I rugby giovanili

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Luqa-bis
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I rugby giovanili

Messaggio da Luqa-bis » 20 feb 2021, 10:38

Il titolo è alla merce del uomo dei loculi. Se inadatto può essere cambiato.
Dovrebbe andare in un'altra sezione. Anche quello ad libitum del medesimo. Ma qui forse è più visibile.

Ennesimo tema inerente l'inadeguato (alle nostre aspettative) del rugby on Italia.
Il rugby In Italia per i ragazzi e le ragazze in età scolare.

Pongo una serie di domande ai forumisti per leggere quasi sono le opinioni su fattori forse minimi, forse importanti.

1. A che età si sviluppano le qualità atletiche, tecniche e di gestione dei movimenti collettivi?

2. Quale rugby far giocare alle varie età:
- quando iniziare con i placcaggi
- quando iniziare con il gioco al piede
- quando iniziare con le rimesse
- quando iniziare con le mischie

3-Quanti allenamenti alla settimana

4-Un rugby scolastico e un rugby societario

5- La dimensione sociale, quella formativa e quella agonistica : momenti di contatto, momenti di frizione.

6- I frutti tardivi - chi comincia dopo ma viene da altri sport: prodromicità e antiteticità.

Aggiungo una domanda finale: nel social FB mi viene spesso proposto uno spot sui progetti Rugby Tribe, mi pare. Per esempio spesso quello sul rugby gaelico, un modo di giocare derivato dal calcio gaelico , e altre derivazioni come il rugby a volo , nate per mantenere l'attività fisica nel periodo di distanziamento sociale. Qualcuno ne conosce i contenuti?

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jpr williams
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da jpr williams » 20 feb 2021, 14:33

Luqa-bis ha scritto:
20 feb 2021, 10:38
Il titolo è alla merce del uomo dei loculi. Se inadatto può essere cambiato.
Dovrebbe andare in un'altra sezione. Anche quello ad libitum del medesimo. Ma qui forse è più visibile.
Non vedo problemi a lasciare qui e con questo titolo.
C'è anche questa sezione: viewforum.php?f=25
Ma temo che lì non solo perderebbe visibilità, ma soprattutto non si coglierebbe l'intimo collegamento fra le tematiche che poni e le difficoltà del nostro movimento.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da 30 min » 20 feb 2021, 16:36

Pe quanto riguarda il punto 2 credo che occorra dare un' occhiata a cosa fanno negli altri paesi, e qui chiedo il contributo dei forumisti che vivono in paesi tier 1. Ho perso un po' il polso di quello che si fa attualmente in Italia, ma ho l' impressione che in Inghilterra inizino ad insegnare i fondamentali alcuni anni prima che in Italia. Appena arrivato nella perfida Albione mi aveva colpito la padronanza di skills di bambinetti alti quanto un paracarro.
Sono andato a ripescare un post di un papa', penso londinese, riguardante l' insegnamento dei calci a suo figlio che milita nell' under 12 e che solleva anche il problema del livello degli allenatori:

L’ insegnamento nelle giovanili in UK
da Italos » 26 ott 2020, 16:52
Al club di mio figlio gli allenatori sono padri che hanno giocato a rugby e poi hanno fatto il corso RFU. Magari la differenza sta nel fatto che il livello a cui sono arrivati loro è diverso dal livello di alcuni padri in Italia? E qui si ritornerebbe al discorso di avere una tradizione ed una scuola di un certo sport.
Al nostro club, gli U12 sono circa 60 e nel raggio di 15 chilometri ce ne sono almeno 4-5 di dimensioni simili o maggiori, quindi (prima del covid) i confronti con svariati pari età abbondavano. E poi ci sono allenatori, gruppi privati ma anche dalla federazione e club associati, che aiutano con le skill.
Per esempio, approfittando del blocco dei tornei, ultimamente si sono concentrati molto sui calci: a liberare, grubber, per aprire il gioco sull'ala e drop.

Brules
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Brules » 24 feb 2021, 14:05

Forse un po' fuori-tema, ma ragionavo sugli impatti a livello giovanile di questa prolungata sospesione. E' vero che la situazione e' la stessa per tutti... pero'....
se si ripartisse (ottimisticamente) a settembre, avremmo praticamente 2 stagioni saltate. Quindi, 18enni catapultati in prima squadra direttamente dalla U16 o comunque dopo aver giocato pochissime partite, ragazzi che si trovano in U18 direttamente dalla U14 e cosi via a scendere (con problematiche via via meno critiche).
Mi domando se ci possano essere implicazioni anche ad "alto" livello. Il nostro sport e' particolare in questo perche' il gioco e' diverso a seconda della fascia di eta'. Mentre in molti altri casi in U14 si gioca lo stesso gioco dei seniores (magari su tempi piu' brevi o con altri accorgimenti minori).

Squilibrio
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Squilibrio » 24 feb 2021, 19:54

Brules ha scritto:
24 feb 2021, 14:05
Forse un po' fuori-tema, ma ragionavo sugli impatti a livello giovanile di questa prolungata sospesione. E' vero che la situazione e' la stessa per tutti... pero'....
se si ripartisse (ottimisticamente) a settembre, avremmo praticamente 2 stagioni saltate. Quindi, 18enni catapultati in prima squadra direttamente dalla U16 o comunque dopo aver giocato pochissime partite, ragazzi che si trovano in U18 direttamente dalla U14 e cosi via a scendere (con problematiche via via meno critiche).
Mi domando se ci possano essere implicazioni anche ad "alto" livello. Il nostro sport e' particolare in questo perche' il gioco e' diverso a seconda della fascia di eta'. Mentre in molti altri casi in U14 si gioca lo stesso gioco dei seniores (magari su tempi piu' brevi o con altri accorgimenti minori).
Secondo me non vai fuori tema ma io aggiungo un problema che a mio parere inciderà molto nel prossimo futuro ovvero la differenza tra chi rispetta le regole e chi no, come dici tu ci saranno giocatori che faranno il passaggio dalla 14 alla 18 con pochi mesi di 16 effettivi e credo che il problema quì riguardi tutti, cosa succederà poi se la maggioranza delle squadre che si sono ben comportate affronteranno squadre che in barba al protocollo federale e credo anche ai dpcm da aettembre hanno continuato e continuano a fare contatto? Io penso che ci saranno da una parte cambi di società verso quelle più "evolute" o frequenti abbandoni anche perchè in 18 ci saranno quelli dell'ultimo anno, ovvero quelli che si sono fatti due anni completi di 16 e pochi mesi di 18 fino a febbraio 2020

Squilibrio
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Squilibrio » 24 feb 2021, 19:59

Penso che l'unica soluzione sia campionati con le categorie dispari e magari con l'occasione eliminare i tre anni dell'under 18

speartakle
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da speartakle » 25 feb 2021, 8:32

Squilibrio ha scritto:
24 feb 2021, 19:54
Brules ha scritto:
24 feb 2021, 14:05
Forse un po' fuori-tema, ma ragionavo sugli impatti a livello giovanile di questa prolungata sospesione. E' vero che la situazione e' la stessa per tutti... pero'....
se si ripartisse (ottimisticamente) a settembre, avremmo praticamente 2 stagioni saltate. Quindi, 18enni catapultati in prima squadra direttamente dalla U16 o comunque dopo aver giocato pochissime partite, ragazzi che si trovano in U18 direttamente dalla U14 e cosi via a scendere (con problematiche via via meno critiche).
Mi domando se ci possano essere implicazioni anche ad "alto" livello. Il nostro sport e' particolare in questo perche' il gioco e' diverso a seconda della fascia di eta'. Mentre in molti altri casi in U14 si gioca lo stesso gioco dei seniores (magari su tempi piu' brevi o con altri accorgimenti minori).
Secondo me non vai fuori tema ma io aggiungo un problema che a mio parere inciderà molto nel prossimo futuro ovvero la differenza tra chi rispetta le regole e chi no, come dici tu ci saranno giocatori che faranno il passaggio dalla 14 alla 18 con pochi mesi di 16 effettivi e credo che il problema quì riguardi tutti, cosa succederà poi se la maggioranza delle squadre che si sono ben comportate affronteranno squadre che in barba al protocollo federale e credo anche ai dpcm da aettembre hanno continuato e continuano a fare contatto? Io penso che ci saranno da una parte cambi di società verso quelle più "evolute" o frequenti abbandoni anche perchè in 18 ci saranno quelli dell'ultimo anno, ovvero quelli che si sono fatti due anni completi di 16 e pochi mesi di 18 fino a febbraio 2020
Ma davvero ci sono società che fanno contatto? Io al nessuno ho sentito dire di qualche società che fa touch, contatto mai, saranno una sparuta minoranza... Rischiano mica poco, basta un genitore o la qualsiasi che gli girano e si trovano i carabinieri al campo

speartakle
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da speartakle » 25 feb 2021, 8:40

Squilibrio ha scritto:
24 feb 2021, 19:59
Penso che l'unica soluzione sia campionati con le categorie dispari e magari con l'occasione eliminare i tre anni dell'under 18
Se come sembra quest'anno non si tornerà a giocare credo proprio sarà necessario passare alle under dispari. Per fare un esempio i giocatori più vecchi dell'u16 hanno avuto occasione l'anno scorso di apprendere almeno qualcosa fino a febbraio dai loro compagni più anziani, dalla u14 alla u16 è un bel salto per me anche più impegnativo che dalla u16 alla u18. I ragazzi che quest'anno sono arrivati in u16 non hanno potuto apprendere nulla dai compagni più vecchi, non c'è stato modo di trasmettere le conoscenze e la fiducia nel gioco da una annata all'altra. Si è in bloccata una trasmissione di conoscenze che gli allenamenti non possono sopperire.
Sarebbe utile che rimanessero per un altro anno insieme, e così vale anche per le altre under.

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da jpr williams » 25 feb 2021, 11:28

Domanda da cretino: qualcuno mi spiega perchè è così dirimente la questione pari/dispari?
Giuro che non ci arrivo. :cry:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Mr Ian » 25 feb 2021, 12:09

jpr williams ha scritto:
25 feb 2021, 11:28
Domanda da cretino: qualcuno mi spiega perchè è così dirimente la questione pari/dispari?
Giuro che non ci arrivo. :cry:
le fisicità tra una categoria e l altra cambiano radicalmene. Se la 14 è la categoria dove alle volte si vede il rugby più bello, dalla 16 in poi cambiano un bel pò di cose, dalla grandezza del campo al numero dei giocatori, si passa da 13 a 15.
Fisicamente tra un giocatore al primo anno di 16 ed uno al secondo di 18, alle volte c'è un vero e proprio abisso....
Con le categorie sfalsate si permette a certi atleti di avere un anno in più di adattamento...

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Garry » 25 feb 2021, 12:36

Mr Ian ha scritto:
25 feb 2021, 12:09
...
Fisicamente tra un giocatore al primo anno di 16 ed uno al secondo di 18, alle volte c'è un vero e proprio abisso....
Con le categorie sfalsate si permette a certi atleti di avere un anno in più di adattamento...
Per me è difficile capire il senso.
A certi atleti permetti di avere un anno di più di adattamento, a certi altri (negli anni precedenti) però non l'hai concesso e così negli anni successivi...
A me interesserebbe sapere cos'è che induce Aboud o Ascione o chi altri a decidere che, poniamo, "dall'anno prossimo, anni dispari", poi dopo qualche anno, "adesso torniamo agli anni pari". Chi decide quali atleti debbano essere favoriti e quali no, e perché lo fa?

Oltretutto non sarebbe più semplice e comodo muoversi in accordo con le altre nazioni europee?

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

Mr Ian
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Mr Ian » 25 feb 2021, 12:46

Garry ha scritto:
25 feb 2021, 12:36
Mr Ian ha scritto:
25 feb 2021, 12:09
...
Fisicamente tra un giocatore al primo anno di 16 ed uno al secondo di 18, alle volte c'è un vero e proprio abisso....
Con le categorie sfalsate si permette a certi atleti di avere un anno in più di adattamento...
Per me è difficile capire il senso.
A certi atleti permetti di avere un anno di più di adattamento, a certi altri (negli anni precedenti) però non l'hai concesso e così negli anni successivi...
A me interesserebbe sapere cos'è che induce Aboud o Ascione o chi altri a decidere che, poniamo, "dall'anno prossimo, anni dispari", poi dopo qualche anno, "adesso torniamo agli anni pari". Chi decide quali atleti debbano essere favoriti e quali no, e perché lo fa?

Oltretutto non sarebbe più semplice e comodo muoversi in accordo con le altre nazioni europee?
stiamo parlando pur sempre di una situazione emergenziale...prima di parlare della annualità vediamo quanti ragazzini tornano al campo e in che condizioni...
le altre nazioni europee bene o male fanno come vogliono, gli anni dispari si trovano in molte altre nazioni, ovviamente dipende dal numero degli atleti coinvolti e dalla necessità di far giocare più ragazzini possibili.
per me il passaggio cruciale è dalla 14 alla 16, dalle categorie in su è più una questione di attitudine fisica...

Garry
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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Garry » 25 feb 2021, 13:11

Ma a parte l'emergenza, a me questo dubbio ritorna da parecchi anni. Ho assistito a diversi passaggi "pari-dispari" e non ne ho mai capito il senso. Nelle partite internazionali credo che ci si accordi su quali "annualità" schierare, a volte magari sono tutti di uno stesso anno, ma quando porti a qualche torneo all'estero il tuo club di ragazzini sei sempre in difficoltà. Quando noi eravamo per annate dispari, gli altri erano pari, e viceversa

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da jpr williams » 25 feb 2021, 13:12

Grazie Ian.
Mi sembra di capire, però, che sia una cosa legata solo all'attuale situazione emergenziale.
Ma al di là di questa situazione tu ritieni che vi sia qualche motivo per preferire poniamo U19 e 21 a U18 e 20?
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Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: I rugby giovanili

Messaggio da Luqa-bis » 25 feb 2021, 13:32

A mia memoria ci sono federazioni che non hanno il problema di anni dispari e pari perché hanno le squadre annuali, e ad avre i numeri...

Ma il quesito iniziale era non su questo, ma su cosa e come insegnare il rugby ai bimbi/ragazzi

Da che età partire, perché e per cosa.
Quello che facciamo fare dalla U8 alla U18 è giusto, è nella posizione giusta e trasmesso nel modo giusto per ottenere quella fioritura di talenti che cerchiamo.

Tradotto : la nostra scuola di rugby è fatta bene?

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