La caduta finale dal Tier 1
Moderatore: Emy77
Re: La caduta finale dal Tier 1
Da quel che ho letto e ho capito, l'unico modo per avere una nazionale competitiva è di reclutare giocatori di formazione estera (inutile sperare che il sistema di formazione evolva se, come afferma qualcuno, anche nel rugby vige un regime clientelare)...diamolo come una verità ineludibile
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Re: La caduta finale dal Tier 1
È solo per essere umili, come ci insegna ad essere il rugby.Ettore73 ha scritto: ↑13 feb 2021, 8:23Da quel che ho letto e ho capito, l'unico modo per avere una nazionale competitiva è di reclutare giocatori di formazione estera (inutile sperare che il sistema di formazione evolva se, come afferma qualcuno, anche nel rugby vige un regime clientelare)...diamolo come una verità ineludibile
Anche se vinciamo sempre non dobbiamo sentirci superiori agli altri e cercare una “via italiana” verso il successo.
Tutti equiparano? Anche i più forti del pianeta? Ebbene, siamo umili, equipariamo anche noi
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Zerocalcare
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Soidog ha scritto: ↑12 feb 2021, 22:58La sola cosa da fare è attrezzarsi perché l'argomento non sia più di attualità.
Dotare la Nazionale di uno staff tecnico adeguato per qualità e quantità, formare nel modo migliore i prodotti del vivaio, fare scouting attento tra gli eleggibili.
Lo fanno gli altri, non è una cosa che forze arcane ci impediscano di realizzare
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Fosse così, cioè si mettessero a giocar meglio con un presidente nuovo, sarebbero da cacciare tutti.Mr Ian ha scritto: ↑13 feb 2021, 8:19le prestazione dell Italia sono il karma per questa politica federale che va avanti da anni...stai a vedere che se a Marzo arriva il cambiamento, miracolosamente svolterà tutto. Non vinceremo ugualmente il 6N, ma non faremo più queste figure barbine, con una squadra che trasmette lo stesso entusiasmo dei nuovi ministri di Draghi
Se arrivi all'azzurro non puoi scherzare con quella maglia.
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"Co te mori, no te se de essar morto, no te soffri, ma par chealtri a xe dura.
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Al termine di tutti questi interventi tiro le fila del discorso e traggo tre conclusioni:
-per fortuna ci sono medici come geovale
-equipariamo l'equiparabile; al limite fabbrichiamo anche passaporti falsi perchè aveva ragione Mallett sulle capacità degli italiani per rugby.
-tonione effettivamente si legge che è un piacere. Non si capisce sempre, ma sempre è un bel leggere.
-per fortuna ci sono medici come geovale
-equipariamo l'equiparabile; al limite fabbrichiamo anche passaporti falsi perchè aveva ragione Mallett sulle capacità degli italiani per rugby.
-tonione effettivamente si legge che è un piacere. Non si capisce sempre, ma sempre è un bel leggere.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Masi non da colpe evidenzia problemi, quì si danno colpe solo e comunque a gavazzi ascione e la fir come si faceva in passato con dondi, per me i peggiori sono questi che criticano sempre e comunque e che addirittura 4 anni fa invocavano il ritorno di dondi e lo incensavano, più o meno con esponenti del nascituro governo.tonione ha scritto: ↑12 feb 2021, 23:11soidog, ho letto troppi post che ti dipingono come uno conforme al pensiero federale. penso, pensavo, qualcuno dovrà pur difenderla l'istituzione, e in te ho visto una grazia che in altri proprio non vedo.
Masi ha detto che abbiamo tra anni per dimostrare il contrario. ha fatto un punto e accapo, con visione temporale, tipo una scadenza. un limite e una possibilità. in un preciso arco temporale di tre anni. questo è il pensiero da difendere. parlo ai resistenti, in minoranza of course.
Esattamente cosa si contesta alla federazione? No perchè io sento parlare di soldi ma quasi mai di formazione o altro, in pratica si critica dove vengono spesi i soldi ovvero accademie e franchigie, bene le accademie ci servono per avvicinarsi al livello degli altri e prova ne sono i giovani accademici che vanno in eccellenza, ritornano quasi sempre nell'anonimanto e tecnicamente fanno passi indietro.... A nessuno viene in mente perchè si è passati a franchigie e accademie? Vi ricordate i soldi a pioggia dati ai club per formare giocatori? Bene risultati quasi sempre falimentari (ricordiamo che i club si oppongono ai contributi su base meritocratica) e soldi buttati. All'epoca celtica ci siamo avvicinati con quasi tutti i club italiani favorevoli a causa del basso livello del vertice e quindi un avvicinamento verso il massimo campionato italiano. Dire queste cosae non è essere trol, essere favorevoli a gavazzi o difendere la fir, è analizzare gli ultimi 20 anni e il pensiero del mondo del rugby italiano
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Questo è radicalmente falso.Squilibrio ha scritto: ↑13 feb 2021, 13:45i giovani accademici che vanno in eccellenza, ritornano quasi sempre nell'anonimanto e tecnicamente fanno passi indietro
Ho visto una grandissima quantità di ragazzi provenienti dall'Accademia (molti con questi occhi) migliorare tantissimo in eccellenza-Top ed essere prontissimi ad esordire con le franchigie.
Alcuni addirittura con la nazionale.
Ultimo e migliore esempio Garbisi. ma è solo uno: se vuoi ti faccio un elenco lungo così.
Poi quanto migliorino una volta arrivati alle franchigie non lo so.
Ma per quello che viene prima delle franchigie ciò che scrivi mi appare del tutto lontano dal vero.
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Fammi l'elenco ma vedrai che sono pochissimi rispetto al totale, tanti promettenti delle giovanili non sono migliorati quanto dovevano e poi diciamola tutta, solo negli ultimi 3 anni i club hanno iniziato a pescare con continuità dalle accademie e molti lo hanno fatto (testuali parole sentite da un addetto ai lavori) perchè tutto lo stipendio viste le cifre è pagato dalla fir e a causa di quancuno che fa il furbo, c'è pure un guadagno dato che in passato si girava parte del rimborso al giocatorejpr williams ha scritto: ↑13 feb 2021, 14:21Questo è radicalmente falso.Squilibrio ha scritto: ↑13 feb 2021, 13:45i giovani accademici che vanno in eccellenza, ritornano quasi sempre nell'anonimanto e tecnicamente fanno passi indietro
Ho visto una grandissima quantità di ragazzi provenienti dall'Accademia (molti con questi occhi) migliorare tantissimo in eccellenza-Top ed essere prontissimi ad esordire con le franchigie.
Alcuni addirittura con la nazionale.
Ultimo e migliore esempio Garbisi. ma è solo uno: se vuoi ti faccio un elenco lungo così.
Poi quanto migliorino una volta arrivati alle franchigie non lo so.
Ma per quello che viene prima delle franchigie ciò che scrivi mi appare del tutto lontano dal vero.
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Tra l'altro non capisco come si possa fare il salto di qualità e migliorare con 9 presenze nel massimo campionato italiano
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Se parli di Trulla e Mori quelli sono due casi singoli. Peraltro che ci siano due che con sole 9 presenze in TOP10 sopravanzano i professionisti delle celebrate franchigie io qualche domanda me la farei su cosa non funziona.
Ma da Castello in poi se vuoi ti faccio l'elenco di quelli che ho visto passare. Scoprirai che gli italiani della nazionale vengono quasi tutti da quella filiera.
Diamine, è l'unica cosa che funziona un minimo in questo casino.
Piuttosto ci sarebbe da chiedersi: se le accademie fanno il loro dovere preparando i ragazzi all'agonismo, se il domestic fa il suo dovere preparandoli per il passaggio al professionismo...poi cos'è che manca per trasformare dei professionisti in internazionali? Quale parte non sta funzionando a dovere?
Ma da Castello in poi se vuoi ti faccio l'elenco di quelli che ho visto passare. Scoprirai che gli italiani della nazionale vengono quasi tutti da quella filiera.
Diamine, è l'unica cosa che funziona un minimo in questo casino.
Piuttosto ci sarebbe da chiedersi: se le accademie fanno il loro dovere preparando i ragazzi all'agonismo, se il domestic fa il suo dovere preparandoli per il passaggio al professionismo...poi cos'è che manca per trasformare dei professionisti in internazionali? Quale parte non sta funzionando a dovere?
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Per chi non lo sapesse le due bandiere inquadrate durante gli inni sono:
Quella tricolore : della repubblica Italiana
Quella con la croce di San Giorgio: della repubblica marinara di Genova ( poi concessa in comodato d’uso alle navi inglesi)
Quella tricolore : della repubblica Italiana
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Appunto, 9 presenze vuol dire che il merito non è del domestic e in tanti promettenti passati per il domestic hanno interrotto la propria crescitajpr williams ha scritto: ↑13 feb 2021, 15:00Se parli di Trulla e Mori quelli sono due casi singoli. Peraltro che ci siano due che con sole 9 presenze in TOP10 sopravanzano i professionisti delle celebrate franchigie io qualche domanda me la farei su cosa non funziona.
Ma da Castello in poi se vuoi ti faccio l'elenco di quelli che ho visto passare. Scoprirai che gli italiani della nazionale vengono quasi tutti da quella filiera.
Diamine, è l'unica cosa che funziona un minimo in questo casino.
Piuttosto ci sarebbe da chiedersi: se le accademie fanno il loro dovere preparando i ragazzi all'agonismo, se il domestic fa il suo dovere preparandoli per il passaggio al professionismo...poi cos'è che manca per trasformare dei professionisti in internazionali? Quale parte non sta funzionando a dovere?
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Di sicuro non è delle franchigie.
E comunque ti ripeto che non ci sono solo quei due.
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Per Geovale, sapevo della bandiera della Repubblica di Genova, "equiparata" dai sassenach. Mi ricordo anche il motivo, ma lascio al collega, per dovere di "patria" la istruttiva spiegazione.
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Re: La caduta finale dal Tier 1
Accademia quindi?jpr williams ha scritto: ↑13 feb 2021, 19:07Di sicuro non è delle franchigie.
E comunque ti ripeto che non ci sono solo quei due.