Under 20 2019/2020

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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marte_
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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da marte_ » 3 feb 2020, 12:58

ruttobandito ha scritto:
3 feb 2020, 11:39
marte_ ha scritto:
3 feb 2020, 10:17
Però non diciamo eresie. La Francia ha avuto due annate CLAMOROSE, non a caso è solo la terza volta che una squadra vince due mondiali di seguito di categoria. Noi giustamente siamo contenti per ottavi e noni posti perchè è un miglioramento evidente rispetto ad evitare la retrocessione e perchè con un po' di fortuna si poteva fare anche meglio.
Riccioni, Fischetti, Cannone, Zilocchi, Licata sono la prima infornata (e che siano stati fra i migliori sabato è una cosa molto positiva). Altri come Lamaro e Zanon ci sarebbero arrivati sicuramente senza gli infortuni, altri ci arriveranno nel prossimo futuro
Mica intendevo dire che con l'u20 di venerdì batteremmo i bianchi tra un mese, dico che certi scrupoli limitano anziché incentivare una certa crescita oltre che la necessaria mentalità.
Poi và beh, se la mettiamo già sulle scuse... :roll:
Certo. Rapportato al livello internazionale le nostre under sono state abbastanza buone (non clamorose appunto) e i ragazzi 97 e 98 in campo c'erano. Zanon, Manfredi, Lamaro senza infortuni anche. Sono un numero congruo

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jpr williams
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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 13:08

Garry ha scritto:
3 feb 2020, 12:49
Bisognerebbe che i tecnici italiani fossero abbastanza umili da accettare di “andare a bottega”...
Speriamo nell’ultima generazione

Se si rivolge a un tecnico straniero il Galles, credo che umilmente possiamo farlo anche noi
Si, la penso così anch'io. Quello di un CT italiano è per me un auspicio per il futuro: il giorno in cui fosse possibile credo significherebbe che siamo "arrivati" anche noi nel novero delle tier 1
Ad esempio pensavo che visto che abbiamo due tecnici delle franchigie di riconosciuta (anche se non da tutti e per entrambi :wink: ) abilità e competenza credo sarebbe buona cosa se la fir reclutasse fra i tecnici di TOP12 3 o 4 nomi cui chiedere di lavorare nello staff delle franchigie o comunque parteciapre a frequenti stage per migliorarsi. Non è per dire "non andate all'estero", ma è un'alternativa.
L'umiltà dovrebbe essere normale per chi vuole imparare, come la consapevolezza di non essere nati imparati dovrebbe essere normale per persone intelligenti.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da Garry » 3 feb 2020, 16:16

Certo farebbero piacere le annate "esplosive", clamorosamente buone, ma io preferisco quello che sta già succedendo. Una crescita a piccoli passi, una squadra che si installa stabilmente nel primo gruppo del mondiale e possibilmente non sia costretta alla finale per non retrocedere, una squadra che rifornisca franchigie e Pro12 senza soluzioni di continuità.

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Soidog
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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da Soidog » 3 feb 2020, 16:50

Mr Ian ha scritto:
3 feb 2020, 12:42
TEONE ha scritto:
3 feb 2020, 12:34
Soidog ha scritto:
3 feb 2020, 10:57
Mr Ian ha scritto:
3 feb 2020, 8:17
Con la 20 ci vuole poco a lasciarsi andare a facili entusiasmi, ma occhio che poi le cose non sono così automatiche come sembrano...al movimento per adesso manca lo step successivo, quello del passaggio alla seniores. Questi ragazzi li gonfiamo per bene, annichiliscono fisicamente gli avversari, però occhio che all estero lavorano su altre cose posticipando il tempo alla palestra e concentrandosi su aspetti tecnici tattici che si acquisiscono solo in una determinata fascia d età...
Da quando è arrivato Aboud la nostra Under 20 produce molti più talenti rispetto al passato e tanti di loro sono arrivati a giocare stabilmente, o da permit, in Pro 14 molto più velocemente di prima.
Sono ben attrezzati fisicamente, ma non ipertrofici come Inglesi e Francesi.
All'estero girano molti più soldi, l'ingaggio di project players è sistematico e lo scouting sugli eleggibili pure. Sono cose che hanno notevole incidenza sulla qualità delle Nazionali. Per fare un esempio basta guardare alla Scozia, che a livello Under 20 è retrocessa nel Trophy.
parole santissime
Aboud non ha la bacchetta magica, sicuramente ha contribuito a rendere migliore la filiera ma non è merito suo se escono più talenti. Aboud è arrivato alla fine del primo ciclio, poi interrotto, dei cdfp. Ed è stato quel sistema a produrre maggiori talenti, ovviamente con i limiti del caso.
Poi sul discorso estero e project players, con lo sviluppo di un giovane giocatore non c entra granchè. Quello che intento dire io è che all estero hanno un altro tipo di modello di sviluppo, basato in primis sul lavoro di determinate qualità psico motorie e tecniche che ancora noi non abbiamo. Alla fine negli anni abbiamo avuto sempre similari u20, gente forte fisicamente ma che a livello seniores ha sofferto su altri aspetti, basta pensare che di trequarti passati dalla 20 in maggiore se ne vedono troppo pochi
Diciamo che l'equiparazione dei trequarti è assai diffusa tra le nostre avversarie nel torneo, sabato il Galles schierava due Neozelandesi, la Francia è piena di ali Figiane, anche Scozia e Irlanda non hanno mai disdegnato ricorrere a project players nel settore. Sono cose che incidono parecchio, ogni anno hanno solo l'imbarazzo della scelta tra chi scegliere.
Noi non lo facciamo dai tempi di Robertson e stiamo contando i giorni per poter equiparare Ioane.

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da TEONE » 3 feb 2020, 17:08

allora cerco di spiegarmi perché altrimenti si corre il rischio di essere fraintesi.
vedendo varie partite di U20 (e ne vedo molte) a me pare che la gestualità e le skills sia proprio il settore in cui le ns. U20, da qualche anno, si sono maggiormente evolute. Tanto che onestamente tra le U20 di qualche anno fa e quelle attuali (diciamo quelle degli ultimi 3 anni) c'è un divario facilmente palpabile.
Mi pare anche che quando ci confrontiamo contro Francia e Inghilterra il settore dove subiamo di più sia ancora quello fisico. Per cui dire che i ns. ragazzi vengono ben "imbottiti" fisicamente e poi rimangono dei brocchi sul piano tecnico tattico non mi pare un'affermazione supportata da fatti.
Sono convinto che l'ottimo lavoro che da qualche anno viene evidenziato dalle U20 ripagherà a breve anche a livello di seniores. Ovviamente dovremo progressivamente riempire quel "vuoto" generazionale che le precedenti U20 hanno creato.
Sui project player e sulle equiparazioni mirate, si tocca un tasto per me molto sensibile.
Se qualcuno intende minimizzare l'impatto che queste attività hanno sull'economia complessiva di una squadra o di un movimento secondo me fa come gli struzzi quando infilano la testa sotto la sabbia.
O davvero c'è qualcuno che intende negare l'importanza assoluta che giocatori come Aki, Stander, Watson, ecc. hanno sulle prestazioni delle rispettive squadre.
Quello che, come sempre, fa la differenza è piuttosto la torta su cui vengono messe queste "ciliegie". Se la torta è mediocre, anche le ciliegie non riusciranno a migliorarla più di tanto, ma se la torta di base è buona, con questo genere di attività è molto più facile trasformarla in ottima!!

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da giobart » 3 feb 2020, 19:33

Soidog ha scritto:
3 feb 2020, 16:50
Diciamo che l'equiparazione dei trequarti è assai diffusa tra le nostre avversarie nel torneo, sabato il Galles schierava due Neozelandesi, la Francia è piena di ali Figiane, anche Scozia e Irlanda non hanno mai disdegnato ricorrere a project players nel settore. Sono cose che incidono parecchio, ogni anno hanno solo l'imbarazzo della scelta tra chi scegliere.
Noi non lo facciamo dai tempi di Robertson e stiamo contando i giorni per poter equiparare Ioane.
Ma cosa dici? Questi erano presenti nell'ultima partita!

Callum BRALEY (Gloucester Rugby, 5 caps)
Abraham STEYN (Benetton Rugby, 36 caps)
Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 22 caps)
Jake POLLEDRI (Gloucester Rugby, 13 caps)
Dean BUDD (Benetton Rugby, 26 caps)
Jayden HAYWARD (Benetton
La disumanità è il male più grande dell'Umanità!

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da u1m2b3e4 » 3 feb 2020, 19:39

giobart ha scritto:
3 feb 2020, 19:33
Soidog ha scritto:
3 feb 2020, 16:50
Diciamo che l'equiparazione dei trequarti è assai diffusa tra le nostre avversarie nel torneo, sabato il Galles schierava due Neozelandesi, la Francia è piena di ali Figiane, anche Scozia e Irlanda non hanno mai disdegnato ricorrere a project players nel settore. Sono cose che incidono parecchio, ogni anno hanno solo l'imbarazzo della scelta tra chi scegliere.
Noi non lo facciamo dai tempi di Robertson e stiamo contando i giorni per poter equiparare Ioane.
Ma cosa dici? Questi erano presenti nell'ultima partita!

Callum BRALEY (Gloucester Rugby, 5 caps)
Abraham STEYN (Benetton Rugby, 36 caps)
Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 22 caps)
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Polledri, Negri e Braley sono italiani
steyn, hayward e budd sono equiparati

Garry
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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da Garry » 3 feb 2020, 19:42

Sì, dai, almeno quello...
Non mettiamo gli italiani con gli equiparati,.
O vogliamo proprio fare gli autolesionisti

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da Garry » 3 feb 2020, 21:05

Da Fratelli di Rugby

DALL'AUSTRALIA ALLA U20, NATH PANOZZO SI RACCONTA
Classe 2000, seconda linea, Nathaniel Panozzo ha esordito contro il Galles con la Nazionale Italiana U20.
" Sono nato a Sidney, gioco a rugby dall'età di 6 anni.
Mio Nonno e mia Nonna sono italiani, sono arrivati a Sydney, in Australia, nel 1960.
Mia Nonna proviene da un piccolo villaggio chiamato Cittaducale vicino a Rieti, alle porte di Roma, nel Lazio.
Mio Nonno proviene da Treche Conca, vicino ad Asiago, in Veneto.
“ Sono entrato in contatto con il rugby Petrarca e con la squadra nazionale italiana U20 attraverso Mark Giacheri, ex giocatore di rugby italiano che vive in Australia - ci ha detto il ragazzo - Sono molto onorato ed entusiasta di far parte di un gruppo molto speciale di ragazzi che sono talentuosi giocatori di rugby.
Il personale di coaching e supporto è stimolante e mi sento privilegiato di far parte di questa squadra, sto imparando molto sul rugby italiano ed europeo”
“ Mi sono unito alla squadra dell’Accademia Ivan Francescato a novembre 2019 - ha continuato il giovane italo-australiano - E’ un bellissimo ambiente, la formazione è di alto livello, gli allenatori e la gestione sono di prim'ordine, siamo davvero un gruppo affiatato e il team building è fantastico.
Il livello tecnico dell'allenamento a cui mi sto sottoponendo è molto elevato, molto profondo, ci concentriamo su come ottenere le basi giuste. Gli allenatori sono tutti ex giocatori, quindi parlano e descrivono le cose come sono e ciò che sperimentiamo in una mischia, una maul, un ruck e nella lineout è reale e vero. Mi piace tantissimo questo modo di lavorare”
“ Sono attualmente al mio secondo anno di laurea in gestione aziendale presso la University of Technology (UTS) di Sydney - ha chiarito Nath - E’ un ottimo corso, ma al momento ho preso un anno sabbatico dallo studio mentre sono in Italia. Voglio approfondire la mia esperienza di rugby e concentrarmi sugli obbiettivi della U20: il 6 Nazioni e se sarò abbastanza bravo, essere selezionato per aiutare l'Italia nella Coppa del Mondo u20 di quest'anno.”

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da ruttobandito » 3 feb 2020, 21:15

Garry ha scritto:
3 feb 2020, 21:05
Treche Conca
Tresché...
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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da jpr williams » 4 feb 2020, 13:25

TEONE ha scritto:
3 feb 2020, 17:08
Se qualcuno intende minimizzare l'impatto che queste attività hanno sull'economia complessiva di una squadra o di un movimento secondo me fa come gli struzzi quando infilano la testa sotto la sabbia.
O davvero c'è qualcuno che intende negare l'importanza assoluta che giocatori come Aki, Stander, Watson, ecc. hanno sulle prestazioni delle rispettive squadre.
Io lo ritengo così poco da minimizzare da ritenere che l'esistenza stessa di questo sistema renda privo di senso il concetto di competizione fra squadre nazionali.
Da anni le nazionali non esistono più: si giocano partite fra selezioni federali di varie federazioni.
Sogno il giorno in cui tutte le equiparazioni saranno abolite.
Sino ad allora mi sono rassegnato a tifare per la selezione fir anzichè per l'Italia, che purtroppo esiste solo a livello U20 e femminile, le uniche squadre degne di chiamarsi "Italia" a pieno titolo.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da giobart » 4 feb 2020, 14:10

u1m2b3e4 ha scritto:
3 feb 2020, 19:39
Polledri, Negri e Braley sono italiani
steyn, hayward e budd sono equiparati
Se vogliamo essere puntigliosi:
Polledri è nato a Bristol e formato rugbisticamente in Inghilterra, i nonni erano italiani.
Negri è nato in Zimbabwe e formato rugbisticamente in Sud Africa, il padre è italiano.
Braley è nato a Bristol e formato rugbisticamente in Inghilterra, ha un nonno italiano.
Senza nessuna polemica.
La disumanità è il male più grande dell'Umanità!

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da TEONE » 4 feb 2020, 14:20

jpr williams ha scritto:
4 feb 2020, 13:25
TEONE ha scritto:
3 feb 2020, 17:08
Se qualcuno intende minimizzare l'impatto che queste attività hanno sull'economia complessiva di una squadra o di un movimento secondo me fa come gli struzzi quando infilano la testa sotto la sabbia.
O davvero c'è qualcuno che intende negare l'importanza assoluta che giocatori come Aki, Stander, Watson, ecc. hanno sulle prestazioni delle rispettive squadre.
Io lo ritengo così poco da minimizzare da ritenere che l'esistenza stessa di questo sistema renda privo di senso il concetto di competizione fra squadre nazionali.
Da anni le nazionali non esistono più: si giocano partite fra selezioni federali di varie federazioni.
Sogno il giorno in cui tutte le equiparazioni saranno abolite.
Sino ad allora mi sono rassegnato a tifare per la selezione fir anzichè per l'Italia, che purtroppo esiste solo a livello U20 e femminile, le uniche squadre degne di chiamarsi "Italia" a pieno titolo.
per quello che può contare sono assolutamente d'accordo con te

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da Soidog » 4 feb 2020, 14:34

giobart ha scritto:
4 feb 2020, 14:10
u1m2b3e4 ha scritto:
3 feb 2020, 19:39
Polledri, Negri e Braley sono italiani
steyn, hayward e budd sono equiparati
Se vogliamo essere puntigliosi:
Polledri è nato a Bristol e formato rugbisticamente in Inghilterra, i nonni erano italiani.
Negri è nato in Zimbabwe e formato rugbisticamente in Sud Africa, il padre è italiano.
Braley è nato a Bristol e formato rugbisticamente in Inghilterra, ha un nonno italiano.
Senza nessuna polemica.
Sono Italiani di origine e giocano nel rispetto delle regole. Uno stuolo di giocatori Britannici giocano per una Nazionale perche' si trovano nella situazione di avere antenati o uno dei genitori che li rende eleggibili. Nessuno si fa dei problemi anche per giocatori ipoteticamente titolati a rappresentare quattro federazioni.
Visti i cognomi diventa impossibile rendersene conto senza fare ricerche apposite.
Solo per il rugby in Italia si fanno queste polemiche. Nel calcio ci sono stati giocatori importanti della Nazionale con madre o padre straniero e nessuno ha mai eccepito nulla.
Per fare esempi Vieri, Panucci, Montolivo. Ma anche tanti altri prima e dopo.
A me dove si sia formato un giocatore che ha passaporto Italiano non importa. E' eleggibile e non ha senso polemizzare.

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Re: Under 20 2019/2020

Messaggio da jpr williams » 4 feb 2020, 14:37

Una volta tanto sono d'accordo con te: su chi ha la cittadinanza non ha senso fare polemiche. E' cittadino italiano ed è perfettamente logico che giochi per la nazionale dei cittadini italiani.
Ma gli equiparati NO.
Quelli non c'entrano nulla.
Ecco perchè finchè ci sono loro la nazionale non esiste ed al suo posto gioca la selezione fir.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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