Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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s6tefano71
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da s6tefano71 » 22 dic 2013, 9:53

andrea12 ha scritto:Non credo si possa parlare di prospettive. Partecipiamo al 6Nazioni per una indubbia crescita del nostro sistema, ma che è rimasta numerica, non qualitativa. L'unica prospettiva lecita per il prossimo 6N è che possiamo sempre sperare in performance "casuali", anzi meglio dire "puntuali"; ma nella sostanza non ha senso pensare che un buon 6N sia il frutto di una progettualità qualitativa del sistema rugby. Io continuo a credere che il problema stia nel Club; poi molti si incazzano di questo e mi dicono che è la Federazione che potrebbe spendere meglio i nostri soldi.........sinceramente non sono convinto di aver ragione su tutto, ma credo proprio che l'anello debole del sistema sia e rimanga proprio il Club.
Il Club medio (poi ci sono anche, pochi, Club, che invece funzionano):
- formazione di base molto modesta; nella migliore delle ipotesi riferita al vissuto sportivo del coach (infatti anche a 18 anni sono pochi i nostri giocatori che sanno passare bene o che sanno ricevere una palla).
- professionalità inesistente e per fortuna che c'è la passione di molti "a gratis"
- mancanza di managerialità e incapacità di produrre reddito (generalmente la gestione è familiare o molto simile)
- il coach che vuole pensare a progetti a medio e lungo termine, generalmente non ha neppure la possibilità di contare su un contratto.........se poi il coach sa anche ragionare .............allora "non piace".
- il cosiddetto migliore dei coach, finisce ad allenare la Prima squadra maschile (che da sempre e per sempre rimane in Serie C)....la formazione dei giovanissimi rimane ai ragazzi della Prima e per le squadre juniores non è quasi mai prevista una progettazione dell'evolutività
- la dirigenza ragiona in termini di Livello-FIR del/dei coach, ma sopratutto in termini del background sportivo nel rugby del coach.............la didattica (come a scuola) rimane un optional (credo che si pensi che tanto esercizio serva a migliorare).
Personalmente credo che la nostra nazionale sia sempre stata sopravalutata dimenticando che ci sono dei buchi di formazione di evidenza stratosferica fin dal rugby di formazione: quanti mediani di apertura, piuttosto che estremi, ma anche ali moderne produce all'anno il nostro rugby? a che età il giovane ha terminato la formazione? quanto si sono evolute le qualità tecniche e quelle motorie in generale?
Buon anno e Buona Natale a tutti
Analisi tardo-sequenziale che non riconosce il percorso storico della Fir e il punto a cui ci ha portato fin'ora. Forse adesso sarà così come dici tu, ma ti sei chiesto perchè? e qualìè stato il percorso che ha portato a questo punto? E i soldi inutili dati alla Accademi, di chi è la colpa? Delle Società? Dei Club che stanno in piedi per i volontari? Dai, fai un'analisi seria, e non spariamo vaccate! L'anello debole della catena è la Fir e la sua Dirigenza con le scelte sbagliate di questi ultimi quattro anni!

Laporte
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Laporte » 22 dic 2013, 10:42

s6tefano71 ha scritto:
andrea12 ha scritto:Non credo si possa parlare di prospettive. Partecipiamo al 6Nazioni per una indubbia crescita del nostro sistema, ma che è rimasta numerica, non qualitativa. L'unica prospettiva lecita per il prossimo 6N è che possiamo sempre sperare in performance "casuali", anzi meglio dire "puntuali"; ma nella sostanza non ha senso pensare che un buon 6N sia il frutto di una progettualità qualitativa del sistema rugby. Io continuo a credere che il problema stia nel Club; poi molti si incazzano di questo e mi dicono che è la Federazione che potrebbe spendere meglio i nostri soldi.........sinceramente non sono convinto di aver ragione su tutto, ma credo proprio che l'anello debole del sistema sia e rimanga proprio il Club.
Il Club medio (poi ci sono anche, pochi, Club, che invece funzionano):
- formazione di base molto modesta; nella migliore delle ipotesi riferita al vissuto sportivo del coach (infatti anche a 18 anni sono pochi i nostri giocatori che sanno passare bene o che sanno ricevere una palla).
- professionalità inesistente e per fortuna che c'è la passione di molti "a gratis"
- mancanza di managerialità e incapacità di produrre reddito (generalmente la gestione è familiare o molto simile)
- il coach che vuole pensare a progetti a medio e lungo termine, generalmente non ha neppure la possibilità di contare su un contratto.........se poi il coach sa anche ragionare .............allora "non piace".
- il cosiddetto migliore dei coach, finisce ad allenare la Prima squadra maschile (che da sempre e per sempre rimane in Serie C)....la formazione dei giovanissimi rimane ai ragazzi della Prima e per le squadre juniores non è quasi mai prevista una progettazione dell'evolutività
- la dirigenza ragiona in termini di Livello-FIR del/dei coach, ma sopratutto in termini del background sportivo nel rugby del coach.............la didattica (come a scuola) rimane un optional (credo che si pensi che tanto esercizio serva a migliorare).
Personalmente credo che la nostra nazionale sia sempre stata sopravalutata dimenticando che ci sono dei buchi di formazione di evidenza stratosferica fin dal rugby di formazione: quanti mediani di apertura, piuttosto che estremi, ma anche ali moderne produce all'anno il nostro rugby? a che età il giovane ha terminato la formazione? quanto si sono evolute le qualità tecniche e quelle motorie in generale?
Buon anno e Buona Natale a tutti
Analisi tardo-sequenziale che non riconosce il percorso storico della Fir e il punto a cui ci ha portato fin'ora. Forse adesso sarà così come dici tu, ma ti sei chiesto perchè? e qualìè stato il percorso che ha portato a questo punto? E i soldi inutili dati alla Accademi, di chi è la colpa? Delle Società? Dei Club che stanno in piedi per i volontari? Dai, fai un'analisi seria, e non spariamo vaccate! L'anello debole della catena è la Fir e la sua Dirigenza con le scelte sbagliate di questi ultimi quattro anni!
io invece sono perfettamente d'accordo: la colpa della fIR è stata quelal di aver assecondata la mediocrità dei club. Solo coi volontari senza preprazione non si va da nessuna parte.

s6tefano71
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da s6tefano71 » 22 dic 2013, 18:23

Laporte ha scritto:
s6tefano71 ha scritto:
andrea12 ha scritto:Non credo si possa parlare di prospettive. Partecipiamo al 6Nazioni per una indubbia crescita del nostro sistema, ma che è rimasta numerica, non qualitativa. L'unica prospettiva lecita per il prossimo 6N è che possiamo sempre sperare in performance "casuali", anzi meglio dire "puntuali"; ma nella sostanza non ha senso pensare che un buon 6N sia il frutto di una progettualità qualitativa del sistema rugby. Io continuo a credere che il problema stia nel Club; poi molti si incazzano di questo e mi dicono che è la Federazione che potrebbe spendere meglio i nostri soldi.........sinceramente non sono convinto di aver ragione su tutto, ma credo proprio che l'anello debole del sistema sia e rimanga proprio il Club.
Il Club medio (poi ci sono anche, pochi, Club, che invece funzionano):
- formazione di base molto modesta; nella migliore delle ipotesi riferita al vissuto sportivo del coach (infatti anche a 18 anni sono pochi i nostri giocatori che sanno passare bene o che sanno ricevere una palla).
- professionalità inesistente e per fortuna che c'è la passione di molti "a gratis"
- mancanza di managerialità e incapacità di produrre reddito (generalmente la gestione è familiare o molto simile)
- il coach che vuole pensare a progetti a medio e lungo termine, generalmente non ha neppure la possibilità di contare su un contratto.........se poi il coach sa anche ragionare .............allora "non piace".
- il cosiddetto migliore dei coach, finisce ad allenare la Prima squadra maschile (che da sempre e per sempre rimane in Serie C)....la formazione dei giovanissimi rimane ai ragazzi della Prima e per le squadre juniores non è quasi mai prevista una progettazione dell'evolutività
- la dirigenza ragiona in termini di Livello-FIR del/dei coach, ma sopratutto in termini del background sportivo nel rugby del coach.............la didattica (come a scuola) rimane un optional (credo che si pensi che tanto esercizio serva a migliorare).
Personalmente credo che la nostra nazionale sia sempre stata sopravalutata dimenticando che ci sono dei buchi di formazione di evidenza stratosferica fin dal rugby di formazione: quanti mediani di apertura, piuttosto che estremi, ma anche ali moderne produce all'anno il nostro rugby? a che età il giovane ha terminato la formazione? quanto si sono evolute le qualità tecniche e quelle motorie in generale?
Buon anno e Buona Natale a tutti
Analisi tardo-sequenziale che non riconosce il percorso storico della Fir e il punto a cui ci ha portato fin'ora. Forse adesso sarà così come dici tu, ma ti sei chiesto perchè? e qualìè stato il percorso che ha portato a questo punto? E i soldi inutili dati alla Accademi, di chi è la colpa? Delle Società? Dei Club che stanno in piedi per i volontari? Dai, fai un'analisi seria, e non spariamo vaccate! L'anello debole della catena è la Fir e la sua Dirigenza con le scelte sbagliate di questi ultimi quattro anni!
io invece sono perfettamente d'accordo: la colpa della fIR è stata quelal di aver assecondata la mediocrità dei club. Solo coi volontari senza preprazione non si va da nessuna parte.
Ahn sì? Chi ha annullatto il campionato U.23? e il campioanto Nazionale U.20? Chi è che porta via i migliori prospetti alle varie società sparse per il Paese, per rinchiuderle in Accademie inutili-costosissime, per poi perderli nel più totale anonimato? Consideriamo che l'Accademia Federale "I. Francescato" nel campionato attuale di serie A è stata recentemente strapazzata dalla squadra materasso dell'anno scorso in Eccellenza. Meno soldi agli amici delgli amici, più investimento nel campionato interno, lasciare perdere il buco senza fondo delle Accademie e prepararsi al rientro della Benetton in Eccellenza..

Luqa-bis
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Luqa-bis » 22 dic 2013, 21:31

Beh, l'Accademia Federale ci sta che perda dalla squadra attualmente in testa al girone,
Non a caso è stata inserita in A1 e non in Eccellenza.

TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth » 22 dic 2013, 23:29

Luqa-bis ha scritto:Beh, l'Accademia Federale ci sta che perda dalla squadra attualmente in testa al girone,
Non a caso è stata inserita in A1 e non in Eccellenza.
Senza contare poi che sono andati a giocare in 19 a causa di numerosi infortuni ma sopratutto dell'assenza di ben 8 giocatori impegnati con l'attività internazionale....
e comunque è 3a in classifica con il miglior attacco.. proprio male male non direi..

E a chi dice che i giocatori che sono passati da li sono finiti nel totale anonimato... beh.. o non ha minimamente idea di chi è stato in accademia oppure non segue proprio bene bene il rugby nazionale e non.... vi prego non mi fate scrivere tutti i nomi dei giocatori accademici che ora sono in Nazionale maggiore/Celtic/Eccellenza (ovviamente non voglio dire che se sono li è solo merito delle accademie, anzi, anche il club ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di un giocatore.. ma che non sia servita a nulla mi sembra esagerato!)

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jimmy9
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da jimmy9 » 23 dic 2013, 0:52

Per me sono quasi inutili,poi sempre in mano ai carrieristi federali. Noi non abbiamo scuola,sarà meglio iniziare a insegnare l'alfabeto quando sono bambini ,a 20 anni non serve molto fare l'università se già ci sono evidenti lacune tecniche,è tardi,in GB a quell'età i più forti hanno già il cap. Se vogliamo continuare a confrontarci con le migliori squadre d'Europa urge imperativo un cambio di metodo. Come sono ora le accademie mi sembrano il solito pasticcio all'italiana e magari aggiungo che ai dirigenti sembrerà d'aver fatto chissà cosa!

stilicone
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da stilicone » 23 dic 2013, 10:50

Invece (rispondo a TheTruth) io sarei molto interessato a vedere un elenco degli accademici, non solo di quest'anno ma da quando l'Accademia è partita.
E' un giochino che ho cercato di fare giusto ieri, ma poi non ho trovato in rete i link giusti (forse il Gorgo vorrebbe provarci?).

Non ho preconcetti particolari, ma temo che il risultato sarà che, in cinque anni, l'Accademia ha dato alla Nazionale 3-4 giocatori. Se così fosse, il corollario è che, se non ci fosse stata l'Accademia, gli esiti sarebbero stati gli stessi, perchè sfornare un talento all'anno è più o meno il minimo sindacale.

Forse è anche vero che un anno solo di preparazione approfodita è poco, e che possiamo sperare miglioramenti dal nuovo sistema di mini-accademie diffuse, da cui dovrebbero uscire ragazzi che si sono preparati approfonditamente per tre-quattro anni. Qualcuno competente può approfondire il discorso?
MEMENTO MAROCCO.

Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen » 23 dic 2013, 11:59

Ma è naturale che in Italia per produrre un certo risultato i costi siano più alti rispetto alle nazioni con una storia maggiore non solo di rugby, ma di cultura sportiva in generale. Inutile (almeno spero) che stia a spiegare i motivi.

Allora lasciando perdere il budget e guardando ai risultati basta andare a contare gli asterischi che diligentemente gli addetti stampa mettono di fianco ai nomi dei convocati nelle varie nazionali azzurre o nelle franchigie della Celtic. Poi ci sono quelli dei club d'Eccellenza, ma è difficile identificarli, se non li si conosce dalle nazionali giovanili.

Ecco, quelli che sono già "emersi" ovviamente sono di epoca precedente alla partecipazione al campionato dell'Accademia. I frutti di quest'ultima esperienza si devono ancora vedere perché è troppo presto, ma dovrebbero essere superiori. Certo un Favaro o un Venditti (ex-accademici) non nascono tutti i giorni, però SE capitano, hanno la struttura adatta ad accoglierli
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth » 23 dic 2013, 18:00

stilicone ha scritto:Invece (rispondo a TheTruth) io sarei molto interessato a vedere un elenco degli accademici, non solo di quest'anno ma da quando l'Accademia è partita.
E' un giochino che ho cercato di fare giusto ieri, ma poi non ho trovato in rete i link giusti (forse il Gorgo vorrebbe provarci?).
Ti scrivo solo quelli che hanno almeno un cap ufficiale con la Nazionale:

Manici
D'Apice
Furno
Fuser
Favaro
Gori
Iannone
Bocchino
Benvenuti T.
Quartaroli
Campagnaro
Morisi
Pratichetti A.
Sarto
Venditti
Benettin

Se poi mettiamo anche tutti quelli convocati nel gruppo allargato che però non hanno caps.. la lista si allunga di almeno un'altra decina(ma di quello non ho dati certi al 100% come questi)

TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth » 23 dic 2013, 18:04

mi sono scordato Chillon.. scusate!

billevans
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da billevans » 23 dic 2013, 22:48

RigolettoMSC ha scritto:
HagarTheHorrible ha scritto:
oldprussians ha scritto: Il punto e che noi italiani abbiamo in stato mentale perdente.
Øltre ållå klåüdikåtiø gråmmåtikæ. Dettågli.
Hagar tu sei davvero terribile!
Meglio l'aggettivo grammatica, secondo me

oldprussians
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da oldprussians » 24 dic 2013, 0:12

billevans ha scritto:
RigolettoMSC ha scritto:
HagarTheHorrible ha scritto:
oldprussians ha scritto: Il punto e che noi italiani abbiamo in stato mentale perdente.
Øltre ållå klåüdikåtiø gråmmåtikæ. Dettågli.
Hagar tu sei davvero terribile!
Meglio l'aggettivo grammatica, secondo me

Va beh lo parlo meglio che lo scrivo......

anche se un po accentato..... romano :oops:

s6tefano71
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da s6tefano71 » 24 dic 2013, 10:04

TheTruth ha scritto:
stilicone ha scritto:Invece (rispondo a TheTruth) io sarei molto interessato a vedere un elenco degli accademici, non solo di quest'anno ma da quando l'Accademia è partita.
E' un giochino che ho cercato di fare giusto ieri, ma poi non ho trovato in rete i link giusti (forse il Gorgo vorrebbe provarci?).
Ti scrivo solo quelli che hanno almeno un cap ufficiale con la Nazionale:

Manici
D'Apice
Furno
Fuser
Favaro
Gori
Iannone
Bocchino
Benvenuti T.
Quartaroli
Campagnaro
Morisi
Pratichetti A.
Sarto
Venditti
Benettin

Se poi mettiamo anche tutti quelli convocati nel gruppo allargato che però non hanno caps.. la lista si allunga di almeno un'altra decina(ma di quello non ho dati certi al 100% come questi)
Senti, visto che le Accademie funzionano così bene e sfornano ogni anno un sacco di giocatori di interesse nazionale mi spieghi due-tre cosette?:
1. come mai la Nazionale U.20 è fuori dal giro Elite? O dev’essere appena rientrata…
2. la Nazionale Maggiore non ha ricambio generazionale da anni, al netto degli infortunati e di presunti pseudo-campioni tipo Venditti, figlio solo del progetto “statura” di quel “Mengele” di Ascione!
3. Favaro non è diventato Favaro grazie all’Accademia, sennò sarebbe tornato subito dal Benetton a 20 anni, visto che è da lì che proveniva, e invece si è fatto un paio di anni di purghe a Rovigo e a Parma coi Crociati (infortunandosi tra l’altro!).
4. Le Accademie sono un pozzo senza fondo di spesa federale che potrebbe essere investita meglio..
5. altro, varie ed eventuali, se qualcuno vuole aggiungere…

stilicone
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da stilicone » 24 dic 2013, 10:46

TheTruth ha scritto:
stilicone ha scritto:Invece (rispondo a TheTruth) io sarei molto interessato a vedere un elenco degli accademici, non solo di quest'anno ma da quando l'Accademia è partita.
E' un giochino che ho cercato di fare giusto ieri, ma poi non ho trovato in rete i link giusti (forse il Gorgo vorrebbe provarci?).
Ti scrivo solo quelli che hanno almeno un cap ufficiale con la Nazionale:

Manici
D'Apice
Furno
Fuser
Favaro
Gori
Iannone
Bocchino
Benvenuti T.
Quartaroli
Campagnaro
Morisi
Pratichetti A.
Sarto
Venditti
Benettin

Se poi mettiamo anche tutti quelli convocati nel gruppo allargato che però non hanno caps.. la lista si allunga di almeno un'altra decina(ma di quello non ho dati certi al 100% come questi)
Ti ringrazio per la gentilezza, anche se io avevo piuttosto in mente un bel listone dei 100-120 ragazzi che hanno fatto l'accademia, per vedere se sono diventati effettivamente rugbisti di alto livello o meno (al netto delle scelte personali: magari qualcuno ha preferito poi mettersi a suonare la cetra in un villaggio di montagna).
Dall'elenco che ci hai fornito, viene fuori che i giocatori veramente da nazionale sono 5 o 6 (ma è sicuro che Furno e D'Apice sono stati accademici?).
Direi che si può essere d'accordo con il ruvido amico di Rovigo, non so se ne sia valsa la pena, e la spesa.

Ora questi che stanno andando benino in serie A1 (o comunque meglio dei loro predecessori degli anni passati) sono forse i primi che hanno iniziato con i 3 Centri per i sedicenni. Vediamo il 6N di categoria, e speriamo ovviamente il meglio...
MEMENTO MAROCCO.

TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth » 24 dic 2013, 11:09

s6tefano71 ha scritto: Senti, visto che le Accademie funzionano così bene e sfornano ogni anno un sacco di giocatori di interesse nazionale mi spieghi due-tre cosette?:
1. come mai la Nazionale U.20 è fuori dal giro Elite? O dev’essere appena rientrata…
2. la Nazionale Maggiore non ha ricambio generazionale da anni, al netto degli infortunati e di presunti pseudo-campioni tipo Venditti, figlio solo del progetto “statura” di quel “Mengele” di Ascione!
3. Favaro non è diventato Favaro grazie all’Accademia, sennò sarebbe tornato subito dal Benetton a 20 anni, visto che è da lì che proveniva, e invece si è fatto un paio di anni di purghe a Rovigo e a Parma coi Crociati (infortunandosi tra l’altro!).
4. Le Accademie sono un pozzo senza fondo di spesa federale che potrebbe essere investita meglio..
5. altro, varie ed eventuali, se qualcuno vuole aggiungere…
1. L'U20 è il riflesso della nazionale maggiore in tutte le nazioni al mondo, l'Italia maggiore è 13 nel ranking l'Italia U20 è 11/12 (vince abbastanza facilmente i mondiali di categoria B e arranca o retrocede in quelli A) e se ci fosse la coppa del mondo come era una volta, cioè a 16 squadre invece che a 12 non si rischierebbe ogni anno la retrocessione..
2. la nazionale maggiore ha fatto esordire dal 2009 35 giocatori(http://www.espnscrum.com/italy/rugby/pl ... ml?team=20), 17 dei quali (come ho scritto sopra) usciti dalle accademie.. pseudo campioni o meno sono quelli che abbiamo..
3. Favaro non è diventato Favaro sicuramente SOLO grazie al lavoro dell'accademia, ma è stato a Tirrenia 3 anni.. che dici?qualcosina avrà imparato anche li?e comunque uscire dall'accademia a 19 anni ed andare subito a giocare in squadre come il Treviso non è proprio la normalità per i giocatori italiani.. qualsiasi giocatore (esclusi fenomeni) ha bisogno di qualche anno per completare la sua formazione in squadre di medio-buon livello non credi?sopratutto dove hanno la possibilità di giocare titolari invece che fare tribuna e panchina per un anno intero... ma questo è un altro discorso..
4. Non è una domanda, è una tua affermazione sulla quale io non sono molto d'accordo, perché tutti scrivono questa cosa (senza tra l'altro sapere le vere cifre) ma nessuno mai propone alternative solide.. E comunque tutte le nazioni "top" del rugby mondiale investono soldi (molti più di noi) sulle accademie, in Italia potrebbero essere gestite meglio?probabilmente.. ma non credo sia un investimento sbagliato!
5. Come sopra.. non saprei cosa risponderti! :D

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