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da Ilgorgo » 20 dic 2020, 22:39
Credo che il primo passo, imprescindibile, sia un censimento dello stato di salute di rugbisti ed ex rugbisti. A partire, non so, dai 30 anni di età. Un questionario, anche con assicurazione di anonimità, nel quale si chiede di quali problemi fisici la persona soffra, se per caso sa se sono ereditari, quanti anni ha giocato, a che livello, in quale ruolo, se ha mai avuto episodi di concussion, di perdita di coscienza o altri gravi infortuni durante la carriera, e specifiche domande sui possibili sintomi di demenza precoce come "sente di fare più fatica che in passato a concentrarsi?" e cose così. Penso che solo con un grande quadro dettagliato si potrà capire quanto è grave la situazione (io penso che ci sia la possibilità che non lo sia tanto, basandomi sul relativamente piccolo campione di ex giocatori che conosco e che non mi pare presentino evidenti problemi di salute) e pensare ad eventuali provvedimenti.
Finché non si conoscono i contorni del problema, pensare a contromisure è un po' come provvedere a un arsenale in vista di una guerra: è utile, ma finché non si sa se c'è davvero un nemico, da quale parte arriverà e con quale potenza, quell'arsenale dovrà rimanere inutilizzato.
Se World Rugby esita a fare questo grande censimento che ritengo passo iniziale fondamentale (e l'eventuale renitenza di World Rugby è umanamente comprensibile, poiché una ricerca del genere minaccia di minare il cuore del loro sport), il compito potrebbe essere assunto anche da una confederazione contientale (Rugby Europe), o nazionale come la FIR, o anche regionale come un Comitato: basta che il gruppo di persone che rispondono sia sufficentemente ampio da essere significativo. Se nessun ente si accolla questo incarico, potrebbe essere anche la stampa a farsene promotrice, così come in Inghilterra è stata la stampa a dare voce ai giocatori che hanno denunciato la propria demenza precoce. Il fatto è che sitratta di un compito ingrato: occorre contattare giocatori ancora in attività o ex giocatori e chiedere loro, fondamentalmente, se lo sport che amano può aver loro causato danni