo solo tempo, non siamo da 6N e le partite con Romania e Georgia sono la nostra comfort zone
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
A me Franco Smith ispira fiducia. A parte la sua competenza (che, immagino sia di gran livello), mi sembra un personaggio molto carismatico. E questo se vuoi fare l'allenatore, conta molto.
Io aspetterei qualche altra partita, prima di giudicare.
Certo, che lo staff che gli gravita intorno, dovrebbe essere adeguato. Se ancora non l'hanno capito, in FIR, che questo è un aspetto fondamentale, sono veramente irrecuperabili.
I breakdown le altre nazionali lo allenano sullo specifico, con i tecnici della difesa (non è solo una questione di bravura tecnica del singolo giocatore, ma di organizzazione complessiva di squadra). Basta vedere il Galles. Tutti sanno cosa fare in maniera maniacale, non solo il grillotalpa. Noi dovremmo fare altrettanto con allenatori specifici, sennò saremo sempre in svantaggio.
Io aspetterei qualche altra partita, prima di giudicare.
Certo, che lo staff che gli gravita intorno, dovrebbe essere adeguato. Se ancora non l'hanno capito, in FIR, che questo è un aspetto fondamentale, sono veramente irrecuperabili.
I breakdown le altre nazionali lo allenano sullo specifico, con i tecnici della difesa (non è solo una questione di bravura tecnica del singolo giocatore, ma di organizzazione complessiva di squadra). Basta vedere il Galles. Tutti sanno cosa fare in maniera maniacale, non solo il grillotalpa. Noi dovremmo fare altrettanto con allenatori specifici, sennò saremo sempre in svantaggio.
- jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale
Con Frengo adotterò lo stesso atteggiamento che ho avuto con O'Sé: fiducia iniziale a prescindere e attesa dei risultati, che se dopo un congruo periodo di tempo dovessero continuare a non arrivare trasformerebbero la fiducia prima in scetticismo, poi in indifferenza ed infine in negatività.
Mi sembra la cosa più seria: ti do fiducia e poi valuto nel tempo se la stai meritando.
Mi sembra la cosa più seria: ti do fiducia e poi valuto nel tempo se la stai meritando.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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