Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garry
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Garry » 1 giu 2021, 11:39

Se per motivazioni tecniche e di sviluppo decido che fra gli equiparati non voglio mediani d’apertura o di mischia, sarà tutto quello che volete, ma non è ipocrisia.
Se invece ci si sentisse obbligati ad inserire più stranieri che si può, sarebbe ottusità.

È CONSENTITO, non OBBLIGATORIO

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Garry » 1 giu 2021, 11:42

Mi viso per l’insistenza, ma è per quelli “de coccio”

Ci sono riuscito con i “soldi a pioggia”, ci riuscirò anche con gli equiparati

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Consulente Atto 2 » 1 giu 2021, 11:59

Garry ha scritto:
1 giu 2021, 11:39
Se per motivazioni tecniche e di sviluppo decido che fra gli equiparati non voglio mediani d’apertura o di mischia, sarà tutto quello che volete, ma non è ipocrisia.
Se invece ci si sentisse obbligati ad inserire più stranieri che si può, sarebbe ottusità.

È CONSENTITO, non OBBLIGATORIO
Dovrebbe essere uno degli strumenti a disposizione di una federazione per schierare una squadra competitiva, e dovrebbe essere inserito in un piano organico di sviluppo. Se per esempio come si diceva, produci poche seconde in casa, e' corretto guardare altrove e incluse le equiparazioni.
Tra l'altro qui i club possono essere davvero utili per parcheggiare temporaneamente potenziali prospetti e project players da equiparare.

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Garry » 1 giu 2021, 12:39

Consulente Atto 2 ha scritto:
1 giu 2021, 11:59
Garry ha scritto:
1 giu 2021, 11:39
Se per motivazioni tecniche e di sviluppo decido che fra gli equiparati non voglio mediani d’apertura o di mischia, sarà tutto quello che volete, ma non è ipocrisia.
Se invece ci si sentisse obbligati ad inserire più stranieri che si può, sarebbe ottusità.

È CONSENTITO, non OBBLIGATORIO
Dovrebbe essere uno degli strumenti a disposizione di una federazione per schierare una squadra competitiva, e dovrebbe essere inserito in un piano organico di sviluppo. Se per esempio come si diceva, produci poche seconde in casa, e' corretto guardare altrove e incluse le equiparazioni.
Tra l'altro qui i club possono essere davvero utili per parcheggiare temporaneamente potenziali prospetti e project players da equiparare.
Questo è lo scopo "ufficiale" che ha dato la spinta al varo di questa norma, ed il meccanismo per farla funzionare a dovere è quello che hai detto. Il fatto, però, di aver portato il periodo di soggiorno da 3 a 5 anni rende tutto molto più difficile se non impossibile.

Di fatto la norma ha contribuito ad amplificare il gap, perché gli equiparati he riescono ad accaparrarsi le altre Tier1 sono molto più forti di quelli che può trovare l'Italia o una qualsiasi altra Tier2

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da jpr williams » 1 giu 2021, 12:59

Consulente Atto 2 ha scritto:
1 giu 2021, 11:59
Dovrebbe essere uno degli strumenti a disposizione di una federazione per schierare una squadra competitiva
Lo scopo di schierare una squadra competitiva è adattissimo ad un club.
Non ad una federazione che dovrebbe avere lo scopo di favorire la diffusione della pratica sportiva sul territorio curando la buona salute del movimento.
Voi confondete i club privati con le federazioni pubbliche. Che è come confondere gli obiettivi di un ospedale con quelli di un'azienda commerciale. Con gli esiti ben noti.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da ruttobandito » 1 giu 2021, 13:13

jpr williams ha scritto:
1 giu 2021, 12:59
Consulente Atto 2 ha scritto:
1 giu 2021, 11:59
Dovrebbe essere uno degli strumenti a disposizione di una federazione per schierare una squadra competitiva
Lo scopo di schierare una squadra competitiva è adattissimo ad un club.
Non ad una federazione che dovrebbe avere lo scopo di favorire la diffusione della pratica sportiva sul territorio curando la buona salute del movimento.
Voi confondete i club privati con le federazioni pubbliche. Che è come confondere gli obiettivi di un ospedale con quelli di un'azienda commerciale. Con gli esiti ben noti.
Una federazione che non schierasse la squadra più competitiva possibile secondo le regole vigenti non favorirebbe la diffusione di alcunché né curerebbe la salute di alcuno.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da jpr williams » 1 giu 2021, 13:17

ruttobandito ha scritto:
1 giu 2021, 13:13
Una federazione che non schierasse la squadra più competitiva possibile secondo le regole vigenti non favorirebbe la diffusione di alcunché né curerebbe la salute di alcuno.
Una federazione che schierasse una formazione in cui è impossibile riconoscersi non favorirebbe la diffusione di alcunchè.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da ruttobandito » 1 giu 2021, 13:21

jpr williams ha scritto:
1 giu 2021, 13:17
Una federazione che schierasse una formazione in cui è impossibile riconoscersi non favorirebbe la diffusione di alcunchè.
Questo lo dici tu perché ti risulta impossibile riconoscertici, non è detto dai così per tutti. Ci sono sport che sopravvivono ugualmente con limiti simili senza troppi drammi, mi vengo in mente il baseball e l'hockey.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da jpr williams » 1 giu 2021, 13:26

ruttobandito ha scritto:
1 giu 2021, 13:21
Questo lo dici tu perché ti risulta impossibile riconoscertici, non è detto dai così per tutti.
Assolutamente vero.
Del resto oggi il leit motiv è quello dell'IMHO.
Ma se si dovesse fare un sondaggio secondo me finisce 50 e 50. Fuori da questo forum, intendo.
ruttobandito ha scritto:
1 giu 2021, 13:21
Ci sono sport che sopravvivono ugualmente con limiti simili senza troppi drammi, mi vengo in mente il baseball e l'hockey.
Chissà che anche questo non sia uno dei motivi dello scarso seguito di cui godono. Come per il rugby.
Bisognerebbe chiedersi che cosa ti faccia pèrovare emozioni per una squadra nazionale.
Premetto che non ho certezze, ma solo sensazioni.
Ma la sensazione è quella di sostenere una squadra espressione della tua terra.
Ma magari sbaglio.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da ruttobandito » 1 giu 2021, 13:29

jpr williams ha scritto:
1 giu 2021, 13:26
Chissà che anche questo non sia uno dei motivi dello scarso seguito di cui godono. Come per il rugby.
Bisognerebbe chiedersi che cosa ti faccia pèrovare emozioni per una squadra nazionale.
Premetto che non ho certezze, ma solo sensazioni.
Ma la sensazione è quella di sostenere una squadra espressione della tua terra.
Ma magari sbaglio.
Non ho l'ambizione di seguire uno sport popolare, solo quello che mi piace. È pure espressione della mia terra la capacità di non fare figure di palta, in un modo o nell'altro.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Consulente Atto 2 » 1 giu 2021, 13:38

jpr williams ha scritto:
1 giu 2021, 12:59
Lo scopo di schierare una squadra competitiva è adattissimo ad un club.
Non ad una federazione che dovrebbe avere lo scopo di favorire la diffusione della pratica sportiva sul territorio curando la buona salute del movimento.
Voi confondete i club privati con le federazioni pubbliche. Che è come confondere gli obiettivi di un ospedale con quelli di un'azienda commerciale. Con gli esiti ben noti.
Ah! Che tentazione di buttarla in politica! Ma mi trattengo....

Rilevo solo che avere una Nazionale competitiva e' uno degli scopi di una federazione ma, come giustamente dici tu, non il solo.
Peraltro uno dei meccanismi di promozione e sviluppo di un qualunque movimento sportivo e' produrre vittorie, o almeno essere competitivi, ad alto livello. Se si ottiene quello, allora si ha lo strumento per creare il movimento auto-alimentato che ti piacerebbe tanto e che ci renderebbe tutti piu' felici e contenti.
Avevamo l'occasione alla fine degli anni '90 inizio 2000 e l'abbiamo buttata non capendo (me incluso) che il professionismo richiedeva un cambio di passo .
Comunque ne parlammo a sfinimento mesi or sono, e non rivango.

Tornando agli equiparati, se inclusi in un progetto e non in numero esagerato (e non mi sembra che si stia esagerando), non danno nessun fastidio. Certo, bisognerebbe provare ad attirarne di migliori, e qui e' davvero complesso e non ho una ricetta.

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da jpr williams » 1 giu 2021, 13:46

Consulente Atto 2 ha scritto:
1 giu 2021, 13:38
Tornando agli equiparati, se inclusi in un progetto e non in numero esagerato (e non mi sembra che si stia esagerando), non danno nessun fastidio. Certo, bisognerebbe provare ad attirarne di migliori, e qui e' davvero complesso e non ho una ricetta.
Tralascio il resto perchè, come dici tu. ne abbiamo parlato n volte.
Ma mi soffermo sul "numero esagerato".
Cosa significa?
Per me 1 è esagerato.
Nel senso che come ho detto più volte per me è incompatbibile col concetto di "nazionale".
Ma se, poniamo, si concludesse (come qualcuno altrove ha detto) che anche 15 possono andare?
Perchè 3 e non 2, o 1, o zero o 9?
La regola non dice nulla in proposito. Sarebbe divertente sentire il limite personale di ognuno.
Fino a quanti equiparati vorresti in nazionale fra 0 che è la posizione mia e 15 che è l'estremo opposto?
E perchè proprio tanti così?
Per me è facile: zero perchè si chiama Nazionale. Ma perchè 3? perchè 6?
Boh.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da Consulente Atto 2 » 1 giu 2021, 14:14

jpr williams ha scritto:
1 giu 2021, 13:46
Fino a quanti equiparati vorresti in nazionale fra 0 che è la posizione mia e 15 che è l'estremo opposto?
E perchè proprio tanti così?
Per me è facile: zero perchè si chiama Nazionale. Ma perchè 3? perchè 6?
Boh.
I militari lo sanno da sempre.

Quando mescoli veterani e reclute, quando puoi considerare una unita' di veterani e quando di reclute?
Risposta, quando il mix e' circa 20/80. Una unita' con l'80% di veterani e' una unita' veterana; oltre l'efficacia cominci a degradarsi. Allo stesso modo un'unita' con il 20% di veterani e' una unita' inesperta, e i veterani non avranno praticamente nessun effetto.

La dottrina occidentale infatti prevede di ritirare una unita' dal combattimento quando raggiunge il 10% delle perdite per vari motivi ma anche perche' in questo modo l'innesto dei rimpiazzi non inficia l'efficacia complessiva.
La dottrina Sovietica, invece, prevedeva di consumare una unita' fino al 30/40% prima di ritirarla dal combattimento, e di creare con i resti di due o tre unita' una nuova unita' interamente veterana. Inutile dire che quell'unita' ridotta al 30%, prima delle perdite, non era fatta di veterani...

Per cui tornando agli equiparati, il 20% del gruppo e' una misura congrua. Una maggior percentuale comincerebbe a snaturare il carattere.

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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da jpr williams » 1 giu 2021, 14:18

Consulente Atto 2 ha scritto:
1 giu 2021, 14:14
I militari lo sanno da sempre.

Quando mescoli veterani e reclute, quando puoi considerare una unita' di veterani e quando di reclute?
Risposta, quando il mix e' circa 20/80. Una unita' con l'80% di veterani e' una unita' veterana; oltre l'efficacia cominci a degradarsi. Allo stesso modo un'unita' con il 20% di veterani e' una unita' inesperta, e i veterani non avranno praticamente nessun effetto.

La dottrina occidentale infatti prevede di ritirare una unita' dal combattimento quando raggiunge il 10% delle perdite per vari motivi ma anche perche' in questo modo l'innesto dei rimpiazzi non inficia l'efficacia complessiva.
La dottrina Sovietica, invece, prevedeva di consumare una unita' fino al 30/40% prima di ritirarla dal combattimento, e di creare con i resti di due o tre unita' una nuova unita' interamente veterana. Inutile dire che quell'unita' ridotta al 30%, prima delle perdite, non era fatta di veterani...

Per cui tornando agli equiparati, il 20% del gruppo e' una misura congrua. Una maggior percentuale comincerebbe a snaturare il carattere.
Pur non essendo d'accordo sull'ultima riga e ribadendo che per me il numero ideale è zero, riconosco che la tua è la risposta più interessante, intelligente e motivata che abbia mai sentito su questo argomento.
Non condivido, ma apprezzo molto.
Bene che tu sia tornato.
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Re: Equiparati si, equiparati no, la nazionale dei cachi?

Messaggio da quaros » 1 giu 2021, 14:31

Il problema è che attualmente i veterani (intesi come coloro dotati della capacità di combattere ad armi pari o quasi con gli avversari) sono quei 2-3 che si vogliono integrare e non la parte costituente la squadra quindi l'esempio non regge molto.

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