Non è ora di bilanci?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
acarraro306
Messaggi: 532
Iscritto il: 9 giu 2008, 11:22
Località: Altichiero

Non è ora di bilanci?

Messaggio da acarraro306 » 7 ott 2019, 16:29

Meglio farli adesso che dopo gli All Blacks .
Anzi , Stefano “il nero” (molto apprezzato qui ... :lol: ) la fa ancor prima della “partita della vita”
Il grande giorno è alle porte e Conor O’Shea ha varato la Nazionale che dovrà affrontare il Sudafrica in una partita che vale una vita (lo ha detto lui). Faremo il tifo alla grande per questa nostra Italia che, abbiamo già scritto, ha bisogno come il pane di questa vittoria. Questo però non è il tema che affrontiamo qui oggi (siete sullo spazio web dei “brutti” dovevate aspettarvelo).

Prendiamo spunto però proprio dalla formazione che O’Shea ha varato per giocare la partita dell’Italia contro il Sudafrica, la più importante degli ultimi anni.

Ci sono state molte critiche per la scelta di O’Shea di presentare una formazione con la negazione dell’utilità del reparto dei tre-quarti e la solita trafila di giocatori non di formazione italiana (decisamente stranieri) che la seconda e terza linea è tutta loro. Neanche questo però ci tocca in questo momento.

Il fatto che O’Shea abbia scelto che Bellini e Padovani stiamo in tribuna ci sta, ma solo perchè il capo è lui, del resto con loro a fare compagnia all’indisponibile Ghiraldini ci sono Mbanda, Fabiani; Pasquali, Palazzani, Bisegni. A proposito di gioventù.

Perchè la formazione di O’Shea svela alcune panzane che ci sono state raccontate durante i quattro anni che sono preceduti alla partecipazione a questi mondiali: la Nazionale dei giovani in verità non esiste.

Perchè la “giovane Italia” contro il Sudafrica va in campo, primo XV, con una età media di anni 28,2, superiore anche a quella dei nostri avversari, e ,alla faccia della gioventù, va in in tribuna con età media di 27,5 in panchina con 27.

La cosa che però salta all’occhio nel comunicato stampa FIR sono i soliti “famigerati” asterischi. Da anni vengono posti a fianco dei nomi dei giocatori per evidenziare che quel ragazzo è cresciuto in Accademia FIR.

Da anni ad ogni comunicato stampa con una lista “azzurra”, convocazione, formazione annunciata ci fanno vedere e ci sottolineano questi asterischi * per dimostrarci la forza del progetto e del vivaio federale, per farci vedere che ce la giochiamo con i nostri giovani raccolti e cresciuti direttamente dalla FIR.

La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23. C’è bisogno di dire altro?

thonk
Messaggi: 1581
Iscritto il: 14 dic 2015, 14:43
Località: Padova
Contatta:

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da thonk » 7 ott 2019, 17:37

a me Stefano Franceschi piace (flame!?!).
non sono sempre d'accordo con lui ma gli riconosco l'indipendenza di cui si "vanta", perché è sincera.

in relazione al testo citato... beh... è difficile non notare il ragionamento.
io credo che ci sia una lotta tra poveri nel valutare i sofismi nelle argomentazioni piuttosto che coglierne i reali obbiettivi.

c'è un problema nella qualità che il movimento può offrire all'alto livello?
qual è il vero livello del movimento italiano?
non è che magari ci sono problemi ai vertici, nella gestione?
dopo 20 anni di gestione uniforme dove siamo?
più in generale, siamo sulla strada giusta?

da qui, trovare i numeri a supporto o in difesa delle varie tesi non è impossibile.
in ogni "azienda" è importante fissare degli obbiettivi misurabili e verificarli quando è corretto farlo (ogni azione ha bisogno di un tempo fisiologico per evolvere, non troppo corto ma neppure troppo lungo). se non si è pronti a mettere in discussione le proprie ipotesi non si deve neanche prendere in considerazione un ruolo dirigenziale. per fare chiacchiere da bar, invece, abbiamo tutto il necessario già da subito.
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]

Mr Ian
Messaggi: 11932
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Mr Ian » 7 ott 2019, 17:53

Che l insieme sia un enorme fallimento non vi é alcun dubbio, però i federales ormai devono stringere i denti fino all accordo tra cvv e board 6N che porterà una valanga di soldi a tutte le unions, italia compresa...e poi ritorna la bambola dei favori in cambio di voti...
Se si vuole salvare il rugby in italia, a questa federazione non vanno dati soldi facili

thonk
Messaggi: 1581
Iscritto il: 14 dic 2015, 14:43
Località: Padova
Contatta:

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da thonk » 7 ott 2019, 17:57

Mr Ian ha scritto:
7 ott 2019, 17:53
Che l insieme sia un enorme fallimento non vi é alcun dubbio, però i federales ormai devono stringere i denti fino all accordo tra cvv e board 6N che porterà una valanga di soldi a tutte le unions, italia compresa...e poi ritorna la bambola dei favori in cambio di voti...
Se si vuole salvare il rugby in italia, a questa federazione non vanno dati soldi facili
sul colossale fallimento però tirerei una frenata. nel senso che sì, non si può negare che ci siamo affossati probabilmente sprecando molte risorse e opportunità. però qualcosa di buono da qualche parte deve esserci... ecco. cerco solo di non fare il disfattista e sono pronto ad evidenziare ogni successo, se qualcuno me lo argomenta con serenità.

la difficoltà maggiore sta nell'oggettività di riuscire a capire dove eravamo e dove siamo ora. al netto del marketing e della distorsione della realtà che può derivare dalla "comunicazione persuasiva".
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]

Luqa-bis
Messaggi: 8270
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Luqa-bis » 7 ott 2019, 20:03

A me piacerebbe un progetto alternativo ben spiegato inclusi costi e metodi.

Perché a dire "gl'è tutto sbagliato tutto da rifare" , in fondo basta copiare un mio quasi concittadino.
Ma lui vinceva le gare e salvava la gente.

tonione
Messaggi: 5666
Iscritto il: 2 mar 2005, 0:00
Località: treviso

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da tonione » 7 ott 2019, 21:49

il passato è una cosa oggettiva, tonk. o almeno dovrebbe esserlo nel mondo sportivo dove i punti alla fine delle partite restano, pure quelli del '800. quindi l'oggettività di riuscire a capire dove eravamo e, dove siamo ora - ti piace? ho ricordato l'intero periodo- non dovrebbe sussistere. basta guardare i punteggi. le cose andavano meglio in passato, per un breve periodo i punteggi dicono che competevamo con la maggioranza delle prime. eravamo una realtà oggettiva nel mondo del rugby. dopo il professionismo è finita questa storia della competitività, per noi. ed è cominciata la storia delle ripassate.

ci siamo guadagnati o no l'accesso al 6 nazioni? ed ora, ci meritiamo l'estromissione per demeriti sportivi dalla stesso torneo perchè indegni? i punteggi ci condannano inesorabilmente. che bella parola: inesorabile. un punteggio inesorabile. una persona inesorabile.

una condizione, la nostra, inesorabile.

metabolik
Messaggi: 9283
Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
Località: Piacenza

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da metabolik » 7 ott 2019, 21:50

Se qualcuno vuol fare un bilancio rugby italiano partendo dai risultati dell'Italia a questo Mondiale lo faccia pure, lo leggeremo con interesse. Quello del 'nero' però non è un bilancio, è una raffica di critiche che possono fare tutti, e infatti le sentiamo fare da parecchia gente, più o meno competente.
Un bilancio è composto da dati il più possibile oggettivi, valutati secondo un criterio di raggiungimento degli obiettivi e sulla base delle risorse impegnate. E' quindi problematico valutare il rugby italiano solo sulla base dei risultati della Nazionale e viceversa, che è quello che fa il nero.
Per fare un bilancio serio ci vogliono un pò di numeri, sicuramente occorre conoscere
-numero di tesserati ben distinti nelle diverse categorie, in primis il numero di tesserati seniores che praticano effettivamente
-il numero di partite seniores complessivamente disputate come parametro dell'attività reale
e altri numeri/parametri che consentono di valutare le risorse umane coinvolte dal rugby.
Poi ovviamente, occorrerebbe conoscere i bilanci economici non solo delle 2 PRO, ma di tutte le società attive , per avere anche qui un parametro economico globale, ed infine le risorse economiche FIR e come queste vengono impiegate .
Ecco, penso che un bilancio che tiene conto di numeri corrispondenti alla realtà delle risorse umane e delle risorse economiche interesserebbe la maggioranza dei forumisti. E' chiaro che per farlo ci vogliono le informazioni e la competenza nella materia specifica.
La facilità con cui il nero critica la Nazionale mi fa sospettare che non sappia nemmeno quante sono le società attive in serie C.

tonione
Messaggi: 5666
Iscritto il: 2 mar 2005, 0:00
Località: treviso

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da tonione » 7 ott 2019, 22:00

c'è il punto della critica alla nazionale, critica che ben venga!, perchè il modello scelto è un modello piramidale. il vertice dovrebbe essere un esempio per la base, non una condanna! questo è il motivo per cui tutti gli appassionati scrittori del rugby attaccano quello. proprio perchè non credono al modello piramidale, con capocchia calata dell'alto. tipo gli alieni che vengono dallo spazio e calano il vertice dal cielo quando ancora sotto non ci sta il terreno ma l'acqua. è una critica impegnata e fatta da appassionati, mica gente che ci ha fatto un mestiere, questo è certo. gente che ha dimostrato di esserci nel tempo, a volte stomacati da se stessi, a volte abbagliati, a volte annoiati. questi sono! sono i nostri scrittori del rugby, un minimo ne sanno.

tonione
Messaggi: 5666
Iscritto il: 2 mar 2005, 0:00
Località: treviso

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da tonione » 7 ott 2019, 23:16

un minimo ne sanno. e ne sono.

Aironifan
Messaggi: 1827
Iscritto il: 12 feb 2012, 10:46

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Aironifan » 8 ott 2019, 9:27

Fino alla caxxata di Lovotti-Quaglio, ce la stavamo giocando alla pari (o quasi) contro il SudAfrica. QUESTO Sudafrica!... dopo aver sommerso di mete Namibia e Canada (come fa ogni Tier 1 che si rispetti e come non avevamo mai fatto!)
L'anno scorso il Bentton manca poco espugna Limerick nei quarti di finale di Pro14.
Sono due o tre anni che superiamo brillantemente i mondiali U20 giocandocela più o meno con tutti. A testimonianza finalmente di una profondità di movimento a livello giovanile che comincia a dare i suoi frutti.

Non ci sono stati progressi, eh?
ma certo. smantelliamo tutto proprio ora. Molto furbo, sì. Lungimirante. mi ricorda la politica italiana. :roll:

Mr Ian
Messaggi: 11932
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Mr Ian » 8 ott 2019, 9:44

Aironifan ha scritto:
8 ott 2019, 9:27
Fino alla caxxata di Lovotti-Quaglio, ce la stavamo giocando alla pari (o quasi) contro il SudAfrica. QUESTO Sudafrica!... dopo aver sommerso di mete Namibia e Canada (come fa ogni Tier 1 che si rispetti e come non avevamo mai fatto!)
L'anno scorso il Bentton manca poco espugna Limerick nei quarti di finale di Pro14.
Sono due o tre anni che superiamo brillantemente i mondiali U20 giocandocela più o meno con tutti. A testimonianza finalmente di una profondità di movimento a livello giovanile che comincia a dare i suoi frutti.

Non ci sono stati progressi, eh?
ma certo. smantelliamo tutto proprio ora. Molto furbo, sì. Lungimirante. mi ricorda la politica italiana. :roll:
Sul stavamo giocando alla pari, parliamone...riuscivamo a tenere il pallone, fare fasi ma pochissimo avanzamento. Eravamo bravi a trovare dei buchi intorno ai loro punti d incontro che ci consentivano dei break, ma da qui a giocare alla pari ne passa...poi certo, se consideri i calici non presi ed il cartellino rosso, non si sa mai come poteva finire....
Il discorso smantellare lascia il tempo che trova, perchè in fondo un progetto vero e proprio non c'è mai stato, si è andati sempre a bozze e tentativi. Magari del lavoro fatto da OShea ne gioveremo qualche altro anno ancora, ma poi?

Avatar utente
jaco
Messaggi: 8712
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da jaco » 8 ott 2019, 10:14

Il Nero può piacere o meno.
Io lo leggo, come leggo ogni cosa, cartecea od online, che mi passa a tiro, di qualunque colore sia... poi faccio la cernita di quello che è buono, meno buono o spazzatura, di quello che condivido e quello che noncondivido in base al mio senso critico e alla mia scala di valori. Il rifiutare "a prescindere" non mi è mai piaciuto.
Il Nero può piacere o meno, dicevo, però quando sottolinea questa cosa:

La cosa che però salta all’occhio nel comunicato stampa FIR sono i soliti “famigerati” asterischi. Da anni vengono posti a fianco dei nomi dei giocatori per evidenziare che quel ragazzo è cresciuto in Accademia FIR.
Da anni ad ogni comunicato stampa con una lista “azzurra”, convocazione, formazione annunciata ci fanno vedere e ci sottolineano questi asterischi * per dimostrarci la forza del progetto e del vivaio federale, per farci vedere che ce la giochiamo con i nostri giovani raccolti e cresciuti direttamente dalla FIR.
La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23.


E' difficile dargli torto. Il progetto accademie ormai va avanti da abbastanza tempo per poter dare un giudizio.
Sì la U20 negli ultimi tempi ha dimostrato qualcosa di buono (stiamo parlando, comunque, sempre di 8i e 9i posti mondiali, bene eh, percarità, ma basta una vittoria per 1 punto per arrivarci... non vorrei perdessimo di vista il valore reale di queste pur positive prestazioni), però anche fossimo campioni del mondo in U20, se poi per essere competitivi (quanto poi?) nella maggiore dobbiamo pescare a piene mani da un'accademia sì... ma del Gloucester, beh qualcosa si è inceppato nella filiera... chi ci sta lavorando da lustri su questo progetto, forse dovrebbe spiegare qualcosa...

Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Consulente » 8 ott 2019, 10:37

Se posso dire la mia modesta opinione di uomo abituato a vedere molte organizzazioni differenti ed a capire come funzionano in profondita', credo che il problema raramente e' la forma organizzativa, ma l'interazione fra gli uomini e la forma.
Ci sono aziende strutturate gerarchicamente che funzionano e altre che sono nel caos, strutture a rete efficienti e strutture a rete che sprecano di tutto, organizzazioni centralizzate o decentrate che funzionano o non funzionano.
Dove una organizzazione funziona per A puo' non funzionare per B, anche nello stessissimo mercato e settore.
Perche'? Perche' le persone che ci lavorano hanno diverse attitudini e possono o meno adattarsi a lavorare in un ambiente.
In genere, se c'e' la percezione che i successi dell'intera organizzazione beneficiano anche il singolo, allora qualunque organizzazione puo' funzionare. Se i vantaggi di ottimizzare se stessi superano i vantaggi di essere parte di una organizzazione piu' grande, allora nessuna organizzazione funziona.

per essere sinceri, la struttura organizzativa vera e propria e' un dettaglio tecnico.

Garry
Messaggi: 32463
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry » 8 ott 2019, 10:41

jaco ha scritto:
8 ott 2019, 10:14
Il Nero può piacere o meno.
Io lo leggo, come leggo ogni cosa, cartecea od online, che mi passa a tiro, di qualunque colore sia... poi faccio la cernita di quello che è buono, meno buono o spazzatura, di quello che condivido e quello che noncondivido in base al mio senso critico e alla mia scala di valori. Il rifiutare "a prescindere" non mi è mai piaciuto.
Il Nero può piacere o meno, dicevo, però quando sottolinea questa cosa:

La cosa che però salta all’occhio nel comunicato stampa FIR sono i soliti “famigerati” asterischi. Da anni vengono posti a fianco dei nomi dei giocatori per evidenziare che quel ragazzo è cresciuto in Accademia FIR.
Da anni ad ogni comunicato stampa con una lista “azzurra”, convocazione, formazione annunciata ci fanno vedere e ci sottolineano questi asterischi * per dimostrarci la forza del progetto e del vivaio federale, per farci vedere che ce la giochiamo con i nostri giovani raccolti e cresciuti direttamente dalla FIR.
La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23.


E' difficile dargli torto. Il progetto accademie ormai va avanti da abbastanza tempo per poter dare un giudizio.
Sì la U20 negli ultimi tempi ha dimostrato qualcosa di buono (stiamo parlando, comunque, sempre di 8i e 9i posti mondiali, bene eh, percarità, ma basta una vittoria per 1 punto per arrivarci... non vorrei perdessimo di vista il valore reale di queste pur positive prestazioni), però anche fossimo campioni del mondo in U20, se poi per essere competitivi (quanto poi?) nella maggiore dobbiamo pescare a piene mani da un'accademia sì... ma del Gloucester, beh qualcosa si è inceppato nella filiera... chi ci sta lavorando da lustri su questo progetto, forse dovrebbe spiegare qualcosa...
Credo che questa situazione sia proprio il punto a cui voleva arrivare la FIR. Per me è uno dei segnali del miglioramento e fa sorridere che sia vista in negativo.
Anche in nazionale U20 si vedono sempre meno asterischi. Io credo che quegli atleti giochino in squadre seniores. Serie A, Top12, e qualcuno è addirittura permit player in Pro14.
Credo anche che il 95% di quei giocatori sia comunque passato dai Centri di Formazione federali.
Chiedo: non è che per caso non hanno l'asterisco solo perché sono passati direttamente in prima squadra nel loro club?
In caso di risposta affermativa, non è questo un segnale di crescita?

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

jpriv
Messaggi: 281
Iscritto il: 12 feb 2013, 18:27

Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da jpriv » 8 ott 2019, 10:51

Premesso che sono un modesto conoscitore di questo bellissimo sport, che esalta sia le doti fisiche, sia quelle caratteriali, e che pertanto ho solo da imparare da chi scrive abitualmente su questo forum, vive il rugby e ne sa molto più di me, io penso che il miglioramento degli ultimi quattro anni sia tangibile. Non mi riferisco particolarmente ai risultati della Nazionale (che pure ci sono), ma alla mentalità e all'organizzazione che sono state introdotte da COS. In primo luogo, è molto aumentata la comunicazione tra Federazione, franchigie e Top12 e l'implementazione dei permit players offre la possibilità a molti giovani giocatori di elevare il proprio livello. Ripensiamo a quattro anni fa, Vi ricordate quante volte la mancanza di un solo giocatore rendeva la squadra zoppa, perché non c'erano sostituti all'altezza? Oggi, bene o male, quel problema non si pone più e in ogni ruolo (in alcuni un po' più, in altri un po' meno) abbiamo sostituti all'altezza dei titolari. Poi, il gap tra noi e le prime 5 al mondo è ancora notevole, ma credo che questo non si possa eliminare con uno schiocco di dita, mi pare necessario continuare sulla strada iniziata (guardate le squadre che più sono cresciute, Gallee e Irlanda, le stesse hanno mantenuto per un tempo lungo lo stesso allenatore/DOR, che ha seguito un progetto tecnico e lo ha portato ad un completamento) e sperare poi anche nella crescita esponenziale di qualche giovane che aiuti a fare un ulteriore salto di qualità. Eh sì, perché non basta migliorare la base, bisogna anche sperare che esca qualche campioncino......
Detto ciò, credo che COS dovrebbe continuare come DOR (ciò che forse gli consentirebbe anche di conciliare le sue manifestate esigenze familiari), mentre potrebbe essere opportuno cercare un allenatore della squadra che sia più efficace sotto il profilo strategico/tattico (non mi sento di criticare COS, non ne ho le competenze, ma penso che in alcuni casi, sotto il profilo tecnico, si sarebbero potute fare scelte diverse).
Se poi questo non fosse possibile, credo che sarebbe opportuno cercare un continuatore del lavoro di COS, non cambiare tutto ancora una volta, come ormai facciamo da fin troppo tempo.

Rispondi