Stranieri in Italia

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Blanc
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Messaggio da Blanc » 20 set 2004, 10:15

Credo di aver alimentato un vespaio, in merito ai troppi stranieri ed oriundi nei nostri csmpionati. Sabato ho assistito alla partita di Treviso e francamente il livello tecnico mi è parso non eccelso, sia per la pochezza tecnica messa in evidenza dal Parma, sia dal ritmo di gioco fatto dalle due compagini, ho incontrato un mio conoscente, che fa il procuratore di giocatori di Rugby, e ho domandato come mai tutti questi stanieri nei vari campionati, perchè non vengono promossi dei vivai, perchè non valorizzare i giovani delle serie inferiori. La risposta eè stata molto edificante
<BR>\"Io non verrei a guadagnarci , e si perde molto tempo a far crescere un giovane di sicuro avvenire.

nambereit
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Messaggio da nambereit » 20 set 2004, 10:22

Blanc,
<BR>hai il dono della franchezza.
<BR>
<BR>Adesso aspettiamo le considerazioni dei \"nostalgici\" (che potrei citare uno per uno e che mi stanno simpatici) e dei \"fautori della modernità\".
<BR>
<BR>
<BR>
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We’ve been on this shift too long.
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We can reach our destination, but were still a ways away

sbnmiky
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Messaggio da sbnmiky » 20 set 2004, 10:30

Ok, allora provo a rispondere a Blanc.
<BR>Secondo me non e\' corretta la formulazione di tale post, in quanto personalmente non bisognerebbe fare distinzioni di \"cittadinanza\" tra giocatori di rugby, essendo tutti uguali sul campo.
<BR>Per fortuna in campo giocano i migliori, ed a me personalmente non interessa sapere se sono italiani,australiani inglesi od altro........sono semplicemente 22 uomini (o donne) che decidono di giocare per una squadra...e che fanno la squadra.
<BR>
<BR>Quindi io la farei finita con questa storia di \"stranieri\" si o \"stranieri\" no, altrimenti si riapre un tema con \"razzismo\" si e \"razzismo\" no.
<BR>
<BR>Eventualmente, io cambierei il tema con un invito a migliorare certi vivai di alcune regioni, se credete che ce ne sia bisogno.
<BR>
<BR>Miky
<BR>

Blanc
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Messaggio da Blanc » 20 set 2004, 10:35

Caro Miky, fare nuovi vivai in alcune zone d\'Italia significa fare grossi investimenti, e a quanto ne so, c\'è una grossa carenza di capitali.

neroverde
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Messaggio da neroverde » 20 set 2004, 10:40

miky, tu molto spesso nell\'esternare il tuo pensiero dimentichi una cosa:
<BR>
<BR>il fatto che tu viva in una delle nazioni rugbysticamente più evolute del pianeta (se non la + evoluta), dove se un club sceglie di sacrificare un giocatore del proprio vivaio per uno straniero (straniero poi per voi è una parolona, dato che i giocatori di scuola estera rispetto alla NZ sono isolani e hanno la stessa vostra storia, la stessa lingua e forse anche qualche vostra tradizione) non gli nega la possibilità di esprimere in altro ambito il proprio talento, dato che esistono tante competizioni,campionati, tante discipline sempre nel mondo del rugby, senza dimenticare il fatto che possono sempre venire da noi a vivacchiare nella pianura padana...
<BR>
<BR>il movimento rugbystico neozelandese, essendo d\'elite assoluta, giova della presenza di giocatori di formazione estera, ma un movimento che zoppica come il nostro, secondo te, laddove le caratteristiche tecniche non sono evidentemente superiori a quelle dei giocatori di casa, può guadagnarci a prendere giocatori \"dall\'esterno\"?
<BR>
<BR>ti chiedo di rispondermi con la lucidità di cui spesso sei capace.

sbnmiky
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Messaggio da sbnmiky » 20 set 2004, 10:49

Neroverde, innanzitutto una precisazione in merito alla questione \"stranieri\".
<BR>Forse in NZ ci sono molti piu\' stranieri rispetto a quelli che ci sono nel campionato italiano, gli isolani (tonga,samoa,fiji,vanatau,cook island,tuvalu etc) non hanno la stessa cultura , non parlano la stessa lingua, e non hanno assolutamente la storia dei NZ, sono effettivamente \"stranieri\".
<BR>
<BR>Ma non ci sono problemi nell\'inserimento nelle squadre di rugby di NPC, di super12, ed addirittura di nazionale AllBlacks....insomma nessuno ha mai fatto drammi o sollevato processi in merito alla loro partecipazione nei campionati NZ, ed al fatto che potrebbero togliere il posto a giovani del posto.
<BR>
<BR>Insomma tutti sono uguali sul campo, la differenza la fa il solo fatto se un giocatore e\' valido oppure no, assolutamente la cittadinanza non ha alcun valore..in fondo sono tutti uomini!
<BR>
<BR>Rileggevo oggi il libro di Lomu, il passo in cui descrive la cultura di Tonga in cui ha vissuto la sua gioventu\', in cui e\' cresciuto: poi e\' passato in NZ, ha giocato nelle diverse squadre fino ad essere l\'idolo della nazionale AllBlacks......ma per tutti i neozelandesi lui non e\' uno straniero...e\' semplicemente un giocatore bravo che gioca per la nazionale AllBlacks!
<BR>
<BR>miky
<BR>

sbnmiky
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Messaggio da sbnmiky » 20 set 2004, 10:54

Neroverde e Blanc, in merito al rugby italiano credo che sia giusto fare giocare i migliori giocatori provenienti da tutto il mondo:portano classe ed esperienza, e novita\'.
<BR>Ma non credo giusto definire questi come \"stranieri\" e sollevare la questione se sia giusto farli giocare o meno, lo trovo molto razzista: ripeto, i migliori dovrebbero giocare, non importa dove sono nati, importa dove LORO vogliono giocare.
<BR>
<BR>Ma un punto importante: i vivai sono il cuore del futuro rugby, quindi a loro va data la maggiore importanza: meglio magari non avere una nazionale in coppa del mondo per il 2007, ma con vivai da campioni del mondo!
<BR>
<BR>miky
<BR>

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bakunin
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Messaggio da bakunin » 20 set 2004, 11:09

Blanc e neroverde hanno a mio parere ragione : Italia non ci sono sufficienti capitali da investire nei vivai ed il nostro movimento non è assolutamente paragonabile a quello down under per cui il confronto non è pertinente. Vorrei però aggiungere una cosina...sono uno sfortunato lettore della \"meta\", dico sfortunato perchè troppo spesso quasi la metà delle pagine della succitata rivista viene fatta con i pallosissimi bollettini FIR. A volte disperato mi capita di leggerli ed in uno di quelli pubblicati nell\'annata scorsa venivano citate le misure adottate dalla FIR per la progressiva italianizzazione dei campionati. La parola progressiva non è casuale infatti già da quest\'anno nelle serie minori il numero di stranieri ed oriundi \"dovrebbe\" essere calato e questo processo dovrebbe continuare più sensibilemnte negli anni futuri.
<BR>Riassumendo voglio dire che non è proprio vero che non si fa nulla al riguardo soprattutto se pensiamo che in passato l\'attività giovanile non era nemmeno obbligatoria.
<BR>Una seconda cosa che dovrebbe far riflettere: oltre ad essere gran tifoso del rugby, ho sempre seguito con piacere le vicende del basket italiano che non è certo un basket di vertice. Fino a non moltissimi anni fa c\'erano due stranieri (USA) in un roster di dieci giocatori. Risdultati un argento alle olimpiadi dimezzate di mosca ed un titolo europeo a grenoble (o nantes?). Poi l\'avvento della bosman, l\'introduzione anche lì di qualche italo argentino infine la liberalizzazione totale ha portato a squadre con fino a 9/10 di giocatori non nati in Italia. casino totale, scandalo, dove sono finiti i nostri vivai ecc ecc. Iin questo periodo cosiddetto buio diventiamo vice campioni di europa e vicecampioni delle olimpiadi in due anni. Io sinceramente non capisco il perchè. Al massimo posso ipotizzare che il confronto dei residui giocatori italiani di valore con giocatori stranieri più esperti, più tecnici ed avvezzi a certe competizioni ha portato ad una crescita dei nostri giocatori.
<BR>La mia soluzione diventa quindi semplice, inutile demonizzare i tanti stranieri ed oriundi se questi sono di qualità eccelsa perchè aumentano lo spettacolo e così via (per Blanc: anni fa in Italia se si arrivava alle tre fasi era oro colato...). Al contrario è inutile e dannosa la pratica attuale, molto diffusa tra le nostre società, di prendere stranieri di dubbio valore senza valorizzare quello che in casa già si ha.
<BR>
<BR>Andrea
<BR>
<BR>
<BR>

Paolo_da_Cannaregio
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Messaggio da Paolo_da_Cannaregio » 20 set 2004, 11:29

Continuo il ragionamento di Andrea: qualsiasi allenatore di qualsiasi nazionale di qualsiasi sport sarebbe ben felice di vedere i propri giocatori andare nei campionati più difficili/belli/impegnativi del mondo, dato che ne deriverebbe sicuramente una crescita del giocatore stesso.
<BR>
<BR>Se il livello sale, anche grazie agli \"stranieri\", dovrebbe anche salire il livello degli \"indigeni\".
<BR>Questo si può ottenere anche in tempi rapidi.
<BR>
<BR>Ma come diceva l\'illuminato procuratore, però, non vale la pena (?) investire in vivai che produrranno utili fra 10-15 anni...
<BR>
<BR>Giustamente io preferirei un giocatore mio che vale X piuttosto di un \"erba-del-vicino\" che potrei scoprire valere X+?...

alessandroviola
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Messaggio da alessandroviola » 20 set 2004, 11:30

Miki, il problema è che molte (troppe) società vedono la cosa come un\' alternativa: investo sul vivaio O prendo un giocatore straniero (dal mio punto di vista non cambia niente in questo caso se si prende un giocatore italiano che cerca solo soldi, cambiando squadra ogni anno, e non possibilità di migliorare anche il proprio gioco nella nuova squadra: in entrambi i casi l\'investimento a breve termine impedisce l\'investimento a lungo termine sul vivaio)

Blanc
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Messaggio da Blanc » 20 set 2004, 12:51

Caro Bakunin, vedo che sei di Parma, bene il movimento del rugby nella tua citta\' ha avuto negli anni passati degli alti e bassi, eppure con grossi sacrifici, sia la Rugby parma, che gli Amatori (ora fusi con il Noceto) hanno dato degli ottimi elementi sia in serie A, che in nazionale dai lorovivai, basta ricordare S. Ghini, Azzali, Marchi, F. Bernini, Pulli, Bersellini, Pavesi, Barbarini etc.
<BR>non mi dilungo perchè scriverei un poema. Posso ricordare A. Ghini, fratello di Sandro che ha vinto un torneo F.I.R.A alla fine degli anni 70.
<BR>

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bakunin
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Messaggio da bakunin » 20 set 2004, 14:11

Blanc,
<BR>grazie del remember, ma in tuttà onesta ti devo dire che pur pagando il biglietto per assistere l\'overmach da 5 anni (e anche per il viadana se il calendario me lo consente) il mio cuore batte petrarca...cmq ribadisco il mio pensiero: non importa quanti sono ma che siano buoni!!!

AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia » 20 set 2004, 17:38

x Blanc - Ma A(lessandro) Ghini e S(andro) Ghini non sono la stessa medesima persona?

Blanc
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Messaggio da Blanc » 21 set 2004, 6:53

No, Antonio Ghini è il fratello minore di Sandro Ghini, la squadra che ha vinto il F.I.r.A, schierava anche Tinari.

TommyHowlett
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Messaggio da TommyHowlett » 21 set 2004, 8:45

Mi inserisco nel discorso: ieri leggevo sul Gazzettino i profili delle squadre venete di serie A, campionato prossimo all\'avvio, e ho notato che, VeneziaMestre a parte, tutte o quasi hanno scelto di ridurre al minimo la presenza di stranieri o oriundi, con il caso estremo di Mirano che ha scelto una rosa tutta italiana (anzi tutta veneta) e zeppa di Under per puntare alla salvezza o a qualcosa di più. Oggi ho letto sul sito della FIR che l\'Alghero ha optato per un assetto della rosa il più possibile italiano. Ora non conosco le altre squadre di Serie A, ma se la tendenza fosse generale, io dico che sarebbe già un punto di svolta. Quantomeno si creerebbe un serbatoio abbastanza ampio dove il super10 potrebbe attingere, nell\'ottica anche di fornire elementi alla Nazionale che non siano neozelandesi o argentini o altro.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.

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