Il Mistero Italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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zappatalpa
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da zappatalpa » 13 dic 2018, 17:06

Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

Luqa-bis
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Luqa-bis » 14 dic 2018, 10:04

Immigrati.

In alcuni casi immigrati, in altri adottati, in altri nati in Italia da famiglie immigrate, in altri indigeni.

Se nelle scuole italiane i ragazzi di famiglie immigrate o adottati sono il 15% , e nelle regioni dove la pratica sportiva è più alta sono anche il 20-25 %, mi pare normale che incidano pesantemente nella composizione delle rappresentative.
E siccome a livello mondiale, esistono , per l'atletica leggera scuole e predisposizioni genetiche, non credo debba sorprendere che in certe discipline emergano alcuni fenotipi di atleta.

Sugli sport di squadra la questione è diversa.
C'è una disparità di risorse che si è acuita.
Il rugby, come altri sport, paga una tara basilare: non lo si vede giocare nei campi di periferia o nei parchi.

I non federalizzati, quei 10 milioni di sportivi continuativi e quei 6 milioni di saltuari che non afferiscono al CONI, che fanno e dove?
Giocano al calcio per il 42%, vanno in palestra, in piscina, a ballare, a sciare, giocano a tennis nei club, giocano a pallacanestro e pallavolo nei campetti di periferia o delle scuole , nei tornei aziendali o dei circoli.
A rugby (ma non solo a rugby) : quanti si vedono giocare nei parchi , magari al tocco ? Quanti su campi da calcio adattati con le H fissate alla meglio?

Quello è un problema secondo me.

Garry
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Garry » 14 dic 2018, 10:33

Luqa-bis ha scritto:Ritorno al mio messaggio del 1.12 ore 17,50 sulla pratica sportiva, che ha suscitato la risposta sarcastaica di Garry <Davanti ad un " A me risulta alzo le mani..." >


Saluti
Eh, ritorna, ritorna, ma il dato, confrontato con gli altri Paesi europei, non cambia.
Abbiamo una situazione, riguardo l'attività sportiva da mettersi emani nei capelli.
Se hai tempo, scaricati e leggiti il report completo della Commissione Europea: http://ec.europa.eu/commfrontoffice/pub ... veyky/2164 (cliccare su "Report" e scaricare il pdf)

Siamo agli ultimi posti anche per attività semplici quali spostarsi in bicicletta (ma a Parma alzano la media: vanno tutti in bicicletta...) o dedicarsi al giardinaggio.
Da noi chi fa sport agonistico è un eroe moderno

Saluti

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

larkham
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da larkham » 14 dic 2018, 15:33

zappatalpa ha scritto:
Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.
Dai non esageriamo, il volley, sia maschile che femminile, è ultra competitivo sia a livello di nazionale che di club, il basket è in un momento basso ma rimane uno sport seguito e in cui il livello del professionismo in italia è solido e diffuso. Calcio non ne parliamo, è uno sport che vive di cicli, certamente è anch'esso in un punto basso ma la storia dei club italiani e della nazionale è tale che ci sarà sempre un mostruosa spinta economica e di seguito per cui si continueranno a vedere squadre italiane vincenti. Ad occhio tra gli sport più praticati a livello mondiale siamo scarsi a baseball e cricket e anche il tennis, maschile in particolare, non ha dato grande prova salvo sporadiche occasioni. In tutti gli altri sport di grande diffusione ce la caviamo tra il bene e il benissimo, storicamente. Pensate a quei poveri tifosi di basket delle Filippine, sport nazionale, che sono 40 anni che neanche si qualificano ai mondiali/olimpiadi, quella si che è dedizione alla causa :lol:
Il rugby, ripeto quanto scritto in altra sede, beneficerebbe molto di un allargamento dello sport al di fuori del circoletto chiuso home nations + anglosassoni down under.

zappatalpa
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da zappatalpa » 14 dic 2018, 16:46

Mi spiace, da troppi anni vedo medaglieri olimpici, rassegne iridate ecc, che tolte il nuoto e sport non proprio rappresentativi (scherma, arco e tiro al piccione ecc.) + tolte le medaglie di naturalizzati e immigrati di 1a e 2a generazione siamo spariti, spesso anni luce da paesi come l'Olanda la Svizzera ecc che sono grandi un quarto di noi. In quasi tutti gli sport di squadra ci facciamo puntualmente bastonare da Croati, Serbi, Sloveni ecc.

E ora vi dico un altro fenomeno che sto osservando: gli italiani hanno perso il piacere di assistere agli eventi dal vivo, sono diventati NEET degli eventi sportivi, non partecipano piú. Solo a schiocchezze come la corsa camuffati da babbo natale o dove ci si butta adosso i colori :roll: Tutti a casa sul divano con la pizza portata dal filippino a guardare Sky e simila.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

ruttobandito
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da ruttobandito » 14 dic 2018, 17:41

OT
Ogni volta che leggo il titolo di 'sto topic, mi viene in mente questa: https://youtu.be/DrzMpBKWNr8
Scusate.
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Garry
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Garry » 14 dic 2018, 18:18

ruttobandito ha scritto:OT
Ogni volta che leggo il titolo di 'sto topic, mi viene in mente questa: https://youtu.be/DrzMpBKWNr8
Scusate.
A me questa:




Scusate

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

supermax
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da supermax » 15 dic 2018, 10:41

Per me si tratta di cicli, senza tanti fronzoli. Pratica sportiva nelle scuole scarsa? Sì ma il Paese modello in Europa, la Gran Bretagna, a parte rugby, calcio e cricket negli altri sport di squadra semplicemente non esiste. In quelli individuali eccelle in alcuni ed è scarsa in altri. Numero di praticanti? Non ottimale, certo, ma se quello fosse la chiave del successo, Tonga, Figi e Samoa sarebbero molto più indietro nell'orizzonte rugbystico e Inghilterra e Francia soverchierebbero regolarmente i neozelandesi. Non parliamo degli irlandesi e scozzesi, che dovrebbero essere nulla a confronto degli inglesi e così non è. Genetica? Mah. In Europa direi che popoli che potrebbero benissimo per mentalità e potenzialità fisiche giocare a rugby (slavi, tedeschi, polacchi, ecc.) non emergono affatto. In realtà quello che conta è il "sistema" inteso come scuola tecnica che crea i giocatori. Noi stiamo con fatica cercando di costruirne uno. Negli altri Paesi del 6N, dove da anni la filiera è indirizzata con coerenza, riescono a "produrre" giocatori di rugby anche con pochi praticanti (Scozia). Noi da un paio di anni riusciamo a rimanere nelle prime 8 a livello under 20. Se continuiamo così, torneremo entro pochi anni nelle prime 10 del ranking. Ma occorre mantenere la barra dritta.

Luqa-bis
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Luqa-bis » 15 dic 2018, 17:33

Supermax indica nei cicli la difficoltà del sistema rugby, e delle altre discipline.

Zappatalpa afferma che senza discipline di II filea e senza immigrati siamo pessimi
garry che siamo un paese di divanisti (ed in questo si associa a Zappatalpa.

Come dicono dalle parti di Giuseppone (dentro al Grande Recinto) .. "Famo a capisse"

1. Abbiamo una gerarchia degli sport? Perchè per me una medaglia è unamedaglia se si guarda il carniere, al massimo conto di più gli sport di squadra.

1bis. Vogliamo comuqnue dire che il lancio del martello nell'atletica conta più del fioretto nella scherma, che i 3000 siepi più dellominum di ciclismo? Spieghaimo perchè e definaimo una griglia di valori.
1 ter. Decidiamo che ci siano sport di squadra che valgono di più? Quali e perché? Pensate che agli inglesi freghi molto essere nulli nel baseball, nel basket e nel volley se vincono in calcio , rugby e cricket?

2. Siamo mai stati una nazione di virile impegno agonistico? Se qualcuno cità il ventennio, allora 2/3 del mondo erano colonie o lo sport lo ignoravano.
Nemmeno negli anni tra Spagna '82 e Sidney 2004 che sono state l'acme della disponbilità numerica ed economica per lo sport italiano siamo mai stati a livello tedesco, e i britannici hanno avuto periodi peggiori dei nostri, i francesi son sempre lì lì con noi. Gli spagnoli indietro (eccetto che nelle disciplien di squadra)
eppure sono paesi dei quali decantiamo le virtù atletiche.

Questo paese ha nello sport come nella cultura generale un gap di decenni: percentuali di "eruditi/esperti/praticanti" molto minori dei cosidetti paesi leader. Perché da sempre ha una logica "classica" : un elite di eccelsi, e una massa di plebei. Come al tempo dei romani e dei greci. E di quel tempo facciamo mito.
Ma cosa volete che praticassero psort negli anni '60 quando erano braccianti e mezzadri, nei '70-ì80 quando ancora il 40-50% finite le medie andava a lavorare.
Siamo messi maluccio per NEET , ma alemno ora i ragazzi studiano quasi tutti sino a 20 anni, e la vituperata scuola ne porta la metà a fare sport continuativo.
Guardate le statistiche sport praticato e scuola praticata.

E poi che pretendiamo, ripeto, i praticanti continuativi son passati al 25%. Da 9 a 14 milioni in venti anni in un paese che invecchia.
I problemi che vedo sono il calo dai 14 ai 20 anni, 20-25 punti percentuali, e la differenza, profonda , di genere, spesso sopra i 25 punti percentuali.

e per il rugby, il problema vero è che a giocare con la palla ovale sono , se va bene 80mila. Molto meno dell'1% di chi fa sport continuativo.

ruttobandito
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da ruttobandito » 16 dic 2018, 10:25

Garry ha scritto:
ruttobandito ha scritto:OT
Ogni volta che leggo il titolo di 'sto topic, mi viene in mente questa:
Scusate.
A me questa:
Scusate
La mia non era un'associazione di contenuti, solo un'assonanza nel titolo, una parodia.
Niente di serio, sorry.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia

JosephK.
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da JosephK. » 20 dic 2018, 16:22

Forse questa tabella spiega in modo elementare il motivo del "mistero italiano"...

Immagine
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

Italos
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Italos » 21 dic 2018, 0:21

Ci sono due possibilità:

1) non capisco la tua spiegazione elementare, e mi sento un idiota

2) ti riferisci al tennis, che ha 4.52 volte il numero di praticanti ma che non riesce ad uscire dai successi occasionali ed imprevedibili che contraddistingono il rugby italiano

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Sergio Martin
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Sergio Martin » 22 dic 2018, 22:10

Per quanto riguarda in modo specifico il rugby, io continuo a pensare che l’ostacolo principale sia la carenza drammatica di strutture, di tecnici preparati e di organizzazione. Vedo in giro tante società amatoriali che fanno fatica anche a trovare un campo. E questo soprattutto al sud, dove magari molti ragazzi giocherebbero a rugby ma non sanno dove, oppure non conoscono questo sport perché dalle loro parti non si pratica, tranne in alcune città in cui il rugby ha una tradizione o è radicato, come Benevento o Catania. In altre città magari ci sono campi utilizzati a mezzo servizio con il calcio, e in genere sono campi di patate dove se cadi ti scartavetri un ginocchio. Non invoglia...

Italos
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Italos » 23 dic 2018, 1:43

Io da piccolo guardavo il 5 nazioni senza aver mai visto o toccato un pallone da rugby. O un campo..

Garry
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Garry » 23 dic 2018, 9:15

Italos ha scritto:Io da piccolo guardavo il 5 nazioni senza aver mai visto o toccato un pallone da rugby. O un campo..
Adesso succede il contrario.
Ragazzini che giocano a rugby ma che non vanno a vedere le partite.

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