metabolik ha scritto:Mi chiedo in che altro modo la società REDS potrebbe dissociarsi da quello che è accaduto.
Sul piano politico non è disprezzabile che la Società si dissoci e accetti di pagare la sconfitta a tavolino.
Una società sportiva non ha il controllo di ogni giocatore, non può essere responsabile di atti individuali.... a meno che nel picchetto ci fosse il presidente !
Purtroppo, come dice Giuseppone, Roma ha conosciuto, più che da altre parti, momenti tragici che hanno lasciato il segno.
Sempre premettendo che commento tanto per dire la mia, senza aver vissuto l'episodio e senza conoscere i retroscena (ma la testimonianza di Satiro è illuminante), dico che secondo me i dirigenti del club avrebbero dovuto o
a) mandare a quel paese le persone che impedivano al loro avversario di accedere all'impianto sportivo e intimare loro di lasciare sgombro il passaggio
o
b) se invece erano d'accordo con le motivazioni di quelle persone del picchetto, dovevano assumersene la responsabilità nel comunicato rivendicando le proprie convinzioni e accettando le conseguenti sanzioni della federazione.
Il comunicato scritto dal club e la scelta di dare semplicemente partita vinta ai Corsari mi sembrano invece un equilibrismo tra queste due scelte, un modo per non dover denunciare chi aveva impedito l'accesso al campo e allo stesso tempo per cercare di limitare la punizione della FIR