La stanza di Meta
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Re: La stanza di Meta
Credo che quest'anno si sia toccato il fondo di sempre: allestire una nazionale ed organizzare delle partite con il solo e meschino scopo di arruolare gente che con il nostro movimento non c'entra un tubo è cosa meschina ed irrispettosa della Nazionale come concetto.
Come scritto altrove è come usare la Basilica di S. Pietro per la sagra della porchetta di Ariccia.
Se non siamo in grado di stare nel 6N con le nostre forze, che ci stiamo a fare?
Cosa dimostriamo di noi allestendo squadre fatte di gente che non c'entra nulla con noi e con quel che facciamo, con quel che è il nostro movimento?
Solo soldi.
Nient'altro.
De gustibus...
Come scritto altrove è come usare la Basilica di S. Pietro per la sagra della porchetta di Ariccia.
Se non siamo in grado di stare nel 6N con le nostre forze, che ci stiamo a fare?
Cosa dimostriamo di noi allestendo squadre fatte di gente che non c'entra nulla con noi e con quel che facciamo, con quel che è il nostro movimento?
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Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La stanza di Meta
Se ci sono regole, leggi, norme da rispettare l'italiano è abituato a "rispettarle" (fra dieci virgolette) in un modo personale, originale, "a sentimento", e quando qualcuno glielo fa notare risponde sempre "parla per te"
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
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Re: La stanza di Meta
Meta, è comunque questione di gusti personali.metabolik ha scritto: ↑9 dic 2021, 1:59La visione più chiara dello spettro l'ha avuta jpr, ed è questa formazione ITA :
1 Nemer, 2 Faiva, 3 Swanepoel, 4 Sisi, 5 Herbst, 6 Steyn, 7 Meyer, 8 Halafihi, 9 Varney, 10 Lozowski, 11 Ioane, 12 Brex, 13 Odogwu, 14 Tavuyara, 15 Lynagh.
(Forza azzurri! aggiunge jpr)
Magari quel che per me è uno spettro, per molti qua è un sogno.
Dovrebbero, però, poi spiegarmi a cosa serve, che funzione ha, secondo loro, la Nazionale.
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Re: La stanza di Meta
(Evidentemente la semplice realtà non esiste: o è spettro, o è sogno...)
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Re: La stanza di Meta
Mi permetto un commento su un tema che talvote mi lascia un po' perplesso. Non molto articolato perché buttato li' un po' velocemente. Chiedo scusa in anticipo, comunque ci tenevo a scriverlo.
Cioè, spesso qui al bar, si scrive che "gli altri" fanno un uso abondante degli equiparati e allora "se lo fanno la Francia e l'Inghilterra che hanno movimenti non paragonabili a quello Italiano perché non dovrebbe farlo l'Italia ?".
Allora già mi vien da dire che comunque ormai l'Italia non è seconda a nessuno e se si continua di questo passo si potrebbe arrivare presto al punto raggiunto dal Giappone.
Poi' mi vien pure da osservare che spesso si "spaccia" come equiparati ("dagli altri" pero' eh), giocatori che equiparati non sono o se quando lo sono non sono stati cappati in fretta e furia appena passati i "tre anni".
Un esempio ? la Francia (realtà che conosco moto bene e ben oltre il rugby).
Fra i nomi che uno leggendo velocemente potrebbe considerare "esotici" ci sono gli "Isolani del Pacifico" che pero' nella stragrande maggioranza dei casi sono francesi con genitori e antenati francesi. Perché ? Per un motivo molto semplice, sono Polinesiani francesi (Mauvaka, i Taofifenua, lo era pure Vahaamahina e tanti altri). Ci sarebbe anche Aldritt frai i nomi "esotici" (nato in Francia, con madre italo-guascona e padre con origini Scozzesi-Danesi nato in Kenya)
Poi' ci sono quelli con genitori non Francesi (Bamba, Woki) che pero' sono nati in Francia, entrambi à "Saint-Denis", che oltre ad ospitare lo "Stade de France" è anche una "banlieue" famosissima (per tanti motivi). Mi sembra che la loro situazione sia ben diversa dell'equiparato arrivato tre anni fa "bello stagionato e formato" (con tutto il rispetto).
Poi', vero, ci sono anche gli equiparati nati all'estero : Atonio e Willemse.
Ultimissimo punto. Tranne pochissimi casi, purtroppo, i giocatori equiparati dall'Italia non cambiano gli equilibri. Potranno allargare la base sulla quale scegliere per la Nazionale, pero' non fanno fare un salto di qualità (tranne Ioane adesso). Molto diverso della situazione del Giappone mi sembra.
Dunque direi che sull'argomento degli equiparati ci sarebbe da pensare alle diverse situazione e pure andarci "cauto" quando si analizza la situazione "degli altri".
PS : completamente diversa secondo me la questione "eligibbili".
Cioè, spesso qui al bar, si scrive che "gli altri" fanno un uso abondante degli equiparati e allora "se lo fanno la Francia e l'Inghilterra che hanno movimenti non paragonabili a quello Italiano perché non dovrebbe farlo l'Italia ?".
Allora già mi vien da dire che comunque ormai l'Italia non è seconda a nessuno e se si continua di questo passo si potrebbe arrivare presto al punto raggiunto dal Giappone.
Poi' mi vien pure da osservare che spesso si "spaccia" come equiparati ("dagli altri" pero' eh), giocatori che equiparati non sono o se quando lo sono non sono stati cappati in fretta e furia appena passati i "tre anni".
Un esempio ? la Francia (realtà che conosco moto bene e ben oltre il rugby).
Fra i nomi che uno leggendo velocemente potrebbe considerare "esotici" ci sono gli "Isolani del Pacifico" che pero' nella stragrande maggioranza dei casi sono francesi con genitori e antenati francesi. Perché ? Per un motivo molto semplice, sono Polinesiani francesi (Mauvaka, i Taofifenua, lo era pure Vahaamahina e tanti altri). Ci sarebbe anche Aldritt frai i nomi "esotici" (nato in Francia, con madre italo-guascona e padre con origini Scozzesi-Danesi nato in Kenya)
Poi' ci sono quelli con genitori non Francesi (Bamba, Woki) che pero' sono nati in Francia, entrambi à "Saint-Denis", che oltre ad ospitare lo "Stade de France" è anche una "banlieue" famosissima (per tanti motivi). Mi sembra che la loro situazione sia ben diversa dell'equiparato arrivato tre anni fa "bello stagionato e formato" (con tutto il rispetto).
Poi', vero, ci sono anche gli equiparati nati all'estero : Atonio e Willemse.
Ultimissimo punto. Tranne pochissimi casi, purtroppo, i giocatori equiparati dall'Italia non cambiano gli equilibri. Potranno allargare la base sulla quale scegliere per la Nazionale, pero' non fanno fare un salto di qualità (tranne Ioane adesso). Molto diverso della situazione del Giappone mi sembra.
Dunque direi che sull'argomento degli equiparati ci sarebbe da pensare alle diverse situazione e pure andarci "cauto" quando si analizza la situazione "degli altri".
PS : completamente diversa secondo me la questione "eligibbili".
Re: La stanza di Meta
Ho fatto un po' di casino (anche perché il forum mi si è bloccato).
Per sintetizzare, di "equiparati" veri e propri nella Francia ci sono Atonio e Willemse. Gli altri (Polinesiani e non) sono nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare") e in tanti casi (I Polinesiani), i genitori erano pure nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare").
Puo' turbare o meno. Pero', la realtà è questa.
Per sintetizzare, di "equiparati" veri e propri nella Francia ci sono Atonio e Willemse. Gli altri (Polinesiani e non) sono nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare") e in tanti casi (I Polinesiani), i genitori erano pure nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare").
Puo' turbare o meno. Pero', la realtà è questa.
Re: La stanza di Meta
Per la serie "Fare i giapponesi sensa i soldi dei giapponesi"parisgino ha scritto: ↑9 dic 2021, 13:53
Ultimissimo punto. Tranne pochissimi casi, purtroppo, i giocatori equiparati dall'Italia non cambiano gli equilibri. Potranno allargare la base sulla quale scegliere per la Nazionale, pero' non fanno fare un salto di qualità (tranne Ioane adesso). Molto diverso della situazione del Giappone mi sembra.
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Re: La stanza di Meta
Non solo sono francesi. Il che dal mio punto di vista è il meno.parisgino ha scritto: ↑9 dic 2021, 14:07Ho fatto un po' di casino (anche perché il forum mi si è bloccato).
Per sintetizzare, di "equiparati" veri e propri nella Francia ci sono Atonio e Willemse. Gli altri (Polinesiani e non) sono nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare") e in tanti casi (I Polinesiani), i genitori erano pure nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare").
Puo' turbare o meno. Pero', la realtà è questa.
Ma soprattutto sono dei "prodotti" del movimento francese, non dei "paracadutati" da un altro mondo. Hanno imparato nei club francesi, nella FFR, si sono formati anche come persone in Francia. Sono francesi veri perchè sono cresciuti da francesi ed hanno vissuto da francesi.
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Re: La stanza di Meta
Dove si sia formato un giocatore per me non ha nessuna importanza, se ha i requisiti per essere eleggibile ha necessariamente anche quelli per avere il nostro passaporto ( Che sono decisamente meno restrittivi rispetto a quanto impone World Rugby).jpr williams ha scritto: ↑9 dic 2021, 14:52Non solo sono francesi. Il che dal mio punto di vista è il meno.parisgino ha scritto: ↑9 dic 2021, 14:07Ho fatto un po' di casino (anche perché il forum mi si è bloccato).
Per sintetizzare, di "equiparati" veri e propri nella Francia ci sono Atonio e Willemse. Gli altri (Polinesiani e non) sono nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare") e in tanti casi (I Polinesiani), i genitori erano pure nati in Francia (che sia "continentale" o d' "Oltre-mare").
Puo' turbare o meno. Pero', la realtà è questa.
Ma soprattutto sono dei "prodotti" del movimento francese, non dei "paracadutati" da un altro mondo. Hanno imparato nei club francesi, nella FFR, si sono formati anche come persone in Francia. Sono francesi veri perchè sono cresciuti da francesi ed hanno vissuto da francesi.
E, se è disponibile a giocare per l'Italia e lo merita, negargli questa possibilità sarebbe una discriminazione bella e buona. Il mondo è pieno di comunità italiane che hanno mantenuto senso di appartenenza al nostro paese. In Crimea c'è persino quella dei discendenti dei genovesi che la colonizzarono ai tempi delle Repubbliche Marinare.
Sta alla Fir fare coesistere i tre canali di reclutamento.
Il principale sarà ovviamente di gran lunga quello dei giovani cresciuti in Italia, quello degli eleggibili va costruito con programmi appositi, quello delle equiparazioni si è pressoché esaurito in questa finestra internazionale e non esisterà, se non eccezionalmente, in futuro.
Se manterremo la consuetudine di non schierare più di tre equiparati, saremo in linea con quanto fanno le nostre avversarie nel VI Nazioni. Con una differenza, però: noi abbiamo equiparato giocatori senza che l'obiettivo al momento del loro arrivo in Italia fosse quello. È stato fatto perché gli sviluppi delle carriere dei giocatori interessati lo hanno reso possibile.
Gli altri lo fanno scientificamente.
Re: La stanza di Meta
Nemer, Lucchesi, Riccioni, Fuser, Zambonin, Zuliani, Lamaro, Polledri, Varney, Garbisi, Ioane, Mori, Zanon, Menoncello, Minozzi.
Questa potrebbe essere, tra un paio di anni, senza troppi voli pindarici.
Sarebbe realmente peggiore di quella che popola gli incubi di Meta?
Se potessimo essere così, poi potremmo inserire qualche rinforzo di discutibile provenienza, ad esempio in seconda linea o tra i centri, oppure un estremo meno fragile di Minozzi.
Sono molto convinto che il 6N 2002 sarà un incubo, ma mi sono anche piaciuti molto i ragazzini che nei mesi scorsi hanno vinto bene con l'Inghilterra e con l'Irlanda (cosa che i loro predecessori anche nelle giovanili più recenti non avevano fatto).
Facciamo ancora un atto di fede per un paio di anni.
Mai vinceremo il 6N; basterebbe vincere una/due partite all'anno.
Questa potrebbe essere, tra un paio di anni, senza troppi voli pindarici.
Sarebbe realmente peggiore di quella che popola gli incubi di Meta?
Se potessimo essere così, poi potremmo inserire qualche rinforzo di discutibile provenienza, ad esempio in seconda linea o tra i centri, oppure un estremo meno fragile di Minozzi.
Sono molto convinto che il 6N 2002 sarà un incubo, ma mi sono anche piaciuti molto i ragazzini che nei mesi scorsi hanno vinto bene con l'Inghilterra e con l'Irlanda (cosa che i loro predecessori anche nelle giovanili più recenti non avevano fatto).
Facciamo ancora un atto di fede per un paio di anni.
Mai vinceremo il 6N; basterebbe vincere una/due partite all'anno.
MEMENTO MAROCCO.
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Re: La stanza di Meta
Si ricorda alla gentile clientela che si fa credito a tutti a partire da domani.
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Re: La stanza di Meta
Posizione ovviamente legittima.
Spero sia legittimo anche averne una diametralmente e radicalmente opposta e che guarda non solo al risultato purchessia, ma anche al fatto che si dia un valore agli sforzi fatti per ottenerlo. Io penso che ottenere un risultato nel quale non si ha il merito di aver lavorato per ottenerlo sia sportivamente poco significativo.
Questo pertiene esattamente al quesito che ponevo: a che serve la nazionale?Soidog ha scritto: ↑9 dic 2021, 16:49se ha i requisiti per essere eleggibile ha necessariamente anche quelli per avere il nostro passaporto ( Che sono decisamente meno restrittivi rispetto a quanto impone World Rugby).
E, se è disponibile a giocare per l'Italia e lo merita, negargli questa possibilità sarebbe una discriminazione bella e buona. Il mondo è pieno di comunità italiane che hanno mantenuto senso di appartenenza al nostro paese. In Crimea c'è persino quella dei discendenti dei genovesi che la colonizzarono ai tempi delle Repubbliche Marinare.
Seguendo il tuo ragionamento serve a dare soddisfazione a dei singoli che aspirano a giocarci.
Io invece penso che la Nazionale debba dire al mondo qual è il livello del rugby del tuo paese, se cresce o meno, se hai lavorato bene contribuendo all'avanzamento di uno sport oppure hai solo comprato il lavoro fatto da altri. Parlo del contributo che ogni singolo movimento dà al rugby in generale, ovviamente. La Nazionale dovrebbe far vedere quanto meriti, non quanto compri.
Ma tu le scelte valoriali le fai così? Fai una cosa solo perchè la fanno gli altri?
No perchè un conto è che tu dica: dobbiamo ricorrere a questi stratagemmi perchè lo ritengo giusto, altra cosa è dire "lo faccio perchè lo fanno gli altri". Se io ritengo che queste regole siano giuste le uso, altrimenti no.
Ricordiamoci che schierare giocatori di formazione alloctona è una facoltà, non un obbligo.
Una facoltà che qualcuno decide di non utilizzare.
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Re: La stanza di Meta
Molto divertente.jpr williams ha scritto: ↑9 dic 2021, 17:37Si ricorda alla gentile clientela che si fa credito a tutti a partire da domani.
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Re: La stanza di Meta
In realtà proprio per niente.
Da una decina d'anni circa
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