metabolik ha scritto: ↑18 feb 2020, 15:41
Avere ben presente quale era la condizione della Nazionale prima dell'ingaggio COS è fondamentale per esprimere un giudizio su di lui.
Si può dimenticare, per scarsa memoria o per malafede, o si può anche non conoscere, ma rimane il primo fattore di giudizio. Non so quanti altri allenatori sarebbero stati disponibili ad accettare la responsabilità della risurrezione (tragico) o della rianimazione (meno tragico) di una Nazionale in una crisi epocale. All'epoca scrissi che il 6N 2016-2017 era l'anno più difficile per il nostro rugby, il rischio di un'estinzione (tragico) o di un arretramento penosissimo (meno tragico) era concreto, altamente probabile.
Quale soluzione hanno in mente quelli che criticano l'operato COS ? Cos'altro si poteva fare, se non cercare di trasmettere comunque entusiasmo e fiducia per risorgere ? Il lettino di Frankenstein collegato al parafumine ?
Un'altra falla nella memoria degli stroncatori riguarda le vittorie, pochissime , ma importantissime , con Fiji, Georgia e Giappone e lascio perdere il SA, anche se è quella che ha fatto più scalpore. Le altre 3 citate sono state sminuite, una volta ottenute, ma bisogna ricordare quanto erano in dubbio prima di realizzarle. Son d'accordo che il game plan non è mai stato chiaro, ma con una Nazionale in ricostruzione qual è lo spazio progettuale ?
In più, le sonore vittorie con Canada, Namibia, Russia hanno consolidato che siamo sicuramente la più debole tier1, ma altrettanto certamente siamo ben superiori al livello tier2.
Oggi, in un modo o nell'altro, (competenza , programmazione, cùlo, scouting ? ) , abbiamo una base di giocatori azzurri rispettabile, ragionevolmente ampia : è stata ricostruita la Nazionale
nel miglior modo possibile, cioè con le risorse messe a disposizione dal nostro movimento.