Via dal sei nazioni

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

serfraleo
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Via dal sei nazioni

Messaggio da serfraleo » 2 feb 2020, 20:30

Ho un cugino gallese..sono stanco di essere preso in giro..usciamo dal sei nazioni....non è uno sport per noi!
propongo una raccolta firme!! :oops:

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jpr williams
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 12:05

Benvenuto su rugby.it
In qualità di moderatore ho dovuto espressamente approvare il tuo post che altrimenti non sarebbe apparso. Questo perchè non hai adempiuto una delle piccole regole per l'accesso al forum: dovresti postare un messaggio di autopresentazione nella sezione "Salve mi presento" che trovi in alto nella home del forum.
Un pò come quando si entra per la prima volta in casa d'altri e ci si presenta.
Ti invito a farlo per poter poi postare liberamente sul forum senza bisogno di mia approvazione.
Ciao e di nuovo benvenuto su rugby.it!
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

Mr Ian
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da Mr Ian » 3 feb 2020, 12:12

cmq quest anno l ansia del 6N è iniziata troppo presto....diciamo che non tollero più questo clima...che poi un contro è essere tifosi dell Italia, un altro è amare il rugby. Non per forza si deve guardare il rugby italiano, se ne può fare anche a meno....basta che però non ci straziamo...
Ieri ero impegnato con la mia squadra, aldilà del risultato poco felice per noi, ma tutto il contesto che c era intorno mi fa capire che il 42 a 0 contro il Galles nasce da mooooolto lontano. Anche dal tanto decantato rugby di base, che poi forse è il peggio che c'è in giro. Un conto è parlare di rugby di base, un altro è parlare di un rugby a cui mancano proprio le basi.

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jpr williams
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 12:17

Io la faccio meno tragica, amico mio. Diciamo che è uno sfogo. A me capita di continuo di dire ad alta voce: mache ci stiamo a fare lì, ma dentro di me non lo penso.
E' che quando prendi botte viene naturale gridare "ahia" :wink:
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serfraleo
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da serfraleo » 5 feb 2020, 21:34

In Irlanda il rapporto tra tesserati e popolazione è quasi del 4%, che si traduce in una media di 10 squadre ogni 5000 abitanti, in Galles il rapporto è del 2% e in Scozia dell’1.97%. In Italia, invece, il dato si riduce allo 0.128% e ad una squadra ogni 20.000 abitanti. A questi numeri, corrispondono determinate situazioni, in primis il ranking: l’attuale posizione, per Salvan, rispecchia la base di praticanti. Se ne avessimo 85.000, si legge, potremmo ambire fino alla sesta.”
(pubblicato sul Gazzettino)
Sino a quando leggeremo queste impietose statistiche, raccoglieremo soltanto "cucchiai di legno"..perchè negli altri sport siamo eccellenti?...cosa fa la Federazione per invertire ii trend negativo?..perchè non si istituisce con tutte le risorse a disposizione un'Accademia Rugby, dove giovani atleti selezionati possano crescere sostenuti economicamente, guidati nello studio,con la prospettiva di una vita professionale da rugbista, remunerata e garantita sino al conseguimento di un vitalizio al termine della carriera,
Non serve investire nella base..abbiamo bisogno di miti, di leggende..l'ITALIA che vince il SEI NAZIONI :D

metabolik
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da metabolik » 5 feb 2020, 23:52

serfraleo ha scritto:
2 feb 2020, 20:30
Ho un cugino gallese..sono stanco di essere preso in giro..usciamo dal sei nazioni....non è uno sport per noi!
propongo una raccolta firme!! :oops:
Quindi noi dovremmo uscire dal 6N perchè tuo cugino gallese ti prende in giro ?
:?: :?: :?: :?: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :!: :!: :!: :!:

GrazieMunari
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da GrazieMunari » 6 feb 2020, 1:37

metabolik ha scritto:
5 feb 2020, 23:52
serfraleo ha scritto:
2 feb 2020, 20:30
Ho un cugino gallese..sono stanco di essere preso in giro..usciamo dal sei nazioni....non è uno sport per noi!
propongo una raccolta firme!! :oops:
Quindi noi dovremmo uscire dal 6N perchè tuo cugino gallese ti prende in giro ?
:?: :?: :?: :?: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :!: :!: :!: :!:
Ha comunque più senso del "perchè ci deve entrare il Sud Africa" :rotfl:

Luqa-bis
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da Luqa-bis » 6 feb 2020, 8:02

Se il neo-utente (Benvenuto!) Serfraleo mi facesse la cortesia di spiegare meglio il suo messaggio del 5.2 ore 22:34, sarei contento.

speartakle
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da speartakle » 6 feb 2020, 10:27

serfraleo ha scritto:
5 feb 2020, 21:34
cosa fa la Federazione per invertire ii trend negativo?..perchè non si istituisce con tutte le risorse a disposizione un'Accademia Rugby, dove giovani atleti selezionati possano crescere sostenuti economicamente, guidati nello studio,con la prospettiva di una vita professionale da rugbista, remunerata e garantita sino al conseguimento di un vitalizio al termine della carriera,
Non serve investire nella base..abbiamo bisogno di miti, di leggende..l'ITALIA che vince il SEI NAZIONI :D
stai trollando? :D

oldprussians
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da oldprussians » 6 feb 2020, 14:56

Io dico senza dubbio... per fare stare zitti tutti bisogna cucire il 6N al ECN.

Avere la retrocessione e promissione ogni 2 anni, via il playoff.

Cosi se l'Italia viene ultima allora poi può battere la Georgia e tutto e finito.

Ste chiacchiere sono sempre stante in giro.... Poi quando la Scozia o il Galles era la giù tutti zitti

Perché e ho sentito anche da tifosi Scozzesi e Gallesi che loro pensano che hanno il diritto al 6 Nazioni perché sono britannici, e perché se andassero giù ammazzerebbe il professionismo nei quei paesi.

E una legge per uno una per un altra.

Consulente
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da Consulente » 6 feb 2020, 16:57

Se si partisse dall'idea che il rugby vuole espandersi per mettere le mani su piu' soldi ma chi ha il potere non ha alcun interesse a spartirli con chi non lo ha, sarebbe tutto piu' chiaro. Lo stesso vale per il 6N. State pur tranquilli che se giocare con il Burkina Faso raddopiasse gli introiti, lo farebbero.
Lo sport professionistico e' "sportivo" quel tanto che basta per non perdere credibilita' con il pubblico; altrimenti e' business.
Non mi piace, ma e' cosi'.

italicbold
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da italicbold » 7 feb 2020, 9:20

La questione Italia si o Italia no sarà ben presto un lontano ricordo.
Tutta la questione sarà legata all'ingresso del fondo CVC nel torneo.

Ilgorgo
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da Ilgorgo » 7 feb 2020, 9:53

Consulente ha scritto:
6 feb 2020, 16:57
Se si partisse dall'idea che il rugby vuole espandersi per mettere le mani su piu' soldi ma chi ha il potere non ha alcun interesse a spartirli con chi non lo ha, sarebbe tutto piu' chiaro. Lo stesso vale per il 6N. State pur tranquilli che se giocare con il Burkina Faso raddopiasse gli introiti, lo farebbero.
Lo sport professionistico e' "sportivo" quel tanto che basta per non perdere credibilita' con il pubblico; altrimenti e' business.
Non mi piace, ma e' cosi'.
Dissento fortemente da questa posizione. E’ un po’ la posizione che contrasto anche su altri forumss. E’ come se ci fosse uno scollamento tra la popolazione e le supposte elite, che vengono sempre percepite come un branco di aridi lupi assetati di soldi e di potere, con la tuba, il collo a pellicciotto e il bastone. Chiunque occupi un posto di potere, nella vulgata popolare è uno che mira solo ai soldi; potrebbe essere anche nostro cugino, con il quale per quattro anni siamo stati campioni di quartiere nella gara a coppie di puzzette e che ha sempre salvato tutti gli uccellini caduti dal nido, ma appena viene promosso a un posto un po’ in alto diventa subito ai nostri occhi una scafata iena che pensa solo ai soldi e se ne frega del resto. Nel rugby per giustificare questa visione di una elite chiusa in sé si menziona sempre il Sei Nazioni, club esclcusivo, ma nel frattempo, dal 1985 a oggi, sono apparse la Coppa del Mondo (aperta a tutti), la Coppa del Mondo femminile (aperta a tutti), la Coppa del Mondo 7s maschile e femminile (aperta a tutti), i Mondiali U20 e ora anche i Mondiali U20 B (aperti a tutti), il circuito mondiale 7s maschile e femminile (aperti a tutti) e ora anche il circuito mondiale 7s B (aperto a tutti) e il rugby è riuscito a entrare nelle Olimpiadi (aperte a tutti) nel formato 7s. Da rimarcare questo fatto che si è dato tanto impulso e impportanza, da parte di World Rugby, al 7s; cosa che in genere viene portata a esempio della miopia di World Rugby ma che se non altro testimonia il fatto che il board mondiale sta investendo in un settore nel quale le home nations faticano molto e sono solitamente battute da molte altre nazioni, anche T2.
Oltre a tutti questi relativamente nuovi tornei mondiali esistono da tanti anni i vari tornei continentali, ovviamente aperti a tutti anch’essi. E’ colpa di World Rugby se il campionato europeo esiste da ottant’anni e ancora non se lo fila nessuno? Un tempo vi partecipavano anche Francia e Italia ma rimaneva comunque molto meno popolare del Sei Nazioni. Oltre a questi macro-eventi vanno poi menzionate le attività di propaganda direttamente finanziate da World Rugby, come Get Into Rugby che cerca di coinvolgere tutte le nazioni minori del mondo. Secondo i dati della stessa World Rugby, non facilmente verificabili e che pur sotto certi aspetti appaiono gonfiati, l'aumento dei tesserati in tutto il mondo sarebbe in forte attivo da diversi anni.
Nei giorni scorsi è stata presentata la Coppa del Mondo femminile 2021, la prima nell’emisfero sud: durerà quattro settimane invece di due settimane e mezzo, come avveniva per le precedenti edizioni, e sarà giocata in tre grandi stadi, mentre nelle scorse edizioni la fase iniziale veniva giocata in un piccolo impianto e solo le finali in un grande stadio. Insomma, un bell’upgrade rispetto alle scorse edizioni, che già furono un relativamente buon successo. Reazione pressoché unanime degli appassionati: “World Rugby è ridicola !”, perché da quest’edizione la Women’s World Cup sarà chiamata World Cup e basta, senza specificazione di genere.
Insomma, in ogni cosa si vede solo l’aspetto negativo, anche se quell’aspetto è marginale e minoritario rispetto agli aspetti positivi.
E’ il meccanismo mentale che ha portato al governo in Italia i due orrendi partiti populisti negli ultimi anni

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Hap
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da Hap » 7 feb 2020, 10:05

italicbold ha scritto:
7 feb 2020, 9:20
La questione Italia si o Italia no sarà ben presto un lontano ricordo.
Tutta la questione sarà legata all'ingresso del fondo CVC nel torneo.
Cioè?
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

italicbold
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Re: Via dal sei nazioni

Messaggio da italicbold » 7 feb 2020, 10:38

Hap ha scritto:
7 feb 2020, 10:05
italicbold ha scritto:
7 feb 2020, 9:20
La questione Italia si o Italia no sarà ben presto un lontano ricordo.
Tutta la questione sarà legata all'ingresso del fondo CVC nel torneo.
Cioè?
Il mio ex presidente, del club dove ho giocato per anni come old, é il grande rivale di Bernard Laporte per la corsa alla presidenza della federazione francese di rugby. Ogni settimana, avendo il piacere di essere tra le sue conoscenze nei social networks ci trasmette i verbali dei consigli federali e le iniziative che si prendono.
Da qualche tempo sta venendo fuori, ma credo se ne sia parlato anche adesso, il problema della cessione della gestione del torneo all CVC Capital Partners, un fondo d'investimento che ha già, in parte, il controllo della Premeirship inglese e sta entrando nel capitale della lega celtica.
Da settembre questo fondo é entrato in una contrattazione esclusiva con il board del 6 nazioni. A meno di non essere scesi dalla montagna del sapone é evidente che se un fondo d'investimento entra nella gestione del torneo (del rugby europeo in generale a questo punto) vorrà avere una voce in capitolo nell'organizzazione delle varie manifestazioni. Chi gioca, dove gioca, quando gioca eccetera.
Dal punto di vista del rugby francese, da sempre legato a realtà particolari, il rischio é che si snaturi l'aspetto popolare (forte e profondo da sempre) per privilegiare solo i grandi club.
Insomma una filosofia probabilmente non in linea con i valori che finora hanno guidato questo sport.
Ecco un link dove si può intuire il futuro possibile del rugby europeo.
https://www.sportspromedia.com/news/six ... 0.facebook

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