Calendario internazionale maschile

[Garry]

(FIR)

IL RUGBY UNITO PER OTTIMIZZARE IL CALENDARIO INTERNAZIONALE MASCHILE
Discussioni sul futuro calendario internazionale continuano positivamente e con consultazioni collegiali dopo il raggiungimento di un accordo sui principi che tracceranno la strada per esplorare nuovi, possibili formati di competizione per il rugby a quindici maschile nelle finestre internazionali di luglio e novembre.

World Rugby ha agevolato il processo di consultazione e collaborazione tra le principali Federazioni nazionali, le leghe e le principali competizioni internazionali per Club e l’associazione internazionale dei giocatori, nell’ambizione come di esplorare molteplici opzioni e identificare una soluzione che ottimizzi il player welfare, le opportunità di confronto per le Nazioni emergenti, risultati finanziari per il rugby internazionale e le competizioni professionistiche per Club.

Tre gruppi di lavoro dedicati al format delle competizioni, al player welfare ed alla valutazione dell’impatto economico, con la partecipazione di atleti, rappresentanti di Club e leghe internazionali, hanno esaminato le rispettive peculiarità delle distinte finestre internazionali di luglio e novembre e di una finestra combinata tra le due. Questo processo è stato supportato da uno studio indipendente e obiettivo sul fronte finanziario del panorama internazionale e di Club e da un sondaggio globale tra gli appassionati.

La valutazione dettagliata, che ha ricevuto il favore sia del Comitato per il rugby professionistico che del Comitato Esecutivo di World Rugby, determina che il cambio di format sia la chiave per un aumento di interesse e valore, al tempo stesso confermando come le finestre di luglio e novembre rappresentino il momento ideale per implementare una nuova competizione sotto il profilo del player welfare, delle prospettive finanziarie per le parti in causa, per le televisioni e gli appassionati.

I gruppi di lavoro hanno anche identificato una serie di principi per consolidare lo sviluppo di nuovi format di competizione nelle finestre di luglio e novembre:

ogni nuovo format di competizione dovrà mirare a migliorare il player welfare nella transizione tra Club e Nazionale, ottimizzando viaggi, recupero e carichi di lavoro con ul ulteriore dialogo improntato alla collaborazione tra competizioni internazionali e nazionali
Ogni nuovo format di competizione dovrà accrescere la competitività globale, offrendo maggiori opportunità per le nazioni emergenti e per lo sviluppo commerciale
Ogni nuovo format di competizione non sarà applicato negli anni di disputa della Rugby World Cup maschile e sarà modificato nell’anno del tour dei British and Irish Lions
Nessuna nuova competizione verrà lanciata prima del 2024
World Rugby, le Nazioni e l’associazione internazionale giocatori continueranno a valutare nuovi possibili format di competizione per ottimizzare la finestra combinata luglio-novembre. Questo processo sottolinea l’importanza del lavoro di gruppo e della consultazione con il rugby professionistico di Club, chiave per il raggiungimento dei migliori risultati per il rugby nel suo insieme
Tutte le parti in causa continueranno a dialogare guidate da questi principi, per esplorare nuovi format di competizione che consentano la miglior relazione possibile tra il rugby internazionale e di Club su base annuale, con la gestione del player welfare al cuore del processo decisionale.

Forti progressi sono stati ottenuti anche nell’ottimizzazione della finestra internazionale femminile su base quadriennale, con l’ambizione di offrire maggiori opportunità alle squadre e supportare al tempo stesso una Rugby World Cup con più squadre e maggiore competitività.

[jpr williams]

Ma tutta questa fuffa significa che hanno intenzione di abbandonare i tradizionali TM per passare ad un sistema tipo Coppa Ballotta articolato su due periodi?
Perchè nel caso, una volta tanto, potrebbe essere una novità di un certo interesse.
A me il format della Coppa Ballotta è piaciuto.

[Garry]

Le parole fondamentali sono:
risultati finanziari per il rugby internazionale .........valutazione dell’impatto economico.....studio indipendente e obiettivo sul fronte finanziario......aumento di interesse e valore....prospettive finanziarie per le parti in causa, per le televisioni e gli appassionati.....sviluppo commerciale

[speartakle]

Le parole fondamentali sono:
risultati finanziari per il rugby internazionale .........valutazione dell’impatto economico.....studio indipendente e obiettivo sul fronte finanziario......aumento di interesse e valore....prospettive finanziarie per le parti in causa, per le televisioni e gli appassionati.....sviluppo commerciale

ma soprattutto:

Tutte le parti in causa continueranno a dialogare guidate da questi principi, per esplorare nuovi format di competizione che consentano la miglior relazione possibile tra il rugby internazionale e di Club su base annuale, con la gestione del player welfare al cuore del processo decisionale.

ripetuto come un mantra "siamo tutti una felice famiglia" magari si avvera

[Luqa-bis]

Beh, se non si accetta che almeno nella finestra estiva e i quella autunnale, i proventi di sponsor, diritti TV e merchandising siano distribuiti a tutti i livelli e che World Rugby e le federazioni o leghe maggiori non istruiscano quelle minori, difficile pensare a migliorare l'appetibilità del prodotto globale.

[jpr williams]

Confesso che a me dei soldi non frega una mazza, non sono problemi miei.
Da spettatore e tifoso sono unicamente interessato all'aspetto sportivo. Facessi il dirigente mi interessertebbe anche quell'aspetto là, ma siccome sono un pirla che pigia dei tasti mi interessano solo le partite e l'ambito in cui sono inserite.
I soldi mi escono già dagli occhi tutti i giorni per lavoro, ci mancherebbe me ne dovessi occupare anche per la mia passione.

[Ilgorgo]

Credo si stiano impegnando sinceramente. Il calendario attuale (quello pre-epidemia) in effetti sembra migliorabile (a me ad esempio non riescono a interessare granché i tm estivi e invernali) ma trovare la formula perfetta, o almeno la formula migliore, non è facile. Sia perché non si sa quali nuove competizioni potrebbero avere successo, sia perché i vari tornei per nazionali e per club già esistenti cercheranno di difendere i propri interessi in fase di ristrutturazione del calendario, sia perché, come dice il comunicato di World Rugby, in ballo ci sono altri due attori molto importanti: il "player welfare" e il ritorno economico del quale poi dovrebbe giovarsi tutto il movimento.
Trovare una formula che medi con efficacia tutti questi aspetti non sarà per niente facile e forse è anche per questo che si sono dati tre anni di tempo. Come ho detto più volte, se ci sarà una nuova competizione al posto dei tm spero che non sia una competizione unica coinvolgente tutte le migliori nazioni al mondo, perché non mi piacerebbe avere una specie di doppione della RWC

[Luqa-bis]

La questione che vorrei fosse spiegata ai più è cosa si intende per player welfare.
Numero di partite annuo?
Sistemazione alberghiera?
Modalità di viaggio?
Selezione tipo di campi?

La questione economica, che a jpr williams non piace ma che per le nazioni emergenti è invece cruciale è che se non arrivano i soldi (investimenti) diventa difficile crescere.
Questo sapendo che rimarranno contesti professionistici e contesti dilettantistici.

Nei fatti gli europei , salvata la finestra invernale del 6N e della ENC, potrebbero essere molto disponibili ad una World League su più livelli e che coinvolga 24-32 squadre.
Nelle settimane scorse era girata una proposta con uno schema a 16 (4x4) con gironi per metà australi e metà boreali (JAP considerato per comodità australe), giocato per l'andata nelle sedi australi e in autunno nelle sedi boreali con finali inter girone come quarta partita novembrina, con meccanismo simile alla Nations Cup del calcio.
Lo schema potrebbe essere esteso alle prime 32 (8x4) ed essere per esempio giocato negli anni pari.

[jpr williams]

La questione economica, che a jpr williams non piace ma che per le nazioni emergenti è invece cruciale è che se non arrivano i soldi (investimenti) diventa difficile crescere.

Non è tanto che non mi piaccia, ma che non mi appassiona. Di una bella macchina sportiva mi interessa il piacere che mi dà guidarla e i luoghi in cui mi porta, mentre di come funzionano i giglèr sotto il cofano mi interessa molto poco, lascio che se ne occupi il meccanico.
Non che non sia importante, ci mancherebbe, ma semplicemente lascio che se ne occupi chi di dovere così come lascio che delle mie tasse si occupi il commercialista.