Pronti al cambiamento?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jentu
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da jentu » 28 lug 2016, 18:03

mondOvALE ha scritto: abbiamo individuato un candidato Presidente del quale abbiamo una grande stima e fiducia .
Siamo pronti a non rivestire cariche federali ma essere responsabili di lcuni progetti.
Abbiamo indicato il nominativo anche al gruppo “Pronti al cambiamento” , ma loro non sono daccordo.
La candidatura di Innocenti è stata un po forzata
mi risulta che Zatta sia molto incazzato.
Pronti al cambiamento hanno già i loro nomi dietro le sedie del consiglio federale.
Quando accettai “l’apparentamento” col gruppo Veneto, ebbi la senzazione che quasi quasi mi stessero facendo un favore.
Questo per facilitare la lettura: non sono Amore.
Una sola considerazione scherzosa, non si offenda nessuno: ma come! Ti hanno fatto un favore e tu li ricambi così, ma dov'è finita la signorilità meridionale? :D
Core 'ngrato :lol:
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da Garryowen » 28 lug 2016, 18:09

Intanto l'Innominabile mette a segno un altro ottimo colpo.

Andate sul sito della FIR e scaricate il "Bilancio di sostenibilità" (c'è un link apposito).
Non l'ho ancora letto, ma in una iniziativa del genere si vede la mano dello Studio Ghiretti, quindi credo che sarà stato realizzato con tutti i crismi.

Complimentoni all'Innominabile.
Bisogna dire che la riconferma se la vuole guadagnare sul campo, con i fatti (oltre che con i legami e le relazioni, ma queste sono cose dalle quali non di può prescindere - un tempo, però, sembra che si viaggiasse SOLO sulle relazioni e i favori...)
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da Garryowen » 28 lug 2016, 18:11

Così è stato presentato dal Presidente:

Sviluppato con la collaborazione di tutti gli uffici federali, la consulenza di Studio Ghiretti e di Deloitte quale Società di Revisione, il Bilancio di Sostenibilità abbraccia le stagioni 2013/2014, 2015/2015 e 2015/2016 raccontando, attraverso sei capitoli, l’identità ed i valori della Federazione, la visione federale del Gioco del Rugby in Italia, la struttura federale, l’impatto degli eventi, i risultati delle Nazionali, l’impatto economico di FIR sul movimento e l’impegno del rugby italiano in ambito sociale.

“Nel percorso di transizione della FIR verso quell’impostazione aziendale imprescindibile per continuare a generare risorse da investire nello sviluppo del movimento, il nostro primo Bilancio di Sostenibilità segna una tappa importante, volta a rendicontare quanto fatto da FIR da un punto di vista sociale, economico ed ambientale” ha dichiarato il Presidente Gavazzi presentando il documento.

“Coinvolgere sempre più tutte le componenti del rugby italiano è capitale per proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso e che vogliamo continuare a percorrere con tutti i portatori d’interesse” ha aggiunto il Presidente federale, che ha consegnato sinbolicamente la prima copia del Bilancio di Sostenibilità al Presidente del CONI, Giovanni Malagò.


Ripeto, ottima mossa
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da zappatalpa » 28 lug 2016, 18:46

Garryowen ha scritto:
Mi manca solo un pezzo: chi sarebbe il loro candidato presidente? Non vorrei che avessero pensato a me senza avvertirmi.
:rotfl: grande
Giovanelli a fare da scudiero a Innoc enti? Amore e Giovanelli non interessati a poltrone? Non credo proprio
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da Squilibrio » 29 lug 2016, 0:37

Gratificante c'è solo una poltrona da presidente a termine, dal punto di vista economico il resto non porta grano è normale che non si ambisca a quelle poltrone se ti interessa il grano. Amore lo vedrei bene ma giovanelli che tipo di consulente sarebbe? a che costo per la fir?

Avete visto poi il video del flaminio? obiettivamente cosa ne facciamo del flaminio con i numeri dell'olimpico? nulla eppure qualche boccalone continua a lodare il capitano... Ripeto poi, che casini ha combinato a milano e con i crociati? chi ha trasferito la società ad un nullatenente prima del falimento? chi prometteva rimborsi che poi non dava?

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da mondOvALE » 29 lug 2016, 9:27

Squilibrio ha scritto:Gratificante c'è solo una poltrona da presidente a termine, dal punto di vista economico il resto non porta grano è normale che non si ambisca a quelle poltrone se ti interessa il grano. Amore lo vedrei bene ma giovanelli che tipo di consulente sarebbe? a che costo per la fir?

Avete visto poi il video del flaminio? obiettivamente cosa ne facciamo del flaminio con i numeri dell'olimpico? nulla eppure qualche boccalone continua a lodare il capitano...
Io sono di parere un pò contrario. C'è gente in Federazione (es. tra i consiglieri di cui non faccio nomi per carità di patria) che scalda la propria poltrona in pelle rigorosamente umana da anni e, te lo dico con certezza assoluta, l'incarico è fruttuoso e con signori privilegi. Partendo dal vertice, tutta la piramide federale (come in qualsiasi organo statale e parastatale italiano) ne beneficia col solito codazzo di parentucoli, imbucati e passacarte. Chiunque le vorrebbe, quelle poltrone, e chiunque vorrebbe sistemarci la propria cricca, checchè ne dicano Amore o altri moralisti della domenica. Quindi: non dico di ammettere sfacciatamente di volerle ma nemmeno dire di disinteressarsene.
Giovannelli a me non dispiace. Per come si pone, la sua passione, qualche sua idea, la sua voglia di FARE... E' indubbiamente un uomo intelligente, senza pomposità, e istintivamente mi sta simpatico. Certo deve schiacciare le "noci" a parecchi... Non so se perchè è intransigente lui verso chiunque o perchè in questa società quando c'è una persona a posto che cerca di emergere gli si segano immediatamente le gambe. Riguardo il video del Flaminio (farlo è stata buona cosa) lui non dice di volerlo recuperare come Stadio ufficiale della Nazionale in luogo dell'Olimpico ma di farci iniziative, sede federale, villaggio per tifosi, museo del rugby... Forse cose fumose, ma non certo lo stadio degli Azzurri.
Solo questo. Poi ognuno ha le proprie idee, naturalmente.

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da Squilibrio » 29 lug 2016, 10:22

mondOvALE ha scritto:Io sono di parere un pò contrario. C'è gente in Federazione (es. tra i consiglieri di cui non faccio nomi per carità di patria) che scalda la propria poltrona in pelle rigorosamente umana da anni e, te lo dico con certezza assoluta, l'incarico è fruttuoso e con signori privilegi. Partendo dal vertice, tutta la piramide federale (come in qualsiasi organo statale e parastatale italiano) ne beneficia col solito codazzo di parentucoli, imbucati e passacarte. Chiunque le vorrebbe, quelle poltrone, e chiunque vorrebbe sistemarci la propria cricca, checchè ne dicano Amore o altri moralisti della domenica. Quindi: non dico di ammettere sfacciatamente di volerle ma nemmeno dire di disinteressarsene.
Giovannelli a me non dispiace. Per come si pone, la sua passione, qualche sua idea, la sua voglia di FARE... E' indubbiamente un uomo intelligente, senza pomposità, e istintivamente mi sta simpatico. Certo deve schiacciare le "noci" a parecchi... Non so se perchè è intransigente lui verso chiunque o perchè in questa società quando c'è una persona a posto che cerca di emergere gli si segano immediatamente le gambe. Riguardo il video del Flaminio (farlo è stata buona cosa) lui non dice di volerlo recuperare come Stadio ufficiale della Nazionale in luogo dell'Olimpico ma di farci iniziative, sede federale, villaggio per tifosi, museo del rugby... Forse cose fumose, ma non certo lo stadio degli Azzurri.
Solo questo. Poi ognuno ha le proprie idee, naturalmente.
Mondo, è vero che sono fruttuose le poltrone ma diciamo che hai più benefit che entrate economiche (se parliamo però di rimborsi spese però la cosa cambia...) tali da lasciare il tuo lavoro almeno per un po’, non ci vivi e l’unica poltrona remunerata è quella di presidente, certo che nella difficoltà di arrivarci più che un posto da consigliere alcuni ambiscano ad essere il codazzo di parenti, imbucati e passacarte che alla fine prendono di più. Per me uno come Amore lavorerebbe bene, Zanovello anche e penso sicuramente Innocenti ma tutti e 3 sono costretti a scendere a compromessi per sperare di vincere e a quanto si nota sottotraccia si ritorna al metodo dondiano della spartizione ma sorattutto della promessa di poltrone, test match, contributi e altro, cosa che Gavazzi sta diciamo tentando di eliminare (non dimentichiamo che attualmente abbiamo ancora dipendenti o collaboratori forti di contratti della gestione dondiana).
Giovannelli che dire, è il capitano, è simpatico, ci sa fare, ha passione però guardiamo ai suoi risultati fuori dal campo, fallimentari ovunque, è vero nel caso dei crociati tutto era già compromesso ma lui ha continuato sulla stessa strada e ha promesso cose che non ha mantenuto, senza contare il passaggio di mano finale prima del fallimento. Intelligente è intelligente ma basterebbe un po’ di tempo speso ad esaminare i fatti per vedere che ancora si vende grazie al passato di giocatore, l’idea flaminio ne è un esempio, tutte cose positive queste ma chi metterebbe i soldi? Il comune o coni no quindi si deduce la federazione e sarebbero una marea di soldi e tutto ci potrebbe stare ma allora perché in altre puntate della campagna elettorale critica la scelta della nuova sede di proprietà fir affermando che abbiamo già l’Olimpico? Ultimo appunto come mai nel volley è stata appena fatta una scelta simile alla fir con l’acquisto della sede di proprietà ma con esborso maggiore, accensione del mutuo e impossibilità di introiti futuri per affitto a terzi ma tutto il movimento ne è contento?

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da jaco » 29 lug 2016, 10:52

jpr williams ha scritto:Piuttosto, una domanda/curiosità:
Qualinque giornale cartaceo od online, di settore o meno che mi capita di leggere è ostile a Gavazzi e supporta apertamente i "cambiatori". Non vi insospettisce questo unanimismo? C'è in tutta Italia almeno un bollettino parrocchiale favorevole al ducetto bresciano? Se ne conoscete uno segnalatemelo, perchè sarebbe una gustosa curiosità.
No, perchè credo che un simile unanimismo nel mondo non ci sia nemmeno sull'Isis. :shock:
Beh in compenso c'è gran parte di rugby.it (tra cui un suo noto columnist di punta :-] ) che spara a zero sugli sfidanti... :-] :-] :-]

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da jpr williams » 29 lug 2016, 11:47

Chi è sto columnist? :shock:
Sarei curioso di conoscerlo e dirgli che al posto suo io sparerei sia sugli sfidanti che sullo sfidato che mi sembrano tutti parimenti interessati a tutto tranne che al bene del movimento. :evil:
Magari a sto columnist gli suggerirei anche di perorare pubblicamente il commissariamento della federazione con la nomina di un manager del tutto estraneo al mondo ovale (non il forumista, eh :wink: ) e con mandato quinquennale senza possibilità di reiterazione e con incompatibiliità assoluta alla candidatura alle successive elezioni. Già che ci sono metterei anche il limite, per gli eletti, del mandato unico.
Se me lo presenti gli faccio un paio di discorsetti che così, magari, capisce qualcosa anche lui. :-]
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da mondOvALE » 29 lug 2016, 12:45

jpr williams ha scritto:.....al posto suo io sparerei sia sugli sfidanti che sullo sfidato che mi sembrano tutti parimenti interessati a tutto tranne che al bene del movimento. ......gli suggerirei anche di perorare pubblicamente il commissariamento della federazione con la nomina di un manager del tutto estraneo al mondo ovale e con mandato quinquennale senza possibilità di reiterazione e con incompatibiliità assoluta alla candidatura alle successive elezioni. Già che ci sono metterei anche il limite, per gli eletti, del mandato unico...
Direi che Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista assieme non avrebbero saputo tracciare un profilo migliore... :-] :rotfl:
Ehhh.... Non ci son più i "rossi" di una volta... :lol:

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da JosephK. » 29 lug 2016, 15:33

Al prossimo giro candidiamo il ticket Tonione-Beppone. Già la rima baciata è un buon inizio.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da jpr williams » 29 lug 2016, 16:13

Fatico ad immaginare due soggetti più diversi fra loro :shock:
Bravo JK, in questo modo hai preso dentro l'intera gamma delle tipologie umane :wink:

@Ale
Questo accostamento difficilmente te lo perdonerò!
Occhio alla prossima birra che ti offro! :evil:
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da Garryowen » 29 lug 2016, 16:30

JosephK. ha scritto:Al prossimo giro candidiamo il ticket Tonione-Beppone. Già la rima baciata è un buon inizio.
Se è vero, come è vero, che Gavazzi ha bisogno di un portavoce, tonione avrebbe bisogno di un traduttore simultaneo...
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da jpr williams » 29 lug 2016, 16:52

Ancora più utile sarebbe un beppone che stoppasse il ducetto bresciano con uno dei suoi proverbiali AHO! quando comincia a smarronare. :lol:
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Re: Pronti al cambiamento?

Messaggio da lupomar » 30 lug 2016, 11:15

Ciao a tutti,
Mi intrometto anch'io nel dibattito dicendo subito che sono per un cambiamento radicale e totale delle persone che hanno diretto il rugby italiano negli ultimi 20 anni.
La storia deve necessariamente partire dalla fine degli anni '90 quando anche e soprattutto per meriti sportivi, la nostra Nazionale, costituita da giocatori integralmente frutto del nostro campionato, batte il 22 marzo 1997 a Grenoble la Francia fresca vincitrice del 5 Nazioni.
Il 16 gennaio del 1998 l'Italia entra ufficialmente nel 6 Nazioni e la prima partita, giocata al Flamio contro la Scoza il 6 febbraio 2000 (io c'ero), vinciamo.
In quegli anni l'Italia naviga intorno alla 10a posizione del ranking mondiale, arriverà anche 8a.
Gli anni passano, il campionato italiano perde di interesse, gli sponsor si defilano (per carità c'è la crisi, ma contemporaneamente, in Inghilterra, Francia, nelle altre Celtiche, i campionati crescono abbracciano il professionismo e si passa da bilanci di qualche milione di euro a centinaia di milioni di euro) e l'unica fonte importante di sostentamento del rugby italiano diventa, anno dopo anno, fino ad arrivare a 2016, il 6 Nazioni. Tra dirittti televisivi, sponsor, stadi importanti riempiti, ogni anno la Fir ha l'ingrato compito di spendere 40-45 milioni di euro.
40-45 milioni di euro! Non sono bruscolini.
Cosa fa la nostra classe dirigente? Il traghettamento nel 6 Nazioni avviene con il Presidentissimo Dondi. 16 anni di monarchia assoluta, cui fa seguito, nel 2012 il delfino designato Gavazzi. Ma l'evidente declino del rugby italiano è traghettato soprattutto dal prof. Francesco Ascione detto Franco. I soldi arrivano in Fir e vengono gestiti in maniera clientelare, chi occupa i ruoli di potere se li tiene e si circonda di yes men, chi manifesta qualche perplessità o è addirittura critico viene allontanato. Gli sponsor, che anche solo per passione vorrebbero continuare con il rugby, vengono osteggiati. Si portano avanti progetto statura, franchigie inizialmente con qualche soldo privato ma poi quasi integralmente targate Fir, si parte con l'Accademia di Tirrenia, per anni i ragazzi non giocano neppure, vengono seguiti da uno staff che costa milioni (MILIONI ogni anno) e poi i ragazzi a 18 anni dovrebbero tornare il venerdì ai propri club e magari giocare, senza parteciapre agli allenamenti, a 18 anni!, ad un certo punto si decide di inserire l'Accademia in serie A (per fortuna dico io almeno giocano, e qualcosa di meglio si vede, ma...). Poi si prosegue 3 Accademie U18, poi arriva Gavazzi e via con 32 CF U16. Le società non entrano in questo progetto centralistico, si devono sono occupare del rugby di base e fare i loro campionati omai privi di senso, screditati, senza seguito, senza soldi, senza stadi, senza tv. I ragazzi vengono presi dalle società a 14 anni. Entrano nella piramide delle selezioni che li porterà alle Accademie u18, alla Accamenia e poi alle Franchigie e alla Nazionale. Sono degli eletti che stanno attenti a non farsi male quando giocano nel proprio club, dove snobbano gli "amici" con cui sono scresciuti, per il livello basso a cui giocano. Un campinato elite nazionale U19-U20 non c'è, i soldi le società non li hanno, la Fir non ci pensa assolutamente a metterli. I ragazzi selezionati sono i migliori? Forse alcuni sì, ma ci volgiono mamma e papà che ti possano portare alle selezioni, agli allenamenti, alle partite di selezione. Non vai in bici al tuo club della tua città, i CFU16 e le Accademie vengono messi presso le società amiche, quelle che votano chi devono votare, quelle che avranno qualche spicciolo per gli impianti, per i tecnici. Gli allenatori non girano per le società, sono i ragazzi che devono muoversi. Alla fine produciamo quesi 30-35 eletti che giocano in Accademia e dovranno entrare in Nazionale. Tutto gestito centralmente! Il merito non esiste, se un ragazzo a 14 anni tarda nella crescita o non ha chi lo accompagna alle selezioni è tagliato fuori, cambierà sport, non entrerà mai più nel giro.
L'Italia adesso, dopo 16 anni di 6 Nazioni e 40-45 milioni l'anno è passata da un movimento rugbistico in cui l'allenatore della Nazionale era un selezionatore di migliori, dei più in forma, da prendere dal campionato italiano e far giocare nel 6 Nazioni, ad una Nazionale già precostituita in cui i giocatori sono quelli e le uniche eccezioni possibili sono quelle di cercare in giro per il mondo giocatori già formati, di seconda fascia per le altre Nazionali, che hanno nonni o bisnonni italiani. Cosa potrà fare di diverso O'Shea da quello che hanno fatto Brunel e i predecessori, niente, i miracoli non può farli, i giocatori quelli sono.

Questa è l'attuale situazione del rugby italiano Navighiamo nel ranking dal 13o al 15o posto. Se contassimo solo i meriti, saremmo fuori dal 6 Nazioni a favore di Georgia o Romania (che però per fortuna non sono Germania e Spagna e non giustificano un seguito minimo di persone). Solo questo ci salva.

I responsabili di questo contino declino ci sono: Ascione prima di tutto, ma anche Checchinato, Dondi e Gavazzi. Ci vorrannno decenni per rimediare ai danni che hanno fatto.

E quancuno è ancora qui a chiedersi se sia il caso di cambiare???

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