al netto dei cavilli lessicali sono 3! nella sostanza e per una prospettiva di analisi del movimento .... e comunque anche se sono 3 è un grande risultatoAle_86 ha scritto:Benetton Treviso contro i Dragons (50-24)Laporte ha scritto:
Non sapevo che Franco Smith allenasse una sqyadra fatta della quasi totalità di giocatori italiani....
15 Ludovico Nitoglia, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Ezio Galon, 12 Alberto Sgarbi, 11 Brendan Williams, 10 Kristopher Burton, 9 Fabio Semenzato, 8 Marco Filippucci, 7 Alessandro Zanni, 6 Francesco Minto, 5 Corniel Van Zyl, 4 Antonio Pavanello, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Enrico Ceccato, 1 Michele Rizzo
In panchina: 16 Diego Vidal, 17 Matteo Muccignat, 18 Pedro Di Santo, 19 Valerio Bernabò, 20 Robert Barbieri, 21 Paul Derbyshire, 22 Tobias Botes, 23 Luke McLean
Nei XV, evidenziato in grassetto l'unico straniero, in corsivo i giocatori non di formazione italiana ma in nazionale. Quasi totalità, proprio così
ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
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Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
La lista postata prima fatta da giocatori 100% Italiani tra errori e nomi improponibili ad alto livello e' davvero esilerante.
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Non sapevo che Franco Smith allenasse una sqyadra fatta della quasi totalità di giocatori italiani.... [/quote]
Benetton Treviso contro i Dragons (50-24)
15 Ludovico Nitoglia, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Ezio Galon, 12 Alberto Sgarbi, 11 Brendan Williams[/b], 10 Kristopher Burton[/i], 9 Fabio Semenzato, 8 Marco Filippucci, 7 Alessandro Zanni, 6 Francesco Minto, 5 Corniel Van Zyl, 4 Antonio Pavanello, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Enrico Ceccato, 1 Michele Rizzo
In panchina: 16 Diego Vidal, 17 Matteo Muccignat, 18 Pedro Di Santo, 19 Valerio Bernabò, 20 Robert Barbieri, 21 Paul Derbyshire, 22 Tobias Botes, 23 Luke McLean
Nei XV, evidenziato in grassetto l'unico straniero, in corsivo i giocatori non di formazione italiana ma in nazionale. Quasi totalità, proprio così [/quote]
Argentina,Australia,Sudafrica....bla bla
Benetton Treviso contro i Dragons (50-24)
15 Ludovico Nitoglia, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Ezio Galon, 12 Alberto Sgarbi, 11 Brendan Williams[/b], 10 Kristopher Burton[/i], 9 Fabio Semenzato, 8 Marco Filippucci, 7 Alessandro Zanni, 6 Francesco Minto, 5 Corniel Van Zyl, 4 Antonio Pavanello, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Enrico Ceccato, 1 Michele Rizzo
In panchina: 16 Diego Vidal, 17 Matteo Muccignat, 18 Pedro Di Santo, 19 Valerio Bernabò, 20 Robert Barbieri, 21 Paul Derbyshire, 22 Tobias Botes, 23 Luke McLean
Nei XV, evidenziato in grassetto l'unico straniero, in corsivo i giocatori non di formazione italiana ma in nazionale. Quasi totalità, proprio così [/quote]
Argentina,Australia,Sudafrica....bla bla
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Laporte ha scritto:Non sapevo che Franco Smith allenasse una sqyadra fatta della quasi totalità di giocatori italiani....
Oggi di formazione estera :
Nitoglia (st 31' Semenzato); Benvenuti, Galon (st 9' Williams), Sgarbi, McLean; Burton, Botes; Filippucci (st 9' Vosawai), Zanni, Minto; Van Zyl (st 24' Vermaak), A. Pavanello; Cittadini (st 24' Di Santo), Sbaraglini (st 9' Vidal), Rizzo (st 24' Fernandez Rouyet). A disp.: De Waal.
11/22 ! e tutta la mediana....
Aumenteranno ancora ?
Ed hanno perso....
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
E tu gongoli e sei contento come una pasqua..
Comunque, i risultati dimostrano che Smith bravo con gli italiani (cioè il punto originale), perchè quando schiera loro vincono
Comunque, i risultati dimostrano che Smith bravo con gli italiani (cioè il punto originale), perchè quando schiera loro vincono
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Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
vabbè basta trollare co sta storia Laporte: l'inghilterra ha flutey e harteley, il galles ha persino il numero 8 che è isolano.Laporte ha scritto:Laporte ha scritto:Non sapevo che Franco Smith allenasse una sqyadra fatta della quasi totalità di giocatori italiani....
Oggi di formazione estera :
Nitoglia (st 31' Semenzato); Benvenuti, Galon (st 9' Williams), Sgarbi, McLean; Burton, Botes; Filippucci (st 9' Vosawai), Zanni, Minto; Van Zyl (st 24' Vermaak), A. Pavanello; Cittadini (st 24' Di Santo), Sbaraglini (st 9' Vidal), Rizzo (st 24' Fernandez Rouyet). A disp.: De Waal.
11/22 ! e tutta la mediana....
Aumenteranno ancora ?
Ed hanno perso....
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
C'è qualcuno che è un po' duro di comprendonio... Le franchigie devono servire per la nazionale e finché in nazionale possono giocare questi atleti è giusto, anzi, è DOVEROSO farli giocare anche nel club. Già siamo abbastanza autolesionisti con sti paletti, lacci e lacciuoli, poi sarebbe il colmo che un Van Zyl si fa il c.ulo in nazionale e poi non può giocare nel club. Chissenefrega dove sono stati formati. Vosawai ormai ha giocato più anni in Italia che nel suo Paese natale, è arrivato a 20 anni, cosa si pretende di più?
Se cambiamo le regole per tutti allora ne riparliamo, e sono favorevole, però di fare il Tafazzi non me la sento proprio.
E se cambiano le regole non so chi ci rimette di più. Noi perderemmo un Van Zyl ed un Vosawai, l'Inghilterra perderebbe Flutey e Tuilagi: chi ci rimette di più?
Se cambiamo le regole per tutti allora ne riparliamo, e sono favorevole, però di fare il Tafazzi non me la sento proprio.
E se cambiano le regole non so chi ci rimette di più. Noi perderemmo un Van Zyl ed un Vosawai, l'Inghilterra perderebbe Flutey e Tuilagi: chi ci rimette di più?
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Sante parole; non se ne puo più di teoremi sull'esaltazione della capacita del movimento italiano di far emergere mostri del rugby, valori reali o fasulli in funzione dei giocatori impiegati e delle loro radici sportive, largo ai giovani e pensionamento dei vecchi, ecc. ecc.Attilio B ha scritto:C'è qualcuno che è un po' duro di comprendonio... Le franchigie devono servire per la nazionale e finché in nazionale possono giocare questi atleti è giusto, anzi, è DOVEROSO farli giocare anche nel club. Già siamo abbastanza autolesionisti con sti paletti, lacci e lacciuoli, poi sarebbe il colmo che un Van Zyl si fa il c.ulo in nazionale e poi non può giocare nel club. Chissenefrega dove sono stati formati. Vosawai ormai ha giocato più anni in Italia che nel suo Paese natale, è arrivato a 20 anni, cosa si pretende di più?
Se cambiamo le regole per tutti allora ne riparliamo, e sono favorevole, però di fare il Tafazzi non me la sento proprio.
E se cambiano le regole non so chi ci rimette di più. Noi perderemmo un Van Zyl ed un Vosawai, l'Inghilterra perderebbe Flutey e Tuilagi: chi ci rimette di più?
Insomma, si scende in campo per vincere, solitamente, e lo si fa con i migliori che si hanno a disposizione applicando le regole sportive vigenti, punto.
Così fanno tutti e non vedo perchè in Italia ci si dovrebbe fare più problemi di altri avendo, per giunta, più problemi di altri a reperire risorse di qualità adeguate.
A Brunel auguro di avere la lucidità di non farsi deviare e confondere da simili storielle da bar della domenica impiegando il meglio che attualmente si può trovare in campo nazionale per fare un buon 6 nazioni. Forza Italia!
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
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- Giandolmen
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Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Credo tu stia parlando di Campagnaro. Quest'anno gioca (centro) con l'Accademia in A1.Guru ha scritto:Ciao.
Alla tua lista aggiungo Castagnaro (apertura? centro?). Ha 18 anni, l'ho visto giocare ai mondiali U20 a giugno, è grezzo e capisce poco di gioco d'insieme, ma attacca la linea e ha buoni piedi. Tra 4 anni avrà 22 anni. Il Galles ha fatto esordire Halfpenny un anno e mezzo fa nel 6N a 19 anni come ala (14), in questi mondiali l'hanno reinventato estremo (e alla prima partita ho pensato "sono matti"), e ha giocato in modo superbo. Ha 20 anni.
Possibile che noi non si possa rischiare? Meglio: inventare?
Ciao, Lorenzo
Giandolmen
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Ciao.
Grazie Giandolmen, mi riferivo proprio a Campagnaro (ormai sono rimbambito totale...). Vista l'età, e per come l'ho visto giocare, con una paio di tecnici come si deve può crescere moltissimo secondo me. Quanto al fatto che gioca centro, a parte che di centri non se ne hanno mai abbastanza, ma non sarebbe certo la prima volta di un centro che poi si trasforma in apertura. La stoffa (anche se grezza) secondo me la ha, poi.... quante potenziali aperture sono state rovinate negli ultimi 10 anni?....
Grazie ancora, ciao
Grazie Giandolmen, mi riferivo proprio a Campagnaro (ormai sono rimbambito totale...). Vista l'età, e per come l'ho visto giocare, con una paio di tecnici come si deve può crescere moltissimo secondo me. Quanto al fatto che gioca centro, a parte che di centri non se ne hanno mai abbastanza, ma non sarebbe certo la prima volta di un centro che poi si trasforma in apertura. La stoffa (anche se grezza) secondo me la ha, poi.... quante potenziali aperture sono state rovinate negli ultimi 10 anni?....
Grazie ancora, ciao
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Come l'ha vista Antonio Lilviero del Gazzettino
Treviso perde il bus per la vetta
Domenica 6 Novembre 2011,
TREVISO - Dopo quattro vittorie consecutive il Benetton sul più bello perde il filo. E anche la strada per l’alta classifica. La zona playoff resta al di là del vetro. Sogno per ora proibito seppur mai così vicino.
Nel giorno del doppio confronto con la Scozia, in cui il Glasgow passa a Viadana (18-6), i trevigiani cedono (22-11) a un Edimburgo umile e razionale. Non concretizzano a dovere i momenti di superiorità, sbagliano qualcosa al piede, subiscono pressione nella zona di contatto. E pagano a caro prezzo l’indisciplina ma, in un paio di circostanze, anche un arbitro (scozzese) non sempre a proprio agio con una terzietà difficile da interpretare.
La partita è vissuta su un lungo equilibrio (1-1 il conto delle mete) rotto solo al 70’ dalla marcatura di Jacobsen sbucato come una talpa dal mucchio di avanti sulla linea: una situazione confusa (non c’era l’arbitro video) con il direttore di gara Mcpherson che tradiva incertezza nella decisione e gli stessi scozzesi sulle prime increduli. E tuttavia l’Edimburgo non ha demeritato: tranne che per due minuti del primo tempo, dopo la folgorante meta di Nitoglia lungo l’out, non è mai stato sotto nel punteggio. Rientrando con le spese di viaggio ogni volta che si affacciava nella metà campo biancoverde e tenuto in partita dal diciannovenne mediano di apertura Harry Leonard, un fulmine nella lettura degli spazi, delizioso nei calci di spostamento, preciso dalla piazzola e capace di un break monumentale.
Al Benetton è mancata la pioggia: nel senso che le condizioni del campo e di controllo del pallone sono risultate migliori del previsto e le fasi statiche non hanno monopolizzato il gioco. La supremazia in mischia chiusa è stata netta (anche se la prima linea dell’Edimburgo si è battuta fieramente), e col maul si sono visti avanzamenti importanti. Burton ha però mancato un drop e una punizione fattibili (una trasformazione è finita sul palo), inoltre i Leoni hanno buttato via un paio di occasioni da meta, su un buco di Botes e un due contro due mal governato da Burton e Benvenuti.
La marcatura di Nitoglia, in superiorità numerica per il giallo a De Luca (poco dopo espulsione temporanea anche per Cittadini) e un drop di Burton hanno tenuto in corsa Treviso. Che nella ripresa ha subìto l’accelerazione scozzese specie con attacchi sull’asse profondo delle terze linee Talei, Denton e Rennie. Il Benetton, trascinato dalla grinta di Pavanello, si è ributtato avanti arrivando a premere sulla linea di meta ma senza riuscire a dare la svolta, anzi rischiando sui ribaltamenti di fronte (Minto, ormai una realtà, è stato provvidenziale un paio di volte con recuperi e salvataggi). Nemmeno l’ingresso di Williams ha prodotto gli squilibri sperati.
È però legittimo chiedersi se Treviso sarebbe riuscito a rompere l’equilibrio potendo schierare dall’inizio tutti i suoi stranieri, a cominciare da Williams e De Waal. Probabilmente ora staremmo a celebrare il terzo posto in Pro12. Siamo sicuri che le restrizioni federali in atto sui ruoli degli stranieri stiano facendo davvero del bene al rugby italiano?
Treviso perde il bus per la vetta
Domenica 6 Novembre 2011,
TREVISO - Dopo quattro vittorie consecutive il Benetton sul più bello perde il filo. E anche la strada per l’alta classifica. La zona playoff resta al di là del vetro. Sogno per ora proibito seppur mai così vicino.
Nel giorno del doppio confronto con la Scozia, in cui il Glasgow passa a Viadana (18-6), i trevigiani cedono (22-11) a un Edimburgo umile e razionale. Non concretizzano a dovere i momenti di superiorità, sbagliano qualcosa al piede, subiscono pressione nella zona di contatto. E pagano a caro prezzo l’indisciplina ma, in un paio di circostanze, anche un arbitro (scozzese) non sempre a proprio agio con una terzietà difficile da interpretare.
La partita è vissuta su un lungo equilibrio (1-1 il conto delle mete) rotto solo al 70’ dalla marcatura di Jacobsen sbucato come una talpa dal mucchio di avanti sulla linea: una situazione confusa (non c’era l’arbitro video) con il direttore di gara Mcpherson che tradiva incertezza nella decisione e gli stessi scozzesi sulle prime increduli. E tuttavia l’Edimburgo non ha demeritato: tranne che per due minuti del primo tempo, dopo la folgorante meta di Nitoglia lungo l’out, non è mai stato sotto nel punteggio. Rientrando con le spese di viaggio ogni volta che si affacciava nella metà campo biancoverde e tenuto in partita dal diciannovenne mediano di apertura Harry Leonard, un fulmine nella lettura degli spazi, delizioso nei calci di spostamento, preciso dalla piazzola e capace di un break monumentale.
Al Benetton è mancata la pioggia: nel senso che le condizioni del campo e di controllo del pallone sono risultate migliori del previsto e le fasi statiche non hanno monopolizzato il gioco. La supremazia in mischia chiusa è stata netta (anche se la prima linea dell’Edimburgo si è battuta fieramente), e col maul si sono visti avanzamenti importanti. Burton ha però mancato un drop e una punizione fattibili (una trasformazione è finita sul palo), inoltre i Leoni hanno buttato via un paio di occasioni da meta, su un buco di Botes e un due contro due mal governato da Burton e Benvenuti.
La marcatura di Nitoglia, in superiorità numerica per il giallo a De Luca (poco dopo espulsione temporanea anche per Cittadini) e un drop di Burton hanno tenuto in corsa Treviso. Che nella ripresa ha subìto l’accelerazione scozzese specie con attacchi sull’asse profondo delle terze linee Talei, Denton e Rennie. Il Benetton, trascinato dalla grinta di Pavanello, si è ributtato avanti arrivando a premere sulla linea di meta ma senza riuscire a dare la svolta, anzi rischiando sui ribaltamenti di fronte (Minto, ormai una realtà, è stato provvidenziale un paio di volte con recuperi e salvataggi). Nemmeno l’ingresso di Williams ha prodotto gli squilibri sperati.
È però legittimo chiedersi se Treviso sarebbe riuscito a rompere l’equilibrio potendo schierare dall’inizio tutti i suoi stranieri, a cominciare da Williams e De Waal. Probabilmente ora staremmo a celebrare il terzo posto in Pro12. Siamo sicuri che le restrizioni federali in atto sui ruoli degli stranieri stiano facendo davvero del bene al rugby italiano?
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Oops! Scusate, volevo inserirlo nel topic di Celtic League.
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
Io non gongolo. Semplice segnalo come qualcuno avventatamente parlasse di squadra in stragrande maggioranza itakliana.Ale_86 ha scritto:E tu gongoli e sei contento come una pasqua..
Comunque, i risultati dimostrano che Smith bravo con gli italiani (cioè il punto originale), perchè quando schiera loro vincono
Al limite potrei gongolare perchè i giocatori Italiani sono meglio degli stranieri. Questo sì. Ma allora mi cheiddo perchè TV si lamenta che gli vogliono ridurre gli stranieri ?
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
No le franchigie devono servire a far crescere i gicocatori e il rugby italiano . E' diverso.Attilio B ha scritto:C'è qualcuno che è un po' duro di comprendonio... Le franchigie devono servire per la nazionale e finché in nazionale possono giocare questi atleti è giusto, anzi, è DOVEROSO farli giocare anche nel club. Già siamo abbastanza autolesionisti con sti paletti, lacci e lacciuoli, poi sarebbe il colmo che un Van Zyl si fa il c.ulo in nazionale e poi non può giocare nel club. Chissenefrega dove sono stati formati. Vosawai ormai ha giocato più anni in Italia che nel suo Paese natale, è arrivato a 20 anni, cosa si pretende di più?
Se cambiamo le regole per tutti allora ne riparliamo, e sono favorevole, però di fare il Tafazzi non me la sento proprio.
E se cambiano le regole non so chi ci rimette di più. Noi perderemmo un Van Zyl ed un Vosawai, l'Inghilterra perderebbe Flutey e Tuilagi: chi ci rimette di più?
Re: ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL
salve a tutti (sono nuovo del forum )
segnalo questa intervista (a Dondi e Brunel): http://www.youtube.com/watch?v=bFtmYx6oPhk&feature=fvhl
nulla di particolarmmente nuovo...ma sentire Brunel parlare in francese senza fastidiose traduzioni non mi è dispiaciuto (nell'attesa che impari l'italiano)....e sicuramente mi è piaciuto molto più di certe frasi dondiane
una "chicca" l'ultima domanda della fantoni....
segnalo questa intervista (a Dondi e Brunel): http://www.youtube.com/watch?v=bFtmYx6oPhk&feature=fvhl
nulla di particolarmmente nuovo...ma sentire Brunel parlare in francese senza fastidiose traduzioni non mi è dispiaciuto (nell'attesa che impari l'italiano)....e sicuramente mi è piaciuto molto più di certe frasi dondiane
una "chicca" l'ultima domanda della fantoni....