Lo stato di crisi del SSN è noto da tempo ai lavoratori della sanità, ed è stato denunciato ampiamente.. già 10 anni fa sentivo i prof di medicina lamentarsi del fatto che nessuno più voleva fare il chirurgo o l'anestesista..Garry ha scritto: ↑10 mar 2020, 22:07Qui un articolo che fa un po' vacillare la mia fiducia nel nostro sistema sanitario, almeno in caso di epidemia:
https://ilariabifarini.com/coronavirus- ... XflHw5ShQ8
Negli ultimi 10 anni poi la situazione è ulteriormente peggiorata:
il sistema non forma un numero sufficiente di specialisti perché lo stato da anni sottofinanzia le borse di studio per le scuole di specialità. Non è infatti un problema di ingressi a medicina, quelli ampiamente sufficienti, ma di posti in scuola di specialità. Mediamente ogni anno i posti di alta formazione sono 2-3000 in meno rispetto al numero dei laureati, la conseguenza è che quei 2-3000 resteranno in un limbo in cui non potranno esercitare nel sistema pubblico, oppure, come spessissimo accade, fuggiranno all'estero. Per tutti coloro i quali hanno ancora l'idea del medico come categoria strapagata, sappiate che un medico specializzando, cioè un dottore che ha dai 25-26 anni ai 30-34, prende in Italia una borsa che si aggira intorno ai 1500€ al mese, cui deve togliere i costi di assicurazione e tasse universitarie. Si, perché sei ancora considerato uno studente.. e per lo stesso motivo se vai in banca a chiedere un mutuo per comprarti una casa sei costretto a chiedere ai tuoi genitori di farti da garante, perché formalmente non sei un lavoratore..
Ecco, chi va a specializzarsi in Germania, regno unito, Francia, per non parlare degli usa, prende minimo il triplo già al primo anno.
Non parliamo dei medici che riescono ad entrare al corso da medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia.. loro prendono 800€ al mese, ma per fortuna il corso dura 3 anni.
È una volta specialisti? Ecco. Per anni il numero dei medici è stato pesantemente ridotto: spessissimo vieni assunto con contratti a tempo determinato o a chiamata. Negli ultimi anni sono persino comparse le cooperative che forniscono medici per i pronti soccorso. Mi diete "Ciccio bello, guarda che ormai il mondo del lavoro è così in tutte le professioni!", ma siamo sicuri di volere essere curati da un medico che lavora inqueste condizioni?
I reparti si stanno spopolando di operatori.. medici, infermieri, oss, fisioterapisti.. e il problema è diventato così grosso che chi resta a lavorarci non riesce più a sostenere il peso da solo e ne rimane schiacciato, così da 2-3 anni è venuto a crearsi un flusso di sanitari che lasciano il pubblico per rifugiarsi nel privato, cosa che un tempo era rarissima, per molti motivi. Non si assume personale, quello che c'è non ce la fa più e se ne va, di conseguenza chiudono i reparti. In veneto,la mia regione, recentemente c'è stata una riorganizzazione di ulss e presidi ospedalieri.. tutti ridotti. Sono stati chiusi interi reparti e zone sono rimaste scoperte come pediatria, ginecologia, eccetera.
Eravamo un sistema al collasso anche prima di questa emergenza. Il Covid ha solo reso tutto questo drammaticamente evidente.