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Spett. testata giornalistica,
In qualità di addetto stampa di un gruppo di persone, che intende mantenere l’anonimato, invio documentazione e memoria relative ad un evidente difetto di conformità tra la carica di Presidente FIR e le regole statutarie.
Verranno inoltre segnalate di seguito situazioni che denotano un evidentissimo difetto di forma relative a ruoli e compiti federali, che mal si coniugano con i principi di imparzialità indispensabili per la gestione di una federazione sportiva affiliata al CONI.
Vi saremo grati, se una volta accertata la gravità di tali segnalazioni, vorrete procedere con la divulgazione sui vostri media, affinché tutto il movimento possa recuperare la consapevolezza di essere l’unico proprietario della Federazione Italiana Rugby e di intervenire nel caso in cui questo principio ribadito nell’art.3 dello statuto, venga arbitrariamente disatteso da comportamenti scorretti.
L’art.42 dello statuto al comma 7 recita:
Art. 42 – Incompatibilità
7. Sono altresì considerati incompatibili con la carica che rivestono e devono essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi In situazione di permanente conflitto di interessi, per ragioni economiche, con l’organo nel quale sono stati eletti o nominati.
VISURA CAMERALE SOC. CALVISANO
VISURA CAMERALE TIESSE ROBOT
VISURA CAMERALE TECNOFINANZIARIA
Consultando questi documenti si evince che il Presidente della FIR è altresì proprietario in forma diretta e attraverso una delle proprie società, della società rugbystica Calvisano, violando di fatto l’articolo 42 c. 7 dello statuto federale.
Una serie di situazioni, che elenchiamo di seguito, rivelano un discutibile comportamento deontologico, nella gestione di attività federali che dovrebbero essere messe nella condizione certa di non subire alcun tipo di condizionamento ne diretto, ne conseguente.
A) sede CNAr (comitato nazionale arbitri) a Calvisano.
B) Uffici del Presidente Commissione Tecnica Federale (sig. Ascione) a Calvisano.
C) Capo dei Medici FIR è il Medico sociale della squadra del Calvisano.
Ciò dovevano alla pubblica informazione quelle persone di cui mi faccio portavoce, che venute a conoscenza di preoccupanti segnalazioni provenute da terzi, hanno voluto approfondire, ricercare e documentare opportunamente queste chiare irregolarità, che testate come la vostra hanno il dovere di divulgare per la salute e il futuro del movimento rugbystico italiano.
Avanti,
scannatevi.