La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Mr Ian
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Mr Ian » 11 feb 2021, 20:02

In Italia viviamo male il rugby perche dietro la.facciata dei valori c è un sottobosco di gente avvelenata.È ovvio che l Italia ha una cilidrata diversa, ma è anche vero che i federales ci.hanno messo del loro per avvelenare i pozzi.
Questa settimana Eddie Jones ha detto che la colpa della.sconfitta è stata maggiormente sua.
Io non ricordo.fir.nessuno.essersi mai assunto la.responsabilità di qualcosa, solo alibi su alibi

Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry » 11 feb 2021, 20:06

Ettore73 ha scritto:
11 feb 2021, 19:54
Scusatemi tanto se ribadisco il concetto, ma se le franchigie sudafricane possono partecipare al pro14, perché l'Italia non può giocare regolarmente con le pacifiche (intendo Fiji, Tonga e Samoa) e il Giappone...sono circa dello stesso livello...di quanti cucchiai abbiamo ancora bisogno?
Ecco che ricadi nell’autoflagellazione.
Sono cose che non decidiamo noi, a parte il fatto che sarebbe un suicidio economico: decuplichi i costi e riduci pesantemente gli introiti

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Adryfrentzen » 11 feb 2021, 22:48

Mr Ian ha scritto:
11 feb 2021, 20:02
solo alibi su alibi
E ci aggiungo anche che a differenza di letteralmente TUTTI gli altri mai una c*zzo di volta che a difesa della nostra posizione portiamo dei risultati. Risultati tangibili, no proclami ("faremo" "andremo"). Io penso che Rugby Bet più che tafazziano sia un po' tra l'incazzato e, purtroppo, il depresso. Sa pure lui che senza le palanche del 6N non si va più da nessuna parte, non credo che auspichi che ci buttino fuori, ma piuttosto che ci venga dato uno scossone toh. Poi sono d'accordo sui modi magari un po' arroganti per l'amor del cielo, però.....

Giappone: ho una franchigia che fa c*gare (Sunwolves) e prende scoppole a destra e manca? Bon, mi faccio il mio campionato della madonna, ben organizzato e con richiami di alto livello. E già che ci sono organizzo pure un Mondiale e dimostro COI RISULTATI che posso giocarmela tranquillamente con squadre come Scozia e Irlanda (da cui noi pigliamo come minimo un 30ello ogni volta) e raggiungo pure i quarti di finale.
L'Argentina giocando con le migliori (come noi :roll: ) ha SERIAMENTE dimostrato in qualche anno di potersela giocare e di essere migliorati. Oggi fanno paura a tutti e nell'anno in cui gli hanno preso la franchigia e buttata nel c*sso guarda te, vincono con gli AB.

In Italia dopo 20 anni siamo qui ancora a raccontarcela con "quella volta che a Firenze battemmo il Sudafrica" (salvo poi perdere la settimana dopo con le Tonga), l'impresa di Grenoble, i playoff giocati da Treviso 2 anni fa e a farci difendere dal tipo x (sto giro O'Shea, l'anno prossimo sarà qualcun altro). Al di là di sparuti episodi entrambe le franchigie sono comodamente sedute in fondo alla classifica di ProX praticamente ogni anno e il Top10 fa c*gare. Ma per quanto tempo possiamo mandare il cane a mangiarci il quaderno?
L'UNICO modo per far tacere le malelingue e i commenti ecc è farglieli ingozzare con i risultati, punto. Fine.

Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry » 11 feb 2021, 23:15

Ma nessuno che in concreto dia cosa dovremmo fare.

Risultati:
- credi che gli atleti non ci provino con tutte le loro forze?
- pensi che nelle franchigie e in nazionale non giochino i migliori giocatori italiani?
- dobbiamo autoescluderci? Solo dal 6N o anche dal Pro14?

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Adryfrentzen » 11 feb 2021, 23:27

Ma non ho detto nessuna di queste 3 cose qui, e nemmeno Rugby Bet.
Se dovessero escludere l’Italia dal torneo o dovessero creare un meccanismo di promozione-retrocessione sarebbe giusto, perché da anni non apporta nulla. Non ne verrebbero danneggiati gli altri partecipanti né gli spettatori neutrali e non sarebbe una catastrofe nemmeno per gli italiani.
Personalmente penso che sì, gli atleti entrino col 101% di voglia di dargliene 50 a chiunque. Però penso sia quantomeno naturale domandarsi cosa sia andato storto e chi eventualmente abbia preso decisioni sbagliate se in 20 e passa anni questi sono i risultati. No se no siamo come Boris Johnson che ha il coraggio di andare in televisione a dire che "è stato fatto tutto il possibile per limitare la pandemia". D*o bono, magari se dopo un anno sei l'economia peggio messa e hai + di 100k morti sul groppone un erroruccio QUI E LA l'avrai commesso.

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Aironifan » 12 feb 2021, 0:44

Cosa fare?
PRIMO- Sostituire quelli che non sono capaci di farti raggiungere i risultati.
SECONDO- Fare come hanno fatto tutti gli altri. Andare a prendere le competenze migliori per far crescere il livello, DOVE SONO! E cioé in Nuova Zelanda o comunque nell'emisfero sud.

Ecco fatto. Non mi pare sia tanto difficile da capire. Basta copiare quelli che l'hanno già fatto prima di noi e ora sono avanti mille miglia (Galles, irlanda, scozia).

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Uomoz » 12 feb 2021, 7:59

Aironifan ha scritto:
12 feb 2021, 0:44
Cosa fare?
PRIMO- Sostituire quelli che non sono capaci di farti raggiungere i risultati.
SECONDO- Fare come hanno fatto tutti gli altri. Andare a prendere le competenze migliori per far crescere il livello, DOVE SONO! E cioé in Nuova Zelanda o comunque nell'emisfero sud.

Ecco fatto. Non mi pare sia tanto difficile da capire. Basta copiare quelli che l'hanno già fatto prima di noi e ora sono avanti mille miglia (Galles, irlanda, scozia).
L'impressione mia è che risulta difficile per un allenatore straniero rivoltare e cambiare la Federazione.
Bisogna fare tabula rasa di tante situazioni anche a livello locale e procedere senza fronzoli ad una rivoluzione del sistema rugby italiano.
Per esempio: fino ad ora nessuno in federazione ha avvertito la necessità di nominare un vero e proprio DoR. Ci rendiamo conto?
Un ciliegio grande e bello
Disse ad un piccolo alberello
Sì sei bravo hai messo i fiori,
Coi lor petali a colori
Ma cambiare poi i miei frutti
Alberello non saprai

Aironifan
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Aironifan » 12 feb 2021, 10:13

Uomoz ha scritto:
12 feb 2021, 7:59
Aironifan ha scritto:
12 feb 2021, 0:44
Cosa fare?
PRIMO- Sostituire quelli che non sono capaci di farti raggiungere i risultati.
SECONDO- Fare come hanno fatto tutti gli altri. Andare a prendere le competenze migliori per far crescere il livello, DOVE SONO! E cioé in Nuova Zelanda o comunque nell'emisfero sud.

Ecco fatto. Non mi pare sia tanto difficile da capire. Basta copiare quelli che l'hanno già fatto prima di noi e ora sono avanti mille miglia (Galles, irlanda, scozia).
L'impressione mia è che risulta difficile per un allenatore straniero rivoltare e cambiare la Federazione.
Bisogna fare tabula rasa di tante situazioni anche a livello locale e procedere senza fronzoli ad una rivoluzione del sistema rugby italiano.
Per esempio: fino ad ora nessuno in federazione ha avvertito la necessità di nominare un vero e proprio DoR. Ci rendiamo conto?
Purtroppo non si può pretendere di cambiare capillarmente tutto il movimento. Intanto potremmo accontentarci di gestire appropriatamente la nazionale, le giovanili e le franchigie, organizzando un sistema connesso, con DoR e, a cascata, figure chiave di grande competenza tecnica. Ovviamente tutta roba che da noi non esiste e va presa da fuori, dove sanno che cosa sia il rugby d'alto livello.
Quello che stava facendo CoS, per essere chiari. E che stava cominciando a dare i suoi frutti, nonostante le sconfitte.

Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry » 12 feb 2021, 10:27

Credo che vi siate fissati sulla terminologia britannica che, a mio avviso giustamente, la FIR cerca di non utilizzare.
Come si fa a dire "Non abbiamo un DoR"?
Il responsabile dell'area tecnica, detto anche presidente della commissione tecnica federale, cos'è?

Ascione ha scelto e preso COS, ha scelto Aboud, suppongo abbia scelto anche Smith, probabilmente consultandosi con la commissione tecnica. Decide su Accademie, centri di formazione e formazione degli allenatori.
Non è un director of rugby?

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jentu » 12 feb 2021, 10:31

Ineccepibile.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle » 12 feb 2021, 10:58

Nel forum siamo più o meno tutti tifosi, e siamo attenti alle performance del nostro rugby, siamo qui che chiediamo risultati, merito, professionismo e professionalità, agonismo, per ridurre il gap con le altre.
Però il nostro movimento nel suo complesso non è solo questo e anzi non è orientato prioritariamente solo a questo. C'è una componente importante orientata al sociale, il rugby in Italia è lo sport dell'inclusione, del nessuno indietro, di società inclusive, una grande famiglia, di una serie di valori che possono sembrare triti ma che in realtà ne permeano l'esistenza. In generale mi trovo a dire che queste due componenti sono spesso divergenti e anche se la prima (la chiamerò agonistica, per intendere la ricerca della competizione, del risultato, del merito) è chiaramente preponderante in ambito professionistico e la seconda (la chiamerò sociale) nell'ambito amatoriale, ecco la prima deriva prevalentemente dalla seconda, i professionisti non nascono sotto i cavoli ma da un certo ambiente.
Ovvio esistono naturalmente società che riescono a coniugare un rugby sociale con un rugby agonistico, però poche realtà difficilmente replicabili perchè per fare ciò è necessario avere l'incontro tra dirigenze, tecnici e ambiente particolarmente attenti, ci vogliono persone "speciali" per fare questo, è una missione. La maggioranza del resto del movimento si barcamena in altro, più orientato all'esserci, piuttosto che alla tendenza verso il rugby agonistico. Il pane e salame per intenderci, dove il terzo tempo è il collante, e in secondo piano quello che succede in campo.
Attenzione non sto facendo un discorso di meglio uno o l'altro, ma che la situazione è questa, e si trasmette anche al livello agonistico professionistico inevitabilmente.
Il rugby italiano nelle sue componenti è in una continua ricerca di risultati internazionali di alto livello sportivo, di competizioni esasperata, anche spietata se vogliamo, però volendo mantenere allo stesso tempo l'aspetto sociale, inclusivo, fratellanza ecc.
Un esempio di questo conflitto interno che è presente all'interno delle stesse persone che formano il movimento per me è rappresentato da Innocenti quando dice che i 17enni non devono allontanarsi da casa per le accademie.
Vogliamo la competizione sportiva assoluta contro i grandi del nostro sport ma a "misura d'uomo".
Ancora una volta non sto dicendo che non ci siano settori migliorabili anche oggi all'interno della FIR o dei club senza cambiare una parte dell'identità del movimento italiano, però se aneliamo così tanto un cambio di passo competitivo a livello professionistico secondo me è questo il passo che il rugby italiano deve fare, a costo di perdere una parte della nostra identità. Dobbiamo mettere l'accento sullo sport, sulla competizione, poi c'è il resto.
Forse si può raggiungere anche con l'identità che abbiamo (più orientata al sociale che agonistico) però non nel breve, non nei tempi che vorremmo.
Scusate il pistolotto lungo

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Uomoz » 12 feb 2021, 11:01

Garry ha scritto:
12 feb 2021, 10:27
Credo che vi siate fissati sulla terminologia britannica che, a mio avviso giustamente, la FIR cerca di non utilizzare.
Come si fa a dire "Non abbiamo un DoR"?
Il responsabile dell'area tecnica, detto anche presidente della commissione tecnica federale, cos'è?

Ascione ha scelto e preso COS, ha scelto Aboud, suppongo abbia scelto anche Smith, probabilmente consultandosi con la commissione tecnica. Decide su Accademie, centri di formazione e formazione degli allenatori.
Non è un director of rugby?
Molto probabilmente è come dici tu, io non conosco bene Ascione.
Nello specifico, però, io penso (magari erroneamente) che un Dor abbia poteri decisionali molto importanti a diversi livelli. Ma soprattutto che paghi eventuali mancanze di risultati nel lungo periodo. Perché è ciò che compete ad un ruolo di responsabilità.
Cosa avrebbe fatto una Federazione straniera se non vincesse da 28 partite al 6 nazioni?
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da macomemai » 12 feb 2021, 11:04

Io nel sei nazioni ci voglio stare, non solo guardare le partite degli altri, oggettivamente più belle e coinvolgenti e delle nostre. Comunque il traino di esserci serve a una diffusione del nostro sport. Siamo più deboli degli altri e meno preparati fisicamente e nel gioco di squadra. Temo che Masi abbia fatto una giusta analisi, non è che nel raduno della nazionale caricando molto di più la preparazione fisica hai migliori prestazioni, anzi rischi di avere solo atleti stanchi. E se parti con qualche secondo di ritardo non ci arrivi, e se vai a placcare aspettando l'avversario retrocedi. I giocatori devono arrivare già preparati, a darle non solo a prenderle. Le nostre franchigie sono inferiori alle altre del Celtic, e dovrebbero essere tre per sola condizione numerica in base a geografia e popolazione e avere una rosa a disposizione della nazionale in tre che possa non essere traumatica per le franchigie stesse. Ora impossibile, anche l'ipotesi Fiamme sembra impraticabile. Il top 10 ha spesso partite modeste, pubblico scarsissimo, strutture inadeguate e pochi sponsor importanti, vivai improvvisati. Resistiamo nel sei nazioni, ma lo sforzo economico che ne deriva deve puntare ad alzare il livello del Top 10 e dei vivai, e poi salire verso l'alto, non scendere verso due franchigie e una accademia e fermarsi lì, che son finiti i soldi. Tempi lunghi, ma altrimenti non cambia niente.

Uomoz
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Uomoz » 12 feb 2021, 11:08

Aironifan ha scritto:
12 feb 2021, 10:13
Quello che stava facendo CoS, per essere chiari. E che stava cominciando a dare i suoi frutti, nonostante le sconfitte.
Io rimarrò sempre con un dubbio: COS aveva carta bianca per stravolgere e migliorare il nostro movimento? Oppure gli avevano imposto dei paletti?
Chissà se mai lo sapremo.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Aironifan » 12 feb 2021, 11:09

Io non penso che le due cose siano in contraddizione. Il rugby d'alto livello non esclude certo quello amatoriale e 'sociale', diciamo così. Semplicemente, è la parte che concerne l'alto livello che non è organizzata in maniera adeguata per stare al passo con gli altri. Tutto qui.
Il problema, purtroppo, è che in Italia ogni organizzazione statale che prevede posizioni di controllo e gestione, è un poltronificio che non tiene conto né delle competenze, nè dei risultati.

Ascione è il nostro DoR? allora è arrivato il tempo che si levi di torno, visti i risultati. Ma da parecchio è arrivato quel momento.

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