luqa ha scritto:Quando si digita sulla tastiera sidovrebbe far attenzione a quelloche si scrive...
Io sono toscano, fiorentino in maggioranza, e con i romani c'è rivalità, ma non mipermetterei didire che a Roma il rugby non interessa a nessuno, che altrimenti si dovrebbe dire lo stesso per gran parte del Veneto a giudicare dagli spettatori.
Se invece si guardano società e praticanti Roma ed il Lazio ne escono decentemente, più che decentemente.
Ritengola scelta attuale né più némeno come quella precedente: unpastrocchio.
Nemmeno più valida per motivi sportivi e/o economici, vistoche se ci fosse "imprenditoria" e "valore sportivo " all'altezza, certe suqadre farebbero figuroni in Europa da tempo.
Adesso, spero che la FIR cerchi di sonsare il terreno per una terza franchigia al più presto e poi cerchi didefinire una strategia sensata per il "dopo prime CL".
Io al momento penso che, stante le difficoltà economiche diffuse, ma tenendopresente il buon momento del rugby dal punto di vista di "leva", si potrebbe pensare ad una ipotesi futura di 5-6 squadre d'area ,qualcuna più forte,qualcuna meno (es. Connacht) da sviluppare su su, in modo da dare copertura a tutto il territorio nazionale (in fondo è quello che si sarebebropropostiinToscana con il progettoT.R.E.).
Hai proprio ragione!
pensare di relegare - si proprio relegare - il rugby italiano d'elite in una zona d'Italia limitata è una scelta funesta in prospettiva da ogni angolazione lo si guardi. A meno di aver interesse solo per il proprio piccolo orticello "privato", magari finanziato con monopoli pubblici autostradali, ma si sa che in questo paese succede spesso.
Chi ha visto la cosa con il distacco della partigianeria legata solo al bene del nostro sport ha notato subito che 2 franchigie erano oggettivamente troppo poche per rappresentare degnamente il panorama ovale nazionale, ma 4 forse non avrebbero avuto la qualità tecnica necessaria per la scarsità di giocatori di livello nel nostro attuale campionato - ma tant'è che non ce le davano.
Ora due considerazioni:
- se c'era un vulnus prima nei confronti del Veneto, ora c'è verso tutto il resto d'Italia sotto il Po che non sia in Emilia. o qualcuno che strepitava prima pensa che non sia così perchè non è più direttamente coinvolto?
- l'accettazione della direzione tecnica federale è un boccone avvelenato di matrice dondiana in casa Benetton. Mi divertirò a vedere come finisce. Ma dico fin da ora che ha ragione la federazione a volere le franchigie - perchè tali dovevano essere fin dall'inizio, anche se si è lasciato spazio ai club di aggregarsi allo scopo e Treviso ancora non l'ha fatto, mentre gli Aironi si.
Senza le aggragazioni di club o le franchigie federali si ammazza per davvero il sistema dei campionati italiani, riducendolo esclusivamente alla formazione di un serbatoio per due grandi clubs, mal distribuiti geograficamente e discarso appeal per il resto del paese. Ilresto del Veneto compreso.
Badate bene che, a mio parere, fuori da questo ragionamento - qui scritto in pillole - anche la terza franchigia, eventualmente romana, avrebbe le caratteristiche negative delle altre due.