Le Accademie sono indispensabili?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Garryowen
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Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Garryowen » 21 gen 2015, 19:07

In questo covo di antiaccademici lancerò il sasso senza nascondere la mano:

http://venetoblog.corrieredelveneto.cor ... -italiano/
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

TheTruth
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da TheTruth » 22 gen 2015, 9:13

Intanto Renato Giammarioli (classe 95') attuale giocatore dell'accademia è andato a fare il permit con le zebre..

stilicone
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 10:31

Intervista interessante e molto densa.
Bisognerebbe fare un trattatello per rispondere su tutto, e poi io non sono neanche così addetto ai lavori.
In sintesi: secondo me sono troppe, anche rispetto, appunto, al grado di diffusione territoriale del rugby.
Per non perdere quell'eventuale (ipotetico) grande talento nato in qualche zona del sud dove giocano in pochissimi, basterebbe far girare qualche istruttore federale con la macchina, piuttosto che creare una struttura con quattro-cinque stipendiati e trenta ragazzi che giocano, dei quali poi 25 smetteranno alla prima morosa.
Nel Lombardo-veneto, per ragioni opposte, i ragazzi che giocano sono facilmente conoscibili (basta girare sui campi) e si possono seguire comunque a casa loro.
Dice che non c'è talento atletico, e questo è triste, ma purtroppo dobbiamo accettarlo.
Però non possiamo accettre che la maggior parte dei ragazzi con l'asterisco non sappia giocare.
Campagnaro, ai miei occhi di profano, è un grande talento fisico che non sa passare la palla e non ha gioco al piede. Sbaglio? E quindi, a cosa gli è servita l'Accademia?
MEMENTO MAROCCO.

Luqa-bis
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Luqa-bis » 22 gen 2015, 11:34

L'articolo con l'opinione di Casagrande è interessante.

Ha tre spunti che condivido, e tre su cui sono critico.

Condivido

- che i club italiani non hanno la strutturazione di quelli francesi, inglesi e celtici
- che la valorizzazione accademica serve anche ai club
- che gli altri non stanno a guardare e quindi non si può pretendere che il divario cali di botto per "accettare" le accademie

Non condivido

- l'affermare che non c'è più spirito di bandiera , semmai sono certi atteggiamenti federali e comitali a premere per dimenticare la bandiera;
- il dare la colpa del mancato atletismo di base al solito bersagliofacile: la famiglia
- il subire una scelta anti-bandiera e anti-edcuativa quela quella del tesseramento facile (lo shopping sportivo lo chiamerei) dei giovani "isolani".

Luqa-bis
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Luqa-bis » 22 gen 2015, 11:37

@ Stilicone

Posso permettermi di dire che , mentre condivido la tua critica al fatto che più che l'ateltismo , manchi la tecnica individuale e un certo acume tattico,
la parte sul numero di accademie e sulla diversa gestione territoriale, non mi trova concorde, soprattutto sulla seconda parte?

stilicone
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 12:04

Ci mancherebbe altro.
Ti riferisci al Lombardo-veneto?
Boh, è chiaro che, se si sviluppa coerentemente il mio ragionamento, si finisce col dire che le Accademie non servono.
Non servono nelle zone depresse, dove rimangono fortini della Legione Straniera nel deserto, e non servono nelle zone forti, dove (forse) ci sono già competenze e strutture a livello di club.
Non so, non vorrei neanche essere così drastico.
Diciamo che, da tifoso, dopo 5 anni di Accademia U20 e due-tre anni di Accademie per i più giovani, la quantità di giocatori sfornata per la Nazionale è irrisoria. Come prima delle Accademie, ne esce uno buono per annata, qualche volta due, ma ci sono anche annate dalle quali non è uscito nessuno.
Per me è un bilancio tra il deludente e il fallimentare, ecco.
MEMENTO MAROCCO.

jentu
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da jentu » 22 gen 2015, 13:47

Le accademie riempiono un vuoto dei club nella formazione dei giocatori di alto livello, ma anche sul livello di base: questa è l'affermazione che, se condivisa, porta ad essere o meno daccordo con l'idea federale di istutuire il sistema delle accademie/CdF. La loro gestione pratica è un altro conto e merita un post a parte.
Perchè è necessario partire da lì? Perchè dopo l'inserimento dell'obbligatorietà sulle giovanili, non tutte le società sono state in grado o hanno voluto gestirla realmente, preferendo investire sullo straniero in prima squadra a tutti i livelli.
Sarebbe lungo scrivere dell'evoluzione del rugby giovanile in Italia, della sua struttura a macchia di leopardo, della scarsa qualità media degli allenatori di base, del passaggio - da me non condiviso - anni dispari, anni pari, ma la base del ragionamento parte dalla risposta che ognuno di noi dà a quella affermazione.
La domanda richiede una risposta più seria, complessa ed articolata di quanto ad ognuno di noi verrebbe di fare d'impulso.
La mia rusposta parte dalla considerazione che la FIR ha subito dalle società la richiesta di allargamento a 3 anni (8 fuori quota over 18) della categoria per la drammatica perdita di praticanti, che le società non sono in grado di trattenere, entusiasmare e gestire nel passaggio propaganda - juniores -seniores.
A spanne si può affermare che neanche il 20% dei praticanti passa dal minirugby ai seniores, ma se più del 50% degli abbandoni si ha nelle categorie juniores si può affermare che è lì che si concentra il fallimento delle politiche giovanili societarie, mentre il passaggio dal livello di base a un livello qualitativo più alto non è garantito nemmeno dai campionati elite dove, nella maggioranza dei casi, la vittoria dei giorni U16 e U18 è disputata fra 2, max 3 squadre che vincono costantemente con tutte le altre a volte con punteggi imbarazzanti. Alcune partite dei campionati regionali sono inguardabili e se abbiamo maturato l'idea che dalla quantità si crea la qualità, non dobbiamo dimenticare che la quantità di partite di basso livello - ripeto anche in gironi elite - non porta a nessun miglioramento qualitativo tecnico, fisico o attitudinale nei migliori prospetti e a livello complessivo di squadre e giocatori.
Il problema allora non sta nel tifare per il referendum accademie/CdF si o no, sta nel dare risposte valide a questa domanda che valgano dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte alle Puglie.
A questa domanda la FIR ha risposto con accademie/CdF dove le prime si occupano di giocatori selezionati, mentre i secondi servono a fornire stimoli al miglioramento del rugby di base stando sul territorio: questo è un modello, se non si è daccordo - ed io alcuni dubbi sulle modalità di funzionamento, ma non sulla necessità delle accademie ce l'ho - è indispensabile proporre soluzioni alternative concrete. In assenza di queste allora siamo al Bar Sport.
Poi si entra nella gestione del modello dove, al di la di considerazioni su incompresioni, giudizi e risultati ( ad esempio credo che mentre divari di punteggio alti siano ammissibili nelle partite fra CdF, essendo i CdF espressione di territori più o meno rugbisticamente evoluti, ciò non è ammissibile nelle partite fra Accademie), ci si scontra sulla difficoltà tutta italiana a collaborare e su retropensieri o attività non edificanti. Per evitare queste ultime, che comprendono spostamenti di giocatori da una società "minore" ad un'altra più vicina ai centri federali, allora sarebbe opportuno bloccare i trasferimenti di chi è ricompreso nella'aatività di accademia o anche CdF. Tuttavia il ragionamento dei problemi di funzionamento delle Accademie merita uno spazio maggiore di questi pochi appunti.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

Squilibrio
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Squilibrio » 22 gen 2015, 14:31

Per me con una verissima frase sola ha sintetizzato tutto e ogni altra discussione diventa inutile

chi polemizza è poi lo stesso che il Centro Federale lo vorrebbe nella sua società…».

stilicone
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 15:38

Ad esempio, il raggruppamento delle categorie giovanili per anni dispari mi sembra più funzionale ai nostri ritmi di maturazione, ed ai cicli scolastici.
Uno finisce la giovanile (e le scuole superiori, frequentate a casa sua) con la U19, poi decide se proseguire o meno.
Per la Nazionale U20, si prendano pure i migliori U19 e li si deportino da qualche parte a fare l'Accademia: avendo normalmente finito le superiori, quantomeno non si influisce troppo sulla loro vita.
Mettere i ragazzi che hanno appena compiuto 18 anni, e magari sono dei ragnetti di 60 chili, con i vecchioni della prima squadra, è pericoloso.
So che gli addetti ai lavori ne hanno già parlato a iosa a suo tempo, ma volevo dire anche il mio pensiero.
Dopodichè dico che, per decidere se il sistema della formazione federale funziona/non funziona, bisoga decidere quali sono gli obiettivi che dovrebbe raggiungere.
Se l'obiettivo è la creazione di giocatori di alto livello, sinora non ha funzionato granchè, mi pare abbastanza evidente.
MEMENTO MAROCCO.

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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 15:41

Scusate, volevo dire ovviamente che l'Accademia dovrebbe essere per i migliori U19 dell'anno prima, per l'anno tra i 19 compiuti e i 20 compiuti. I 95 di quest'anno, per intenderci.
MEMENTO MAROCCO.

Squilibrio
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Squilibrio » 22 gen 2015, 16:53

stilicone ha scritto:Ad esempio, il raggruppamento delle categorie giovanili per anni dispari mi sembra più funzionale ai nostri ritmi di maturazione, ed ai cicli scolastici.
Uno finisce la giovanile (e le scuole superiori, frequentate a casa sua) con la U19, poi decide se proseguire o meno.
Per la Nazionale U20, si prendano pure i migliori U19 e li si deportino da qualche parte a fare l'Accademia: avendo normalmente finito le superiori, quantomeno non si influisce troppo sulla loro vita.
Mettere i ragazzi che hanno appena compiuto 18 anni, e magari sono dei ragnetti di 60 chili, con i vecchioni della prima squadra, è pericoloso.
So che gli addetti ai lavori ne hanno già parlato a iosa a suo tempo, ma volevo dire anche il mio pensiero.
Dopodichè dico che, per decidere se il sistema della formazione federale funziona/non funziona, bisoga decidere quali sono gli obiettivi che dovrebbe raggiungere.
Se l'obiettivo è la creazione di giocatori di alto livello, sinora non ha funzionato granchè, mi pare abbastanza evidente.
stesso problema mettere chi ha appena compiuto 16 anni contro quelli che ne hanno 18, quanti giocatori abbiamo perso nel salto 16-18?

Garryowen
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Garryowen » 22 gen 2015, 17:01

e quanti quelli persi nel 15-18?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 17:09

i miei due nonni l'hanno fatta entrambi, e sono tornati a casa entrambi.
Uno fra i "traditori" della rotta di Caporetto, e l'altro Cavaliere di Vittorio Veneto, pensa te le ironie della storia ( o meglio, cosa vuol dire essere stati in una, o in un'altra parte del Fronte).
(e un nonno di mia moglie non la fece, perchè era emigrante dal sud negli Stati Uniti. Quando tornò in Italia qualche anno dopo, fu beccato e condannato come renitente alla leva...ma pare che in realtà lui avesse fatto le richieste burocratiche per tornare indietro a combattere, ma poi non era stato chiamato per qualche disguido...)

Oggi ho del tempo da perdere, non so se si è intuito :D
MEMENTO MAROCCO.

Garryowen
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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da Garryowen » 22 gen 2015, 17:12

No, ma condannato a quanto? Galera?

Ho conosciuto un anziano altoatesino che ha combattuto di qua, mentre quattro suoi fratelli erano di là...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

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Re: Le Accademie sono indispensabili?

Messaggio da stilicone » 22 gen 2015, 17:17

Non so bene,a dir la verità.
Forse gli hanno dato una specie di sanzione amministrativa, tipo una dichiarazione di indegnità o qualcuna di queste cose che ti seguono nei Registroni pubblici (ma tanto lui era agricoltore nella terra sua, non aveva particolari problemi di vita di relazione).
So con certezza che poi gli hanno comunque fatto fare il militare, cornuto e mazziato (ma almeno, non durante la guerra...)
MEMENTO MAROCCO.

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