Il loculo di jpr

Per discutere di qualsiasi cosa che NON riguardi il Rugby...
speartakle
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da speartakle » 8 apr 2021, 17:40

jpr williams ha scritto:
8 apr 2021, 17:07


Dunque i fan delle gloriose e pluridecorate franchigie sembrano terrorizzati dall'arrivo del "comunista" Innocenti,
stai facendo di tutta l'erba un fascio :lol:
jpr williams ha scritto:
8 apr 2021, 17:07
Dice il marioantonietto illuminato (che è un topos, non un tizio in carne ed ossa) che per andare avanti bisognerebbe lasciar perder il "noi e voi". Ma non si interroga mica su come è nato il "noi e voi". Sul perchè una parte grande (e negletta) del movimento ha avuto in questi anni la sensazione sempre più forte di essere cacciata in un angolo e usata come pezza da piedi. Il marioantonietto illuminato pensa berlusconianamente che sia l'invidia dei poveri fancazzisti verso quelli che ce l'hanno fatta. Non sa il marioantonietto che un sistema basato sulla cronicizzazione dele diseguaglianze non è solo ingiusto, è anche inefficiente. Quanto sia efficiente, infatti, basta a capirlo la visione dell'età dell'oro.
2-->10-->il restante 99%del movimento
10-->il restante 99% del movimento
la realtà è che anche se togli le due franchigie il rugby italiano è già sclerotizzato con 10/12 club di alto rango e il resto di peones che lavorano per la gloria. Non cambia un azzo se sopra ci sono i club di top10 o anche le 2 franchigie sempre peones rimane il resto del movimento

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 8 apr 2021, 18:09

ruttobandito ha scritto:
8 apr 2021, 17:36
@jpr, a forza di dai, hai visto mai... :wink:
Cosa?
Che facciamo la rivoluzione e Innocenti è davvero un compagno? :-]
Nel qual caso, secondo tradizione della Leonessa d'Italia la mia spada è per San Marco(s) :lol:
Così è contento il mio amico porco.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 8 apr 2021, 18:13

speartakle ha scritto:
8 apr 2021, 17:40
stai facendo di tutta l'erba un fascio :lol:
Beh, loro han fatto di Innocenti una zecca rossa... :lol:
speartakle ha scritto:
8 apr 2021, 17:40
2-->10-->il restante 99%del movimento
10-->il restante 99% del movimento
la realtà è che anche se togli le due franchigie il rugby italiano è già sclerotizzato con 10/12 club di alto rango e il resto di peones che lavorano per la gloria. Non cambia un azzo se sopra ci sono i club di top10 o anche le 2 franchigie sempre peones rimane il resto del movimento
Eh, ma io sono comunista davvero, mica come Innocenti.
Il sistema che vorrei io non è mica la suddivisione fra 10 dell'ingiustizia che oggi è detenuta da 2.
Però che sia ingiustizia non ho il minimo dubbio.
Che poi fosse almeno un'ingiustizia che funziona uno si incazzerebbe lo stesso, ma ci vedrebbe un motivo.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 9 apr 2021, 10:55

Poichè questa è una domanda che attiene solo ed esclusivamente alle mie motivazioni personali che immagino al resto del forum interessino più o meno come la quantità di peli sul deretano di un equiparato, spero non ti offenderai se le risposte provo a dartele qui per non annoiare gli altri.
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
vedi come il Pro14 rende fasulla anche la competizione internazionale? mentre Francia e Inghilterra devono convivere con i club che spremono i loro nazionali, Irlanda, Scozia e Galles li preservano accuratamente. le franchigie sono un'aberrazione palancaia finalizzata a fare soldi con la nazionale eludendo la competizione sportiva ad armi pari.
Ok, tu stesso ammetti poi di dirlo per ischerzo, ma dovrei dirti che la realtà che tu descrivi è figlia delle scelte delle singole federazioni e queste ultime sono le sole responsabili dei loro esiti. Se le celtiche preservano i loro nazionali posso solo esserne contento perchè per me la Nazionale viene prima dei club. Infatti, prima che tu me lo rimproveri, non ho mai avuto nulla in contrario a che i giocatori del mio club venissero sottratti al medesimo perchè convocati in nazionale, pur non ignorando l'effetto negativo della cosa. Per lo stesso motivo ho trovato aberrante il famoso accordo tra FFR e club: io ai club gli avrei dato due dita negli occhi, altro che accordo. Se i giocatori del mio club servono alla nazionale ne sono fiero. Le zebre non sono la nazionale, per me sono solo la squadra della città di Parma. E io sono disposto a sacrificarmi per il tricolore, non per Parma. Che pure è città che adoro e frequento volentieri, e dove conosco persone molto più gradevoli di quelle che mi capita di incontrare qua. :wink:
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
ovviamente scherzo, ma a me non è chiaro come fai a conciliare la tua avversità al sistema delle franchigie in italia con il tifo per realtà come quelle celtiche
E' molto semplice, invece.
Innanzitutto "realtà celtiche" è un pò generico. Io tifo per la nazionale gallese e simpatizzo per le altre due. Delle loro squadre di club francamente mi interesso poco da quando ho chiuso col procoso. Se sei curioso posso dirti che prima di quel momento simpatizzavo per gli Ospreys per motivi sentimentali.
In secondo luogo io penso che per paesi piccoli come Eire, Alba e Cymru la Celtic sia l'ambiente giusto: sono piccoli paesi che possono benissimo essere rappresentati territorialmente da così poche squadre. Il mio Cymru fa un pò più della metà degli abitanti della tua regione ed è rappresentato da ben 4 squadre. Tutta la passione cymraeg per il rugby trova spazio per i propri sentimenti. L'Italia fa 60 mio di abitanti e non può riconoscersi in due squadre che stanno a due ore di autostrada l'una dall'altra.
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
che in pratica per rimanere al passo di inghilterra e francia ne hanno fatta di ogni (equiparati, stranieri nelle franchigie, sistemi non meritocratici per designare le franchigie ma spesso economici o di posizione)?
Sul perchè per le celtiche fosse corretto quel sistema ti ho già risposto.
Degli stranieri nelle loro franchigie posso dirti che la cosa mi interessa poco, non interessandomi le loro franchigie, ma solo le loro nazionali.
Resta la questione equiparati/oriundi nelle loro nazionali, che è l'unica che mi interessa.
Non la penso diversamente da come la penso per l'Italia. Che non smetto di tifare, ma solo mi appassiona meno in maniera proporzionale alla presenza di giocatori non locoformati.
Non ho mancato di criticare aspramente Alba: la mia simpatia per loro è diminuita in proporzione.
Idem per l'Eire.
Per Cymru è un pò diverso.
Innanzitutto va riconosciuto che WRU è stata molto ma molto più fair da questo punto di vista rispetto alle altre. Mi risulta che di equiparati ne avesse solo uno, che oltretutto sta nel paese da una mezza vita, non uno assoldato alla bisogna. Sugli oriundi pure c'è parecchia moderazione, senza tener conto che gli oriundi cymraeg derivano quasi tutti dal vicino paese occupante e con una frontiera inesistente. In ogni caso anche per Cymru per me vale la regola della proporzionalità: meno è cymraeg, meno mi appassiona. Come per l'Italia, uguale uguale.

Spero di averti risposto, ma se vuoi altri chiarimenti sono sempre qui, con te ci parlo volentieri anche avendo idee opposte.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da speartakle » 9 apr 2021, 11:19

jpr williams ha scritto:
9 apr 2021, 10:55
Poichè questa è una domanda che attiene solo ed esclusivamente alle mie motivazioni personali che immagino al resto del forum interessino più o meno come la quantità di peli sul deretano di un equiparato, spero non ti offenderai se le risposte provo a dartele qui per non annoiare gli altri.
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
vedi come il Pro14 rende fasulla anche la competizione internazionale? mentre Francia e Inghilterra devono convivere con i club che spremono i loro nazionali, Irlanda, Scozia e Galles li preservano accuratamente. le franchigie sono un'aberrazione palancaia finalizzata a fare soldi con la nazionale eludendo la competizione sportiva ad armi pari.
Ok, tu stesso ammetti poi di dirlo per ischerzo, ma dovrei dirti che la realtà che tu descrivi è figlia delle scelte delle singole federazioni e queste ultime sono le sole responsabili dei loro esiti. Se le celtiche preservano i loro nazionali posso solo esserne contento perchè per me la Nazionale viene prima dei club. Infatti, prima che tu me lo rimproveri, non ho mai avuto nulla in contrario a che i giocatori del mio club venissero sottratti al medesimo perchè convocati in nazionale, pur non ignorando l'effetto negativo della cosa. Per lo stesso motivo ho trovato aberrante il famoso accordo tra FFR e club: io ai club gli avrei dato due dita negli occhi, altro che accordo. Se i giocatori del mio club servono alla nazionale ne sono fiero. Le zebre non sono la nazionale, per me sono solo la squadra della città di Parma. E io sono disposto a sacrificarmi per il tricolore, non per Parma. Che pure è città che adoro e frequento volentieri, e dove conosco persone molto più gradevoli di quelle che mi capita di incontrare qua. :wink:
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
ovviamente scherzo, ma a me non è chiaro come fai a conciliare la tua avversità al sistema delle franchigie in italia con il tifo per realtà come quelle celtiche
E' molto semplice, invece.
Innanzitutto "realtà celtiche" è un pò generico. Io tifo per la nazionale gallese e simpatizzo per le altre due. Delle loro squadre di club francamente mi interesso poco da quando ho chiuso col procoso. Se sei curioso posso dirti che prima di quel momento simpatizzavo per gli Ospreys per motivi sentimentali.
In secondo luogo io penso che per paesi piccoli come Eire, Alba e Cymru la Celtic sia l'ambiente giusto: sono piccoli paesi che possono benissimo essere rappresentati territorialmente da così poche squadre. Il mio Cymru fa un pò più della metà degli abitanti della tua regione ed è rappresentato da ben 4 squadre. Tutta la passione cymraeg per il rugby trova spazio per i propri sentimenti. L'Italia fa 60 mio di abitanti e non può riconoscersi in due squadre che stanno a due ore di autostrada l'una dall'altra.
speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 10:13
che in pratica per rimanere al passo di inghilterra e francia ne hanno fatta di ogni (equiparati, stranieri nelle franchigie, sistemi non meritocratici per designare le franchigie ma spesso economici o di posizione)?
Sul perchè per le celtiche fosse corretto quel sistema ti ho già risposto.
Degli stranieri nelle loro franchigie posso dirti che la cosa mi interessa poco, non interessandomi le loro franchigie, ma solo le loro nazionali.
Resta la questione equiparati/oriundi nelle loro nazionali, che è l'unica che mi interessa.
Non la penso diversamente da come la penso per l'Italia. Che non smetto di tifare, ma solo mi appassiona meno in maniera proporzionale alla presenza di giocatori non locoformati.
Non ho mancato di criticare aspramente Alba: la mia simpatia per loro è diminuita in proporzione.
Idem per l'Eire.
Per Cymru è un pò diverso.
Innanzitutto va riconosciuto che WRU è stata molto ma molto più fair da questo punto di vista rispetto alle altre. Mi risulta che di equiparati ne avesse solo uno, che oltretutto sta nel paese da una mezza vita, non uno assoldato alla bisogna. Sugli oriundi pure c'è parecchia moderazione, senza tener conto che gli oriundi cymraeg derivano quasi tutti dal vicino paese occupante e con una frontiera inesistente. In ogni caso anche per Cymru per me vale la regola della proporzionalità: meno è cymraeg, meno mi appassiona. Come per l'Italia, uguale uguale.

Spero di averti risposto, ma se vuoi altri chiarimenti sono sempre qui, con te ci parlo volentieri anche avendo idee opposte.
ti ringrazio della risposta, tanto parliamo di gusti/propensioni personali non di sistemi di fede, però alla fine mi rimane sempre un non so che di incoerente, cioè mi sembra che ti sia costruito una serie di perimetri di considerazione/non considerazione delle tematiche, tutto un sistema di valori che però ai miei occhi risulta complicato/arzigogolato, capisco tu lo faccia perchè al rugby ci tieni e vuoi continuare a vederlo con un certo trasporto. Io sono più per o accetto anche le cose che non mi piacciono oppure anche no, andare a cercare di definire il perimetro di quello che non mi piace, eccezzioni ecc non fa per me

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 9 apr 2021, 11:34

speartakle ha scritto:
9 apr 2021, 11:19
ti ringrazio della risposta, tanto parliamo di gusti/propensioni personali non di sistemi di fede, però alla fine mi rimane sempre un non so che di incoerente, cioè mi sembra che ti sia costruito una serie di perimetri di considerazione/non considerazione delle tematiche, tutto un sistema di valori che però ai miei occhi risulta complicato/arzigogolato, capisco tu lo faccia perchè al rugby ci tieni e vuoi continuare a vederlo con un certo trasporto. Io sono più per o accetto anche le cose che non mi piacciono oppure anche no, andare a cercare di definire il perimetro di quello che non mi piace, eccezzioni ecc non fa per me
No, sono io che ringrazio te.
Per certi versi capisci com'è fatta la mia testa storta più di quanto ci riesca io.
A volte bisogna ignorare i difetti delle cose per poter continuare ad amarle.
Io ad esempio ho un carissimo amico. E' una persona intelligente, generosa, di una simpatia devastante. Mi ha anche dimostrato la sua vicinanza e la sua amicizia in alcuni momenti dolorosi della vita.
Vota per la Meloni :shock:
Allora io prendo quest'ultima cosa e la metto nei perimetri di cui parli e continuo ad essergli amico.
Anche i perimetri, però, hanno delle loro dimensioni: lui non è razzista. se lo fosse difficilmente potrei essergli amico lo stesso.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 13 apr 2021, 11:12

oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 16:33
jpr williams ha scritto:
12 apr 2021, 11:37
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 11:34
Bollocks
Ecco quindi non occupartene.
Occupati delle tue di stronzate
vorrei rispondere..... ma ce troppo fuoco!
Hai ragione. Ci siamo scaldati entrambi un pò troppo. A me dispiace perchè mi stai simpatico.
Che dici se facciamo conto di aver preso entrambi una yellow card per reciproche scorrettezze e facciamo due chiacchiere qui nel sin bin? Come si fa tra rugbysti che magari in campo se le danno, ma poi sul sin bin si fanno due chiacchiere senza problemi.
Ti va? :wink:

Se ti va ti vorrei chiedere come mai ti dà così fastidio il fatto che io non sia d'accordo sull'utilizzo di equiparati e oriundi e simili.
Io rispetto il fatto che tu approvi questa cosa, ma vorrei avere il diritto di pensarla diversamente senza sentirmi dire che odio l'Italia.
So che ci sono delle regole che permettono di utilizzarli, so anche che gli altri lo fanno e so che non farlo dà degli svantaggi.
Ma si tratta di una regola che ti dà una facoltà, non un obbligo di utilizzare stranieri.
Vedi, io penso che la nazionale (non solo quella italiana, tutte le nazionali) dovrebbe rappresentare il movimento. E perciò dovrebbero giocarci solo giocatori formati in quel paese. So che siamo pochissimi a pensarla così, ma credo sia un mio diritto avere questa idea.
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 17:04
Il numero di:
  • [*}equiparati. (qualificati per residenza)
  • Oriundi (anche se Oriundo e un termini errato perché un Oriundo puo essere italiano per tutti gli effetti ma sotto le leggi WR contano solo fino al nonno)
e un barometro su quanto sano e il movimento rugbystico in un paese, sia finanziario che produttore di materiale.

l'ottimale e che un paese ricco ha tutti i giocatori nati e cresciuti nel paese che rappresentano. Questo senificirebbe che il vivaio del paese produce cosi tanti giocatori di livello che che ne hanno già troppi.
Sono d'accordo. Infatti penso che il confronto fra squadre nazionali debba essere un confronto per vedere quale nazione è più brava ad insegnare a giocare a rugby. Per questo penso che in nazionale ci dovrebbero essere solo giocatori formati nel paese. E' l'unico modo per vedere chi è più bravo. da questo punto di vista il giocatore formato fuori dal paese funziona come il doping: cioè ti dà una forza superiore a quella che avresti con le tue capacità.
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 17:04
Io penso una via "sana" sarebbe che sia al massimo in squadra di 6 su 23 match day squad che vengono sotto i criteri di sopra. Il "project player" penso con il salto da 3 a 5 anni, (o sono 7?) e stato messo a letto. Grazie a Dio. e penso per l'Italia Ioane sara l'ultimo
Per me la via sana è 0 formati fuori del paese. Ammetto che si possa inserire un giocatore la cui formazione sia avvenuta in più paesi. Magari uno che ha fatto fino a 18 anni in un paese e poi fa la U20 con un altro. Ci può stare anche se non è l'ideale.
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 17:04
E se vediamo quelli attuali per l'Italia. sono pochi . Io poi aggiungerei che se sei qualificato tramite Nonno o genitore dovresti anche avere la cittadinanza.

Ma adesso prenderei Odogwu e Tizzano. Lynagh non conta e nato in Italia.
Nessuno di questi ha imparato a giocare il Italia, quindi per me non rappresentano il rugby italiano
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 17:04
Su gli equiparati di adesso dico solo che si si toglieva equipararti alla Scozia...
Io glieli toglierei tutti. Togliendoli a loro e a noi perderemmo lo stesso più o meno con lo stesso punteggio secondo me
oldprussians ha scritto:
12 apr 2021, 17:04
Spero che ho chiarito
Chiarissimo. Credo di essere stato chiaro anch'io. E penso di aver diritto di pensare quello che penso senza sentirmi dire che odio l'Italia. Io la amo al punto che voglio che ci giochino solo quelli a cui l'Italia ha insegnato il rugby.
Che dici: puoi sopportare che non sia d'accordo con te?
Io sopporto senza problemi che tu la pensi così.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da Garry » 13 apr 2021, 11:56

Anche i gemelli Cuttitta non avevano imparato a giocare a rugby in Italia

(Faccio come Ezio Mauro con Berlusconi... :lol: )

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 13 apr 2021, 14:26

Mi dicevo: chissà se salta fuori qualche xxxx che lucra sulla morte del povero Maus per rinfacciarmi la posizione sull'utilizzo in azzurro di non formati in Italia.
Non ho dovuto aspettare molto.
Pensavo che di fronte ad un lutto uno si fermasse.
Sbagliavo.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da Garry » 13 apr 2021, 14:35

Sgniiiiikkkk unghie su vetro...

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da oldprussians » 13 apr 2021, 16:03

jpr williams ha scritto:
13 apr 2021, 14:26
Mi dicevo: chissà se salta fuori qualche xxxx che lucra sulla morte del povero Maus per rinfacciarmi la posizione sull'utilizzo in azzurro di non formati in Italia.
Non ho dovuto aspettare molto.
Pensavo che di fronte ad un lutto uno si fermasse.
Sbagliavo.
Beh dai in realtà ha pure ragione. Se uno e nato nel paese e nato e basta.

Come ho detto.

Un compromesso buono sarebbe togliere i qualificati per residenza completamente, e tenere solo quelli
  • Nati
  • genitore nato
  • Nonno nato
Ma per sicurezza debbono avere la cittadinanza legale

Poi tra l'altro essere formato non conta per il WR.

Guarda caso che ha me piace la cittadinanza officiale ma non fa parte del le leggi del WR.

Ma diciamo che in un domani la WR toglie l'equiparati completamente....

e si a solo e tre punti sopra, uno non nato ma formato in Italia non potrebbe giocare per l'Italia.

Poi su la tua altra cosa,,,,

Se togliesti tutti l'equiparati alla Scozia il risultato non sarebbe lo stesso.

Io ci vivo nel UK.

Sono andato a scuola nel UK. Ho giocato a Rugby con Lorenzo Bruno Dallalgio e i fratelli Easterby. Il livello del rugby lo conosco molto bene!

E il suo nome e Lorenzo non e Laurance.

Se ti vuoi vermente arrabiare usa il RL.

Dove

L'Italia
Grecia
Libano

Sono usate per stalloni Greci Libanesi Serbi Italiani che non entrano nei Kangaroos

Nesso di loro parlano un parola del squadra che rappresentano.. forse i Libanesi e Greci uno o due parole.

Le federazioni sono realmente gestiti da Sydney.. e e un legge non scritta che se si qualificano per il mondiale con giocatori di quie paesi al mondale la squadra e riempita da X-Australiani, sotto la scusa che i amatoriali si farebbero male.

La Scozia ha solo un Scozzese.

Il Galles forse due adesso. prima quando il RU era amatoriale, ma il RL professionale i poveri Gallesi andavano al nord Inghilterra per guadagnarsi la costa.

L'Irlanda 0 irlandesi.

I Giocatori sono tutti dal Yorkshire e Lancashire.

In fatti la Scozia ha giocato a casa le qualificazioni e hanno avuto 30 persone alla partita.

il RL internazionale e un farsa.

Si gioca solo in Yorkshire e Lancashire, un po Calunnia, Australia NZ e i PI. e vermente solo le Papa new guinie. Tonga Fiji Samoa preferiscono RU

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 15 apr 2021, 15:35

oldprussians ha scritto:
13 apr 2021, 16:03
Beh dai in realtà ha pure ragione. Se uno e nato nel paese e nato e basta.
Non era quello il punto. Semplicemente non si prende un morto per sostenere una tesi: una settimana fa non gli sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello di citare Cuttitta per contestare una tesi opposta alla sua.
Non c'è nulla di male nel dire: la tua idea non mi piace. Senza bisogno di usare un lutto.
oldprussians ha scritto:
13 apr 2021, 16:03
Come ho detto.

Un compromesso buono sarebbe togliere i qualificati per residenza completamente, e tenere solo quelli
  • Nati
  • genitore nato
  • Nonno nato
Ma diciamo che in un domani la WR toglie l'equiparati completamente....

e si a solo e tre punti sopra, uno non nato ma formato in Italia non potrebbe giocare per l'Italia.
Ma certo, ognuno la vede come vuole. Io penso che per giocare per un paese bisogna che quel paese ti abbia formato come rugbysta perchè tu rappresenti il rugby di quel paese. Per me è illogico che uno formato in NZL rappresenti l'Italia o che uno formato a Tonga rappresenti la NZL. Per me la nazionale rappresenta le capacità del movimento. Per questo sono contrario all'utilizzo di Odogwu o Lynagh o altri: perchè l'Italia non ha nulla a che fare con quello che sanno fare in campo. Invece se per esempio Hogg fosse arrivato in Italia a 12 anni coi suoi genitori e avesse imparato a giocare qui per me dovrebbe giocare per l'Italia e non per la Scozia.
oldprussians ha scritto:
13 apr 2021, 16:03
Poi su la tua altra cosa,,,,

Se togliesti tutti l'equiparati alla Scozia il risultato non sarebbe lo stesso.
Naturalmente non c'è la controprova. Io la penso all'opposto. Ci battono lo stesso.
oldprussians ha scritto:
13 apr 2021, 16:03
Se ti vuoi vermente arrabiare usa il RL.

il RL internazionale e un farsa.
Non lo seguo, non mi piace. Neanche sapevo avessero le nazionali: credevo giocassero solo i club.
In ogni caso problemi loro.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 19 apr 2021, 11:08

Nel loculo, va, che là eravamo parecchio OT
supermax ha scritto:
18 apr 2021, 11:37
Va beh, allora qui non siamo d'accordo. Tizio o Caio sarebbero rimasti fuori non è un giochino. E non è opportunismo includere gli italiani che vengono da famiglie italiane che hanno lavorato all'estero. Giocare per la nazionale non è solo rappresentare un movimento sportivo ma anche un Paese. Se no al posto dell'inno nazionale all'inizio canti l'inno del rugby italiano. Chi per cultura lingua e "sentimento" è italiano deve poter giocare per il proprio Paese.
Credo che la differenza di punti di vista dipenda anche dall'ottica con cui guardiamo alla cosa.
Tu e la generalità degli altri del bar la vedete dal punto di vista del giocatore, delle sue aspirazioni e dei suoi possibili calcoli di opportunità (che potrebbero esserci o meno e noi non siamo nessuno per dire se vi siano o no).
Io la vedo in relazione al fatto che la federazione che schiera giocatori non da lei formati sostanzialmente si "appropria" del lavoro fatto da altri ed ottiene risultati che non sarebbe in grado di meritare con le proprie capacità. Il Giappone in questo senso è l'esempio più clamoroso.
E poichè si parla di confronti fra rappresentative nazionali il vero opportunismo è quello delle federazioni che ottengono più di quel che meritano.
L'opportunismo per me è delle federazioni ed è evidente.
Quello dei giocatori è solo eventuale e soprattutto ignoto.
Le federazioni fanno le froce coi...
Mi sembra una cosa molto poco meritocratica e per questo poco sportiva.
Un doping consentito dalle regole: a che serve il doping? A raggiungere risultati superiori a quelli che raggiungeresti con le tue sole forze.
Esattamente come utilizzare giocatori non formati da te.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 3 mag 2021, 14:02

Stop, rewind, play.
Sposto la chiacchierata qui perchè là dov'era mi sembrava OT e non voglio inquinare oltre quel thread.
Questo è un loculo franco e qui si può ragionare di tutto.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
non sono in contraddizione fino a che un aspetto diventa chiaramente predominate rispetto all'altro.
Frequento questo mondo da quando avevo 8 anni. Oggi ne ho 56. In tanti anni e in varie vesti (oggi solo come appassionato) ho visto tanti posti, tante società, tanti momenti diversi. MAI mi è capitato un posto in cui il terzo tempo fosse "predominante" o in cui avesee un senso purchessia porsi il problema che lo fosse semplicemente perchè non c'era la materia prima del contendere, cioè questa supposta "predominanza".
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ti ripeto che parlo da laico, non appartenenete alla combricccola. normalmente davanti ad un ritorno discordante con le proprie convinzioni ci si ferma a riflettere, ma per il rugby italiano qualunque invasione del sacro tempio è intollerabile. spiace, perchè rimanendo i soliti 4 gatti che se la cantano e se la suonano da soli c'è il concreto rischio di perdere delle opportunità di crescita.
Permettimi di dirti che queste sono frasi fatte e luoghi comuni conditi da un minimo sindacale di vittimismo da esclusi che non ha ragion d'essere. In tanti anni ho accolto nel "nostro mondo" un sacco di gente. Tanta altra ne ho portata. E quando entri in un ambiente nuovo e che non conosci sarebbe intelligenza, oltre che buona educazione, ambientarsi un attimo prima di criticare senza conoscere.
Per farti un esempio: immagina per chissà quale motivo di provare curtiosità ed interesse per la culutra degli ebrei ortodossi haredim. Immagina di avvicinarti alla loro comunità e 5 minuti dopo che sei lì ti metti a dirgli che con quelle treccine e quegli strani cappelli sono tanto ridicoli. E che magari l'attenzione che dedicano alle regole sul'abbigliamento è predominante rispetto allo studio della Torah, come il terzo tempo nel rugby. Secondo te come verrebbe accolta questa tua considerazione?
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ferma 100 non rugbisty e chiedi.
Ne conosco anche di più fra attuali ed ex. E c'è dentro di tutto. Di sicuro non conosco nessuno che pensi che il terzo tempo sia più importante dei primi due. Semplicemente è una questione che nemmeno si pone.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo al dopo partita: io personalmente sono del team vado a casa e non rompo i c******* a nessuno (e sopratutto non me li faccio rompere da chi non sa limitarsi nei consumi)
E nessuno te lo vieta. Ma proprio perchè te ne vai a casa subito mi piacerebbe sapere in base a che cosa giudichi chi si ferma ed i suoi comportamenti ai quali non assisti. In decenni di terzi tempi nei più disparati stadi d'Italia e no io non ho visto nulla di quel che racconti. Non so quali terzi tempi hai frequentato, e soprattutto quanti. Io al terzo tempo mi faccio un paio di birre (di solito porto le mie che autoproduco e le offro a tutti), mangio un panino e magari qualche specialità portata dagli ospiti e conosco un sacco di gente, giocatori, allenatori, tifosi, giornalisti, chiacchierando del nostro sport di oggi, del passato e del futuro. Le migliori persone di questo nostro mondo le ho consociute in un terzo tempo. E sono persone che mi hanno insegnato tanto e non solo del rugby. Perchè chi sa solo di rugby non capisce niente di rugby.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ma spiace notare che glissi sul punto. io non parlo di adulti me se i seniores voglion sfondarsi dopo la partita non importa.
Ma dove mai li hai visti? Ma che stadi frequenti? Non so, francamente parli di cose che in quasi 50 anni non ho mai visto da nessuna parte. Qualche embreago giusto a feste scudetto e stop. Tipo semel in anno licet insanire. Ma punto e basta.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
io ho parlato di un'ambiente in cui nei raggruppamenti under 12 l'uso (e abuso) di alcol è completamente normalizzato se non addirittura esaltato; è una cosa che da genitore trovo problematica e non sono il solo. conosco diversi genitori che han deciso di cambiare aria per quello.
Ma questa non è roba da forum. E' roba da denuncia ai carabinieri. Se esiste un posto dove accade questo si fanno intervenire i carabinieri e si fa allonatnare chi, deputato a compiti di sorveglianza ed educazione, li esercita in un modo così scellerato. Sono quei personaggi a dover essere allontanati perchè commettono dei reati, essendo dei minori affidati alla loro opera di educatori. Non i bambini, ma quegli adulti debbono andarsene via. Dopodichè se un bambino di 12 anni si inciucca mi domanderei anche che tipo di educazione ha ricevuto a casa e che tipo di attenzione i genitori dedicano a lui e ai suoi problemi.
Comuqnue io un posto in cui accadano cose simili con bambini NON L'HO MAI VISTO NE' SENTITO IN QUASI 50 ANNI!
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo alla terminologia: uso quella che sento nelle cronache sportive da 40 anni.
E allora ti consiglio di ascoltare altri giornalisti. Cerca ad esempiop ciò che sul rugby scrivono ed hanno scritto giornalisti "vecchi" come Marco Pasronesi o "giovani" come Cristian Lovisetto, che è anche un frequentatore del forum
Io non ho voluto figli, ma se ne avessi avuti li avrei incoraggiati verso il rugby: ma se mi fossero tornati a casa dicendomi che il loro allenatore gli vuole far benire l'istinto da killer andrei a farci due parole con quell'allenatore.

Spero di essere stato chiaro, ma se vuoi sono sempre qui.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

speartakle
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da speartakle » 3 mag 2021, 15:19

state parlando di due contesti diversi, da due punti di vista diversi. Chiaro che sembriate descrivere due mondi diversi.

Io molte cose che vede slackboy le vedo: nei ragruppamenti ci sono i gruppi di genitori che alle 11 di mattina mettono il banchetto del salame con le bierrette, che loro ovviamente non sono li per il rugby ma per stare assieme e passare il tempo fino a che il concentramento è finito e portare a casa i boccia, che altrimenti se dovessero stare a guardai i figli giocare tutto il tempo credo si martellerebbero le palle (giustamente anche). Finchè non rompono le balle non fanno eccessi ecc. si può soprassedere, vero che mangiare e bere non è esattamente educativo per lo sport, se questi restano per le loro meglio.
Poi ci sono quelli che fanno la spola tra il campo di gioco e i gazzebo, magari su cuccano la birretta e non possono non mettersi a commentare o incitare anche un po' a c4$$o i figli e la squadra, anche li finchè rimangono nel loro e non eccedono si può chiudere far finta che non esistano. Poi ci sono quelli che rompono il c.zzo a prescindere, poco importa se hanno bevuto la birretta o no, urlano commentano contestano fanno casino non richiesto e inutile, i ragazzi stanno giocando tra di loro, mica è una finale di mondiale, danno messaggi sbagliati, creano tensioni e pressioni ulteriori non richieste.

In tutto questo ci sono i genitori che non gli frega più di tanto di dover passare una domenica con altra gente che magari è caciarona, fa casino, parla spara cavolate come sempre negli ambienti x e che o è completamente scollegata dallo sport e dal motivo per il quale la gente è li (portare i ragazzi a giocare a rugby) o deve sorbirsi gente che parla a caso di rugby e della squadra del figlio ecc.
Li capisco non dev'essere facile se a te interessa solo che i figli giochino e che vengano allenati bene, a prescindere da quanto il loro allenatore sbraiti durante le partite (come sapete per molti genitori gli allenatori si valutano sul grado passione che ci mettono e l'indicatore chiave è quanto urlando durante le partite).
Ecco, un concentramento di minirugby è anche questo, purtroppo, o anche per fortuna perchè ovviamente mi sono concentrato sugli aspetti più negativi ma ce ne sono anche ovviamente di positivi che non starò qui ad elencare. Però ad un esterno al modo del rugby tutte queste cose messe assieme possono sembrare stranianti o repellenti come pure una cosa bellissima. Sta molto nel modo di approcciare alle cose di ognuno di noi.
é vero però che nel rugby anche il contorno ha una sua importanza e che nel nostro rugby c'è spesso una quota di persone, genitori o volontari non addetti al campo, che per loro la competizione che si svolge in campo non è la cosa più importante.

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