Non si può che essere d'accordo, ma l'assenza di alternative praticabili rende necessario cercare di trarre il meglio possibile da quello che abbiamo. E quello che abbiamo a disposizione sta nel tuo documentato elenco, fuori dal quale non c'è nulla, al momento.zappatalpa ha scritto:Nessuno jpr, ma qui parliamo di una intera batteria di 3/4 che ha grossi problemi ad emergere in un contesto leggermente più facile, cioè la celtic league.
La stanza di Meta
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Re: La stanza di Meta
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Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La stanza di Meta
Beh, Bisegni non è poi tanto male.
D'altronde, contro gli AB ed i Bokke non ci sono molte alchimie,neanche se fossimo al completo.
D'altronde, contro gli AB ed i Bokke non ci sono molte alchimie,neanche se fossimo al completo.
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Re: La stanza di Meta
hmmm... non condivido questo dire diffuso che con gli AB anche se metti mia nonna in carrozzina ci fanno lo stesso numero di mete. non è così e anzi una asfaltata storica sarebbe molto grave per noi.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Re: La stanza di Meta
Già, e il problema è che questa partita arriva per prima e potrebbe pesare parecchio sul morale. Per quanto anche i sassi sanno quanto forti sono questi AB, però diciamo perdere di un trentello non sarebbe male, salvo poi non "montarsi la testa" e pigliarne 70 dai bokke.zappatalpa ha scritto:hmmm... non condivido questo dire diffuso che con gli AB anche se metti mia nonna in carrozzina ci fanno lo stesso numero di mete. non è così e anzi una asfaltata storica sarebbe molto grave per noi.
Comunque ha ragione meta: il vero obiettivo è la partita con i tongani, queste prime due partite io spero nel riusciere a tenere e che meno gente possibile si rompa.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: La stanza di Meta
dal punto di vista sportivo si, dal punto di vista commerciale conta per il 95% quella con gli ABs, dovesse esserci un inaspettato exploit potrebbe trainare la vendita degli altri due TMJosephK. ha scritto: Comunque ha ragione meta: il vero obiettivo è la partita con i tongani, queste prime due partite io spero nel riusciere a tenere e che meno gente possibile si rompa.
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Re: La stanza di Meta
Vorrei conoscere la definizione di inaspettato exploit per decidere se serve un bicchiere in più o un'ambulanzazappatalpa ha scritto:dal punto di vista sportivo si, dal punto di vista commerciale conta per il 95% quella con gli ABs, dovesse esserci un inaspettato exploit potrebbe trainare la vendita degli altri due TMJosephK. ha scritto: Comunque ha ragione meta: il vero obiettivo è la partita con i tongani, queste prime due partite io spero nel riusciere a tenere e che meno gente possibile si rompa.
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I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Re: La stanza di Meta
Da 'padrone' ufficializzato
della stanza devo essere scrupoloso. Spiegarsi bene è meglio.
La disamina realista del nostro movimento e, conseguentemente, delle nostre possibilità non vuole assolutamente essere una giustificazione a qualsiasi prestazione; anzi , il realismo deve essere l'occasione di una prestazione al 120%, di una prestazione epica.
Come disse Lanfranchi, piuttosto brusco, quasi inca55ato, al Rosi cronista che un pò giustificava una scialba prestazione italiana adducendo una disparità 'fisica' abbastanza evidente a favore degli avversari ( mi sembra la Russia) ' poche palle, sei un uomo contro un uomo e il tuo uomo lo tiri giù! siamo 15 uomini contro altri 15 uomini ... Se no, vai a fare un altro sport...' . (L'ho già scritto, lo so , ma è troppo significativo, non c'è modo migliore di dirlo). Lanfranchi voleva dire che non era arrabbiato non tanto per la sconfitta, ma per la scarsa combattività degli azzurri.
Insomma , se hai addosso la maglia azzurra devi averla questa voglia, devi averla una vena di eroismo.


La disamina realista del nostro movimento e, conseguentemente, delle nostre possibilità non vuole assolutamente essere una giustificazione a qualsiasi prestazione; anzi , il realismo deve essere l'occasione di una prestazione al 120%, di una prestazione epica.
Come disse Lanfranchi, piuttosto brusco, quasi inca55ato, al Rosi cronista che un pò giustificava una scialba prestazione italiana adducendo una disparità 'fisica' abbastanza evidente a favore degli avversari ( mi sembra la Russia) ' poche palle, sei un uomo contro un uomo e il tuo uomo lo tiri giù! siamo 15 uomini contro altri 15 uomini ... Se no, vai a fare un altro sport...' . (L'ho già scritto, lo so , ma è troppo significativo, non c'è modo migliore di dirlo). Lanfranchi voleva dire che non era arrabbiato non tanto per la sconfitta, ma per la scarsa combattività degli azzurri.
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Re: La stanza di Meta
Mannaggia, scusate il 'non' di troppo.
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Re: La stanza di Meta
una partita come l'ultima a S.Sirojentu ha scritto:Vorrei conoscere la definizione di inaspettato exploit per decidere se serve un bicchiere in più o un'ambulanzazappatalpa ha scritto:dal punto di vista sportivo si, dal punto di vista commerciale conta per il 95% quella con gli ABs, dovesse esserci un inaspettato exploit potrebbe trainare la vendita degli altri due TMJosephK. ha scritto: Comunque ha ragione meta: il vero obiettivo è la partita con i tongani, queste prime due partite io spero nel riusciere a tenere e che meno gente possibile si rompa.

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Re: La stanza di Meta
Eh anche io pensavo quello potrebbe essere un grande successo. A San Siro si perse 6 a 20, gli All Blacks fecero un'unica meta (!) e l'Italia andò vicina a marcare in un paio di occasioni. In più, nel finale, ci furono tutta una serie di mischie ordinate a ridosso della linea di meta Neo Zelandese dove ci poteva pure stare una meta tecnica per noi.zappatalpa ha scritto:una partita come l'ultima a S.Sirojentu ha scritto:Vorrei conoscere la definizione di inaspettato exploit per decidere se serve un bicchiere in più o un'ambulanzazappatalpa ha scritto:dal punto di vista sportivo si, dal punto di vista commerciale conta per il 95% quella con gli ABs, dovesse esserci un inaspettato exploit potrebbe trainare la vendita degli altri due TMJosephK. ha scritto: Comunque ha ragione meta: il vero obiettivo è la partita con i tongani, queste prime due partite io spero nel riusciere a tenere e che meno gente possibile si rompa.ma Mallet non c'è più, non c'è più il Castro del 2013 (forse il più forte di sempre?), gli ABs sono diversi, è un altro rugby. In questi 4 anni è cambiato di più dei 12 prima dall'ingresso nel 6 nazioni
Mi sa che se ripetiamo una prestazione così più che all'exploit si potrebbe gridare al miracolo

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Re: La stanza di Meta
Me la ricordo bene quella partita, così come ricordo bene la sensazione che avevo uscendo da S. Siro: "Stiamo diventando grandi" pensavo. Si, pensavo stessimo uscendo dalla fase dell'infanzia in cui si mangia al seggiolone per essere ammessi alla tavola dei grandi. Magari in posizione defilata, ma pur sempre a quella tavola.
Solo lo spirito di Lanfranchi che il Room Master ha sapientemente evocato può riportarci là: la tecnica, che speriamo la triade (o la banda dei 4, forse, dopo l'avvento di Venter) ci aiuti a migliorare, da sola non basterebbe.
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Re: La stanza di Meta
C'ero anche io a San Siro, e ricordo la mischia AB brutalizzata da Perugini e Rouyet per 10 minuti a ridosso della loro linea di Meta, con Parisse che tirava giu tutti i santi dal paradiso cercando di prendere la meta tecnica.
Sono uscito da San Siro completamente afono e immensamente orgoglioso.
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Re: La stanza di Meta
Meta tecnica che era assolutamente da dare. Diedero un giallo e tipo 4-5 falli.Consulente ha scritto:C'ero anche io a San Siro, e ricordo la mischia AB brutalizzata da Perugini e Rouyet per 10 minuti a ridosso della loro linea di Meta, con Parisse che tirava giu tutti i santi dal paradiso cercando di prendere la meta tecnica.
Sono uscito da San Siro completamente afono e immensamente orgoglioso.
Ci fu tanto di polemica contro gli arbitri da parte degli AB...
Bei tempi.
Ricordo che iniziò con un 3-0 per noi (calcio forse di Gower) e uno accanto a me girò: "Fiscia a fine" (perdonate ma pessima imitazione dell'accento veneto).
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Re: La stanza di Meta
Non tutti erano concordi sulla meta tecnica. Io ero più per il no che per il sì, perché in effetti la mischia era pressoché ferma , non c'era progressione.
Mi sarebbe piaciuto però vedere come sarebbe andata a finire se l'arbitro avesse fatto quello che avrebbe dovuto fare, cioè continuare con i cartellini gialli alla prima linea. Comunque figuraccia dei piloni tutti neri (anche se poi il pilone che prese in giallo prese anche il Man of the match...) figuraccia dell'arbitro che fu massacrato anche dagli All Blacks perché non aveva tutelato abbastanza il "giovane" Crockett contro l'"imbroglione" Castrogiovanni
Mi sarebbe piaciuto però vedere come sarebbe andata a finire se l'arbitro avesse fatto quello che avrebbe dovuto fare, cioè continuare con i cartellini gialli alla prima linea. Comunque figuraccia dei piloni tutti neri (anche se poi il pilone che prese in giallo prese anche il Man of the match...) figuraccia dell'arbitro che fu massacrato anche dagli All Blacks perché non aveva tutelato abbastanza il "giovane" Crockett contro l'"imbroglione" Castrogiovanni
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: La stanza di Meta
La mischia non riusciva ad avanzare più di tanto perchè la buttavano giù e l'imbarazzo era tutto loro. Ci sta che nel dopo partita abbiano ripensato alla situazione, dicendosi che forse era meglio prendere la meta e finirla lì, piuttosto che essere costretti nell'angolo per tutti quei minuti: da allora la loro mischia è migliorata ed hanno fatto diverse modifiche alle regole del settore su loro pressione - sarà un caso?
Henry se ne uscì con una sviolinata contro Dickinson degna delle squadre che calcano normalmente quel campo. Ricordo gli strenui difensori dell'onor australe, che frequentavano questo sito ed ora non si leggono più, che erano indubitabilmente d'accordo con lui.
Così va il mondo...
Se li rimettessimo in una condizione simile - non uguale perchè è impossibile - anche stavolta sarebbe una sconfitta da godere.
Henry se ne uscì con una sviolinata contro Dickinson degna delle squadre che calcano normalmente quel campo. Ricordo gli strenui difensori dell'onor australe, che frequentavano questo sito ed ora non si leggono più, che erano indubitabilmente d'accordo con lui.
Così va il mondo...
Se li rimettessimo in una condizione simile - non uguale perchè è impossibile - anche stavolta sarebbe una sconfitta da godere.
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